26 novembre 2009

L'Ordine dei medici di Catanzaro sull'influenza A

L'home page del sito dell'Ordine dei medici di Catanzaro

L'Ordine dei medici di Catanzaro chiarisce quali sono le tipologie di persone alle quali è fortemente raccomandata la vaccinazione per l'influenza A, secondo le linee guida emesse dal ministero della Salute. E dirama il seguente comunicato stampa:

Ancora persistono disorientamento e perplessità circa la vaccinazione per l’Influenza del virus A (H1 N1).

A tal fine l’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Catanzaro, premettendo che non sussiste obbligo alcuno a sottoporsi alla vaccinazione, ricorda che il Ministero della Salute ha emesso linee guida e raccomandazioni, e che le Categorie a cui viene fortemente raccomandata la vaccinazione sono:

1) Personale Sanitario;

2) Personale della Sicurezza;

3) Personale dei Servizi Essenziali.

Altresì è raccomandata alle donne in gravidanza dal II° al III° trimestre, a persone di età compresa fra i 6 mesi ed i 17 anni, e ai giovani fra i 18 e i 27 anni. Gli adulti fino ai 64 anni con patologie croniche a rischio sono anche compresi fra i raccomandati. Si precisa che i cittadini ultra 65°, anche se portatori di patologie croniche a rischio non sono inclusi nel target dei vaccinandi.

Ad ogni buon fine, l’Ordine dei Medici invita i Colleghi a valutare attentamente le valutazioni emanate dal Ministero della Salute.

1 commento:

rosalba ha detto...

Il vaccino dell'influenza A,tante contraddizioni...si, no, almeno nei primi periodi. Garattini afferma che non è stato abbastanza sperimentato, lui non lo farebbe, Fazio idem, dice che non ce n'è bisogno; successivamente cambiamenti vertiginosi,il vaccino si deve fare, Garattini lo farebbe, Fazio anche. Si sà che contiene mercurio e squalene, due sostanze tossiche per il sistema neurologico. Comunque sia ,prima della somministrazione, si firma un consenso della serie a " tuo rischio e pericolo".D'accordo per le categorie a rischio, perchè tra i due mali , si sceglie quello minore. Ma una mamma che deve decidere? un probabile bisness delle case farmaceutiche o la pelle del proprio figlio?