5 luglio 2010

La nuova 106. Il progetto Crotone - Catanzaro



di Antonio Bevilacqua*

Il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Crotone, nella seduta del 2.11.2009, ha deliberato tra le osservazioni inviate alla Regione Calabria, per la redazione del nuovo Quadro Territoriale Regionale, anche la proposta di modifica dell’attuale tracciato della SS 106 che collega Crotone a Catanzaro.
Proposta già approvata dai Consigli Comunali di Petronà e Mesoraca ed in fase di approvazione di altri Consigli Comunali delle provincia di Crotone e Catanzaro che gravitano nelle vicinanze del nuovo tracciato della SS 106.
Il nuovo tracciato, in alternativa a quello esistente, prevede la costruzione di
una Superstrada a Doppia Corsia e Doppia Carreggiata con spartitraffico centrale ma soprattutto prevede:

  1. la riduzione di ben 19 Km rispetto all’attuale tracciato della SS 106 dagli attuali 74 Km in 55 Km della distanza da Crotone (loc. Passovecchio) a Catanzaro (loc. Germinato).

  1. la distanza Crotone e Catanzato potrebbe essere raggiunta in appena 30 minuti, percorrendo i 55 Km alla velocità di 110 Km/h, come previsto dalle superstrade extra urbana principale.

  1. il risparmio di centinaio di miglioni di euro, se viene costruito il nuovo tracciato della SS 106 da Crotone (loc. Passovecchio) fino al bivio per Marcedusa, invece di allargare l’attuale tracciato, perché la distanza del nuovo tratto è ridotta a 23 Km rispetto agli attuali 35 Km.

  1. la maggiore sicurezza stradale, se il traffico pesante e veloce si sposterebbe sul nuovo tracciato della SS 106, mentre quello leggero e turistico rimarrebbe sull’attuale SS 106, con una ovvia riduzione della congestione del traffico a vantaggio della sicurezza.

Pertanto il nuovo tracciato consiste nel prolungare il tratto già esistente della nuova SS 106 (costruito circa 15 anni fa e lungo 6 km) a Nord della Città di Crotone (loc. Passovecchio-Contrada Gabella) non più in direzione dell’area industriale e del Centro Città (loc. Poggio Pudano), ma seguendo il vecchio tracciato (abbandonato nel 1970) della ferrovia Calabro-Lucania che da Crotone portava a Petilia Policastro. In particolare il tratto che dallo svincolo di loc. Passovecchio passa sotto le colline dei centri abitati di Apriglianello e Papanice dalla parte del torrente Cacchiavia, oggi il rilevato ferroviario è diventato via Volturno prosegue verso la strada interpoderale sotto la Città di Cutro nei pressi della stazione abbandonata della ferrovia Calabro Lucana per poi raggiunge il fiume Tacina, nei pressi della contrada di Termine Grosso, per poi proseguire in direzione del bivio per Marcedusa. Da qui nei programmi dell’ANAS è già previsto un nuovo percorso della SS 106 che dovrebbe essere realizzato più a monte dei centri costieri di Steccato di Cutro, Botricello, Cropani Marina, Sellia Marina e Simeri Crichi fino a collegarsi dal megalotto 2 in costruzione di Simeri Crichi-Germaneto-Squillace e quindi raggiungere l’importante tratto stradale extraurbana principale Catanzaro-Lamezia Terme chiamato “due Mari” che ha attualmente il limite di velocità a 110 Km/h. In concreto il nuovo tracciato consiste nel riprendere i 6 km della nuova SS 106 già esistenti in località Passovecchio e realizzare un percorso alternativo ridotto di 12 Km per raggiungere da loc. Passovecchio la zona di Steccato di Cutro e bivio per Marcedusa. Realizzare questo tratto di strada più all’interno del territorio provinciale darebbe una nuova vitalità ed un reale sviluppo economico sociale ai paesi più interni, che oggi sono isolati per la mancanza di reti viarie e ferroviarie adeguate, come Cutro, Scandale, San Mauro Marchesato, Roccabernarda, Petila Policastro, Mesoraca, Petronà, Marcedusa, Belcastro, Cerva, … Inoltre dare priorità al collegamento Crotone – Catanzaro oltre ad essere un fattore strategico per lo sviluppo dell’intero territorio, è soprattutto una questione di sicurezza stradale. La messa in sicurezza della strada non deve essere mai a discapito della sua fruizione, mettendo rotatorie o semafori continuamente di fatto rallentano il traffico generando per chi guida un aumento dello stress per le continue variazioni di velocità dovuti ai troppi ostacoli e limiti presenti e come tutti sanno lo stress è dannoso in tutti per tutti i lavori anche per quello automobilistico. Infatti la SS 106 o E90 definita “strada della morte” per la sua pericolosità data l’elevata quantità di incidenti che registra, ma anche gli 84 Km della provincia di Crotone trovano particolare attenzione al punto da essere osservati costantemente dal Centro di Monitoraggio della provincia di Crotone, nel 2007 sono stati registrati 74 incidenti (con 143 feriti e 5 morti) e nel 2008 con circa lo stesso numero di incidenti 76 ci sono stati 151 feriti e 16 morti. Un dato di mortalità impressionante, un aumento del 220 %, con un costo sociale di 51 milioni di euro. Da un’analisi più attenta si osserva che i comuni più interessati agli incidenti stradali sono quelli della fascia costiera che gravitano attorno alla SS 106. In dettaglio i punti critici più pericolosi per la provincia di Crotone sono:

1. Km 241: il tratto di strada, tra l’uscita Sud di Crotone ed il bivio di Cutro, dove la SS 106 taglia in due il popoloso quartiere di Poggio Pudano. La maggior parte degli incidenti sono avvenuti per sbandamenti e tamponamenti dovuti alla presenza di fondo stradale bagnato e/o parzialmente ricoperto da detriti argillosi nei periodi di pioggia ed a scontri frontali per guida pericolosa ed eccesso di velocità.

2. Km 249: incrocio nei pressi del Centro Commerciale Auchan “Le Spighe” . La maggior parte degli incidenti dovuti a tamponamenti per svolte e sorpassi irregolari in direzione del Centro Commerciale.

3. Km 230, dopo il bivio Sud di Isola Capo Rizzato, dove la strada fa una corda molle di circa 2 km di lunghezza scendendo di quota per 50 m, per poi risalire. Gli sbandamenti registrati sono avvenuti soprattutto per fondo stradale bagnato, per causa di pioggia, ed eccesso di velocità ed alla presenza di mezzi agricoli sulla strada di notte.

Tutto ciò consentirebbe una notevole riduzione della pericolosità ed una riduzione dei chilometri da percorrere, inoltre questa nuova arteria della SS 106 favorirebbe:

1. il drenaggio del traffico pesante nell’attraversamento del tratto della SS 106 da loc. Passovecchio a loc. Poggio Pudano porterebbe al declassamento la strada da Statale ad Urbana perché di fatto così è diventata nel corso degli anni per la presenza di insediamenti abitativi, commerciali, artigianali ed industriali e ancor di più per le 4 rotatorie che l’ANAS costruirà prossimamente.

2. La riduzione delle criticità e pericolosità degli svincoli stradali della SS 106 delle località turistiche di Isola Capo Rizzato – Le Castella – Praialonga e Steccato di Cutro. Questo tratto potrebbe essere declassato da Statale a Provinciale “.

La seguente tabella evince che questo nuovo percorso ridurrebbe del 22% la lunghezza del tratto stradale di collegamento da Crotone loc. Passovecchio fino al collegamento con l’inizio del megalotto in costruzione bivio per Simeri Crichi e la riduzione maggiore si avrebbe nel tratto che riguarda la provincia di Crotone loc. Passovecchio (Crotone) con la loc. di Steccato di Cutro (bivio per Marcedusa) col 35%, infatti si farebbero ben 12 Km in meno sia per percorrerla sia per costruirla (ciò significa una notevole riduzione di costi).

Strada Statale 106

Attuale

Km

Proposto

Km

Riduzione

Km

Crotone (loc. Passovecchio) - Bivio per Marcedusa

35

23

35%

Bivio per Marcedusa - Bivio per Simeri Crichi

25

24

4%

TOTALE

60

47

22%

In pratica solo questo tratto darebbe una sostanziale riduzione all’intero tracciato di collegamento da Crotone a Catanzaro, mentre l’altro serve a non attraversare i centri costieri di Botricello, Cropani Marina e Sellia Marina. Infine, considerando che la nuova SS 106 diventerà una strada extraurbana principale significa che si impiegherà circa 30 minuti per collegare i 55 Km di distanza dei due capoluoghi, tale tracciato interamente pianeggiante quasi sul livello del mare e quindi transitabile anche in condizioni meteo sfavorevoli potrebbe rappresentare l’unico corridoio stradale trasversale in Calabria, percorribile tutto l’anno, per collegare il maggior numero di infrastrutture regionali già esistenti tra il mar Tirreno ed il mar Ionio:

  1. Gli aeroporti di Crotone e Lamezia Terme
  2. I porti di Gioia Tauro, Crotone e Corigliano.
  3. Lo svincolo autostradale di Lamezia Terme con la SS 106
  4. Le stazioni ferroviarie di Crotone, Catanzaro e Lamezia Terme
  5. Il Polo Universitario di Germaneto
  6. Il Policlinico Ospedaliero Mater Domini di Gernaneto .
  7. La cittadella degli Uffici Regionali della Calabria di Germaneto.

Con l’occasione si ringrazia per l’attenzione e per la volontà di MIGLIORARE il sistema VIARIO delle province di Crotone e Catanzaro, ma che riguarda soprattutto l’intera Calabria.

* Ing. Antonio Bevilacqua Presidente Commissione Infrastrutture, Ordine degli Ingegneri di Crotone

4 commenti:

domenico. . ha detto...

speriamo bene, Dio vede e provvede.
come la Salerno Reggio Calabria ?

Anonimo ha detto...

ho 40 anni e dubito che vedrò realizzata quest'opera importantissima

Anonimo ha detto...

spero si avveri

Unknown ha detto...

sarebbe bello, oggi le due città, tra limiti di velocità e pericoli vari, sono separate da un tempo di percorrenza superiore a quello necessario tra Catanzaro e Cosenza pur essendo geograficamente più vicine