5 dicembre 2011

ConfAbramo. Cronaca di una regia occulta

Il Palazzo della Camera di Commercio di Catanzaro

Il commercio di Catanzaro non naviga in buone acque. Il reddito medio dei catanzaresi, secondo uno studio del Sole 24 ore su scala nazionale, si colloca solo al 50mo posto. Di riflesso anche le associazioni e gli enti che promuovono lo sviluppo delle imprese presenti sul territorio annaspano. Tuttavia, alle poltrone ci sono attaccati. Non le vogliono lasciare. Proprio non vogliono.
Di scena nel capoluogo calabro c’è la bagarre sull’espulsione di un imprenditore vittima del racket, Salvatore Cittadino, da parte di Confcommercio. Che il sodalizio, per bocca di Francesco Leonardo, presidente dei giovani di Confcommercio, avrebbe escluso. Pronta la replica dell’associazione confederale: l’affiliato “pur conoscendo bene le attuali norme statutarie essendone stato uno dei promotori, dopo essersi assentato dalla vita associativa per oltre un anno e mezzo, non ha inteso pagare i contributi associativi per un biennio”. È stato espulso, dunque, perché non ha pagato. E il Leonardo, allora, perché tira fuori una storia vecchia di oltre 3 anni? Non solo, ma rimarca anche l’evenienza che “ha fatto condannare il suo estorsore”. Nulla dice di più. Anzitutto, non dice che in secondo grado è stato assolto. Un particolare, evidentemente, secondario per il presidente dei giovani di Confcommercio di Catanzaro, francamente interessato a rendere più avvincente e lagnosa questa storia di una vittima del racket "cacciata invece di non fargli pagare nemmeno la tessera di iscrizione”. Bene, proviamo a capire i termini non scritti della vicenda. E ad immaginare i fili di una regia occulta che la muoverebbe.  
Il regista è Paolo Abramo. Già presidente della Camera di Commercio. Al suo terzo mandato. Dall’anno Domini 2000. Ma soprattutto, in dirittura d’arrivo di un “accordo” che sarebbe stato siglato con Confcommercio in scadenza il prossimo mese di dicembre. Un accordo che gli è valsa la riconferma alla guida dell’Ente camerale con la conditio delle sue dimissioni. In sostanza a dicembre, secondo il patto, il Consiglio dovrebbe votare il nuovo presidente. Quali sono i rapporti tra i due organismi? Si dà il caso, solo il caso, che il Commercio sia il settore economico maggiormente rappresentato nell’organo camerale che rinnova la leadership. E che ufficiosamente la Confcommercio vorrebbe vedere un proprio consociato sedere sulla poltrona più alta del palazzo di via Minniti Ippolito. E non più l’ex candidato alle scorse elezioni regionali con Agazio Loiero.
Dunque, se non è Paolo Abramo, il regista di questo tentativo di divisione nel Palazzo di piazza Garibaldi per la continuazione dell’Impero, è certamente il primo beneficiario. Altrimenti non si spiega il fatto che, sulla base delle modifiche apportate alla legge 580 del 1993 - che dà la possibilità al presidente di essere eletto per la terza volta - si sia prodigato ad aggiornare lo Statuto di Catanzaro prima della fine del secondo mandato. Solo lui aveva interesse in tal senso. L’Era è sua. 

13 commenti:

Anonimo ha detto...

ma lo sanno tutti che il presidente abramo è attaccato a quella poltrona coi denti!

michino caronte ha detto...

il potere, a volte logora la mente, ma continua a far gonfiare il portafoglio.

Anonimo ha detto...

nulla di nuovo dunque
al solito leggi o statuti ad personam
il solito tran tran
ma che mettono su ste poltrone...attack
sempre i soliti ai posti alti non se ne puo' piu'
e inoltre con la nuova finanziaria la pensione si e' allontanata
tocchera' averli li' fino a quando Monti vorra'
e...poveri noi!!!

Francesca ha detto...

Emilio dai voce a chi e' contrario alla nuova finanziaria Monti vedrai che impennata di visite

amleto ha detto...

da
http://www.catanzaroinforma.it/pgn/news.php?id=37273#

“Questa volta no! Questa volta non possiamo far finta di nulla. Il nostro senso di appartenenza, il nostro orgoglio associativo, la nostra serieta’ non ci consente di restare indifferenti all’ennesima decisione presa dal presidente Leonardo senza neanche interpellare il gruppo giovani Confcommercio, tale provocazione appare a tutti noi troppo grave per essere taciuta”. Lo afferma Francesco Ciambrone ,Presidente Vicario Gruppo Giovani Confcommercio, insieme ai consiglieri Francesco Scervino, Giuseppe Palaia, Salvatore Valeo, Katia Paparo , Simona Drosi, Alessandro Tavella e Salvatore Rettura. “Non è possibile non prendere le distanze dalle affermazioni offensive del presidente Leonardo - continua la nota - il quale, senza nessuna consultazione e condivisione in merito, si è arrogato il diritto di esprimere a nome del gruppo dei giovani di Confcommercio una gravissima accusa, strumentalizzando su un tema cosi delicato come quello del racket , cosi grave ed importante per tutte le categorie nessuna esclusa. Oggi assistere ad un presidente che utilizza la carica e il profilo Facebook del gruppo Giovani per sortite che, non essendo state mai democraticamente discusse, appaiono più che altro affermazioni personali, ci impedisce di continuare nella scelta defilata che avevamo assunto sino ad ora e ci impone di schierarci a tutela dell’immagine della Sigla cui apparteniamo. Dissociarsi dalle affermazioni di Leonardo è quindi il minimo che possiamo fare. Altre iniziative le intraprenderemo all’interno della nostra sede dove serietà, responsabilità, stima e comunicazione sono gli unici valori che abbiamo conosciuto e che pretendiamo tornino a regnare serenamente”.

Anonimo ha detto...

la camera di commercio non è un ufficio pubblico, ma un'azienda familiare. Ci lavorano infatti stretti parenti e affini del capo: la moglie, il cognato, gli amici... ma non solo. Ogni dipendente, o quasi, ha avuto o ha un parente (moglie, nuora, cugino, figlia, figlio, nipote)che ci lavora o ha lavorato! evviva l'art 230 bis del cc

Anonimo ha detto...

ma perchè il presidentissimo nn vuole mollare sta poltrona?

Anonimo ha detto...

Questi commenti dimostrano che NESSUNO di voi ha mai parlato di cose serie con Paolo Abramo e Pietro Tassone.
Solo uno dei due parla in modo corretto a bilanciato.

Anonimo ha detto...

@anonimo del 06 dicembre 20.49
a chi ti riferisci? Tu li hai sentiti parlare di cose serie? nè Tassone nè Abramo hanno l'arte della dialettica. Ma almeno il primo parla l'italiano, sicuramente "politichese" ma almeno italiano!

Anonimo ha detto...

Dr Grimaldi mi tolga una curiosità, ma la pubblicità che ha postato della camera di commercio con gli auguri natalizi è apparsa sul quotidiano? secondo me si sono "intimi amici" del presidente! e di questi tempi una pagina di pubblicità........fa comodo. Sono soldoni

emilio grimaldi ha detto...

sì, sul Quotidiano della Calabria

Anonimo ha detto...

Anche su altri quotidiani c'è la pubblicità della camera di commercio... e quindi?

Anonimo ha detto...

vorrà dire che il presidente è stato "magnanimo ed equo", ha omaggiato oltre ai suoi stretti amici anche atri! Beh sta migliorando, forse è il suo proposito per il nuovo anno: diventare più buono!!!!!!!!!!!!!!!!