12 febbraio 2013

Giuseppe Amelio, sudista e abusivo

Il manifesto elettorale "abusivo" apparso a Sellia Marina 

Giuseppe Amelio, sudista e abusivo. Sindaco e abusivo. L'insostenibile leggerezza dell'essere lo pervade fino al midollo. Primo cittadino di Sellia Marina e abusivo in casa sua. Mai avrebbe sospettato. Mai. Forse uno scherzo di Antonio Cosentino, l'ex assessore in quota Udc attualmente quotato nella Borsa del Nord, quando lo tacciò di golpismo all'indomani della cacciata dal Palazzo di via acqua delle Mandrie. Forse uno scherzo di cattivo gusto. Forse uno scherzo del destino. Palmiro Impera è inflessibile. Il Capo dei vigili non fa sconti. Abusivo anche il sindaco. Il suo sindaco.
Il Grande Sud di Alberto Sarra è in imbarazzo. Tutto accetta. Anche i presunti avvicinamenti con la malavita. Ma l'abusivismo no. E' un'offesa senza precedenti. Perché il Grande Sud ama il Sud. E' il Sud. Il Sud è suo. I dubbi si stringono attorno ai locali. E di locali ci sono solo Cosentino e Pietro Raimondo. Sono stati loro. Un indizio è dato dall'assenza di manifesti "abusivi" della lega Nord. C'è pure il Pd. Abusivo anche lui. Ma il Sud. Il Sud no!
Giro vertiginoso di telefonate. In tutta la provincia di Catanzaro. Partono i pedinamenti e le intercettazioni. Viene coinvolto anche Impera. Lui ha aggrovigliato la matassa e lui la deve sbrogliare. La verità alla fine viene a galla. Era una piovosa mattina di fine gennaio quando Cosentino chiamò per un incontro urgente il suo collega di Zagarise. Collega e camerata nel grande albergo del Nord. Gli disse che doveva fargliela pagare. In qualche modo. Non aveva mai accettato il ritiro della delega all'Urbanistica, lui, il geometra più luminare del Medio Ionio. Raimondo lo ascoltò con trepidazione. Lo abbracciò pure per fargli sentire il suo affetto. E lo congedò con un Ci penso io piuttosto rassicurante. Arrivato al Comune diede inizio alla missione. Al telefono con Tremonti. Per la finanza creativa si fa questo e altro, rifletteva. Giulio rispose che il partito non avrebbe mai ceduto il fianco a queste bassezze.  Irremovibile. Non c'era verso di fargli cambiare idea. Finché non gli parlò dei baffi. "Ha pure i baffi - disse - e assomiglia a Stalin". "Non è possibile!" esclamò, non ci credeva. "Ti mando una foto sull'iPad". "Caspiterina, è spiccicato. Va bene, fai quello che devi fare. E fallo subito se no Bossi s'incazza". "Agli ordini super ministro delle mie finanze".
Prima di andare a dormire uno scrupolo colpì Cosentino. Obliquamente, nelle parti basse. E chiamò il suo fidato primo cittadino dell'aria più pulita d'Europa. "Non me la sento, ti volevo dire di lasciar perdere". "Ormai è tardi, i miei scagnozzi sono già lavoro". Chiamare Impera per avvertirlo sarebbe stato controproducente. Decise di accettare il fatto compiuto e chiese perdono a Dio di aver avuto tanto zelo per la causa del Nord in un Sud abbandonato a se stesso. 

7 commenti:

Anonimo ha detto...

il caro comandante si preoccupa di far fare queste belle figure al Sindaco ma, in realtà si dovrebbe preoccupare delle sue di cose .....che escono a galla appena piove .

Anonimo ha detto...

Questo è veramente il colmo!

Anonimo ha detto...

che figura da Glande (Sud)

Anonimo ha detto...

figuraccia non solo di Grande Sud, ma anche del PD e, non poteva mancare, PDL.
Tutti partiti che amministrano sellia marina

Anonimo ha detto...

il capo dei vigili è talmente inflessibile che nel manifesto si vede sia il viso sia il simbolo del partito

Anonimo ha detto...

Caro Sindaco è palese che hai preso 4 voti ( in totale 553) .

Er il rappresentante di questo comune , avresti dovuto portare almeno 1000 voti.

Come vedi il tuoi alleati nn valgono nulla, è il patto fatto con Il vice-sindaco che diventerà il vostro candidato a sindaco , non vi porterà a nulla.Gli italiano hanno dimostrato in modo plateale che non vogliono più personaggi poco puliti, vogliono gente umile alla guida dei propri Governi.

Anonimo ha detto...

scusate ma per fare la campagna elettorale personale per il "grande sud" il caro sindaco ha utilizzato gli strumenti del comune quindi di tutti noi(vedi cellulare del comune, la palestra della scuola media,ecc.ecc.)
alla faccia del bene comune