1 agosto 2013

Sellia Marina defibrillata?


Il 17 maggio 2013 don Giuseppe  Cosentino (parroco) Franco (del comitato festa) e Giuseppe Amelio (sindaco) hanno una comunicazione importante da dare alla cittadinanza: San Nicola ha fatto la grazia. Non lui direttamente, ma i selliesi: due defibrillatori al servizio della comunità. Una grazia in collaborazione con “Catanzaro città cardioprotetta”. E così tutti a seguire il corso per usarli.
Esattamente dieci giorni dopo, il 27, il grande annuncio all’Auditorium Casalinuovo alla presenza del presidente del club giallorosso: Giuseppe Cosentino. Due, quindi, anzi quattro: la grazia si moltiplica, come i pesci. Destinatari: l’Istituto scolastico, la palestra A.S.D. Fun Sport Center, la squadra femminile e, infine, quella maschile: l’Asd Sellia Marina 2004. La festa si chiude in bellezza: tutti a favore di telecamera per le foto di rito. Parroco, sindaco e Comitato.
L’estate entra nel vivo. Il solleone fa fatica ad arrivare. Eccolo, verso la fine di luglio. Il primo ad avvertire un malore è, ironia della sorte, proprio un collaboratore scolastico: Giuseppe Olivo, aveva 49 anni, in località Finocchiaro. Inutili i soccorsi e la folle corsa in ospedale. Una settimana più tardi, stamattina, Lucio De Stefanoun turista di Avellino nei pressi del villaggio La Fenice. L’ambulanza arriva tardi, dopo un’ora. E il magistrato restituisce la salma alla famiglia. Dei venti cardioprotettori neanche l’ombra. 
Qualcosa non torna. E non è colpa di San Nicola.


Ore 19.00 Aggiornamento
Secondo le informazioni apprese per le vie brevi da alcuni attori citati nell’incipit del post, durante il malore di questa mattina in cui ha perso la vita il turista di Avellino, sono intervenuti sia i vigili della Polizia locale che i carabinieri. Nel dettaglio: la squadra del 118 avrebbe, d’accordo con l’Asp (azienda sanitaria provinciale di Catanzaro) prima coordinato l’arrivo sul posto di un volontario, già vigile urbano, addestrato all’uso del defibrillatore di San Nicola; poi, in un secondo tempo, vista la difficoltà di assistere il malcapitato - per altro “affetto da cardiopatia” e che avrebbe avuto l’infelice idea di “recarsi sulla spiaggia proprio a mezzogiorno” – sarebbe sopraggiunta l’ambulanza. Infine il decesso.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma chi sono i 20 selliesi addestrati per l'uso dei defribrillatori? E come e da chi sono stati organizzati per supportare il 118 per il periodo estivo?
Ma il Sindaco che dice? Glie ne importa?

Anonimo ha detto...

Anche dopo l'aggiornamento delle 19 della notizia il succo non cambia. Viene da chiedersi se esiste o meno un piano comunale per la gestione delle emergenze sanitarie durante il periodo estivo a tutela delle migliaia di persone che affolano le spiagge. Sembra invece che tutto sia affidato alla solita armata brancaleone che ci lascia tutti (sia cittadini che ospiti) in balia di noi stessi ed affidati alla buona sorte. Non esiste un piano di prevenzione e quando succedono queste disgrazie siamo soli con il problema da gestire nella più totale indifferenza delle istituzioni. Che si facciano i nomi dei 20 soggetti addestrati all'uso dei defribrillatori (essi si sono assunti una responsabilità quanto meno morale verso la popolazione che ha sostenuto con la propria generosità la lodevole iniziativa dei defribrillatori); che si dica con chiarezza dove erano i defribrillatori al momento dei due casi di malore letale; che si dica dove erano quei 20 operatori e se e come erano stati organizzati. Non ne possiamo più di propaganda buonista e vacua, vogliamo quella sicurezza (sotto tutti i punti di vista) che ci è negata da sempre e particolarmente negli ultimi dieci anni. Gli amministratori pubblici (opposizione in testa) sono tutti responsabili morali di quello che accade. Ancora pochi mesi poi andrete tutti a casa (con la vostra coscienza sporca)

Anonimo ha detto...

Caro..sig. Grimaldi..mi dispiace dirlo ma le sue "vie brevi.." mi sà che son più che altro pettegolezzi di chi non fà altro che stare a guardare per poi poter criticare o commentare tutto..compreso le tragedie come quelle di oggi e degli ultimi giorni quà da noi, che anche lei senza sapere i fatti come dimostra da quel che ha scritto si permette di giudicare solo per poter parlare male dei soliti noti..

Anonimo ha detto...

Al portatore d'acqua anonimo delle 23:42: i due morti in sette giorni sono morti non perchè colpiti da un fulmine o investiti da uno tzunami. Invece di difendere l'indifendibile si faccia una bella dormita e ci rifletta sulle sciocchezze che dice. Magari la notte porta consiglio e domani proverá a prefigurare se stesso come bisognoso in emergenza di un defribrillatore. Non credo che da questo diverso punto di vista avrebbe ancora voglia di difendere quei caproni di amministratori che ha certamente (e colpevolmente) contribuito ad eleggere.

l ha detto...

Questa mattina ero in spiaggia e ho assistito alla scena.
Il signore era in compagnia della moglie, stava uscendo dall'acqua e poco dopo si è sentito male, accasciandosi a terra. Una signora ha chiamato il 118 che all'inizio nemmeno rispondeva, dopo tanti tentativi rispose l'operatore.
Al 118 era già stato detto, sin dalla prima chiamata, che il signore, colpito da un'infarto era cardiopatico e loro cosa inviano? solamente un vigile urbano per la rianimazione con il defibrillatore! Ma stiamo scherzando?
Quest'uomo andava subito portato all'ospedale, forse si sarebbe salvato. Infine l'ambulanza arriva dopo 1 ora, viene chiamato l'elisoccorso che se ne va subito perchè ormai il paziente era deceduto.
è un indecenza. un'ambulanza non può arrivare dopo 1 ora... il servizio di primo soccorso dovrebbe essere potenziato nelle località balneari, visto che dei malori, infarti possono capitare spesso, piuttosto che più semplicemente una persona può sentirsi male per il gran caldo!
Secondo me la negligenza è stata tutta del 118, se fossero intervenuti per tempo, forse, quest'uomo si sarebbe salvato... o magari ci avrebbero potuto provare a salvarlo.
L'unico che ha fatto qualcosa è stato il bagnino, il primo a soccorrerlo, che gli ha fatto la rianimazione per tantissimo tempo, quando è morto era sulla spiaggia, seduto sulla sabbia, a disperarsi perchè credeva che fosse stata sua la colpa, che avrebbe potuto fare di più. che avrebbe potuto aiutarlo in qualche modo.
gli unici che dovrebbero mettersi la mano sulla coscienza sono proprio quelli del 118. caso chiuso.
Anche massimo una decina di giorni prima un uomo è stato male, sempre infarto, il 118 è arrivato dopo mezz'ora senza nemmeno il defibrillatore cosa che tutte le ambulanze dovrebbero esserne munite. i sanitari hanno dovuto fare il massaggio cardiaco a mano, alternandosi, è morto poco dopo sulla 106 durante il trasporto in ospedale.
non ho parole per descrivere queste cose... è un'indecenza.

Anonimo ha detto...

Viene da chiedersi se esiste o meno un piano comunale per la gestione delle emergenze sanitarie durante il periodo estivo a tutela delle migliaia di persone che affolano le spiagge." Piuttosto mi viene da chiedermi....esiste ancora un'amministrazione comunale????? Gli amministratori ci sono???? O tutto ormai è abbandonato??

domenico ha detto...

rispondo volentieri a questo commento( Anonimo ha detto...
Caro..sig. Grimaldi..mi dispiace dirlo ma le sue "vie brevi.." mi sà che son più che altro pettegolezzi di chi non fà altro che stare a guardare per poi poter criticare o commentare tutto..compreso le tragedie come quelle di oggi e degli ultimi giorni quà da noi, che anche lei senza sapere i fatti come dimostra da quel che ha scritto si permette di giudicare solo per poter parlare male dei soliti noti..
01 agosto 2013 23:42
il giornalista ha riportato notizie vere e non pettegolezzi sentiti nei bar, sono morte delle persone e tutti noi volevamo che fossero state salvate...tutti avremmo voluto gridare al "miracolo" e elogiato chi aveva partecipato che ciò accadesse, le cose sono andate diversamente, leggo anche nell'articolo che sia il sindaco, il prete e altri cittadini si sono prodigati a far fare dei corsi per l'uso dei due defibrillatori in uso per la comunità, in un paesino vicino a Sellia Marina grazie ai cittadini hanno acquistato il defibrillatore ma nessuno è capace di usarlo.

Anonimo ha detto...

almeno Don Giuseppe e qualcuno altro ci prova a fare qualcosa per la sicurezza dei cittadini,il signor grimaldi e i suoi seguaci invece non aspetta altro che succeda qualche disgrazia per poterci pettegolare sopra.

Anonimo ha detto...

Don Giuseppe farebbe meglio a fare di più il pastore di anime anzichè occuparsi - al posto di chi di competenza - della sanità pubblica (che è una cosa altrettanto seria). E visto che è tanto vicino all'amministrazione perchè non si impegna a farla funzionare invece di sostituirsi a lei?

Anonimo ha detto...

deciditi però cosa deve fare...
il pastore o si deve impegnare a fare funzionare meglio l'amministrazione?

domenico ha detto...

io sono uno dei seguaci di Emilio Grimaldi e di tutti quei giornalisti che danno informazioni, non abbiamo mai spettegolato sulle morti di nessuno, quindi devo dedurre che commenti da "anonimo " e per sentito dire o hai dei rancori personali..... non entro in merito a quello che fa il prete di Sellia Marina, ma credo che i soldi per i due defibrillatori sono stati dati dai cittadini per farne buon uso, ma da quello che leggo, e non avrei voluto leggere,la notizia delle morti a Sellia Marina è apparsa sui vari giornali e non solo su questo blog.

Anonimo ha detto...

Magari rinunciando al ruolo di autoritâ amministrativa e riapprpriandosi (visto che se l'e' perso per strada) di quello di prima autorita morale. Ci vuole poco, basta tuonare dal pulpito come accade in tutti i paesi normali.

Anonimo ha detto...

la popolazione selliese ha affidato i propri soldi alla buona volontà dei preti e qualcun'altro per comprare i defibrillatori. Bene questo era solo l'inizio. La cosa più difficile è metterli al servizio della popolazione.Tutta.Farli arrivare li dove servono, al momento giusto, nelle mani giuste di chi li sa usare. Se non viene fatto questo è come se non si fosse fatto nulla e i defibrillatori sono solo serviti a chi li ha venduti (che ora più che mai è amico del prete e compagnia)sono serviti a farsi un poco di pubblicità, sono serviti a prendere per il culo la gente di sellia che è talmente abituata, ormai, che non sente più nemmeno dolore.
A proposito ma chi sono questi fantomatici 20 i nomi non sono stati resi pubblici? Non sono stati previsti dei turni di reperibilità per le eventuali chiamate soprattutto in questo periodo estivo? E allora per quale altro motivo è stato fatto tutto questo se la gente continua a morire.....

Anonimo ha detto...

sentite contro il bruciore vi consiglio un bel pò di pomata.
E' inutile che fate stè sparate del ca**o, vi state interessando del tutto solo p xchè siete invidiosi e anche molto stro**i .
Volete sparare a ZERO contro i PRETI , quando poi andate TUTTI a chiedergli piaceri o altro .MESCHINI E FALSI ..ecco cosa siete.Con un Comune che è nella merda piu totale andate a rompere le BALLE a chi cerca ( con 1000 difficoltà ) di fare qualcosa.
Pensate che abbiamo un estate con la metà dei turisti .