15 aprile 2014

Lo strano caso del dottor Jekyll e di mons. Graziani

Una pagina del vecchio sito della diocesi di Crotone-Santa Severina. Sul nuovo non c'è traccia né di don Roberto Mastro e né dell'avvocato Aldo Truncè. 

Nei suoi appartamenti è padrone. Nella sua città, Crotone, è vescovo. Per tutti, invece, è don Mimì. Mons. Domenico Graziani, presule della diocesi di Crotone-Santa Severina. Sorride. Benedice. E soprattutto guida le sue pecorelle come un vero pastore. Da qualche tempo, però, una preoccupazione lo affligge. E si sente come Gesù in Croce. Perseguitato dai fedeli. Inviso dai suoi sacerdoti. Don Roberto Mastro è colpevole o innocente? Da qualche tempo il dubbio gli fa sanguinare il cuore e disorientare la mente. Almeno da quattro anni a questa parte, quando i carabinieri, la sera del 10 dicembre 2010, lo invitano a scappare dalla parrocchia di Belcastro. E lui, in tutta fretta, a contattare una sede per ospitarlo. Lontano dalla Calabria. Lontano dai presunti delitti. È da quel giorno che fa di tutto per recuperare la pecorella smarrita. Il Vangelo gli suggerisce la parabola di quando Gesù caccia i mercanti del tempio. Ma a lui la figura del pastore è sempre piaciuta. Sempre e comunque. Nel bene e nel male. Ed eccolo chiamare il suo avvocato di fiducia, Aldo Truncè, per difenderlo e toglierlo da questa impasse. Le famiglie belcastresi tengono duro. Non se l’aspettava. E lui, diritto per la sua strada. 
Il dottor Jekyll che è in lui è felice di come stanno andando le cose. “Alla fine la verità trionferà. E la verità è la verità di un prete che è stato così bravo da fondare per la prima volta un gruppo scoot affiliato al mio, Agesci, di Botricello. La verità!” E anche il suo portamento lascia intendere un’attesa che si preannuncia lunga. Il labbro inferiore gli scende. Il capo annuisce. Poi la campanella che dà inizio alla Santa Messa lo scuote. E si sveglia, come da un sonno dogmatico. Quando la mente non ce la fa più a resistere telefona ai suoi collaboratori più fidati. E lo rincuorano: “Non si preoccupi Eccellenza, abbiamo messo don Tommaso a Belcastro. Lui sa come traghettare le pecorelle all’ovile. È loro paesano.” Quando è il cuore a dare segni di cedimento apre a caso la Bibbia. E l’immagine del Salvatore, trasformato in giustiziere, che prende a calci quelli che hanno scambiato il Tempio per un mercato, gli capita sempre. “E’ una tortura! No, è la prova! Mi sta mettendo alla prova. E io avrò fede. Fino alla fine.” Si lamenta.
I giorni passano. I mesi passano. Gli anni passano. E dottor Jeakyll si fa forte. Gli accusatori aumentano ma lui sa, sa che è la fede a cercare di metterlo in difficoltà. E non demorde. Neanche dinnanzi all’evidenza. "Il bene è qualcosa di prezioso. Più della verità. La pecorella smarrita vale più di cento." Dice a denti stretti.  Il buon Pastore, che è Gesù, estirpa la zizzania, si pulisce le scarpe all'uscita delle case di quelli che non ascoltano la Parola di Dio, e caccia i malfattori a pedate. Ma lui è di tutt’altro parere. “Per la Chiesa sarebbe uno scandalo. Non è possibile. La Chiesa ha le sue ragioni che la gente non conosce!” si convince chiudendo la Bibbia ferma al fico senza frutto che Gesù consiglia di non abbattere fino al terzo anno. Ma poi di tagliare.
Una notte d'aprile qualcosa lo fulmina. Si sveglia di soprassalto e apre un libro. Pensa sia il Vangelo. E, invece, sono le carte del processo. Legge le dichiarazioni dei ragazzini e le lacrime lo assalgono. Gli scendono fino al labbro inferiore. Lo sorregge da un lato con il pugno sinistro. E con il destro sfoglia velocemente le pagine. E piange, piange. È mister Hyde. Tenuto rinchiuso per tanto tempo si fa finalmente vedere in tutta la sua virulenza. Quella notte mons. Graziani non chiude occhio. E piange. E prega. Alle prime luci dell’alba il rimorso di aver cavalcato il male lo avvolge. Fa in tempo a scrivere che la Chiesa di Crotone, da lui presieduta, si costituirà parte civile. Il sole è ormai all’orizzonte e anche dottor Jekyll si sveglia. Chiama l’avvocato.
“A che punto è il processo?”
“Nessun processo ancora. Il giudice ha negato gli arresti domiciliari. È una vittoria per noi!”
“Quindi, non si fa?”
“Non si sa. Dobbiamo andare prima dal gup”.
“E chi è?”
“E’ il giudice per le udienze preliminari.”
“Per quanto ancora?”
“Per noi è meglio così. Il tempo si allunga e la gente lo dimentica.”
“Speriamo. Il sito della parrocchia l’abbiamo cancellato. Il suo nome non compare più nell’elenco dei presbiteri. Riceve però lo stipendio come prete, ma questo non lo sa nessuno. Eccetto, noi e voi.”
“Bene. C’è solo un giornalista che ci sta rompendo i coglioni. Anzi, non è nemmeno un giornalista. Ma quello di Repubblica è lui?”
“Non dica parolacce! Non so chi è. Ah sì, ora che ricordo me lo hanno riferito. Meglio se facciamo finta che non scrive nulla. Il silenzio uccide più delle parole.”
“Avete ragione.”
“Informatemi di tutto.”
“State tranquillo e dormite bene.”
“Ultimamente faccio incubi. Ma al mattino già non li ricordo più.”
“Mi dispiace.”
“Vi lascio che devo dire messa.”
“Buona giornata.”
“A voi.”
La sera a Crotone un tuono squarcia il cielo di Pitagora. E s’addormenta. Inizia a sudare. È agitato. Apre gli occhi e si meraviglia che non ha bisogno degli occhiali per vedere. Questa volta la sua attenzione è attirata dai particolari in neretto del fascicolo. Prende il cilicio e lo annoda per usarlo. Per tutta la notte. Al risveglio la resurrezione. Il dottor Jekyll è tutto ringalluzzito. Una lettera dell’avvocato gli fa notare che c’è un difetto di notifica e l’udienza sarà certamente rinviata.
“Ecco, finalmente un segno della Tua infinita Misericordia. Grazie!” Esclama baciandosi ripetutamente le mani.
E sprofonda sulla poltrona.

23 commenti:

rosy ha detto...

semplicemente............non ci sono parole !!!!!

Anonimo ha detto...

La chiesa ha sempre negato l'evidenza quando si tratta di preti pedofili. In un ambiente in cui il prete pedofilo sa che nel caso vengano scoperti i suoi abusi sarà coperto e difeso in ogni ordine e grado dalla chiesa cattolica, finanche negli ambienti vaticani, non si fa alcuno scrupolo a liberare le sue pulsioni vigliacche. E voi padri e madri che affidate i vostri figli al vostro parroco, siete ancora disposti a rischiare così tanto? Casi di pedofilia negli ambiti ecclesiastici non sono così rari come pensate, molti negli anni sono stati insabbiati e in tanti il bambino si porta il segreto con sé. Non lasciate mai i vostri figli da soli, l'astinenza sessuale non fa parte della natura dell'uomo.

Anonimo ha detto...

Io non so se ti ricordi di un vecchio conoscente di seminario minore. Questo tuo modo di fare giornalismo, lascia sottintendere un'arrivismo bieco è molto iroso.Incapace di dare un giudizio critico su chi ti ha dato i natali della cultura. Ossia la SANTA MADRE CHIESA di Crotone-Santa Severina

emilio grimaldi ha detto...

Difficile ricordarsi di chi si firma con l'alfa privativo. Tuttavia, farò uno sforzo. La professoressa Vilone fece scrivere sulla parete della classe a caratteri cubitali: UN NON SI APOSTROFA MAI. Chiaro che si riferisse all'articolo indeterminativo maschile. Detto questo, riesco facilmente ad immaginare il vero arrivismo tuo e dei tuoi simili. Sul concetto di natalità diverse sono le scuole di pensiero al riguardo, su quali possano essere stati realmente: se l'ambiente frequentato nei primissimi anni di vita o nei secondi. Siccome ho la presunzione di pensare che siano stati quelli della città di San Tommaso d'Aquino non so focalizzare la mia attenzione sulla Santa Madre Chiesa di Crotone. Se fossero stati davvero quelli che tu dici avrei avuto due vie: o la carriera da sepolcro imbiancato oppure il sepolcro senza carriera. Da parte mia ne ho scelto una terza: la libertà e dalla falsità e dal subdolo profumo di colonia che so usa la maggior parte dei preti della Chiesa pitagorica.
Pace e bene, nel bene e nel male.
con riconoscenza
Emilio Grimaldi

emilio grimaldi ha detto...

PS
A chi ti ha dato i natali non dimenticare di chiedere anche la differenza tra "e" come congiunzione ed "è" come verbo. Tranquillo, la conoscenza di questa basilare regola della lingua italiana non inficerà il tuo abito, bianco sepolcro.

Anonimo ha detto...

qua si parla di bambini dalle poveri vite spezzate e questo qua, che oltretutto non sa neanche scrivere, parla di natali della cultura. se è un prete a scrivere ci si può realmente rendere conto della crudezza di certa gente. vergognati

un genitore ha detto...

la gente non dimemtica un ca....o la gente continuerà a lottare con tutte le forze .non devono più far del male a dei bambini la CHIESA SI DOVREBBE VERGOGNARE INVECE DI NASCONDERE CHE SCHIFO

Anonimo ha detto...

prima di tutto i preti pedofili dovrebbero PAGARE come i normali pervertiti, perché a vergognarsi non ci contare, non si vergognano di nulla. sono di Cropani Marina e qua prima del bravo parroco attuale ne avevamo uno che ogni domenica faceva la predica a tutti, cazziava a destra e a manca. e questo mentre tutti sapevano della sua amante e del suo bambino e della loro vita agiata grazie ai soldi della sua attività da 'manager' della chiesa.

Anonimo ha detto...

Il nostro Papa Francesco sarà in calabria a giugno....ci sarà anche il nostro vescovo. Preghiamo per lui affinché possa prendere una decisione e il coraggio in mano per far rinascere con un gesto inequivocabile la nostra comunità ferita.

Anonimo ha detto...

A don roberto chi li ha dato i natali della cultura ? La santa madre chiesa di crotone-santa s.?

Anonimo ha detto...

ma per favore proprio per il vescovo dobbiamo pregare è il primo che la deve pagare ,prima li mette l'avvocato poi si costituisce parte civile .invece a giugno bisognerebbe andare noi da PAPA FRANCESCO e far sapere quello che sta facendo IL VESCOVO

Anonimo ha detto...

Notizia di oggi:
Papa Francesco abita a Casa Santa Marta in un bilocale di circa 70 metri quadrati. Il cardinale Tarcisio Bertone, da 6 mesi non più Segretario di Stato, inaugurerà presto il suo attico a Palazzo San Carlo, la cui ampiezza viene data di poco inferiore ai 700 metri quadrati.
Questo testimonia quanta distanza tra gli insegnamenti di Cristo e quanto la chiesa nel corso dei secoli ha raccolto. Povero papa Francesco, riuscirà a scalfire il potere massone della chiesa?

Anonimo ha detto...

Secondo me si

Anonimo ha detto...

Vai emilio! Belcastro ha bisogno di persone come te che mettano in risalto la veritá dei fatti senza nasconderla per paura di essere giudicati!
L'episodio di don roberto non deve essere dimenticato e LA CURIA DEVE PAGARE! "Don mimi" deve smettere di dire che i belcastresi hanno sbagliato a denunciare il fatto, e soprattutto deve lasciare il vescovado!

Anonimo ha detto...

Vai emilio! Belcastro ha bisogno di persone come te che mettano in risalto la veritá dei fatti senza nasconderla per paura di essere giudicati!
L'episodio di don roberto non deve essere dimenticato e LA CURIA DEVE PAGARE! "Don mimi" deve smettere di dire che i belcastresi hanno sbagliato a denunciare il fatto, e soprattutto deve lasciare il vescovado!

Anonimo ha detto...

il VESCOVO si sbaglia di grosso non dimentichiamo ,ANZI SI VA AVANTI

Anonimo ha detto...

rieccoci qui tutti insieme a discutere di questo penoso argomento
fa male sentire ciò che succede
la cosa che più fa male è la totale indifferenza della curia
ora non conosco bene i fatti ma da quel che posso intuire il previticchio si è dato alla fuga ..latitante protetto dai suoi simili!
La cosa vergognosa è che la curia dovrebbe tutelare chi è stato vittima di abusi
invece di coprire il carnefice
Ma a chi ci si affida durante la confessione e da quali mani riceviamo l'eucarestia!!!!
Mi vengono i brividi al solo pensiero che chi ti porge il corpo di Cristo magari con quelle stesse mani ha violato la fanciullezza!
Per carita' succede anche che qualche esaltato preso dall'odio verso un prete tesse trama ed ordito di una storia sporca solo per il gusto di non vedere piu' in circolazione " u previte"
ma questa e' tutta una storia zagaritana!
Caro Emilio forse hai capito chi scrive questo post... quanti commenti e quante parole scritte
in una torrida estate
Pace e Bene

Anonimo ha detto...

NON CI SONO PAROLE ,NON CE NIENTE DA COMMENTARE BISOGNA SOLO ASPETTARE VERGOGNA

Anonimo ha detto...

signor VESCOVO stiamo solo aspettando non dimentichiamo

Anonimo ha detto...

Emilio Grimaldi se domenica 31 sei libero vieni a Belcastro ci sarà il nostro vescovo insieme ad altri vescovi vediamo chi ci va in chiesa dovrebbero rimanere soli sul altare si presenta dopo 4 anni vergogna facciamo vedere chi sono i belcastresi

Anonimo ha detto...

Un grazie va hai belcastresi che non sono andati in chiesa domenica abbiamo fatto vedere chi siamo.per Emilio ci aspettavamo un articolo.

emilio grimaldi ha detto...

Presto

Anonimo ha detto...

Grazie Emilio