5 aprile 2015

Il giovane Emilio fino a prova contraria


Lo sapevo che prima o poi sarebbe accaduto. Che qualcuno avrebbe tirato in ballo “Il giovane Emilio” per replicare ad un mio scritto. Sapevo che sarebbe capitato. Me lo sentivo. La razza umana è talmente varia che era anche facile da prevedere. Per rispondere in qualche modo. Per far valere una verità talmente grande e profonda da rendere piccolo e ridicolo tutto il resto. Anche un libro sulla dialettica della comunicazione della verità in Soeren Kierkegaard. O sulla storia e le usanze del paese natale di San Tommaso d’Aquino. Anche mille post e mille battaglie su cento paesi calabresi. Anche anni di collaborazione con testate locali e qualche lancio su quelle nazionali.
Il fatto che si parla d’altro non è importante. Ciò che è importante è “come ti chiami”, “come hai vissuto prima e dopo” e “la famiglia da cui provieni”. Il resto è nulla. Non ha valore. A prescindere. E a priori. “Tu sei quello che ha…” Dunque, non sei. O meglio, ciò che dici non è. Non può essere. Perché detto da te. Indipendentemente dall’argomento della discussione. Ah, la discussione. Già, il confronto. Non c’è più. Meglio parlare d’altro perché quel “Qualcuno” in questione ha deciso così. E’ in imbarazzo. Non sa rispondere. Non sa replicare. Si è distratto. Colpito nel profondo di ciò che voleva dire e non ha detto, non conosce altri argomenti e altri metodi per continuare a confrontarsi. Come quel pugile stonato dall’avversario che sostiene di essersi scontrato con un gigante. Una persona che da piccola è vissuta con i lupi. Ecco perché ha perso. Ha perso contro un lupo, non contro un uomo. E lo ribadisce pure. Perché lui con gli uomini vince sempre. È imbattibile.
Caro “Qualcuno”,
l’onestà è una merce rara. Non si vende e non si compra. Uno ce l’ha o non ce l’ha. Quando uno non ce l’ha e vuole ottenerla deve avere il coraggio di ammettere cose che non è abituato ad ammettere. Come l’arroganza e la presunzione. Come il semplice fatto di sbagliare. Non sono cose impossibili. Basta volerle. Ed è proprio questo il punto.
A Lei e a tutti quelli che pensano che Il giovane Emilio possa essere la scappatoia dal mio Url dico: Si sbagliano. Primo perché non l’ha manco letto. Se l’avesse letto di sicuro non avrebbe avuto l’ardire di cadere così in basso. Secondo perché forse non lo sa. Ma i miei libri, così come i miei post e articoli, vivono di vita propria. Si sanno difendere da soli. Fino a prova contraria.

10 commenti:

domenico dragone ha detto...

Prima di scrivere cavolate leggete il libro, quel "“Il giovane Emilio” ora è un ( Grande Emilio ) avrà pure difetti e chi non li ha? ma ha tanti pregi che solo le persone che lo conoscono posso capire, come l'onestà e la grande forza nello scrivere " l’onestà è una merce rara. Non si vende e non si compra. Uno ce l’ha o non ce e tu ce l'hai Giovane e Grande Emilio

Anonimo ha detto...

domenico l'ha letto il libro.....

domenico dragone ha detto...

si che l'ho letto il libro ..... se mi scrivi domenico.dragone55@alice.it ti posto anche la dedica, premesso che non leggo solo i libri di Emilio.
Ma questo libro lo consiglio a tutti da leggere ( e non perchè l'ha scritto Grimaldi )

Anonimo ha detto...

Bravissimo

Anonimo ha detto...

ma chi è questo fessacchiotto che vuole sapere se Domenico ha letto il libro?

Anonimo ha detto...

Povero te!

Anonimo ha detto...

solo uno della scoccinella poteva fare questo ridicolo sarcasmo ( Anonimo ha detto...
domenico l'ha letto il libro.....

6 aprile 2015 16:12

Anonimo ha detto...

Emilio scusa ma di chi e di cosa stai parlando? non capisco il soggetto e l oggetto di questo tuo post...scusa

emilio grimaldi ha detto...

Se clicchi su "qualcuno" leggi la storia per cui ho scritto questo post.
un caro saluto e buon divertimento

emilio grimaldi ha detto...

Devi cliccare in questa frase:
"Caro “Qualcuno”,
l’onestà è una merce rara."