4 aprile 2015

La serena e "fiscale" Pasqua degli acresi

Un momento della Processione di ieri, Venerdì Santo

La Pasqua degli acresi quest’anno è fatta di processioni per rivivere la ricorrenza della Passione di Nostro Signore. Di accorate preghiere e meditazioni sulla Morte e Resurrezione del Salvatore. Di qualche giorno di meritato riposo per stare in famiglia e godere delle piccole gioie tra padri, figli e  nipoti. Ma anche di ispezioni fiscali da parte degli organi competenti.
E così, all’indomani della manifestazione e delle proteste di cittadini e commercianti contro le bollette bizzarre e pazze partorite dall’Amministrazione guidata dal sindaco Nicola Tenuta. A conclusione della Quaresima, scandita da incontri tra le parti e comunicati urlati sui giornali. Di tentativi, falliti, di ricucire lo strappo manipolato dagli occupanti Palazzo Gencarelli. E’ sopraggiunta la vera Passione degli acresi.
È da qualche giorno che gli esercizi commerciali, i bar, i ristoranti e le bancarelle sono attenzionati da sovrintendenti del lavoro, vigili urbani e forze dell’Ordine. Autorizzazioni e licenze. Lavoratori in nero e in regola. Fanno richiesta di tutto e su tutti. E non risparmiano niente e nessuno. Neanche in queste ore del Triduo pasquale. È come una mannaia che si sta abbattendo sulla comunità.

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