6 dicembre 2015

Diario di bordo 2015. Volume II

Il pensatore (Charleroi, Belgio)

29 novembre 2015
Non cercate l'orizzonte, cercate la strada
Non amate il cielo, amate gli occhi delle persone
Non siate tutto, siate solo qualcosa di unico

24 novembre 2015
Tra le parole, i pensieri e le azioni ci sono le scale. E ogni passo in realtà è doppio. Prima con un piede e poi con l'altro. Prima il futuro e poi il passato. È così che nasce il presente

15 novembre 2015
L'io non è altro che il microcosmo di un mondo più grande. Quando due io s'incontrano è possibile che facciano l'amore o si facciano la guerra. E in genere succede per una variabile di possibilità che è difficile riportare sotto alcune categorie o motivazioni. Allo stesso modo succede per i microcosmi dei popoli, dei paesi, delle religioni. Non sempre ciò che appare evidente è la vera causa di un effetto. Spesso è il sintomo di un malessere generato anche dalle vittime apparenti. Uno spettacolo che nessuno vorrebbe vivere. In questo orizzonte di morte e distruzione ciò che mi disgusta di più è la zona grigia dell'indifferenza che ci specula. Che va alla ricerca dello scandalo per forza per generare mostri da quell'io che vorrebbe invece solo un'adeguata considerazione

6 novembre 2015
Stasera mi sono emozionato nel sentire gli altri emozionati. E’ stata l'emozione più grande

4 novembre 2015
E’ stato un lavoro difficile, complesso e sorprendente. Mi ha sorpreso di più la simpatia di quegli acresi che ci hanno aiutato a realizzare alcune scene, la loro disponibilità e generosità. Credo che il motivo vero non sia stato il nostro essere intelligenti o fighi, ma lo stesso Padula. Tutti gli siamo debitori per un motivo o un altro. Anche quelli che lo abbiamo conosciuto da poco. Le sue parole, intrise di inchiostro e sangue, permettono agli uomini di sapere cosa significa diventare persone. E gli acresi lo sanno più degli altri.

4 novembre 2015
La vergogna è quella sensazione di impotenza che colpisce le persone quando vengono scoperte mentre fanno cose che non devono fare oppure che le cose che hanno detto non sono vere

28 ottobre 2015
Essere o non essere, questo è il problema. Ma anche i "forse" non scherzano                  

23 ottobre 2015
E sono proprio quelli che si riempiono la bocca di comunismo, fratellanza e complimenti, che ti danno le migliori coltellate.
Ma io so, e loro sanno che io so

22 ottobre 2015
Nella vita solo chi fa rischia. E soprattutto solo chi fa dà motivo a chi non fa un cazzo di sentirsi parte di un mondo superiore a tutto e a tutti. Il mondo del "mutuo grattamento"

8 ottobre 2015
Per migliorare basta fare una cosa semplicissima e difficile nello stesso tempo. Una cosa che mette con le spalle al muro e rende veramente liberi dall'egoismo. Una cosa che uno non si aspetta e che si porta sempre appresso. Riconoscere i propri errori

4 ottobre 2015
Io penso che essere etero o omo, o trans, abbia a che fare con l'essere uomo. Il sacerdozio, sacramento indissolubile di amore con Dio, debba prescindere dalle tentazioni carnali, debba rifiutare il mondo, per essere sempre in grado di dare qualcosa che gli altri, mossi da altri interessi, non hanno il tempo di coltivare. L'assoluto e le cose di lassù con cui stanno poco in contatto. Le scelte sessuali non distinguono il prete, solo l'uomo. Dunque, per me, il discorso sui gay è lo stesso sugli etero per ciò che concerne il dono del sacerdozio. Se poi confondiamo il prete con le scelte, personali della propria sessualità, vuol dire che siamo lontani anni luce dal significato e del sacerdote e dell'uomo

3 ottobre 2015
Enza Bruno Bossio denuncia il Cara di Crotone. Il marito, Nicola Adamo, prosciolto per i parchi eolici che hanno devastato per sempre la scuola di Pitagora. Secondo il mio modesto parere, la zarina e la misericordia sono solo invidiose. Entrambe volevano anche il resto dell'affare nella madre patria della 'ndrangheta

3 ottobre 2015
Ogni momento una decisione
Ogni circostanza un dettaglio,
Ogni giorno un temporale
Un fiore
Un sorriso
Un pianto
Un'alba
Un tramonto
Una disperazione
Una speranza.
Un selfie.
E Facebook aggiorna la sua applicazione chiedendomi di scrivere due righe sulla mia biografia...

27 settembre 2015
Isola Capo Rizzuto - Cutro: 8 a 1. La vecchia guardia ha sempre ragione

22 settembre 2015
La morale degli splendidi ti invita a frequentare solo persone "superiori". Più intelligenti e colte. Per migliorare, dicono. Se fosse davvero edificante questo consiglio i superiori e gli intelligenti si troverebbero senza interlocutori. No! La vita, la vera maestra in circolazione, ti obbliga a stare con tutti, anche con gli sciocchi e gli stupidi. Perché anche loro ti insegnano qualcosa. Come si sarebbe evoluta la tua esistenza se fossi rimasto piccolo piccolo, per esempio

10 settembre 2015
Ciò che amiamo nei libri, la stessa cosa odiamo nella realtà. nella vita reale il corpo è indifferente

9 settembre 2015
Il punto debole.
Leggere nell'altro il punto debole è leggere qualcosa di folle.
Niente è debole che non sia anche folle. E niente è folle che non sia anche debole. E soprattutto niente è normale al punto da riuscire a nascondere completamente qualcosa di folle e di cui vergognarsi.
Leggere il punto debole altrui rafforza i punti deboli di ciascuno

31 agosto 2015
É da due giorni che sto provando a pubblicare un video sulla luna, e non ci riesco. Ce ne sono tanti. E anch'io, mosso da vanità, volevo dare del mio. Meglio così.
La luna é bella e meravigliosa. A me non fa sognare, fa respirare. La luna fa diventare le cose piccole grandi e quelle grandi ridicole. La luna é la migliore compagna del vino

24 agosto 2015
Quel feeling fatto di sguardi, parole e sorrisi, quella sensazione di benessere che ti danno le persone a cui vuoi bene, quella libertà di guardare il cielo senza essere giudicato. Tutto questo nessuno te lo può togliere. Neanche i falsi amici

23 agosto 2015
Le parole non sono il fine della comunicazione, ma solo uno dei tanti momenti di un mondo da scoprire

18 agosto 2015
Il gioco dell'orecchio.
Io dico una cosa a te. Tu dici una cosa a lui e lui ad un altro. E così via. Il gioco consiste nel riuscire a mantenere inalterato il contenuto della cosa detta. Allo stesso modo fa ridere scoprire lo stravolgimento della stessa. Frasi del tipo: "Ti voglio bene" diventano: "Non ti voglio vedere". Oppure: "Voglio i tuoi soldi". E’ solo un gioco. Nella vita reale invece diventa un thriller

10 agosto 2015
Quando penso al giornalismo, ai colleghi, ai supercolleghi, quelli che scrivono per le testate che contano, quelli che hanno fatto la spesa ai loro capi per ringraziarseli e poi hanno fatto carriera sulle sponde del Corace tra una mareggiata e uno scarico di depuratore, e ora si comportano peggio dei loro schiavisti, mi viene in mente il sorriso di Fabio Curto. Quando racconta degli "schiaffi" che ha ricevuto durante il suo periodo sabbatico tra le strade di Bologna. E lo ringrazio per avermi illuminato. Sono solo schiaffi. Ceffoni a mano aperta. Sonori. Improvvisati. Lapalissiani. E li ringrazio. Ringrazio anche i miei colleghi per avermeli dati. In questa capoccia c'è spazio per chiunque. Capisce tutto. Digerisce poco. E sputa tutto. Un vero decantatore melodioso

5 agosto 2015
La comunicazione più grande tra simili si ha con l'inquietudine. Quando uno riesce ad inquietare l'altro così da indurlo a cambiare, a migliorare

24 luglio 2015
Bisogna dare a tutti la possibilità di rinsavire. A volte basta un nonnulla per perdere la bussola. Tuttavia, per decoro, é bene che le persone riconoscano i propri orrori. Non per gli altri, per loro stessi. Per non perdere la dignità

23 luglio 2015
Se prima la ricerca dell'informazione era un problema perché oggettivamente non c'era. Oggi invece abbiamo il problema opposto. Bisogna farsi spazio tra mucchi e mucchi di copia incolla per sapere qualcosa che valga veramente la pena. Sono come dei gioielli venduti in una bigiotteria. Niente di più di un'imitazione, niente di meno di un arredo

20 luglio 2015
Quando ho scritto il pezzo su Suor Apollonia molti suoi ex amici - cioè prima difensori del suo carisma e dopo pentiti per tanto zelo, appena il vescovo ha dichiarato il suo anatema - hanno cercato di dissuadermi palesando la prospettiva che si sarebbe ritorto contro di lei. E io, convinto fautore della libera informazione, non ho badato alle loro paturnie. Ho rischiato, lo so. Ma niente nella vita si guadagna se non si rinuncia a qualcosa

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