28 marzo 2009

Regione Calabria, l'esercito dei consulenti. Due



La Regione Calabria non si ferma. Le consulenze sono il suo forte. Perché fare i concorsi? Ma non ce n’è bisogno, bastano le “commissioni ad evidenza pubblica”, che giudicano sulla base di una banca dati! Alcuni pensano che il concorsone bandito dall’ex governatore della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, espletato nel 2005, dei “100 giovani laureati” (ve lo ricordate? Parteciparono la bellezza di 5 mila persone. Anche io, ma mi sono fermato all’82° posizione dopo lo scritto. Superavano la prova i primi 70. Niente male, comunque, per uno che di Santi in paradiso non ne ha. Come sapete, Sant’Emilio non è molto conosciuto) da assumere a seconda della branca di specializzazione, sia stata una modalità studiata a tavolino nel rispetto delle regole del nuovo marketing elettorale, considerata la prossimità delle consultazioni regionali. Altri pensano, invece, che quello messo a punto da Agazio Loiero, suo successore, sia un suo superamento in stile. Costa meno, ed è più efficace. Chiamata diretta. L’anticamera dei colloqui è d’obbligo. Certo. Ma, con meno pubblicità istituzionale, con minore attenzione dei media, si possono raggiungere risultati più lungimiranti, così promettono gli aggiornatissimi guru del neoproselitismo elettorale.
Ma lo sapete che è stato costituito il Comitato per il Controllo strategico? C’è una legge. La legge numero 1 dell’11 gennaio 2006. “È uno strumento che consente alla giunta regionale di effettuare il monitoraggio e la valutazione sullo stato di attuazione e sui risultati conseguiti dalle politiche regionali di intervento e supporto dei processi di pianificazione strategica e di indirizzo politico amministrativo”, così recita l’art 19. Recentemente è stata data notizia della sua costituzione. E quanto costa? 150 mila euro all’anno, euro in più, euro in meno. Ma come? La Giunta che già guadagna già un bel po’ di soldi, circa 6 mila cadauno al mese, diconsi 12 milioni di lire del vecchio conio, ha bisogno di un comitato per monitorare e valutare i processi di pianificazione strategica, sì strategica, e di indirizzo politico amministrativo? Sì, e bene sì. La giunta Loiero annuisce convinta. E chi sono i fortunati? Domenico Torchia, Nicola Piluso, con 30.240 cadauno. E Roberto De Liso, il suo presidente, che prende più del doppio, 75 mila euro, tondi tondi. Ma il paradosso quale è? Che l’esito, del controllo, deve essere positivo! E sì, perché altrimenti “costituisce giusta causa di revoca”, così come previsto nello stesso art. 19 e ricordato dallo stesso Loiero nel decreto di nomina, numero 215 del 2007. In altre parole, il Comitato controlla, e sono tutti professionisti di alto spesso istituzionale, e devono dire che tutto va bene, altrimenti gli revocano l’incarico! Sembra un messinscena, ma è una legge della Regione Calabria. Nel marasma delle consulenze è bene ricordare anche un altro Comitato. Quello della Consulenza giuridica. E quanto costa? Mezzo milione di euro all’anno. Pochi spiccioli. Eugenio Mele, 98,280 mila euro; Angelo Buscema 86,976 euro, sempre euro; Francesco Manganaro, idem; lo stesso compenso per Gianpiero Scaramuzzino; mentre, decisamente di meno, per Oreste Moracavallo, solo 70.607,52 euro per lui. Ma il gruppo di esperti che lascia veramente perplessi è quello del progetto : “Landscapes of War – Improving public understanding through the compilation and inventory of 20th century conflict heritage of the European Union”. Sarebbe un progetto che “mira a valorizzare il patrimonio navale di guerra dei conflitti del XX secolo, che giace in prossimità delle coste regionali e che rappresenta un patrimonio storico rilevante in termini numerici e di significatività testimoniale di una fetta di storia moderna”. Ben 5 incaricati per questo progetto. Per loro lo stipendio è una questione di contenimento della spesa, o di risparmio della stessa, che non è la stessa cosa. Quindi, abbiamo 8 mila euro per Caterina Praticò per tre mesi di lavoro, grazie al “risparmio del 5 per cento previsto dalla delibera di G.R. n. 561 del 04.08.2008, calcolato sul compenso lordo dell’incarico precedente”. E per Michele Gigliotti, Loredana Panetta, Alessandra Tuzza, solo 7 mila ciascuno, per il medesimo incarico, di “attività di supporto e di coordinamento”, e lo stesso periodo, calcolato, invece, secondo il “contenimento del 5 per cento della spesa previsto dall’art. 17 della legge regionale n. 15/2008”. Mentre, per il povero traduttore in lingua inglese delle brochure, Marco Mazzei, solo 4 mila e 500.

PS
Per la cronaca consulta anche il precedente esercito

1 commento:

Anonimo ha detto...

di Chiaravalloti se ne è parlato molto anche del libro di Carlo Vulpio "Roba Nostra"