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Di seguito le dichiarazioni rese da Luigi De Magistris alla Procura di Salerno il 24 settembre 2008:
DOMANDA: In prosieguo alle dichiarazioni da Lei già rese a questo Ufficio e con specifico riguardo al provvedimento del 14 ottobre 2007, a sua firma, di iscrizione del nominativo di Clemente MASTELLA nell'ambito del procedimento penale n. 2057/06/21 c.d WHYNOT può specificare all'Ufficio quali fossero gli elementi emersi dall'inchiesta da cui evincersi il collegamento delle vicende relative alla FINCALABRA e aDa erogazione di finanziamenti pubblici al gruppo TESI/CONSORZIO CLIC/CM SISTEMI, coinvolgenti Antonio SALADINO, Vincenza BRUNO BOSSIO, Nicola ADAMO ed altri, con l'allora Senatore e Ministro della Giustizia Clemente MASTELLA?
RISPOSTA: Con riguardo al MASTELLA intendo aggiungere, facendo seguito a quanto già dichiarato al Suo Ufficio in precedenti audizioni, quanto segue. Personaggio che ritenevo centrale, mentre svolgevo le indagini nel procedimento WHY NOT. Prima che anche il Ministro me lo impedisse, quale anello di collegamento tra il MASTELLA ed ambienti politici ed istituzionali, oltre che professionali, in Calabria ed anche a Roma, era, ed è tuttora ritengo, l'Avv. Fabrizio CRISCUOLO, il cui nominativo emergeva anche nelle agende e rubriche rinvenute durante le perquisizioni precedentemente effettuate nei confronti del SALADINO e delle società a lui riconducibili. Nello studio associato dell'A vv. Fabrizio CRISCUOLO presta servizio quale avvocato anche Pellegrino MASTELlA, flglio dell'ex Ministro della Giustizia. Il predetto CRISCUOLD, tra l'altro, risulta aver coperto la carica di Consigliere di Amministrazione della Aeroporto S. Anna SPA, con sede in Isola Capo Rizzuto (area nella quale, al momento della sottrazione illegale del procedimento Why Not, stavo espletando delicata attività, anche di natura intercettiva, con riferimento al settore ambientale, ed in particolare quello eolico), il cui Presidente era il prof Giorgio SGANGA, coinvolto nelle indagini Poseidone e Why Not, in quanto compariva nell'ambito della compagine della società TESI (con riferimento alla quale ho già reso ampie dichiarazioni al Suo Ufflcio). Il Comune di Isola Capo Rizzuto, tra l'altro, compare anche tra i soci della predetta società aeroportuale. Le società TESI e CM SISTEMI rappresentavano il fulcro dell'inchiesta Why Not e degli intrecci tra politica (in modo assolutamente trasversale) ed affari, nonché per le commistioni con vari ambienti istituzionali. Nell'ambito dei rapporti tra la TESI SPA e la società flnanziaria della Regione Calabria, la FINCALABRA, evidenzio che il consigliere di amministrazione anziano di tale società e, quindi, il presidente di fatto, è risultato essere Antonino GA TTD ed i due consiglieri Pier Paolo SGANGA ed Antonio CARBONE Con riguardo a Pier Paolo SGANGA ero in procinto di verificare, prima dell'illegale avocazione delprocedimento WhyNot da parte della Procura Generale di Catanzaro, se si trattasse, innanzi tutto, di un parente del commercialista Giorgio SGANGA (il quale mipare che fu già coinvolto nel passato in vicende giudiziarie di rilievo penale), nonché dell'omonimo Pier Paolo SGANGA commercialista segretario amministrativo dell'UDEUR. A tal proposito evidenzio che il segretario amministrativo (quindi anche il tesoriere) dell'UDEUR, prima delle elezioni politiche del 2006, era tale TANCREDI CIMMINO, il quale era anche l'amministratore de IL CAMPANILE Il MASTELLA decise, pare per forti contrasti intervenuti tra i due, di non candidarlo alle elezioni politiche e nel suo ruolo gli fa subentrare l'A vv. Davide PERROTTA dello studio associato CRISCUOLO (in cui è inserito anche Pellegrino MASTELIA). Successivamente subentrava, se non ricordo male, quale segretario amministrativo, prima uno degli uomini di strettissima fiducia di MASTELLA, Mauro FABRIS, ed a giugno, quando MASTELIA mi pare fosse già Ministro della Giustizia, il commercialista Pier Paolo SGANGA.
DOMANDA: In sostanza, dagli accertamenti da Lei svolti in qualità di Pubblico Ministero titolare del procedimento c.d. l-VHY NOT, emergevano nominativi di esponenti politici dell’UDEUR ovvero soggetti riconducibili alpredetto partito politico neUe compagini costitutive e/o amministrative delle società interessate alla gestione e/o captazione di finanziamenti pubblici regionali, nazionali ed europei?
RISPOSTA: Assolutamente sì. Come già riferito al Suo Ufficio, in particolare, la TESI s.p.a. era il tipico esempio di gestione, anche illegale, del denaro pure di provenienza pubblica in modo trasversale da parte di quasi tutti gli schieramenti politici. Ricordo perfettamente che in quella società vi era anche un rappresentante del partito dell’UDEUR. Così come esponenti riconducibili a quel partito s irinvenivano in altre società. A tal proposito voglio anche aggiungere quanto segue. La CRA TI s.c.r.l è un consorzio per la ricerca e le applicazioni di tecnologie innovative ed è un consorzio universitario, senza fini di lucro, costituito dalle tre Università calabresi di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, dall'Università di Roma Tor Vergata, dall'Università di Perugia, dal CNR, da FINCALABRA (oggetto di inchiesta nell'ambito dei procedimenti penali Poseidone e Why Not) e da altri Tale società risultava anche quale socio fondatore del BIC Calabria (anch 'esso da me monitorato in diversi procedimenti, tra cui quelli appena citati), nonché socio del Parco Scientifico e Tecnologico della Calabria, cd. CALPARK (oggetto delle indagini Why Not prima della sottrazione illecita da parte del dr. FA VI). Se non erro nel consiglio di amministrazione della predetta società vi erano, tra gli altri, Antonino Gatto e Franco PRODI (in Why Not era indagato, come noto, il Presidente del Consiglio dei Ministri Prof Romano PRODI); tra i Sindaci della predetta società vi era Pierpaolo SGANGA - omonimo del Pier Paolo SGANGA commercialista segretario amministrativo dell'UDEUR. Tale società mi risulta fosse destinataria di finanziamenti da parte dell'Unione Europea e mi risulta anche che avesse un laboratorio in Lamezia Terme. Il Consorzio CIES (centro di ingegneria economica e sociale) mi risulta essere stato presieduto dall'avv. Fabrizio CR/SCUOLO, tra i consiglieri vi è anche Don Biagio AMATO, già da me indagato per gravi fatti di reato negli anni 1997/1998 nell'ambito di un 'inchiesta che aveva ad oggetto soprattutto truffe della Fondazione Betania, della quale AMATO era il fondatore e/o il Presidente. Presidente del Collegio Sindacale della CIES è il dr. Giorgio SGANGA. Socio fondatore è la UNICAL, Università della Calabria con sede località Arcavata di Rende in provincia di Cosenza. Tra i soci sostenitori vi è la Fondazione Betania, il Ministero della Comunicazioni (di cui è stato titolare l'allora Ministro Maurizio GASPARRI, coinvolto nell'inchiesta Poseidone, seppur formalmente ancora non indagato prima che il dr. LOMBARDI me la revocasse in modo illegale) e l'ARSSA (già oggetto di investigazioni da parte del mio Ufficio). Con riguardo ad illeciti commessi nell'ambito dei Consorzi Universitari e delle Università (tra cui l'Università Tor Vergata di Roma) mi stavo accingendo, lo avrei fatto di certo entro il mese di ottobre 2008, a depositare l'avviso chiusura indagine ai sensi dell'art. 415 bis c.p.p., unitamente ad un provvedimento di sequestro di somme molto ingenti di denaro e forse anche, se avessi fatto in tempo, di atto cautelare, nell'ambito della più imponente inchiesta sulla gestione illecita dei corsi di formazione professionale. Dell'imminente chiusura di tale inchiesta ne ho parlato spesso per telefono e nel mio ufficio con il personale di PG delegato, dico questo perchè ritengo anche di essere, in qualche modo, illegalmente controllato, tenuto anche conto dell'immediato ed ingiustificato decreto emesso dal Ministero della Giustizia per allontanarmi repentinamente da Catanzaro (per evitare che non formulassi la richiesta di rinvio a giudizio nel procedimento Toghe Lucane e non definissi altri delicatissimi procedimenti di cui era imminente la chiusura, entrambi aventi, appunto, ad oggetto le Università).
2 commenti:
Abbiamo avuto modo di leggere sul suo blog il post intitolato "Un Presidente per De Magistris, Bruni e Pittelli cercasi".
Il suo intervento mette insieme fatti e circostanze che sono di difficile correlazione.
Nella fattispecie, comunque, il riferimento al Presidente del Copasir, Francesco Rutelli, è assolutamente ingiustificato ed inspiegabile. O si tratta di una evidenza investigativa e processuale, della quale nessuno, a cominciare dal Sen. Rutelli stesso, è informato oppure si tratta del frutto di una pura invenzione. In tal caso potremmo vederci costretti ad intraprendere azioni legali a tutela del buon nome dell'interessato.
Tranquillo caro Emilio, la segreteria del Rutelli ti ha inviato un messaggio chiaro:
amico mio il fatto è andato come tu dici, però pur essendoci le prove, se no ti avrebbero querelato, più che un Presidente mancano i magistrati, De Magistris è fuori, Bruni è solo mentre gli altri erano a Salerno.
Livio Pietramale
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