5 settembre 2009
Quanto vale la vita di un anziano già colpito da un ictus per la Sanità calabrese?
Il verbale del pronto soccorso
Ninno Dragone ha 83 anni. Vive insieme alla moglie e a Mario, uno dei suoi otto figli, a Sellia Marina. Nel corso della sua vita ha sempre lavorato come un dannato per far crescere la sua famiglia, tra il paese natio, Zagarise, Botricello, che si trova nelle vicinanze, Milano, e la Svizzera. Ha fatto il pastore, da piccolo, e da grande l’aiuto muratore, il contadino, ha fatto le pulizie per conto di una cooperativa. La sua è stata una vita di grossi sacrifici.
Oggi, in seguito a un ictus che lo ha colpito cinque anni fa, non parla più.
Domenica scorsa, 31 agosto, di pomeriggio sente improvvisamente freddo. Suda. Trema. Forse una febbre. Sta male. La moglie chiama il 118. E da qui inizia la sua odissea nella Sanità calabrese. I medici e gli infermieri non sanno dei suoi sacrifici. Della sua famiglia. Non sanno niente. Sanno solo che è un vecchio analfabeta, e per giunta incapace di parlare. Forse non vale la pena impegnarsi così tanto. La sua vita è segnata. Si avvicina il crepuscolo. Ninno, si chiama proprio così, è stato sbattuto da un ospedale a un altro e poi dimesso senza un consiglio, una medicina da dargli, una parola per i parenti. Da Catanzaro a Crotone. Con l’ambulanza e con il “consiglio del ricovero”. Tesi che non obbliga i sanitari a utilizzare le sirene spiegate per farsi largo in mezzo al traffico. Ninno Dragone si strappava le flebo. Ninno Dragone ha dovuto aspettare 4 giorni per un’ecografia.
Ninno Dragone vale poco di niente per la Sanità calabrese.
Arrivo con l’ambulanza al pronto soccorso del “Pugliese Ciaccio" nuovo di zecca intorno alle 20 e 30. Ci teneva l’ex direttore generale, Vincenzo Ciconte a lasciare qualcosa di positivo a futura memoria del suo nome prima di imbarcarsi in politica per le prossime elezioni regionali insieme all’uomo a cui deve di più. Quello che lo ha lasciato sulla poltrona più alta del più grande ospedale calabrese nonostante i rimpasti senza dolore che hanno colpito gli altri vertici della Sanità calabrese, Agazio Loiero, presidente in carica della Regione. Un’ora e mezza di attesa nella sala dell’ospedale. Poi la visita. Cistifellea, sospettano e medici. Gli fanno le lastre. Non si vede granché. Ma decidono di tenerlo sotto osservazione. “Lo ricoveriamo”, dicono ai familiari. Non ci sono posti. E via alla ricerca di un sospirato letto d’ospedale. Ce n’è uno a Crotone. “Va bene”, riferiscono i familiari. Alle 2 e 30 di notte si parte per il "San Giovanni di Dio". La soluzione è l’ecografia. L’agenda delle prenotazioni è piena. Bisogna aspettare fino al 4 settembre. Gli mettono le flebo e lo lasciano lì sul letto. La moglie sta al suo fianco. Anche lei non è proprio nel pieno delle forze, soffre di diabete. Tuttavia di forze in quel momento ne ha più del marito. Rimane in piedi, senza nemmeno una sdraio per riposarsi, per quasi due giorni. Non ce ne sono al policlinico. All’anziano danno fastidio quelle sacche di soluzioni fisiologiche. Solo lei riesce a farlo stare buono. Che è meglio per lui. Che lo stanno curando. Gli infermieri non hanno tempo di occuparsene. Il 2 settembre di pomeriggio la signora ha bisogno di un po’ di igiene personale. Di cambiarsi i vestiti, almeno. Nell’ospedale non ci sono i bagni per le signore. O meglio ci sono negli altri reparti. Ma nessuno le dice che se ne sarebbe potuta servire se lei avesse voluto. Nel pomeriggio ritorna a casa. Il tempo di farsi una doccia e arriva una telefonata dal San Giovanni. Il marito si era strappato quelle flebo che lei era riuscita con molta pazienza a fargli stare appiccicate alle vene. “Gira da solo per l’ospedale”. Dice l’altra voce della cornetta. E di corsa di nuovo a Crotone. Gli infermieri si convincono finalmente che lei “è importante” per la cura del malato. E le danno una brandina. Arriva il grande giorno. Il 4, quello dell’ecografia. L’esito è negativo. “Si consiglia ricovero in urologia”, dice il foglio di via. “Si consiglia”, quindi. E dato che lì non c'è il reparto di urologia fanno ritorno nel capoluogo di Regione con l’auto del figlio. Arrivati con la “carta” di Crotone non hanno diritto a nessuna precedenza. Aspettano un’altra ora e mezza. Finalmente la visita dall’urologo. Catetere. Lui grida. Gli fa male. “Ritenzione urinaria acuta in paziente con esiti di ictus cerebrale”, dice la diagnosi. Rinviato a domicilio. Si erano pure dimenticati di togliergli il catetere, ricordano i familiari. Nessuno gli rammenta che abbisogna di un’altra visita specialistica di controllo. Nessuno gli riferisce quali interventi farmacologici o provvedimenti operare da lì in poi. La dottoressa del pronto soccorso Iannazzo P. firma il foglio di via. E se ne vanno davvero. Rientrano a casa.
Nino Dragone è rimasto 4 giorni e mezzo senza mangiare. Ninno Dragone non sa perché lo hanno portato in ospedale. Non sa perché i suoi familiari ci tenevano così tanto. Non parla, ma forse ricorda quando un tempo gli davano un lavoro da portare a termine e lui lo faceva. Non si spiega, quindi, il motivo per cui negli ospedali calabresi a volte non si sa chi debba fare cosa. Nessuno, però, ha avuto il coraggio di dirgli che forse è lui che non vale niente per la Sanità calabrese. Quella del buco di milioni e milioni di euro finiti chissà dove. E che stanno cercando di rimpinguare con i ticket e ricostituire con quattro ospedali nuovi di zecca. Lo ha annunciato solennemente il presidente Agazio Loiero. Anche il pronto soccorso del Pugliese Ciaccio era nuovo quando ci hanno portato Ninno. Lo ha fatto Vincenzo Ciconte. Voleva lasciare un buon ricordo di sé. Loiero e Ciconte la pensano allo stesso modo. Ma forse si accaniscono a non voler capire che più che le strutture sono gli uomini a mancare nella Sanità Calabrese. Quelli che sanno lavorare veramente. Ah già, di calabresi che sanno lavorare veramente ce ne sono a bizzeffe. Li vedi premiati dappertutto. Ma non in Calabria.
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36 commenti:
Mio Dio le vite umane non sono niente.... Anche a me è stato detto: "Per suo padre è stato fatto abbastanza". Da quel " è stato fatto abbastanza" sono passati quasi TRE anni, ovviamente rivolgendosi ad altri specialisti, che hanno preso in considerazione il caso. Comunque per la sanità italiana ,il paziente anziano diventa spazzatura.
Sempre stando accanto a mio padre, in un altro famosissimo Policlinico del Nord, dove non lasciavano nessun parente vicino all'ammalato, ho assistito ad una cosa sconvolgente, una signora anziana appena operata cadere dal letto per terra, perchè al suo letto non erano state messe le sponde. Io stessa stavo morendo di parto ,dieci anni fa, perchè il ginecologo di turno non ha saputo saturare , ed io ho rischiato di morire dissanguata, questo accadeva in uno dei migliori ospedali ostetrico-ginecologico d'Italia al nord. Secondo me alla fine manca l'attenzione dei medici e il menefreghismo di altri Nord O Sud O Centro.
Rosalba
gentili lettori,
vi prego di usare un linguaggio che non vada troppo sul personale. In merito a questo post sto ricevendo dei commenti che addirittura istigano alla violenza.... Quindi vi esorto a mantenere decoro delle parole che usate, anche se critiche verso la sanità calabrese.
saluti
emilio grimaldi
gentile grimaldi la sanità calabrese si commenta da sola ma certamente essendo un concetto astratto ci si riferisce a chi ha ridotto la sanità calabrese in queste condizioni disdicevoli. mi auguro che i personaggi coinvolti in questo disastro non abbiano la faccia tosta di proporsi nuovamente alle regionali. francesca
malasanità in calabria...sei morti nel mese di agosto..............
vogliono far morire quest'uomo..chi sono queste
persone che fanno girare da un ospedale all'altro
l'ammalato...e questa è sanità
grazie Emilio per le informazioni...
questo appello è rivolto al signor Callipo....
ci auguriamo che venga eletto..e casi come questa
famiglia non succedano più...
grazie Grimaldi
e l'amministrazione comunale vuole anche il tiket di 10 euro...
mi dispiace per questa famiglia che chiedono solo
che venga curato un ammalato..un vecchietto di 83
anni...catapultati da un ospedale all'altro...
che vergogna la malasanità in calabria continua..
un appello al dottor Paolino Altilia , lei ha detto che il Codacons si deve impegnare in cose più importanti...nel frattempo lei cosa dice di questo caso di malasanità...lei come dottore
avrebbe fatto girare questi poveri vecchietti in
giro per la Calabria..quali sono gli argomenti
che il vice presidente della Codacons dovrebbe eseguire per primo ? ci vuole parlare da medico
come funziona la sanità in calabria...
grazie al giornalista per le notizie..
siamo solidali con questa famiglia....
possono fare gli ospedali che vogliono,da chi sono gestiti...chi fa le assunzioni........
da chi siamo curati, da falsi medici,falsi infermieri...e si paga per avere un posto letto?
quell'ospedale Ciaccio più volte sotto inchiesta.
aveva visto bene DE MAGISTRIS per questo è stato mandato via..facile a dire non è riuscito a portare a termine niente........
per i medici calabresi..cosa conta se uno muore.
forse se li giocano alla roulette...noi li mandiamo da un ospedale all'altro...ci dispiace tanto per la famiglia Dragone
che tristezza.emilio..e il comune non venga a dire..che sei schierato politicamente...a dx o sx
diciamo che sei schierato dalla parte della povera gente e dalla notizia....e grazie alle tue
informaziono che possiamo commentare e sapere..
grazie emilio...non ho parole per questo vecchietto...e per sua moglie...
A TUTTI QUELLI CHE DI SOLITO COMMENTANO PER DIRE
CAVOLATE...RIFLETTETE COSA CAPITA A UN ONESTO CITTADINO DI SELLIA MARINA..POTREBBE CAPITARE
ANCHE A UN NOSTRO GENITORE QUELLO CHE STA PASSANDO IL VECCHIETTO DI TURNO...ULTIMAMENTE UN TRISTE PRIMATO A LA CALABRIA..6 MORTI NEL MESE DI AGOSTO...AUGURI ALLA FAMIGLIA DRAGONE..GRAZIE
ANCHE A TE EMILIO..
la domanda veramente la facciamo al presidente
Agazio Loiero...in che mani sono questi ospedali
ma questi sono dottori veri..ci sembra di rivedere Alberto Sordi nel medico della mutua..
cosa bisogna fare per avere un posto letto...
Emilio bravo come sempre..
non sto a raccontare quello che abbiamo passato
noi in quell'ospedale...non puoi sapere quante
volte siamo stati rimandati a casa dicendoci che
i macchinari non funzionavano..mia madre in una crrozzella e io a spingerla..questa è la calabria
siamo trattati come carne da macello..........
ora stiamo parlando di una signora...una gran signora che non ha abbandonato un momento suo
marito..ma gli infermieri non vedevano in che stato è stata lasciata questa donna..mi fermo qui
veramente vergognoso il trattamento che hanno subito i coniugi dragone..essere sballotati da un ospedale all'altro..questa sarebbe sanità.
gli infermieri,dottori..non si sono domandati chi
era la signora abbondonata a se stessa in una stanza di ospedale...e questa sarebbe anche solidarietà ? grazie come sempre a emilio grimaldi........
va bene pagare le tasse..va bene che si costruiscono nuovi ospedali...non vanno bene le
persone che politicamente occupano dei posti che
non sono di loro competenza...poveri vecchietti,
quanto hanno sofferto..quattro giorni senza mangiare..lo volevano far morire a tutti i costi,
volevano aumentare i morti...triste primato in
calabria...
ALL'AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE DI SELLIA MARINA.
ECCO COSA CAPITA AI VOSTRI CITTADINI.........
MA COME C....O FUNZIONA IN CALABRIA IL 118?
è LA CENTRALE A SMISTARE I RICOVERI..E IL CONTROLLO DEI POSTI LETTO ? NON PERDERE TEMPO DA UN OSPEDALE ALL'ALTRO.....VERGOGNATEVI..
ECCO PERCHE' GLI OSPEDALI NON FUNZIONANO,FALSI
INFERMIERI,FALSI DOTTORI, DA ANNI IL PRESIDENTE
DELLA REGIONE NON PRENDE PROVVEDIMENTI.......
QUESTI PARASSITI ANDREBBERO CACCIATI A CALCI NEL
SEDERE..SPERIAMO CHE LE COSE CAMBIANO..ALLE PROSSIME ELEZIONI...GRAZIE EMILIO
LAVORARE TUTTA UNA VITA....PAGARE CONTRIBUTI,
TASSE VARIE...CONTINUARE A PAGARE TIKET..IL BEL
LODATO SINDACO CI VUOLE FAR PAGARE ALTRI 10 EURO
E POI FACCIAMO LA FINE DEL SIGNOR DRAGONE......
USATO E BUTTATO COME UNO STRACCIO VECCHIO......
LA SIGNORA ANCHE SE MALATA E' SEMPRE STATA AL FIANCO DEL MARITO...GRAZIE EMILIO SONO STORIE CHE
TOCCANO IL CUORE..
MORIRE PER MORIRE...UN TERREMOTO IN CALABRIA
CHE COLPISCA NEL SONNO.................
ULTIMAMENTE EMILIO NON SI VEDONO PROGRESSI IN CALABRIA..MORTI IN AGOSTO NEGLI OSPEDALI..IL DRAMMA DI QUELLA BIMBA DA TE DEFINITA UN'ANGELO..
SI VUOLE ANCHE FARE IL NUCLEARE IN CALABRIA..NON SI RIESCE A TROVARE UN POSTO LETTO AL SIGNOR DRAGONE..COL NUCLEARE AUMENTERANNO MALATTIE,TUMORI,MUORE TUTTO. I PESCI GALLEGGIANO
SONO MORTI..PERCHE' SOFFRIRE..UN TERREMOTO NEL SONNO...UN SONNO ETERNO E DI PACE...
ADESSO VE NE RACCONTO UNA... 2 ANNI FA LA NONNA DELLA MIA FIDANZATA ERA RICOVERATA AL PUGLIESE-CIACCIO, SONO STUDENTE DI MEDICINA E CHIRURGIA ALL'UNIVERSITA' DI BRESCIA, ED HO CHIESTO UNO STETOSCOPIO AD UN INFERMIERE.. MI SONO SENTITO RISPONDERE CHE COS'E'?
PURTROPPO SECONDO ME E' IL PERSONALE IL PRINCIPALE DIFETTO DELLA SANITA' CALABRESE.. SONO POCHI QUELLI PREPARATI.... PERO' NN DIMENTICHIAMO TUTTO IL RESTO, TRA PRESIDENTI DI REGIONE, PROV E TUTTO IL RESTO..
SEMBRA CHE LA CALABRIA SIA IL CESSO DELL'ITALIA DOVE BUTTARE SPAZZATURA, NUCLEARE..
CI VUOLE PIU' MERITOCRAZIA E MENO MANIGLIE POLITICHE
quanto vale?????
SICURAMENTE NEANCHE UN EURO DI TUTTI I MILIARDI CHE SI SONO FREGATI.
10-100-1000 DE MAGISTRIS
io saprei a chi mettere il flebo che il vecchietto..si toglieva...
questa malasanità continua..povera signora dragone..quante sofferenze e umiliazioni..non si
vergognano di niente,non sanno che i loro stipendi..li paghiamo noi.. che dire al nostro giornalista...cosa prova quando sente e scrive questi drammi ?......
Ai familiari tutti.........ci dispiace di quello
che è successo ai vostri genitori...
anche noi diciamo che qualcosa bisogna fare per
la regione calabria...ma cosa possiamo fare...
in campagna elettorale tutti promettono...ecco i
risultati..sballotati da un ospedale all'altro..
e chi sarà il prossimo presidente della regione?
perchè non si occupano di questi casi ?
A Domenico , ci dispiace per quello che è capitato ai tuoi genitori....e conoscendoti
qualcosa farai sia per i tuoi genitori e indirettamente anche per gli altri..si deve sapere la situazione degli ospedali calabresi
i tuoi amici ex colleghi di lavoro ( ci manchi )
Perchè non dire che ci vogliono le solite conoscenze o dare qualcosa sottobanco per avere
un posto letto.............gente schifosa....
questa è la calabria.....questa è la sanità..
che dire ci dispiace per questa famiglia...
...............PERCHE' NON DIRE.................
....CHE UNA PERSONA VIENE SBATTUTA DA UN POSTO ALL'ALTRO..PERCHE' NON DIRE COSA E SUCCESSO OGGI
DOMENICA 06/09/2009 IL VECCHIETTO DELL'ARTICOLO
DI EMILIO GRIMALDI.E' MIO PADRE .PREMETTO CHE IL GIORNALISTA LO CONOSCO PER I SUOI ARTICOLI.
.MA NON VEDO L'ORA D'INCONTRARE .......
PERCHE' NON DIRE CHE OGGI MIO PADRE E' STATO MALE
AVEVA BISOGNO DI FARE UN FLEBO..E NO C'ERA NESSUN
DISPONIBILE..EPPURE MIO PADRE AVEVA BISOGNO DI QUEL FLEBO MIO FRATELLO ERA RIUSCITO A COMPRARLO A BOTRICELLO....MA A COSA SERVIVA SE NON C'ERA NESSUN A METTERLO..ANCHE LA GUARDIA MEDICA CONSIGLIAVA DI CERCARE UN INFERMIERE...IO ABITO A SEGRATE..MI CHIAMA AL TELEFONO DALLA CALABRIA MIA COGNATA DICENDOMI DI QUELLO CHE STAVA ACCADENDO A MIO PADRE....COMMENTANDO CHE NEANCHE
AL TERZO MONDO SI VENIVA TRATTATI COSI'...NON SAPEVANO PIU' COSA FARE..MI VIENE SUBITO IN MENTE
IL GIORNALISTA..LO CHIAMO ..MI DICE DI CALMARMI E RACCONTARE..LUI NON CONOSCE NESSUNO..MA DEVE FARE ALCUNE TELEFONATE...VUOLE TENTARE FRA I SUOI AMICI E CI RIESCE..CHIAMO FRANCESCA VITALE
ANCHE LEI DEVE FARE ALCUNE TELEFONATE E CI RIESCE,,ABBIAMO IL NOME ..LO CHIAMO CERCO DI SPIEGARGLI IL TUTTO..DA VERO PROFESSIONISTA STA ENTRANDO IN CASA DEI MIEI...RINGRAZIO IN MODO PARTICOLARE IL SIGNOR VINCENZO BUFFA.GRAZIE A LUI MIO PADRE HA IL SUO FLEBO..GRAZIE A FRANCESCA VITALE E GRAZIE A TE EMILIO GRIMALDI..
DELLA SANITA' IN CALABRIA PER IL MOMENTO NON VOGLIO COMMENTARE.E CASI COME QUESTI MI AUGURO CHE NON SI RIPETANO..
e' propio vero la vita umana conta poco o niente
siamo nelle mani di scellerati..dottori,infermieri...
per non parlare della classe dirigenti.iniziando
dal presidente della regione calabria..ai suoi assessori e burattinaii.......
cosa da non credere, l'ammalato si deve cercare
l'infermiere...non capisco l'ammalato si trova
a sellia marina, qualcuno della famiglia si trova
a sellia..vanno in cerca di una flebo..non trovano nessuno che la mette...e deve essere lei
signor Grimaldi a cercare un infermiere...e un figlio abita a milano e la chiama...signor Grimaldi c'è un po di confusione...ci può spiegare meglio cosa è successo..ci può informare
certo che se una persona subisce queste cose..cosa dobbiamo pensare, grazie signor Grimaldi.....
Invece signor Dragone,casi come quello di vostro
padre in calabria sono molti,infermieri che non sono infermieri( il famoso posto col voto di scambio )In calabria si è perso tutto..anche il rispetto per i vivi...figuriamoci per i morti..
che dire non ho parole..mi dispiace, al giornalista bravo come sempre per gli articoli,
per quello che fai umanamente sei un grande..
E si dovrebbe incrementare il turismo in calabria
a quelli della sanità dovrebbe prima sviluppargli
il cervello....
i coniugi Dragone sono calabresi,e ci dispiace,
se fosse successo a uno di noi,---non del posto..
e non conoscendo nessuno, non ci voglio più pensare...invece dico che in calabria non metterò
più piede..ringrazio il giornalista per l'impegno che mette nei suoi articoli..
Sopra avevo commentato dicendo come funzione e smista gli ammalati il 118, ora dico come funziona la guardia medica di sellia marina.....
la domanda la rivolgo all'amministrazione comunale, il cittadino si deve preoccupare di trovarsi l'infermiere, e se non si conosce nessuno ? grazie signor Grimaldi..potremmo avere
alcune notizie in più..
Altro che il film americano "I R medici in prima linea"!!!Ma che fanno i medici calabresi!!Dov'è il personale infermieristico competente! A che servono strutture nuove quando quelle già in uso non vengono usate bene a causa del personale semi-incompetente, assente a volte anche nei casi urgenti!! E che significa che un anziano non ha gli stessi diritti di un bambino!! Senza considerare poi che anche i bambini a volte muoiono per errori sanitari!! Assurdo ma dove viviamo! Altro che terzo mondo, lì col fatto che hanno bisogno sono pure più assistiti di noi altri...Ma i politici invece di costruire strutture nuove che vadano a controllare che quelle esistenti funzionino veramente soprattutto che il personale sia competente e faccia veramente il proprio lavoro come si deve!! Rispolverate il giuramento di Ippocrate!! A Domenico Dragone e FAmiglia esprimo tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza.. Anna Maria
All'amministrazione comunale, al suo assessore,
alla guardia medica...un consiglio di un povero
ignorante...cosa vi costa attaccare sulle bacheche..i nominativi degli infermieri che possono essere d'aiuto ai cittadini...vi rendete
conto della gravità dell'accaduto. non si trova nessuno per attaccare un flebo, e il figlio da milano deve cercare il giornalista Grimaldi e una ragazza Francesca Vitale di sellia marina a cercare l'infermiere signor Buffa...cose dell'altro mondo..e il sindaco di questo paese vuole imporre di pagare ulteriore 10 euro..ma non si vergogna. grazie Emilio troppo buono e modesto..
CHE BRAVA LA DOTTORESSA DEL PRONTO SOCCORSO..
UNA SUA FIRMA ...I CUNIUGI DRAGONE SE NE VANNO..
MA DOVE VANNO...DA UN OSPEDALE ALL'ALTRO.......
NON SANNO CHE PESCI PIGLIARE..CHE VERGOGNA..
CHE CALVARIO. CHE INCOMPETENZA...
siamo dei conoscenti di questa famiglia, anche noi abitiamo lì vicino.Vogliamo solo dire ieri un triste giorno solo per mettergli un flebo..
oggi 07/09/2009 è stato riportato dal figlio in ospedale x controllo..sempre presenta la moglie..
caricato in auto e via per l'ospedale di catanzaro..dopo avergli fatto alcune visite. viene ricoverato per il cuore..mai avuto problemi al cuore insiste il medico ( mai )e se il cuore ha subito qualcosa penso che di stress
questa famiglia ne ha passata..grazie Emilio
i coniugi Dragone sono il simbolo del martirio che i malati affrontano ogni giorno nei presidi ospedalieri, in particolare calabresi. Che dire dei malati oncologici che solo per essere andati in visita specialistica oltre regione vengono accolti con cartelle cliniche buttate in faccia quando ritornano nel luogo di origine? che dire dei malati oncologici ai quali molto spesso anzi spessissimo viene sbagliata la diagnosi scusandosi col dire "l'ha ucciso il cancro"? La Sanità calabrese è gestita dalla totale incompetenza, fatta qualche rara eccezione, ma tale incompetenza è determinata dalla politica che a tutti i costi mette le mani nella sanità. Ringrazio Emilio che ci fornisce l'opportunità di esprimere il nostro parere, anche se a volte molto violento, ma vorrei dire ai cittadini della calabria: perché non costituiamo un comitato di controllo, una rete che possa quanto meno limitare queste oscenità invece di inneggiare a questo o quel politico che dovrebbe risolvere i problemi? francesca
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