24 marzo 2010

L'uomo e il revolver

Il manifesto della campagna sociale della Vircillo&Succurro

Un grilletto a forma di Calabria e un revolver. In bianco e nero. Lo sfondo è grigio. Il messaggio è lampante. Calabria, terra di ‘ndrangheta. Vessata dalla cultura e dalle opere di morte della ‘ndrangheta. Che non lascia spazio ai colori vivaci della vita. Non ci sono. Una scritta in bianco a sfondo rosso balza agli occhi. Anche il sangue è rosso. Ma non c’entra con il testo, o meglio: la finzione della colorazione si risolve nel contenuto della frase: “LA CALABRIA VA UTILIZZATA DIVERSAMENTE”. Tutto in maiuscolo. È un grido. In caratteri più piccoli l’occhiello, anche questo in maiuscolo: “SE I GIUSTI NON SI OPPONGONO, SONO GIÀ COLPEVOLI. VOTATE L'UOMO, NON IL PARTITO”. Tratto dall’opera di Francois Noel Babeuf, giornalista francese del Settecento.
È il manifesto della campagna sociale che i consulenti di immagine e comunicazione Vircillo&Succurro hanno ideato e la Concessionaria mezzi pubblicitaria Pubbliemme Group ha sposato in occasione del voto nelle prossime elezioni regionali in Calabria.
“Comunicare – si legge nel loro sito - è qualcosa di molto serio. Se fatto bene, valorizza l’immagine e rafforza il profitto. Se fatto male, può essere un boomerang dannoso. L’abilità sta nella padronanza del razionalismo creativo, dove ingegno e talento trovano poco, o niente, d’impossibile”. “Il successo di un'idea - dice Luigi Vircillo, direttore creativo della Vircillo&Succurro - è proporzionato alla qualità e alla quantità delle reazioni”.
In Calabria cinque anni fa hanno ammazzato il presidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno. Quattro mesi fa Francesco Maria Inzitari, figlio 18enne di Pasquale, ex esponente dell’Udc. Mentre i morti ammazzati tra i civili non si contano più. A Duisburg, nel ferragosto del 2007, la ‘ndrangheta ha fatto il suo ingresso nel palcoscenico internazionale. “La ‘ndrangheta è come Al-Qaida”, ebbe a dire la Commissione parlamentare Antimafia.
Ecco, il messaggio di votare l’uomo e non il partito è un inizio. Il partito non è solo quello rappresentativo della vita democratica. Ma può essere inteso anche come tutti quegli organismi, quelle lobby, spesso a braccetto con la stessa ‘ndrangheta, che hanno fatto radici in Calabria, invischiati di malaffare e di illegalità. Partire dall’uomo. È questo il rimedio. La speranza. Per una Calabria migliore. Dall’uomo calabrese che non ha interessi personali. Che non ha interessi di partito. Dall’uomo che sa guardare solo al bene comune. Di tutti. Di tutti i calabresi.
Votate l’uomo, non il partito.

2 commenti:

francesca ha detto...

se devo votare l'uomo e non il partito voterò per una donna, voterò per me stessa.francesca

domenico ha detto...

ci potevi accostare un piatto tipico catanzarese
" u morzello"

per Reggio alcune facce di bronzo, ora le troviamo incollate persino sui bidoni dell'immondizia.

n.b i tedeschi avevano associato pistola/spaghetti.