23 agosto 2010

Seteco, troppo fumo sull'arrosto


La buona notizia è che i fumi della Seteco non sarebbero “né tossici e né nocivi”, secondo i risultati dell’Arpacal, Agenzia regionale di protezione ambientale della Calabria. La brutta è che il mistero che ruota attorno alla “Fabbrica dei veleni nascosti”, l’azienda di Pasquale Leone che produceva fertilizzanti sita nel Comune di Marcellinara sulla strada statale 280, s’infittisce sempre di più. Non due, ma tre, almeno, sarebbero i sequestri operati dalla Procura della Repubblica per danni ambientali. Il primo, quello celeberrimo del pm Salvatore Murone, nel mese di novembre 2006; il terzo, per ordine di tempo, il 22 gennaio 2010 dai pubblici ministeri Simona Rossi e Paolo Petrolo. Ma ve ne sarebbe un altro, disposto nel 2007, che non è stato mai tramutato per mancanza di convalida da parte del giudice delle indagini preliminari. Il fascicolo non sarebbe mai arrivato nella stanza del gip. Un mistero. Come un mistero rimane ancora l’identità di quelli che distrussero la cabina di comando agli inizi del 2009 e che fermarono per sempre l’attività della Seteco alla quale la Procura aveva precedentemente concesso una proroga per smaltire il resto dei rifiuti. L’autocombustione degli stessi, invece, nessuno riuscì mai a fermarla. Nemmeno gli ottanta interventi del vigili del fuoco nel solo 2009. Diciotto mesi, durante i quali anziché svuotarsi si riempì come una poltiglia. Diecimila metri cubi misura il capannone Seteco, settemila, invece, la spazzatura di ogni genere e tipo. Mistero dei misteri.
Procura della Repubblica e Regione Calabria al lavoro in questi giorni. Ciascuno organo amministrativo secondo le sue competenze. Il Palazzo di Giustizia è in fermento. Si annunciano dei risvolti nelle indagini davvero eccellenti. Mentre l’Ente ha avviato la procedura dei poteri sostitutivi, previsti dall’articolo 242 del D.lgs 152/2006, per interventi di emergenza da attuare in via d’urgenza. Fonti ufficiose riferiscono già di un contatto della Regione con la Daneco Spa che gestisce la discarica di Pianopoli, opportunamente alla sua capacità di smaltire rifiuti, comunque speciali. Una volta bonificata sarà venduta al miglior offerente. L’ultima perizia, depositata al Tribunale delle esecuzioni immobiliari, stima il valore dell’immobile in 11 milioni di euro. Molti? Pochi? In ogni caso troppi rispetto al precedente apprezzamento che si era fermato alla modica cifra di 800 mila euro. Mistero anche questo. Anche perché la bonifica della Regione non è altro un credito in prededuzione, un anticipo, che l’Ente, una volta effettuata, vanterà nei confronti della curatela fallimentare se riuscirà a vendere. È bene che si venda bene, dunque. Nell’interesse di tutti. Si spera.
L’alone di mistero che soffia sulla gestione della Fabbrica fin dalla sua inaugurazione, s'impreziosisce di nuovi tasselli. Come un mosaico incompiuto. Difficile avere una visione unica della vicenda. Bisogna fare dei passi indietro per ammirarla in tutta la sua gravità. E non saranno certo i rassicuranti risultati dell’Arpacal a consolare i cittadini che hanno respirato i suoi fumi, prima e dopo le inchieste della magistratura, per dieci anni tirati. Senza riposo.

12 commenti:

michino caronte ha detto...

non riesco a capire come vengono fatti i controlli dell'Arpacal.......
il Sindaco di Botricello esulta per i dati Arpacal
....i dati fatti da altri smentiscono i dati dell'Arpacal....stesso mare stessa spiaggia...
credo a mio modesto parere che i dati dell'Arpacal si possono "condizionare a proprio piacere" come adesso ci vogliono far credere per i fumi della Seteco....intanto la Seteco fuma...perchè DIRIGENTI e dipendenti dell'ARPICAL non vanno a bivaccare in questa fabbrica dei veleni...

Anonimo ha detto...

l'arpacal? chisà che cazzo ha analizzato, ogni volta le analisi risultano nella norma, e poi la magistratura sequestra per danno ambientale.
firmato roberto gigliotti

antonio ha detto...

Arpacal e Goletta Verde, due pesi e due misure. Il mare è lo stesso ma i pesi e le misure, evidentemente, sono due.....
mi viene da pensare sui dati che vengono forniti dell'Arpical......molto ma molto da pensare...intanto le persone si ammalano, perchè non dire che forse qualcuno ha paura di denunciare e i dati forniti dell'Arpical sono stati manomessi volontariamente.........

domenico ha detto...

Ai dirigenti dell'Arpical, perchè non facciamo fare analizzare a diverse aziende" senza mettere i nomi delle ditte analizzatrice....ne vedremo delle belle.....e forse si farà in tempo a salvare qualcuno.......con i vostri dati le persone fanno in tempo a morire.....ma ci siete mai stati in questa fabbrica?

Il chiuR.Lo. ha detto...

a proposito di ambiente segnalo questo video:

Vantaggi!
http://www.youtube.com/watch?v=fBe92aHmoIo

Anonimo ha detto...

fate analizzare privatamente e fuori regione questi elemnti inquinanti !
i "loro" laboratori daranno sempre esito negativo, così saranno liberi di intossicarvi legalmente e quando qualcuno si ammalerà di tumore, nessuno sarà responsabile.

Anonimo ha detto...

continuate a tenere alta l'attenzione su questi"presunti o veritieri" intrallazzi a danno dell'ambiente e della salute pubblica!
non lasciamoci inquinare + di quanto non siamo già costretti a fare!
..pensare che molti imprenditori e politici, propagandano i sicuri prodotti italiani!
ma poi girano la testa dall'altra parte quando emergono questi fatti!

franco ha detto...

perchè i dirigenti dell'Arpical non mandano i propri familiari a passare un pò di giorni a Marcellinara ? l'aria è buona, salutare, le mucche pascolano tranquillamente...diamo da bere il latte di queste mucche ai figli e parenti di chi governa la Calabria...intanto le persone a Marcellinare si sono ammalate...........

Anonimo ha detto...

Ennesimi veleni che respiriamo nel nostro ambiente che crediamo incontaminato e invece, spesso a nostra insaputa, è inquinato...meno male che ci sono persone che denunciano questi gravi abusi e ingiustizie che alcuni vogliono far apparire "puliti" quando evidentemente non lo sono...speriamo che prima o poi si capisca che la gente si ammala di tumori e quant'altro, purtroppo proprio per tutti i veleni che ci contaminano...è inutile nascondere o mascherare...Ciao Emilio e grazie ancora una volta. Anna Maria C.

Giulia_donnelibertadistampa ha detto...

Ciò che scrivi è inquietante. Condivido i dubbi di chi mi ha preceduta nei commenti.

Anacleto ha detto...

Finalmente una buona notizia!
Anacleto.

francesca ha detto...

durante la sua campagna elettorale il governatore scopelliti aveva sostenuto che avrebbe liquidato l'arpacal cosa che non è accaduta forse perché ritiene i funzionari di questa sognante società capaci di regalarci l'illusione di vivere in paradisi terrestri? francesca