9 agosto 2009

L'ecomostro di Calabricata. Il depuratore



Il cartello dice: “Vietato l’accesso a persone non autorizzate”. Si legge a metà, ma si capisce lo stesso. Come si capisce pure che neanche le persone autorizzate vi sono entrate ultimamente. Almeno da quando hanno cominciato a crescere gli alberi al suo interno. Ci riferiamo al depuratore di Calabricata, nel territorio del comune di Sellia Marina. Oggi dovrebbe essere bypassato per quello centrale, un po’ più a valle del torrente Scilotraco di Sellia in località Sena. “Dovrebbe” perché la centralina elettrica che accerta la spinta dei liquami è rotta. L’unico movimento che si nota dell’attività dell’impianto è dato non dal cigolio delle tubazioni che si danno un gran daffare per decantare le acque nere, ma dalle movenze delle rane e dei topi. Ci sguazzano dentro le vasche. Ci vivono bene. A due passi c’è l’alveo del fiume. Lì va a scaricare. Poi con le piogge i liquami vengono affidati a madre natura. Che, di solito, fa un buon lavoro, li porta lontano, al mare, che tutto nasconde e che tutto restituisce.
Lo Scilotraco di Sellia non deve godere di molta considerazione dai cittadini, non solo per la presenza del'ecomostro della depurazione. È diventato anche una discarica di rifiuti ingombranti. Dopo i temporali di questo inverno che lo ha ripulito di tutto punto, è stato riempito di nuovo. Di materassi, lavatrici, bottiglie, mobili e suppellettili che una volta facevano parte dell’inventario delle case o degli esercizi commerciali. "Facevano" perché poi sono stati sostituiti e qualcuno ha pensato bene di abbandonarli lì, in fondo al fiume.
“Una volta - raccontano gli anziani del paese - il fiume era una delle vie di comunicazione principale con la presila catanzarese". In un batter d’occhio si arrivava a Sersale, in prossimità del Canyon delle Valli Cupe, prezioso gioiello naturalistico ammirato in tutta Europa. E, fino a poco tempo fa, le persone si recavano a Tribbisino, sempre nei pressi dello Scilotraco, per fare escursioni, improvvisare picnic e passare un po’ di tempo a diretto contatto con l’ambiente incontaminato.
Oggi, invece, tutta la zona, poco lontana dei centri abitati, è stata dimenticata, abbandonata e deturpata dall’uomo. Non c’è più niente della bellezza di un tempo. Solo fogna e immondizia.


Sopra una delle vasche di decantazione delle acque nere e, sotto, alcune immagini che documentano lo stato di degrado in cui versa l'alveo dello Scilotraco di Sellia



2 commenti:

giuseppe ha detto...

possibile che i politici di sellia marina non vedono...non vedono l'amianto, non vedono le acque putride,sporche, scure e maleodoranti..non vedono queste discariche a cielo aperto..non vedono niente...mi fa pensare signor Grimaldi..che lei insieme al signor Granata durante la notte sabotate apposta il territorio del comune di SELLIA MARINA per fare questi servizi..la signora Carminati non me ne voglia..
le è stato offerto di tutto...tubi per il residence "europa" toccare ferro quando arriva a sellia, profum de fogna detto alla francese..abusi di ogni genere..speriamo che l'assessore all'urbanistica vede che è sparito il passaggio pedonale..che è sparito il parcheggio. che i pozzi sono stati chiusi, tettoie ecc..signora carminati non si offende..lei è capitata nel paese giusto..nell'abusivismo totale..ma noi a sellia l'acqua è potabile...signor Grimaldi ci vuole tanto a farla analizzare ? o forse analizzeranno una bottiglia di acqua minerale...al posto della nostra..molti dubbi mi assillano

teresa ha detto...

il nostro caro avvocato piero granata per il suo compleanno , sceglie il video di alice nel paese delle meraviglie...lei signora carminati è venuta
nel paese della merda....mi dispiace e chiedo scusa per quello che il comune non vuole vedere
lei signora continui a pagare le tasse..continui a pagare l'acqua che non sappiamo neanche sia potabile...lei è da ammirare...noi donne saremo sempre con te.