Cartelle pazze al Comune di Cropani. Lo denuncia il circolo locale di Rifondazione comunista, “Ciccio Chiaravalloti”, che in una lettera aperta invita i cittadini “ad effettuare i dovuti controlli prima di procedere al pagamento dei bollettini, informarsi se si hanno i requisisti per l’esenzione, e se il calcolo è esatto”. Cartelle pazze perché inviate senza tener conto “dell’abolizione dell’Ici per la prima casa, per meglio dire, molte prime case vengono conteggiate come seconde”. Oppure aliquote già “versate dai cittadini e cartelle che vengono rimandate in quanto sembrerebbe non aggiornato il database del Comune”. Ovvio il guadagno per le casse dell’Ente grazie a questo errore. Voluto? Cercato? Il circolo non vuole “credere nella mala fede dell’Amministrazione comunale". "Vogliamo ritenere - ribadiscono - si tratti di un errore, anche se molto grossolano”. Tuttavia, non possono fare a meno di evidenziare alcune aspetti della vicenda, quali: "la mancanza di controllo da parte dell’Ente; nessuna comunicazione da parte dello stesso Ente a favore dei cittadini per avvisare dell’errore; lo spreco (in un momento difficile per le casse comunali) di soldi per le spedizioni delle cartelle che magari nemmeno dovevano essere inviate; infine ma non meno importante, che fine faranno i soldi dei cittadini che per errore hanno pagato e che magari avevano diritto all’esenzione?”. Già, che fine faranno? Saranno restituiti ai cittadini? La palla, quindi, adesso passa all’Amministrazione guidata dal sindaco, Bruno Colosimo, che, da quando si è insediato si è impegnato a fare un po’ di ordine nel database dei cittadini di Cropani assumendo, pare, una ragazza di sua fiducia, già dipendente di una sua società.
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