4 dicembre 2009

Gli anziani? Sempre più poveri. L'allarme del Codacons


Nella categoria di anziani a 900 euro al mese loro non ci rientrano

Il Codacons lancia l'allarme sul rischio povertà che colpisce sempre di più i calabresi. I più esposti al rischio povertà, secondo l’Associazione a tutela dei cittadini, sono gli ultra sessantacinquenni. In media un pensionato calabrese alla fine del mese riceve un assegno di 900,00 euro. "Anche se – spiega Francesco Di Lieto, vicepresidente del Codacons - oltre il 60 per cento della popolazione anziana percepisce un importo inferiore alla media. C’è, infatti, chi deve tentare di sopravvivere con la sola pensione di invalidità, ovvero con poco più di 500 euro mensili". E così i pensionati calabresi finiscono per essere tra le prime vittime del caro-vita, aggiungendosi alla schiera dei nuovi poveri. Nella nostra regione, secondo i dati “ufficiali”, nella fascia di povertà si colloca una famiglia su quattro. Ma proviamo a fare i conti in tasca ai pensionati calabresi. Per sfamarsi un pensionato, con coniuge a carico, spende in media 250 euro (meno di 8,50 euro al giorno). Nessuno sperpero, una dieta rigida a pane, cereali, verdura, frutta, acqua e poco più. Ovviamente devono essere considerati i costi fissi che, oltre al canone di locazione che incide per circa 300 euro (comprensivo di oneri condominiali), sono costituiti dalle spese per energia elettrica, acqua potabile (sempre più cara), gas, telefono … per almeno 150 euro mensili. Curioso particolare, poi, proprio per quanto attiene le spese telefoniche. Infatti sono sempre di più gli anziani che decidono di acquistare un telefono cellulare. Ma non lasciamoci trarre in inganno, non sono attratti dalla tecnologia i pensionati calabresi. Nella quasi totalità dei casi la scelta è dettata dal tentativo di arrivare a fine mese limitando le spese e, quindi, risparmiare sul canone Telecom di ben 16,08 euro al mese (iva inclusa). Ormai un telefonino si trova a circa 30 euro, meno di 2 mensilità del canone del telefono fisso, e se lo si usa soltanto per ricevere, finisce per essere più conveniente il telefonino (da usare esclusivamente per le emergenze) che pagare circa 200 euro all’anno solo per avere il telefono fisso. Le spese per l'abbigliamento sono praticamente inesistenti ed incidono mediamente per sole 80 euro mensili. Tra farmaci, cure mediche e spese per igiene personale, si spendono mediamente 200 euro al mese. E così abbiamo già raggiunto la fatidica soglia di 900 euro. Ovviamente non c’è la possibilità di mantenere l’automobile con i costi della inaccessibile polizza di assicurazione; non c’è spazio per una pizza; non c’è spazio neppure per acquistare un quotidiano … Non c’è più spazio per nulla. In queste situazione appare naturale farsi attrarre dalle promozioni capestro, del tipo “prendi oggi e paga tra un anno” anche se, tra un anno sarà ancora più difficile sopravvivere. "E così, mentre si discute su come aiutare le banche a superare la crisi, - conclude amaramente Di Lieto - per i pensionati calabresi si prospetta un natale fatto di rinunce e privazioni.

1 commento:

DOMENICO ha detto...

A mio padre è rimasta per ricordo la calcolatrice
spedita a suo tempo con l'arrivo dell'euro dal governo berlusconi, non ha mai funzionata, ma non gli sarebbe mai servita,non la sà usare, ai suoi tempi i genitori mandavano i bambini nelle campagne,così è cresciuto mio padre ,mai andato a scuola pertanto analfabeta,campa con una pensioncina che arriva a stento a fine mese, a noi figli ci hanno imposto di andare a scuola e poi di trovarci un lavoro onesto,finisco col dire che mio padre ha 85 anni,problemi di salute,mangia pochissimo in compenso ha bisogno di flebo e di assistenza medica, i pochi soldi servono per altre cose ( tanto mangiano poco )
mia madre ha 81 anni è ancora la crocerossina di mio padre,andate pure a trovarli abitano a Sellia Marina, signor Francesco Di Lieto si faccia accompagnare dal giornalista,questi vecchietti sono dovuti anche andare via dalla loro abitazione ,sono le persone che sono dovuti intervenire i pompieri con il gommone tanta era l'acqua nella località finocchiaro,hanno dovuto murare le entrate nella villa e sono andati ad abitare in un piccolo appartamentino in via iuzzolino n.10.
mi auguro che il Sindaco e tutti voi dell'amministrazione fate qualcosa, maggioranza e opposizione unitevi x il bene dei vostri elettori..la calcolatrice mandata da Berlusconi
strano caso si è messa a funzionare ,tanto a mio padre non è mai servita, lui è rimasto all'antica
si ricorda la vendita del pesce,un piatto una LIRA.