11 dicembre 2009

Quattro domande all'ex Ros Angelo Jannone

Gentile dottor Jannone,

Riguardo al “sano giornalismo investigativo”, Le devo dare atto che ha proprio ragione. Non credo potrò mai pregiarmi di essere all’altezza di altre firme, certamente più autorevoli della mia, e quanto meno della Sua. Lei, che, secondo il Gip di Milano, Giuseppe Gennari, è “reo confesso di gravissimi episodi di ricettazione di cose di origine delittuose”. Lei, a cui piace il lavoro di hacker, per sua stessa ammissione. Lei, che è in attesa di un processo per una storia di spionaggio che ha coinvolto la Telecom, la Telecom Brasile, la Tim Brasile e una società di investigazioni americana, la Kroll, sempre per i fatti brasileros. Lei, certamente ne sa più di me di giornalismo investigativo. Lei, sicuramente ne sa più di me per essere stato tante volte attore protagonista di alcune vicende che l’hanno riguardata personalmente, e per le quali potrebbe fare la fonte di se stesso. E non tanto, quindi, per esserne stato cronista, a parte, forse, il suo alter ego della carta stampata, Lionello Mancini, de Il sole 24 Ore, di cui spiegherò meglio più avanti.

Sulla faccenda brasilera mi scrive per mail - in tono più pacato rispetto ai suoi commenti sul mio blog (glielo devo riconoscere) - che “quanto al Brasile, se vuole Le spiego il perché del complotto. C'era dietro l'attività di Kroll e della CIA volta a "fottere" Lula, attuale presidente Brasiliano e favorire il candidato del centrodestra. I personaggi politici di AN sicuramente erano preoccupati per la CICO, in quanto la donna era sostenuta da massoni brasiliani e da parlamentari del centro destra italiano. Se vuole parliamo anche di questo. E' tutto documentato, ma purtroppo i magistrati spesso leggono i giornali ed ascoltano le frottole anziché leggere gli atti”. Vede? Già ci mette dentro la politica. E un caso di furto di informazioni a questa società diventa internazionale, tipo di neoguerra fredda all’italiana. Come Le dicevo sul giornalismo investigativo Lei è sempre in vantaggio rispetto a un cronista provinciale. Ha una visione più ampia delle cose.

Ho apprezzato molto, d’altro canto, la Sua proposta di parlare al telefono. Ma, non se ne dispiaccia, non penso sia il caso. Sa, dovrei registrare la telefonata, e forse lo farà pure lei. Lei che di queste cose se ne intende più di me. E io invece non tanto. Meglio ad armi pari. La penna, credo, vada bene per tutti e due, a giudicare dal fatto che anche lei ha un blog. Con i telefoni lei è - lo ribadisco - troppo in vantaggio. E poi sono fermamente convinto che la nostra conversazione potrebbe interessare anche i lettori di questo umile blog. Stia tranquillo, lei non è il primo Vip che si incazza per un mio post. Ce ne sono stati degli altri. Aldo Jannelli, fratello di Enzo, ex procuratore capo di Catanzaro, e Francesco Rutelli, che non ha bisogno di presentazioni, per voce della sua segreteria, de La Margherita (ops! non è più della Margherita, è del Pd. O ha cambiato partito? non ricordo bene, dovrei aggiornarmi sulla sua carriera recente. In ogni caso la mail mi è arrivata da questo fiore). Come può notare, dunque, è in buona compagnia.

E proprio per dimostrare del sano giornalismo, come Lei, e non solo lei, auspica, vediamo se ha la gentilezza di rispondere ad alcune mie domande. Non si preoccupi, non la tedierò su quella storia di spionaggio, di cui ha già reso un utile servizio al gip di Milano. Tanto che ebbe a dire: In verità il reale contributo di JANNONE alle indagini è stato minimo e sostanzialmente menzognero. JANNONE ha cominciato con una serie di dichiarazioni e memoriali palesemente inesatti, in cui egli negava anche circostanze poi divenute assolutamente evidenti. Solo con la progressione delle indagini – di cui vi era ampia notizia anche sulla stampa nazionale – Jannone ha ritenuto di doversi spontaneamente presentare per accomodare il tiro correggere le parti ormai definitivamente smentite della ricostruzione”. E poi se ne uscirebbe di nuovo con la neo guerra fredda post muro di Berlino e di Bologna tra Italia e Brasile. Suvvia, cambiamo argomento:

  • Lo sa che Adamo Bove, capo della security governante di Tim, qualche mese prima della sua tragica fine, sotto a un cavalcavia a Napoli, il 21 luglio 2006, aveva denunciato al pm di Roma, Pietro Saviotti l’esistenza di un traffico di tabulati telefonici e storie di spionaggio industriale, compreso quello brasiliano che lei conosce benissimo?
  • Secondo lei l’articolo di Lionello Mancini, apparso il 10 giugno 2006 (quello del famoso rapporto audit), fu veramente alla radice della disperazione di Bove tanto che lo indusse a suicidarsi? Lei, quale amico e confidente di Mancini, dovrebbe sapere di più a proposito. Lei che, secondo la sim scoperta da Genchi, si è sentito svariate volte con il giornalista Mancini nei giorni immediatamente precedenti. Le faccio un prospetto, l’8 giugno 2006 Mancini le manda un sms alle 17 e 33. Due minuti più tardi lei chiama Fabio Ghioni, capo security Telecom. Successivamente manda un sms a Mancini. Dopo qualche altro essemmesse, lo chiama proprio il giornalista, e ci sta per dieci minuti. Come mai questa concentrazione di chiamate proprio quel giorno, con la perfetta triangolazione, fra lei, il giornalista e il capo della security di Telecom, in prossimità di uno dei più grossi scoop giornalistici che fecero tremare il Palazzo dei telefoni?
  • Come spiega la storia della pubblicazione solo su Calabria Ora, diretto da Paolo Pollichieni, il 24 marzo 2008, del pentimento di Domenico Novella, per la vicenda della morte di Fortugno mettendo a rischio la sua famiglia e la sua stessa collaborazione con la Magistratura? Sa, lei, stando alle risultanze investigative di Genchi in Why Not, entra spedito con la presumibile fonte dello stesso Pollichieni, Alberto Cisterna, procuratore della Dda di Reggio Calabria.
  • Sarà stato un caso, ma lo sa che Gioacchino Genchi nella relazione del 25 giugno 2007 sull'inchiesta Why Not aveva chiesto l’acquisizione dei suoi tabulati insieme a quelli di Salvatore Cirafici, capo della security di Wind, Paolo Poletti, generale della guardia di Finanza, Paolo Pollichieni, direttore di Calabria Ora, e dello stesso Alberto Cisterna? Che tre giorni dopo il suo amico, Mancini, pubblicava un articolo-intervista (falso, a detta dell’interessato che aveva pure dato delle risposte). E che il 30, quindi esattamente cinque giorni dopo, l’avvocato generale facente funzioni del procuratore generale, Dolcino Favi, revocava l’incarico a Genchi? In cinque giorni si sono fatti fuori Genchi. Prima articolo e poi revoca. Come avrebbero fatto con Bove. Sembra parte di un manuale di una neostrategia del terrore firmato servisisegreti. Non le pare? Nel rispondere la prego di ricordarsi tutto quello che ha già scritto su Genchi, e il fatto di Cirafici che al maggiore Grazioli, secondo gli atti dell’inchiesta de pm Pierapolo Bruni sulla centrale di Crotone, chiedeva sempre notizie su questo Genchi, come se fosse l’unico in grado di scovare le magagne di lei, di Cirafici, e degli altri ros, ex ros, e in generale dei servizi in Italia.

La ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti

46 commenti:

luca ha detto...

Bravo signor Grimaldi, ha centrato l'obiettivo.
Si ricordi noi umili lettori del suo blog,persone
che la rispettano per la sua professionalità.
Lei continua a scrivere come sta facendo, la sua
penna scrive molto bene,certamente potrebbe anche scrivere su altre testate faccio alcuni nomi; l'espresso , panorama, il fatto ,e altri ancora.
Se avrà bisogno di andare nelle aule di giustizia solo per aver scritto , ci faccia sapere tramite il suo ( modesto sincero blog )la parola inganni la facciamo dire a chi s'intende di queste cose.
Auguri per le prossime feste e continui a tenerci informati.
cordiali saluti da luca e famiglia.

pino ha detto...

Caro Grimaldi continua a scrivere, ci piaci così.
Complimenti come sempre per i tuoi articoli.
E' Natale auguri a tutti.

Anonimo ha detto...

da: http://ilblogdiangelojannone.blogspot.com/2009/12/genchi-grimaldi-co-produttori-di-fango.html

prima parte:

Non credevo di essere così importante! Sicuramente del vippismo mi prendo solo gli oneri senza gli onori.
Vi ricordate di tale Gioacchino Genchi? Si proprio lui. Il consulente di De Magistris, oggi deputato europeo di Italia dei Valori...Bollati. Nel senso che loro hanno il diritto di apporre il bollo su chi vale e chi no.
Ebbene, Gioacchino Genchi, a cui un editore ha deciso di affidare il suo portafoglio, in quanto credo che pioveranno querele, ha scritto un libro dal titolo suggestivo: ""Il caso Genchi: storia di un uomo in balia dello Stato".
Cosa il libro contenga non so. E non credo che spenderò i miei scarni guadagni per scoprirlo.

Ma in un anticipazione di tale sedicente giornalista (non è possibile verificarne il titolo) Emilio Grimaldi (credo sia il giovanotto nella foto in alto, da Catanzaro, tra vari Vip viene annoverato chi vi scrive.
Per cosa? Genchi, secondo quanto propalato dal Grimaldi, avrebbe scoperto nell'ambito dell'"indagine" (la chiamano così) dal nome emblematico "why not?", il possesso di una sim asseritamente da me utilizzata e mai scoperta prima (quale sim non è dato sapere, perchè dobbiamo leggere il libro per scoprirlo, altrimenti chi lo compra?), a mezzo della quale avrei intrattenuto vari rapporti, compreso il rapporto con il giornalista Lionello Mancini de il sole 24 ore, la sera prima che costui scrivesse un articolo che sarebbe stata la causa scatenante del suicidio di Adamo Bove.
Ora, mi chiederete, come fai a dire che tale Sim telefonica non è tua? Lo dico e lo dico forte! In quanto non ho mai posseduto SIM diverse da quella unica, all'epoca ben nota, in quanto assegnatami, con tanto di ricevuta, dall'azienda per cui lavoravo. Oggi ne ho un altra altrettanto nota, in quanto presente sui miei biglietti da visita. E se con quella SIM vi sarebbero numerosi contatti con Tavaroli nel 2006, che io invece non sento e non vedo dal lontano dicembre 2005.
Ed è ciò che dico a Grimaldi. Perchè il Grimaldi ed il Genchi pare mi vogliano accusare del gravissimo reato di "conoscenze", "telefonate" e "amicizia" tutti reati puniti severamente dal codice penale sovietico, e commessi in concorso con qualche decina di migliaia di persone.
Ma per tutta risposta il sedicente giornalista, avendo commesso anche il reato di "lesa maestà", mi viene scatenato addosso il putiferio, anzi, 2 putiferi!

Anonimo ha detto...

da:
http://ilblogdiangelojannone.blogspot.com/2009/12/genchi-grimaldi-co-produttori-di-fango.html
seconda parte

Il titolo del primo putiferio " il libro di Genchi Sgomina il fans club dell'ex Ros Angelo Jannone". Un bell'impasto di fango attingendo al web ed a Genchi (ma non saranno per caso la stessa persona?) senza verifiche, ma abilmente condito da riferimenti artamente estrapolati da atti, post, giornali e collazionati nella migliore delle tradizioni giustizialiste Travagliste. (Travaglio fa la prefazione al libro di Genchi).
Il giornalista si chiede, tra le tante cose, perchè io avessi "ferocemente" attaccato Genchi. Da quale pulpito!.Ma avrebbe dovuto chiedersi piuttosto: perchè Genchi ha prima ancora (quando per me era un perfetto signor nessuno) attaccato me attingendo ad un articolo mistificante di tale signor Breda, in cui venivo definito tra le altre cose "uomo ombra di Mori nella mancata perquisizione al covo di Riina e nella trattativa con Ciancimino", nel periodo in cui invece visibilissimo al comando della Compagnia di Roccella Jonica in Calabria: 1993?
Lo dico io? si. Per attaccare il ROS di Roma, reo soltanto di aver eseguito a carico di Genchi una perquisizione ordinata dalla magistratura romana. Giusta o non giusta che fosse, si trattava di un atto a cui il ROS non poteva sottrarsi.
Ed ovviamente io sono il tallone d'achille del ROS. Il "guarda caso" (così scrive Grimaldi) "ex Tenente Colonnello del ROS". Un precedente penale il averne fatto parte, per un certo d'italia.
Alle mie pacate rimostranze accompagnate dal calumet della pace, altro fuoco incrociato, con 4 domande da santa inquisizione (anzi Grimaldi, le scriva tutti i giorni come Repubblica ha fatto con Berlusconi: fa figo.) Dopo essersi nascosto dietro pezzi estrapolati dall'atto del GIP Gennari (forse Grimaldi non conosce il concetto di "atto esorbitante", ma sopratutto non conosce tutti gli atti del processo e sopratutto ancora non conosce il sacrosanto principio democratico di presunzione d'innocenza.L'atto di un GIP non è il Vangelo.
Le domande? non sono preparato, non ho letto il libro di Genchi e non so rispondere. Che fa Grimaldi, mi rimanda a settembre?
Una sola risposta Le do: la sim del suo amico Genchi, non è certamente mia. Rivedete le vostre analisi. E legga. Legga e studi; legga ad esempio gli atti di Abu Omar e troverà una risposta certa, al cento per cento e documentata su chi ha propalato il rapporto di Audit su Bove: Ghioni. Ne parlavano al telefono Farina e Pio Pompa, dopo che il primo parlava con il giornalista Antonelli e copia del rapporto è stato trovato a casa di Antonelli con appunti di Ghioni.
Lei intanti studi, figliolo, si informi e si documenti a dovere prima di aprire la bocca sul conto del sottoscritto, e mastichi ancora molto pane duro e la polvere che ho mangiato io, notte e giorno, per difendere la gente giusta ed onesta dalla sua terra! Non quelli che la mafia la combattono nei talk show....e se le avanza del tempo, provi a vergognarsi un pò, che non le farebbe poi tanto male.

p.s. caro Grimaldi mi sono permesso inserire una immaginetta del suo post pay con chiede sostegno al suo blog...non si sa mai.

Anonimo ha detto...

Le prometto, caro dottor Jannone, che se mi dovessero pervenire delle donazioni sulla mia postepay, le giro la metà, dopo tutto se lo merita. Il suo post si commenta da solo. Evita di riferire che mi ha "minacciato di querelarmi" se non avessi cancellato il suo nome e ciò che la riguardava dei tanti lanci di agenzia, inseriti nel pezzo (comprensivi di una ventina di nomi). Evita di riferire i commenti al vetriolo che mi ha fatto sul mio blog. E, soprattutto, non risponde alle mia domande, in ossequio al "sano giornalismo investigativo" che lei mi rimproverava. Ad ogni modo, le linko i miei di post, così che anche i suoi lettori possano farsi un quadro più preciso della vicenda:
1° http://emiliogrimaldi.blogspot.com/2009/12/quattro-domande-allex-ros-angelo.html
2° http://emiliogrimaldi.blogspot.com/2009/12/il-libro-di-genchi-sgomina-il-fan-club.html
3° http://emiliogrimaldi.blogspot.com/2009/12/larchivista-genchi-fuori-le-verita.html
Un'altra cosa.
Più la conosco "virtualmente" e maggiormente trovano riscontro le considerazioni che di lei fece il Gip, Gennari: "JANNONE ha cominciato con una serie di dichiarazioni e memoriali palesemente inesatti, in cui egli negava anche circostanze poi divenute assolutamente evidenti. Solo con la progressione delle indagini – di cui vi era ampia notizia anche sulla stampa nazionale – Jannone ha ritenuto di doversi spontaneamente presentare per accomodare il tiro correggere le parti ormai definitivamente smentite della ricostruzione".
Cordialità Emilio Grimaldi

Rosalba ha detto...

Povera Patria ...canta Battiato...il diritto all'informazione non è esclusivo di chi pensa di avere più potere, mi riferisco al Ros, oltre ai modi direi offensivi, con cui pensa di dialogare civilmente...ma non si vergogna? neanche un pò?Sa cosa penso, che la gente incomincia capillarmente a sapere di più ,questo dà fastidio verò? Perchè? Aiuta a smentire imbrogli e sotterfugi di cui l'Italia oramai è piena...Sì Lei potrebbe anche essere scagionato, però se abbassasse i toni ,non le farebbe poi tanto male!Comunque faccio parte degli umili lettori del blog di Grimaldi, che stimo per la sincerità e l'imparzialità con cui decisamnete ci informa,

michino ha detto...

Caro Emilio l'immagginetta che parla il dottor JANNONE è una copia l'originale la porta nel suo cuore,e la coscienza la notte non gli fà prendere pace, dalla sua però c'è da dire che doveva eseguire degli ordini....
sto leggendo su internet alcuni scritti apparsi
sul corriere del veneto.it..e i vari commenti.
con copia incollo ne allego uno---------------

PARLA L’EX COLONNELLO DELL’ARMA CHE INDAGÒ SUI SERENISSIMI DI SAN MARCO
Il sospetto di un’eminenza grigia
e l’internazionale secessionista
Iannone: «Difficile pensare che facciano tutto da soli»

Quis custodet custodes?

10.11|11:52
Lettore_980003
In manette Angelo Iannone la tribuna di Treviso — 06 novembre 2007 MILANO. Almeno da un anno era indagato e aveva cercato di evitare l’arresto, raccontando quello che sapeva, ma ieri anche l’ex tenente colonnello del Ros dei carabinieri Angelo Iannone è stato arrestato per associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo del sistema informatico e all’intercettazione telematica illegale nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sullo spionaggio Telecom. La sua «collaborazione» con i pubblici ministeri milanesi, però, gli ha fatto evitare il carcere, E’ l’unico, infatti, agli arresti domiciliari: gli altri due complici sono finiti in carcere

----------------------------------------
chi vuole commentare.........

Anonimo ha detto...

e' la vergogna del ros e di tutta l'arma dei cc.
qual'e' il suo prezzo, jannone?
E' proprio grazie a gente come lei che piano piano l'italia e' morta.
daniele
P.S. vada a leggersi il mio commento all'articolo precedente.
Adesso si ritiene santo come berlusca?? Ha proprio tanto coraggio a guardarsi in faccia

arturo ha detto...

Signor Jannone nel suo blog ha messo l'immaginetta.....
per non commettere errori incollo un'articolo..
Voi vi siete arricchiti con intrecci e inganni.
Certamente nel suo blog amici e parenti parlano di lei solo a favore, accetta anche i nostri che non condividiamo il suo operato.

Telecom, «progetto Rete» degli spioni
Alto Adige — 24 marzo 2007 pagina 05 sezione: ATTUALITÀ
MILANO. Sull’inchiesta dei trenta dossier illegali Telecom, che ha portato agli arresti di 14 persone, emergono «inquientanti conferme del progetto Rete», ovvero la presenza di una struttura occulta di pubblici ufficiali formata per raccogliere informazioni riservate. Pierluigi Iezzi, ex responsabile della sicurezza Pirelli, e chiamato in codice dagli indagati «Generale Cadorna», è ritenuto dal gip di Milano, Giuseppe Gennari, «colui che, dopo l’interruzione dei rapporti tra l’agenzia investigativa Global Service e Telecom, garantisce la prosecuzione degli incarichi con Pirelli». In sostanza la Pirelli nel 2005 e 2006 conferisce incarichi alla Global per milioni di euro. Operazioni sospette che, per il gip, rimandano ai dossier illeciti che riguardavano «soggetti appartenenti a gruppi terroristici e organizzazioni eversive». E ieri sono stati interrogati Diego Tega ex ispettore della guardia di finanza e collaboratore dell’investigatore privato Marco Bernardini, della Global Service, e Amedeo Nonnis, artificiere della questura di Milano, considerato il responsabile dell’ufficio della Global in città. Ed è proprio Bernadirni, gola profonda dell’inchiesta, che ha indicato la presenza di una rete occulta creata per spiare. Bernardini, ex Sisde,
racconta che Angelo Jannone, uno dei responsabili della sicurezza Telecom, aveva pensato di attivare presso le varie regioni italiane una serie di sensori che potessero avvisare in tempo reale tutto ciò che all’interno delle forze di polizia potesse riguardare le attività del gruppo Pirelli Telecom. Della rete Toscana era incaricato Edoardo Dionisi (carabiniere, arrestato due giorni fa), per il Lazio era stato contattato un sottuficiale del Ros di Roma e in Sicilia due sottuficiali del Ros di Catania. Amedeo Nonnis e Mirko Ferrari si occupavano invece della rete Liguria, mentre per quella di Venezia vi era un sottuficiale dell’Arma in congedo soprannominato «Flash», il quale aveva compito di capo maglia.
«Tutti i capo maglia», racconta Bernardini, «venivano retribuiti da me con 1.000 euro al mese e poi con gettoni pari a 3-400 euro ogni volta che fornivano una notizia». (a.g.)


al giornalista Grimaldi continua a scrivere i soldi facili li lasci ad altri.

domenico ha detto...

Su internet si trova di tutto sul personaggio jannone, compreso quello che scrive il tribunale di milano;

25]94/08 R.G.N.R. mod. 2]
Procura della Repubblf
presso il Tribunale di Milano
RICHIESTA DI RiNVIO A GIUDIZIO
artt. 416, 4]7c.pp., 130D.Lv. 271/89
Il Pubblico Ministero
visti gli atti del procedimento penale indicato in epigrafe, nei confronti di:
1 0001
1. BERNARDINI Marco, nato a Roma il 08.04.1958 e residente in Celerina (Svizzera), di
fatto domiciliato in Roma, v. G. Ferrari n. 11 (do Detector); difeso di fiducia dall’ avv.
Vincenzo CAROSI, con studio in Roma in v. Tomacelli n.146. Domicilio eletto presso lo
studio del difensore
2. BRESCIANI Fabio, nato a Foiano Della Chiana (AR) il 29.01.1964 ed ivi residente in via
Umberto 1° n. 65; difeso di fiducia dalltAvv. Gaetano Berni con studio in Firenze in p.za
V.Veneto n.4 e dall’avv. Daniele Maggi con studio in Milano in via Cesare Battisti n.23.
Domicilio dichiarato e/o il luogo di residenza
3
. ------------continua
13. JANNONE Angelo, nato ad Andria il 26.01.1962 e residente a Treviso in via Aglaia
Anassilide n. 1; difeso di fiducia dall’Avv. Luigi FADALTI, con studio in Treviso, p.zza
S.Vito 30; domicilio eletto e/o lo studio del difensore

JANNONE quale responsabile dapprima del settore ANTIFRODE del gruppo
TELECOM e successivamente di responsabile della funzione security presso
TELECOM LA TAM, committente ed ispiratore di una serie di attacchi informatici
ai danni di enti, società di investigazioni, aziende e persone fisiche, aventi
interessi vari in America Latina in contrasto con quelli di TELECOM; ispiratore,
unitamente a Guglielmo SASININI di una rete di contatti, Jòrmata da informatori
ed ufficiali di PG creata sia per acquisire le notizie utili alla attività della funzione
security, sia per tutelare la funzione security ed il management dell ‘azienda da
indagini della polizia a seguito di iniziative giudiziarie,
IEZZI Pierguido, assunto in PIRELLI in qualità

GHIONI Fabio, JANNNONE Angelo, TAVAROLI Giuliano
25) Del delitto p. e p. dagli artt. 8] cpv. c.p., 110 c.p., 112 n. 1 cp., 615 ter commi] e 2
nn.] e 3 cp, perché, in concorso tra loro e con altre persone non identficate, in numero
superiore a 5, in tempi diversi ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, nelle
rispettive qualità:
TA V4ROLI di responsabile della Funzione Security del Gruppo TELECOMITALIA
GHJONI di responsabile del settore INFORMA TION SECURITY presso la TELECOM e
responsabile del c. d. “tiger team” costituito presso il predetto settore ed incaricato di
effettuare test infirmatici per valutare il livello di sicurezza della rete informatica
TELECOM,
JANNONE quale responsabile della funzione security in LATAM (TELECOM AMERICA
LA TINA)
previo acquisizione di una serie di indirizzi dì posta elettronica facenti capo alla società
ANGRA PARTNERS, utilizzando un programma scritto appositamente e depositato su di un
WEB server interno della ANGRA PARTNERS, che, segnalando con falsi messaggi di posta
23
Procura dell
continua............

domenico ha detto...

continuazione;
a Repubblica presso il Tribunale ordinario di Milano
p.p. 25194/08 RGNR mod. 21 — rich. rinvio a giudizio
elettronica agli utenti la necessità di aggiornare il programma, scaricava a sua volta un file
eseguibile che cercava, all’interno della macchina ospite, tutti i documenti aventi un certo
tipo di estensione e li inviava via servizio FTP ad un computer esterno alla rete, si
introducevano abusivamente, di fatto agendo tutti quali investigatori privati, nel sistema
informatico della ANGRA PARTNERS, aggirando le misure di sicurezza poste a presidio del
sistema,
In Milano e altrove dal luglio all ‘agosto 2005 7 Q 0 2 4
BERNARDINI Marco, GHIONI Fabio, JANNONE Angelo, LUCIA Rocco, MELLONI
Alfredo, POMPILI Andrea, RANGONI PREATONI Roberto, TAVAROLI Giuliano,
GHIONI Fabio, JANNNONE Angelo, TAVAROLI Giuliano
25) Del delitto p. e p. dagli artt. 8] cpv. c.p., 110 c.p., 112 n. 1 cp., 615 ter commi] e 2
nn.] e 3 cp, perché, in concorso tra loro e con altre persone non identficate, in numero
superiore a 5, in tempi diversi ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, nelle……..

JANNONE quale responsabile della funzione security in LATAM (TELECOM AMERICA
LA TINA)
previo acquisizione di una serie di indirizzi dì posta elettro……………………………..

BERNARDINI Marco, GHIONI Fabio, JANNONE Angelo, LUCIA Rocco, MELLONI
Alfredo, POMPILI Andrea, RANGONI PREATONI Roberto, TAVAROLI Giuliano,
26deliltop. e p. dagli artt.8] cpv. c.p., 110 c.p. -112 n. 1 c.p., 615 ter comma 2 nn.
i e 3 ter cp perché, in concorso tra loro ed in numero superiore a cinque, in tempi
diversi ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, nelle qualità……………
JANNONE di responsabile dapprima del settore ANTIFRODE del gruppo
TELECOMe successivamente di responsabile della funzione security presso LATAM…………….

Milano ed altre località dal 2003 al 2005, accertato in Milano
Recidiva specifica infraquinquennale per Rocco MELLONI ex art. 99 c.p.
Denuncia-Querela presentata da
Davide GIACALONE il 2.12007
Giannalberto D ‘ECCLESIA FARACE il 27.2.2007
Francesco GIORGIANNI in data 1.3.2007
Pier Luigi D ‘ECCLESIA FARACE 1114.4.2007
Carla C’ICO il 20.6.2007
Daniel DANTAS il 23.72007 i 0026
GHIONI Fabio, JANNONE Angelo, LUCIA Rocco, MELLONI Alfredo, POMPILI Andrea,
RANGONI PREATONI Roberto, TAVAROLI Giuliano,BERNARIMNI Marco
27) del delitto p. e
27) del delitto p. e p. dagli artt. 8] cpv. c.p., 110-112 n. 1 c.p., 617 quater comma 4 nn. 1 e
3 c.p. perché, in concorso tra loro ed in numero superiore a cinque, in tempi diversi ed in
esecuzione di un medesimo disegno criminoso, nelle qualità:
JANNONE di responsabile dapprima del settore ANTIFRODE del gruppo TELECOM e
successivamente di responsabile dellafunzione security presso LA TAM

domenico ha detto...

continuazione di prima..

Milano, 21 novembre 2008
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
Fabio ÀTAPOL.Ì’QNE - Sost
IL PROCURATORE DELLAJELLCA
Nicola PIACENT Sst—’
IL TORE DELLA REPUBBLICA
- Sost

berenice ha detto...

EGREGIO SIGNOR JANNONE NEL SUO PRIMO BLOG COMMENTANO AMICI,SORELLE,PARENTI E ALTRO..CHE DIRE UN BEL QUADRETTO CON OPINIONI A LEI FAVOREVOLI, A SENSO UNICO.
LEI INVECE NON VEDE DI BUON OCCHIO UNA PARTE DEI CARABINIERI, SONO MERAVIGLIATA UN EX COMANDANTE CHE NON CREDE NELLE ISTITUZIONI, LEI SI SFOGA SCRIVENDO NEL Suo blog;

Angelo Jannone ha detto... 12 febbraio 2008 18.14
Sono un uomo relativamente libero, libero di uscire, intendo.
Avrei potuto chiedere ai PM di farmi trascorrere questi 3 mesi nella casa del Grande Fratello, avrebbero almeno risparmiato i soldi del controllo ………………………………….…
……………
d ora faccio visita umilmente, tutti i giorni ai carabinieri, che mi accolgono come il sig. Jannone, a volte semplicemente come "Jannone" (i criminali si chiamano solo per cognome, o no?).
E certo non dirò: "ma lei non sa chi sono io" . Non l'ho mai fatto. Non lo farò adesso. Non ho mai esibito il mio tesserino per un cinema o per un teatro…………………………………………
…………..
Ed oggi proprio una parte dell'Arma non solo mi ha abbandonato, ma mi ha peseguitato, mossa probabilmente da cattivi suggeritori, dagli invidiosi, da quelli che non sapevano quanta dedizione c'era dietro ad un risultato. Hanno aprofittato della buccia di banana per far sì che la mia caduta fosse più rovinosa possibile…………………………………………………..

UN GRAZIE DI CUORE A TUTTI COLORO CHE HANNO INVIATO IL LORO MESSAGGIO SUL PRIMO BLOG CREATO PER ANGELO.
GRAZIE PER IL VOSTRO MERAVIGLIOSO SOSTEGNO...

MA SIGNOR JANNONE QUALE E' LA VERITA'?
IO PERSONALMENTE E A MIO MODESTO PARERE DA QUELLO CHE HO LETTO, NO COMMENT.
BUONE FESTE SIGNOR JANNONE E ANCHE A LEI SIGNOR GRIMALDI

maria ha detto...

Caro signor Jannone ,sono in tanti a consigliare
di acquistare il libro di Gioacchino Genchi....
tante vertità nascoste.
Io le consiglio di leggerlo.
Cosa farà denuncerà tutti, compreso il relatore,
forse Travaglio la intimorisce,potrebbe scrivere altre cose nascoste.
Al signor Grimaldi non abbia paura e continua a scrivere, la sua penna scrive molto bene.
buona lettura e auguri.

angela ha detto...

Al giovane giornalista, le faccio i miei complimenti,la voglia di scrivere e il talento non le mancano.
auguri sinceri.

giuseppe ha detto...

Signor Jannone hanno arrestato il Salvatore Cirafici, che brava persona dedita al lavoro.
Casa e lavoro.
Per non fare altri danni adesso rimarrà a casa
ai domiciliari.
Aveva ragione lei Signor Jannone potreste andare tutti alla casa del grande fratello, poi lì giocate in casa.
Ma come le ben sà anche nella casa ci deve essere il vincitore ,anche lì intrallazzi,confessionale,colpi bassi, d'altronde uno deve vincere.
Io lo darei fra i vincitori, se vince non voglio niente di solito io dormo la notte.
buone feste Signor Grimaldi, Signor Jannone.

luigino ha detto...

Hò letto una cosa molto strana signor Grimaldi
per non sbagliare faccio un copia incolla.
prima le assicurano che quello che lei scrive sarà pubblicato senza censure..................
poi noto che persino la redazione l'accusa ....
per fortuna che siamo in un paese libero.
con loro al potere addio libertà di stampa.

Signor Grimaldi su una cosa hanno ragione loro
trattano altri generi di personaggi.

vocedimegaride il 12/12/09 alle 21:13 via WEB

Non tema censure, signor Grimaldi! Questo blog che ha subito numerosi, scellerati attacchi, poichè ospita il Comitato Bruno Contrada, lascia libero chiunque di esprimersi e può solo fare da "postino" del suo messaggio al destinatario.
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vocedimegaride il 15/12/09 alle 23:57 via WEB

Signor Grimaldi, il suo modo di fare - scaltro e sottile - non appartiene all'etica della professione di giornalista!Se il suo beniamino è Genchi, se lo tenga bel bello sul suo altarino dei numi tutelari; se vuole fare il giornalista, legga anche altre pubblicazioni di altri autori! E la smetta di guerreggiare con quella perfidia "tipica del momento topico", comune ai pennivendoli di regime occulto, per sputtanare sul MIO online persone con le quali dovrebbe comunicare in privato! Starnazzare come le oche non è fare del giornalismo! Cerchi altre ribalte... che di certo non le mancheranno... con gli amici importanti che si ritrova; qui trattiamo tutt'altro genere di personaggi ed a De Magistris, Genchi & compagnia... non offriamo alcun tipo di gratuita promozione!
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fausto ha detto...

Questa è veramente bella su "voce dimegaride" il
signor JANNONE può scrivere quello che vuole.
Non riesco a capire quale invece sia la loro etica professionale,ma capisco molto bene a chi fanno pubblicità e promozione gratuita.
E che personaggi.
Ospita il comitato Bruno Contrada.
Scrive il Signor Jannone.
Ecco questi e altri sono i personaggi che possono essere ospitati da " voce dimegaride.
Lei signor Grimaldi rimanga veramente comè e non dico altro.

vincenzo ha detto...

Ci dovrebbero spiegare su " voce dimegaride "
del perchè è stato condannato Bruno Contrada.
Nel video vedo uno che esce da un ospedale e un commento del fratello che chiede la grazia.
E' lo stesso contrada che se faceva il suo dovere,forse qualcuno era ancora vivo.
Ci vogliono spiegare qualcosa sui ROS ,Capi di polizia, d'intercettazioni telefoniche.
E delle loro condanne.

giuseppe ha detto...

E' vero signor Grimaldi le viene detto che doveva comunicare in privato col signor Jannone.( non tramite voce dimegaride)
Al signor Jannone, è solo a lui permettono di sputtanare le persone.
Lei hà risposto allo scritto pubblicato dal Signor Jannone, dove solo lui può usufruire di gradita promozione.
Forse Signor Grimaldi non vuole o fa finta di non capire che tutta "la voce dimegaride" è schierata con altri tipi di personaggi,e che tipi
di personaggi.
Signor Grimaldi per essere anche lei privelegiato
e preso in considerazione dalla questa redazione
deve fare almeno un anno di galera.
Non ha importanza che la sconta in carcere o ai domiciliari, l'importante è dimostrare la propia condanna.

Anonimo ha detto...

Vi comprendo.
Non sapete di cosa parlate.
Ne comprendete la gravità delle cose che scrivete.
Facciamo così: mi fate un processo in piazza e poi mi bruciate come le streghe?
Ma guardate che siamo in uno stato di diritto e le somme si tirano alla fine, con le sentenze passate in giudicato.
Angelo Jannone

giuseppe ha detto...

SIGNOR GRIMALDI E SIGNOR JANNONE NOI LEGGIAMO E COMMENTIAMO I FATTI E QUELLO CHE VOI SCRIVETE.
SIGNOR JANNONE SUL SITO INTERNET SU DI LEI C'E' DI TUTTO.
LEI HA' UN BLOG PERSONALE,GRIMALDI HA' IL SUO BLOG.
COSA C'ENTRAVA TIRARE IN BALLO( VOCE DIMEGARIDE)
SIGNOR JANNONE NON LE SEMBRANO SCORRETTE LE AFFERMAZIONI MOSSE CONTRO GRIMALDI, LEI PER'ALTRO VIENE DEFINITO ECCELLENTE AMICO IN RETE,IL TUTTO FA' PENSARE.PER NON COMMETTERE ERRORI;

1. angelojannone/isuoiarticolisuguidaaldiritto2 - Copia cache
2. La voce di Megaride - foglio meridionalista
12 dic 2009 ... Angelo Jannone, eccellente amico in rete, degno di stima, mi scrive: “Carissima, il mio dominio del blog www.discutiamoneinsieme.com mi è ...
blog.libero.it/lavocedimegaride/view.php?id...mm... - Copia cache
GENCHI STA SCLERANDO D'ONNIPOTENZA!
Post n°1306 pubblicato il 12 Dicembre 2009 da vocedimegaride

Tag: "Why Not", Angelo Jannone, Antimafia, Catanzaro, De Magistris, Gioacchino Genchi; Grimaldi, Ros, Tavaroli
vocedimegaride il 12/12/09 alle 21:13 via WEB

Non tema censure, signor Grimaldi! Questo blog che ha subito numerosi, scellerati attacchi, poichè ospita il Comitato Bruno Contrada, lascia libero chiunque di esprimersi e può solo fare da "postino" del suo messaggio al destinatario.
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vocedimegaride il 15/12/09 alle 23:57 via WEB

Signor Grimaldi, il suo modo di fare - scaltro e sottile - non appartiene all'etica della professione di giornalista!Se il suo beniamino è Genchi, se lo tenga bel bello sul suo altarino dei numi tutelari; se vuole fare il giornalista, legga anche altre pubblicazioni di altri autori! E la smetta di guerreggiare con quella perfidia "tipica del momento topico", comune ai pennivendoli di regime occulto, per sputtanare sul MIO online persone con le quali dovrebbe comunicare in privato! Starnazzare come le oche non è fare del giornalismo! Cerchi altre ribalte... che di certo non le mancheranno... con gli amici importanti che si ritrova; qui trattiamo tutt'altro genere di personaggi ed a De Magistris, Genchi & compagnia... non offriamo alcun tipo di gratuita promozione!

quando si parla del dottor Contrada su " voce dimegaride" perchè non si del perchè è stato arrestato ? forse qualche arresto si poteva fare anche prima,forse qualcuno non moriva( forse ).

Anonimo ha detto...

Una risposta specifica la merita solo Berenice, che ha almeno posto una domanda: "qual'è la verità?"
Il mio primo blog? non l'ho creato io. Non potevo utilizzare internet. Ma Le chiedo io? E' così anormale che parenti ed amici che soffrono per il dramma di un loro caro gli esprimano della solidarietà e dell'affetto? Anche se avessi fatto le cose di cui mi hanno accusato, non ho ucciso nessuno, non ho rubato, ho lavorato per difendere all'estero un azienda italiana e dei posti di lavoro.
Non credo nelle istituzioni? Non è così. Non credo in alcune persone che le rappresentano. Non credo in coloro che non sono scrupolosi nelle indagini e si appiattiscono sulle dichiarazioni di soggetti interessati a dire cose false senza verificare le loro dichiarazioni.
Non credo nei carabinieri che hanno scritto un unica informativa sul mio conto riportando "fonti confidenziali" e "rumors" (proprio così) e niente più e che mantengono nei loro uffici la miriade di prove che io avevo consegnato, anzichè metterle a disposizione della magistratura.
Non credo in una magistratura che basa le accuse sul mio conto su un report della Kroll (ex CIA), infarcito di notizie false e consegnato da uno sconosciuto straniero a Milano ad un giornalista chiedendogli di consegnarlo in Procura.
Non credo in una magistratura che scrive che io avevo raccontato frottole, ma che in realtà non aveva fatto uno straccio di verifiche su quanto avevo dichiarato.
Non credo nei giornali che scrivono che io avevo goduto degli arresti domiciliari per la mia collaborazione, mentre mi ero avvalso della facoltà di non rispondere dopo il mio arresto (spiegando anche il perchè: per sfiducia nell'operato degli inquirenti)
Non credo nella magistratura forte con i deboli e debole con i forti, che crede a Ghioni se accusa me e non crede a Ghioni se accusa Tronchetti Provera.
Non credo nei commentatori di questo blog quando, senza sapere, mi danno del "venduto" o dicono che mi sarei arricchito. mentre io non ho lavorato per 2 anni, a causa di questa vicenda.
Un altro suo collega riporta le dichiarazioni di Bernardini sulla "rete".
Ma non sa che l'unico riscontro su questa storia (documentale) riconduceva la rete a persone diverse da me?
E che nessun pubblico ufficiale o episodio di corruzione è stato a me ricondotto?
Cosa vuole che le dica? Legge su Internet? cosa legge? delle verità parziali? o legge anche del mio passato dedicato alla gente disinteressatamente?
In Internet non troverà la montagna di prove a mia difesa (che pur negli atti ci sono). La stampa segue i teoremi dell'accusa ma solitamente nessuno ascolta le voci della difesa, sopratutto quando non è rappresentata da potenti o avvocati potenti e ben pagati.
Errori? tutti li commettiamo nella vita? Ma la magistratura (non un giudice, o un Pm) dovrà accertarne la veridicità e la consistenza.
Se ha voglia di leggere me invio la mia memoria. cosi si fa un idea precisa, poi potrà anche definirmi come vuole, ma perlomeno avrà sentito anche l'altra campana.
Angelo Jannone

Anonimo ha detto...

Ma Giuseppe, le ripeto: cosa dice? Altri blog sono liberi di riprendere quello che vogliono. O no?
Anche il post di Grimaldi sul mio conto è stato ripreso da Catanzaro News. E allora?
Io personalmente non ho censurato Grimaldi.
Anche i suoi commenti con i link alle cose da lui scritte sul mio conto sono sul mio blog.
Ma - per citare Genchi - la mia è stata leggittima difesa, visto che sono stato attaccato per primo con delle affermazioni false, sia da Genchi http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=919:grazie-walter-il-tuo-papa-pero-e-dalla-parte-dello-stato-e-della-giustizia&catid=19:i-mandanti-occulti&Itemid=38
sia da Grimaldi , che anche se riportava un pezzo del libro (o di una bozza poi rivista) del libro di Genchi, sposava cose non vere sul mio conto che io apprendevo per la prima volta.
Alla mia protesta sul suo blog, mi ha sparato 2 post uno peggiore dell'altro.
Come si fa allora a dire che io attacco? Grimaldi.
Gli avevo anche chiesto un chiarimento civile a voce, da lui rifiutato.
Il mio cellulare è sempre disponibile, anche in rete, per chiunque voglia sciogliere ogni dubbio.
I Ping Pong, via web, non fanno bene al dialogo, perchè ognuno non si rende conto di essere molto pungente, e predispone l'altro negativamente e non si rende un servizio alla verità.
Questo è il mio pensiero.
Io detesto gli estremismi culturali (la politica non c'entra) per mia indole. Penso che tutti abbiano le loro ragioni, basta saperle cercare ed essere disponibili ad ascoltarle.

E "non mi strappo le vesti rischiando di ferirmi", come scrive Grimaldi augurandomi la galera (ma non è pubblicato).
Cerco solo di difendere la mia reputazione dalle informazioni false.
Ne ho il diritto?
Io di Genchi, di Grimaldi o di tutti voi o della vostra famiglia, non so nulla e non voglio sapere nulla.
Ma ho invece il diritto/dovere di difendermi scrivendo o denunciando se vengono invece scritte delle cose diffamanti o false sul mio conto. Lo farebbe anche Lei. Lo farebbe chiunque.
Sarebbe stato troppo facile per me dopo aver letto questa raffica di commenti, riciclaggio di tante cose superate dai fatti (anche il web non è il vangelo) reagire secondo istinto.
Ma ancora una volta sono qui, ad espormi e cercare di accendere in voi almeno il beneficio del dubbio.
Eppure non è che non abbia proprio niente da fare, grazie al cielo.
Grazie
Angelo Jannone

maria teresa ha detto...

Le dobbiamo dare atto Signor Jannone della sua replica,dei tanti dubbi che rimangono.
Lei che vorrebbe del clima più pacato anche di noi lettori,noi commentiamo.
Anche nel suo blog si commenta.
Però Signor Jannone le faccio un copia incolla, di una parte di un suo scritto.
Essendo una lettrice di questo blo mi sono sentita offesa .

…..I bossoli quelli che si mescolano con lo sterco e con il fango sul terreno di indagini senza destino e senza reati e vengono raccolte dai tanti seguaci, come i lettori e commentatori del blog di Emilio Grimaldi, ad esempio.
E lo sparatore? Chi è?
Pubblicato da Angelo Jannone a 21.24 0 commenti Link a questo post
Etichette: EMILIO GRIMALDI, GENCHI, GIUSTIZIA
lunedì 14 dicembre 2009

giuseppe ha detto...

Signor Jannoni è propio vero la merda più la si gira è più puzza.
Ci dica chi sarebbe lo sparatore?
Chi è ? da chi dobbiamo avere paura, di solito queste mezzi frasi si vedono nei film polizieschi
( sono minaccie )saremmo dei seguaci del Santone Grimaldi ad esempio).
Quelli che commentano sul suo blog come li definisce ? loro sì che sono garantisti.
Avolte le pallottole rimangono senza essere potute raccogliere, e questo che voleva dire.
Grimaldi e commentatori stiamo attenti, sono segnali a mio parere di minaccie.

Anonimo ha detto...

Veda Giuseppe, ci rinuncio con lei.
Non sa comprendere quello che scrivo e nemmeno la mai pacatezza, quando dovrei essere dovrei essere invece seccato per l'attacco che mi Lei e qualcun altro mi avete riservato.
Persona come Lei che confondono un ragionamento ed un opinione, ripreso da Genchi, con delle minacce.
Spero che Lei sappia la distinzione tra cartuccia e bossolo.
A Maria Teresa, per il garbo con cui, ha differena sua ha posto il problema, chiedo scusa se si è sentita offesa, ma chiaramente il mio post era riferito a chi, utilizzando e collazionando cose sparse qua e la per web (sono quelli i bossoli) anziche stare sul terreno della discussione, le utilizza per rilanciare fango e sterco su di me. Era questo il senso. E quelle cartucce sono residui delle cartucce sparate in processi senza risultato processuale.
Chi è il cacciatore?
La risposta è implicita. Chiunque utilizzi in questo modo distorto le informazioni sugli altri e sui nemici. Anche quando esse provengono da procedimenti penali.
Spero di essere stato chiaro adesso.
Se poi LEI GIUSEPPE, non vuole capire, e vuole vedere minacce dove ci sono ragionamenti, che dirle....le farò dei fumetti.
Angelo Jannone

giuseppe ha detto...

Al Signor Jannone , le usa delle frasi
appositivamente a doppi sensi,da vero agente 007
d'altronde era il suo mestiere.
Siccome entrambi ci siamo capiti senza aver bisogno dei fumetti, colgo l'occasione di farle
i miei migliori auguri, non commenterò più sulla Sua persona.
Le auguro buone feste a lei e alla sua famiglia.

giuseppe ha detto...

Al signor Jannone,lei deve sempre chiedere aiuto.
in questo momento chiede aiuto alla " vocedimegaride" lei così bravo a difendersi,vedo che prende esempio di vecchi stornelli,per cercare di ridicolizzare,chì cosa.
Peccato che il libro le mie prigioni è già stato scritto.
Lei potrebbe sì fare i fumetti, disegnando e riprendendo il suo arresto.
Questo è il clima pacato che lei usa.
La voce ,a nome di marina salvadore dovrebbe leggere il tutto, dovrebbe leggere i suoi doppi sensi di minaccie.
Auguri dottor Jannone.
N.B avevo detto che non le avrei più scritto , (ma cosa scrive, e vuole pacatezza )

angelo jannone ha detto...

Auguri anche a Lei Giuseppe.
Che il Natale Le porti giudizio.
Non so a quali vecchi stornelli ed a quali minacce si riferisca.
Le ripeto. Se altri riprendono i miei post ed esprimono commenti o stornelli nei loro blog, la cosa non mi riguarda. Io rispondo di quello che scrivo io e di quello che autorizzo sul mio blog.
Non ho bisogno di aiuti di nessuno, salvo che di avvocati, quando voglio difendere la mia reputazione.
Sono certo che lettori di questo blog più arguti di Lei, aldilà delle loro opinioni, abbiano capito.

megaride ha detto...

Neh! ma ogni tanto va' facite 'na resata?
Che portasfighe!!! Minacce, perfidia, malaugurio, cattiveria.... e meno male che sta per venire NATALE!!! TREGUA! Tanto, c'avete sempre ragione voi dell'antimafia. Rilassatevi un pochino! Non è che niente niente siete un po' invidiosi di chi ha avuto una vita un po' più interessante e meno scialba della vostra?... Comunque, ho un amico esorcista, se vi interessa.... Forza, sù... sorridete!!!
FATE E FATE FARE UN SERENO NATALE A TUTTA L'UMANITA'!
megaride

Anonimo ha detto...

Agnesina Pozzi ha detto:

Giusto per rispondere a chi, come il moccioso di FB si chiede come mai è stato arrestato Contrada ma legge solo loe sentenze, senza andare alla fonte, ossia gli interrogatori, le udienze che sono la fonte delle verità poi stravolte dalle sentenze. Quindi non mi meraviglio che la stessa cosa sia accaduta per Jannone. Del resto anche Genchi è stato vittima dell'ingranaggio di quanti, al servizio delle istituzioni poi ne vengono stritolati perché non si piegano aglin interessi di questo o quello o di questo o quell'obiettivo. Innanzitutto mi rendo conto che Grimaldi ha pubblicato una mail PRIVATA e senza il consenso dell'autore. Ciò di cui mi sono resa conto è che inutile offrire perle ai porci come lavare l'asino con lo shampoo alla menta. Ad ogni modo per leggere qualcosa delle udienze e fare le "triangolazioni" con le sentenze, leggetevi questo documento redatto da SALVO GIORGIO, l'unico giornalista che può parlare del caso Contrada perchè giovanissimo, invece di andare in giro ad accannarsi si è seguito ed ha documentato TUTTE le udienze e sono quasi 200...mica due.

http://agnesepozzi.splinder.com/post/21896590/LA%20SICUMERA%20DEI%20MOCCIOSI%20DI%20FB

Poi ci sono anche i proverbi aggiuntivi: "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire", " chi ha orecchioni per intendere, intenda", " a buon intenditor poche parole" ecc ecc, a patto che ci sia davvero la VOLONTA' di sapere, conoscere, sentire e non solo quella di crocifiggere la vittima di turno, che si chiami Genchi, Jannone, Contrada o Basile.

Per quest'ultimo:
http://agnesepozzi.splinder.com/post/21777349/APPELLO+ALLA+STAMPA+INTERNAZIO

Mi auguro che su questo blog non ci siano mocciosi giustizialisti, acefali e adoratori delle sentenze "a prescindere". I giudici terreni non sono infallibili come dio!..Però se errare è umano, perseverare è sciocco, non diabolico...dato che anche il diavolo è un'entità di intelligenza superiore.

PSHo notato che c'è la richiesta di supporto economico al giornalista! Ganzo! Devo suggerirlo a Megaride che ha perso anche il lavoro nella PA per avere un blog completamente gratuito!..

Buon Natale
Agnesina Pozzi

Anonimo ha detto...

Angelo Jannone. Che tristezza sia a leggere i capi di imputazione, che le sue esternazioni, i suoi memoriali e... i suoi interrogatori.
Di certo ha la stoffa per entrare in politica. Auguri.
E povera Italia.

Buonanotte.

roberto ha detto...

le sentenze non le scriviamo noi, se sono condanne ci indigniamo,se sono assoluzioni.
L'abbiamo fatta franca.
copia e incolla.

SENTENZA DI 1° GRADO



SENTENZA N.338/1996 EMESSA IL 5 APRILE 1996 DALLA V^ SEZIONE DEL TRIBUNALE DI PALERMO CON LA QUALE BRUNO CONTRADA E' STATO DICHIARATO COLPEVOLE DEL REATO DI CUI AGLI ARTT. 110 e 416 bis c.p.


- PRESIDENTE : FRANCESCO INGARGIOLA
- GIUDICI A LATERE :SALVATORE BARRESI (estensore della sentenza)
DONATELLA PULEO



Prima Parte
(416 Kb)
541 pagine Seconda parte
(288 Kb)
334 pagine



ATTO DI IMPUGNAZIONE

- Vol I

- Vol II

- Vol III

- Vol IV

- Vol V

- Vol VI

- Vol VII

- Vol VIII

- Vol IX
-------------Cosa scrive Jannone su Genchi ?
altra sentenza..Contrada udienza del 09/10.05.2007
sentenza n.767 reg.gen.n.046388 / 2006
roma così deciso il 10.05.2007

francesca ha detto...

Per la Gentilissima Signora Agnesina Pozzi lei la Sapientina di tutte le storie,noi leggiamo quello che gli altri scrivono,compreso il vostro commento.Di mocciosi questo è il blog giusto anche per lei.E' DI MODA FARE COPIA E INCOLLA.

3. L'omicidio Parisi e il processo Contrada
L'omicidio Parisi tornerà alla ribalta alcuni anni dopo allorquando la vedova, Gilda Ziino, depose nel processo contro Bruno Contrada. La signora testimoniò che il giorno del delitto era rientrata da poco nella sua abitazione proveniente dall’ospedale, dove non aveva ancora avuto modo di vedere la salma del marito, e che Contrada si era presentato alla sua porta chiedendole un colloquio riservato. Allorché Contrada, che conosceva Parisi, le avrebbe detto testualmente, con fermezza, che "qualunque cosa io potessi sapere che riguardava la morte di Roberto dovevo stare zitta, non parlarne con nessuno e ricordarmi che avevo una figlia piccola".

Solo successivamente, anni dopo, la signora Ziino, benché ancora “sorpresa e intimorita” riferì l’accaduto al suo avvocato, Alfredo Galasso, il quale a sua volta ebbe modo di riferirlo al giudice Giovanni Falcone col quale avrebbe avuto un incontro, tenutosi un sabato pomeriggio, all’interno del Palazzo di Giustizia.

La Ziino dichiarò che la domenica immediatamente dopo “il dott. Contrada ha suonato al campanello di casa mia, io ho aperto, l’ho fatto accomodare, naturalmente la mia emozione fu tale, mi sono seduta e mi ha chiesto subito, immediatamente, «signora lei ha avuto un incontro con il dottor Falcone?»…Io negai”.

Ancora una volta la signora informò subito l’avvocato Galasso che, non trovando Falcone, pregò Giuseppe Ayala di farlo in sua vece. La Ziino viene interrogata da Falcone nel 1988. Nel 1990 venne riconvocata in Procura dal sostituto Carmelo Carrara, e ritrova Contrada nella stanza del magistrato. Il "senso di angoscia e paura" sarebbe stato tale che la donna, posta a confronto con l'ex funzionario del Sisde, finì con l'avallare la tesi secondo cui quelle parole potevano esser interpretate come «raccomandazioni amichevoli».

La tesi degli accadimenti esposti dalla vedova Parisi venne avvalorata da tutti gli attori della vicenda, mentre quella della difesa di Contrada, che sosteneva che quei termini fossero riconducibili a semplici raccomandazioni, e negava inoltre il secondo incontro, è stata rigettata dalla Corte.
Dovrebbe suggerire alle persone che lei conosce che bisogna scrivere tutte le versioni sui vari casi Genchi,Contrada,Jannone etc.

ugo ha detto...

A noi poveri di questo blog,non sapete che da ignoranti che siamo leggiamo un pò di tutto e si come volete parlare anche di Contrada; leggete insieme a me quello che scrive Aldo Pecora.
Al colmo: Bruno Contrada sta querelando Salvatore Borsellino
ALDO PECORA INTERVIENE, "AMMAZATECI TUTTI" E "LA VOCE DI FIORE" LANCIANO UN APPELLO ALL’ATTENZIONE GENERALE. PER LA GIUSTIZIA, PER BORSELLINO, CONTRO L’USO STRUMENTALE DELLE QUERELE
martedì 29 luglio 2008.

Spesso, parlando dei fatti calabresi, ho cercato di stigmatizzarne ironicamente l’assurdità Qui non siamo nuovi, purtroppo, alla protervia di taluni che, calpestando in ogni modo le leggi umane e dello Stato, con gli occhi freddi e le mani ancora grondanti di sangue, o le tasche piene di soldi, hanno negato l’evidenza delle proprie azioni, per di più ergendosi a vittime, perseguitati, capri espiatori da sacrificare all’altare del giustizialismo …………..
Non meno importante l’atteggiamento adottato dai familiari del Contrada, i quali spesso hanno accennato a “verità sconcertanti”, senza mai però denunciare queste verità alle autorità competenti. “Bruno sta pagando per tutti”, hanno spesso detto. Rincaro io la dose: Bruno Contrada è un personaggio che Sciascia avrebbe categorizzato tra gli ominicchi, un complice, un codardo, perché continua ancora a coprire le vergogne, gli interpreti ed i responsabili di chi, come spesso dice Salvatore Borsellino, ha costruito la cosiddetta Seconda Repubblica impastando assieme al cemento, il sangue delle stragi del ’92.
Chiariamo in terza istanza anche il fatto che Bruno Contrada non è stato scarcerato per decorrenza dei termini, come per Riina Junior, e che il reato di concorso esterno in associazione mafiosa a lui contestato non si è prescritto come per il senatore a vita Giulio Andreotti. A Bruno Contrada è stata revocata la misura della detenzione perché evidentemente per lui la legge è più uguale piuttosto che per altri, perché è riuscito a suscitare un non meglio identificabile senso di pietà, di pena, nei confronti di qualche animo pio.
Alla notizia di prossime sue querele a Salvatore Borsellino anche io, oggi più di prima, provo pena, anzi, disprezzo per Bruno Contrada: provo pena per un ominicchio che prima di appellarsi alle leggi ed alle Istituzioni dello Stato, dovrebbe scontare fino all’ultimo giorno, in carcere, fino all’ultima ora, in carcere, la pena infertagli per aver tradito quelle stesse leggi e quelle stesse Istituzioni dello Stato Repubblicano.
Prima di minacciare querele, Contrada dovrebbe soltanto inchinarsi di fronte a tutta la famiglia Borsellino, chiedendo umilmente perdono delle proprie malefatte ed omissioni di fronte a loro, a Dio ed alla storia. E prima di invocare le leggi a tutela del suo Onore, dovrebbe dimostrarci di possederlo, l’Onore.
Credo che nei corsi per le Scuole di Polizia si dovrebbe espressamente insegnare ai giovani aspiranti servitori dello Stato ad essere non tanto dei bravi poliziotti, ma certamente sforzarsi ad essere l’esatto contrario di Bruno Contrada
Siccome non so scrivere incollo parte di un’art.di Aldo Pecora che ringrazio.

lory ha detto...

C'ERA ANCHE UN'ALTRO GIORNALISTA CHE SCRIVEVA
10 luglio 2009
Milano. Il giornalista ed ex senatore Lino Iannuzzi è stato condannato a sei mesi di reclusione per diffamazione a mezzo stampa nei confronti dei magistrati di Palermo che rappresentarono l’accusa nei processi a Giulio Andreotti e a Bruno Contrada, in relazione a due articoli pubblicati sul settimanale Panorama.
La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico della sesta sezione penale del Tribunale di Milano. L’ex procuratore capo di Palermo, ora a Torino, Gian Carlo Caselli, e i magistrati Roberto Scarpinato, Guido Lo Forte, Gioacchino Natoli e Antonio Ingroia si sono costituiti parti civili nel processo, rappresentati dagli avvocati Ettore Zanoni e Enrica Domeneghetti. Alle parti civili il giudice ha riconosciuto una provvisionale di 15 mila euro. Iannuzzi era stato già condannato a un anno e 3 mesi, con sentenza confermata dalla Cassazione nel febbraio 2007, a seguito di una querela di Caselli e altri 7 pm di Palermo per il contenuto del libro ‘Il processo del secolo’ sul caso Andreotti. Nel processo che si è concluso oggi, invece, era stato querelato per due articoli pubblicati il 22 e il 29 novembre 2001 e intitolati rispettivamente ‘Pressione bassa e udienze infinite’ e ‘Il pentito? Ai pm piace double face’. Nel secondo articolo Iannuzzi, tra le altre cose, parlava dei magistrati di Palermo come di “indegni eredi di Falcone”. Il 16 febbraio 2005 al giornalista era stata concessa la grazia dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che aveva riguardato anche una serie di condanne per diffamazione comminate all’ex senatore. Nell’aprile scorso, poi, per un altro processo per diffamazione ai pm del processo Andreotti il giudice monocratico di Milano ha trasmesso gli atti alla Consulta.
Fonte: (ANSA)
Quante cose accadono,leggete pure cosa scriveva su Contrada e la famiglia borsellino.

vittorio ha detto...

Signora Pozzi lei dà dei bambocci a persone che non conosce,niente da dire sul giornalista che lei cita,forse mi meraviglia e rimango allibito
il giornalista è nato nel 1966 il sottoscritto
ne ha 63,bamboccio a chi?
Sul caso Contrada signora Pozzi ognuno si sceglie il propio giornalista, le sentenza fanno la storia.
Io di giornalisti ne potrei citare altri e a mio parere ottimi giornalisti; Roberto Galullo,Aldo Pecora,Giorgio Greco,Francesco Saverio Alessi e tanti altri.
Dottoressa non si fermi a un solo giornalista,
sicuramente avrà assistito a tutti i processi,ma hà anche visto le condanne.

vincenzo ha detto...

Al trio dell'ave maria ( pozzi.marina.jannone )
Su questo umile blog avete potuto scrivere e dire le fregnacce che avete voluto ( senza essere censurati ) ci avete dato degli ignoranti,
bambocci e altro.
Non siete riusciti a farci cambiare idea.
Le persone condannate devono stare in galera.
E pensare che Jannone voleva andare alla casa del grande fratello,Io non darei mai il carcere domiciliare anche se per la Pozzi è un vanto aver contribuito a fare avere i domiciliari a Contrada, Marina oltre la voce deve dare qualcosa in cambio per questo scende in campo allo sbaraglio ( sbagliando )poi basta cliccare sul suo blog e ti trovi Pozzi/Jannone.
Per grazia ricevuta.
Io faccio parte delle persone che non sono state arrestate,e se un domani dovesse accadere non fate il mio nome, non voglio grazie e domiciliari.

Anonimo ha detto...

Finalmente trovo gente che dà la giusta valutazione al caso Contrada. Bravissimi! Veramente avete dimostrato di avere buon senso e non vi siete fatti coinvolgere dai promotori innocentisti che dicono un sacco di fesserie.

michino ha detto...

in questo umile blog troverà sempre delle persone
oneste e senza timore di esprimere le proprie idee,noi ringraziamo il giornalista Emilio Grimaldi che ci ospita e ci permette di replicare...dal ex ROS Jannone colui che ci minacciava alla 007...della dottoressa Pozzi etc etc .............del caso Contrada si è scritto di tutto, certamente non siamo caduti nella trappola dei creduloni della voce di megaride...
preferisco rileggere quanto scritto da Aldo Pecora;
Al colmo: Bruno Contrada sta querelando Salvatore Borsellino
ALDO PECORA INTERVIENE, "AMMAZATECI TUTTI" E "LA VOCE DI FIORE" LANCIANO UN APPELLO ALL’ATTENZIONE GENERALE. PER LA GIUSTIZIA, PER BORSELLINO, CONTRO L’USO STRUMENTALE DELLE QUERELE
martedì 29 luglio 2008.

Spesso, parlando dei fatti calabresi, ho cercato di stigmatizzarne ironicamente l’assurdità Qui non siamo nuovi, purtroppo, alla protervia di taluni che, calpestando in ogni modo le leggi umane e dello Stato, con gli occhi freddi e le mani ancora grondanti di sangue, o le tasche piene di soldi, hanno negato l’evidenza delle proprie azioni, per di più ergendosi a vittime, perseguitati, capri espiatori da sacrificare all’altare del giustizialismo …………..
Non meno importante l’atteggiamento adottato dai familiari del Contrada, i quali spesso hanno accennato a “verità sconcertanti”, senza mai però denunciare queste verità alle autorità competenti. “Bruno sta pagando per tutti”, hanno spesso detto. Rincaro io la dose: Bruno Contrada è un personaggio che Sciascia avrebbe categorizzato tra gli ominicchi, un complice, un codardo, perché continua ancora a coprire le vergogne, gli interpreti ed i responsabili di chi, come spesso dice Salvatore Borsellino, ha costruito la cosiddetta Seconda Repubblica impastando assieme al cemento, il sangue delle stragi del ’92.
Chiariamo in terza istanza anche il fatto che Bruno Contrada non è stato scarcerato per decorrenza dei termini, come per Riina Junior, e che il reato di concorso esterno in associazione mafiosa a lui contestato non si è prescritto come per il senatore a vita Giulio Andreotti. A Bruno Contrada è stata revocata la misura della detenzione perché evidentemente per lui la legge è più uguale piuttosto che per altri, perché è riuscito a suscitare un non meglio identificabile senso di pietà, di pena, nei confronti di qualche animo pio.
Alla notizia di prossime sue querele a Salvatore Borsellino anche io, oggi più di prima, provo pena, anzi, disprezzo per Bruno Contrada: provo pena per un ominicchio che prima di appellarsi alle leggi ed alle Istituzioni dello Stato, dovrebbe scontare fino all’ultimo giorno, in carcere, fino all’ultima ora, in carcere, la pena infertagli per aver tradito quelle stesse leggi e quelle stesse Istituzioni dello Stato Repubblicano.
Prima di minacciare querele, Contrada dovrebbe soltanto inchinarsi di fronte a tutta la famiglia Borsellino, chiedendo umilmente perdono delle proprie malefatte ed omissioni di fronte a loro, a Dio ed alla storia. E prima di invocare le leggi a tutela del suo Onore, dovrebbe dimostrarci di possederlo, l’Onore.
Credo che nei corsi per le Scuole di Polizia si dovrebbe espressamente insegnare ai giovani aspiranti servitori dello Stato ad essere non tanto dei bravi poliziotti, ma certamente sforzarsi ad essere l’esatto contrario di Bruno Contrada
Siccome non so scrivere incollo parte di un’art.di Aldo Pecora che ringrazio.
20 dicembre 2009 23:35

Anonimo ha detto...

Sig. Michino, spero che come lei,anche tutte le altre persone non si lascino attrarre dalle sciocchezze che vanno raccontando taluni soggetti sul caso Contrada. Il gornalista Aldo Pecora dice delle verità sempre più acclarate.Gli ultimi sviluppi delle indagini sulle stragi di mafia la dicono lunga circa le responsabilità di uomini delle istituzioni.
Cosa c'è da replicare a chi nega l'evidenza dei fatti?
Addirittura in altri casi qualcuno si permette di mettere in discussione l'operato di Gioacchino Genchi. Se questi nella sua qualità di consulente scopre che una SIM è intestata ad una detrminata persona, è perchè l'accertamento erffettuato presso quel gestore telefonico così ha stabilito e non perchè se l'è inventato il Genchi. Quindi prendersela con il consulente la dice lunga. Evidentemente questi hanno il dente avvelenato per altri motivi. La scusa della SIM non regge.-

vincenzo ha detto...

concordo sul dente avvelenato.......non mi lascio e non mi sono lasciato attrarre dalle menzogne e accuse mosse sia dall'ex Comandante dei ROS da Agnesina Pozzi che da Maria.......voce de megaride le persone se condannate devono stare in galera.
La prego di leggere i vari articoli di Emilio Grimaldi sul caso Genchi/ Jannone.....Jannone che ci minacciava di andare a raccogliere i bossoli...
il trio Napoletano che ci dava degli ignoranti e prendeva in giro il giornalista Grimaldi..Emilio Grimaldi che ha tenuto testa e saputo rispondere al famoso trio dell'Ave Maria...Jannone,Agnesina e la guerriera Maria.....rileggetevi il tutto. grazie a Emilio che ci permette di commentare.

Anonimo ha detto...

Tutti ricorderete che quanto Tommaso Buscetta decise di collaborare con la legge, la prima cosa che fece si assicurò da quale giudice e da quali poliziotti veniva gstita la sua collaborazione. Capite per quale motivo?
Perchè egli sapeva in partenza delle collusioni esistenti tra uomini delle istituzioni con la mafia.
Perchè Falcone fece scomodare Gianni De Gennaro che era in servizio a Roma e non si avvalse della collaborazione dei pezzi grossi che stavano a Palermo,così come per logica e competenza territoriale doveva essere ?
La risposta ve la date da soli. Non è difficile,anche un deficiente capisce il motivo.

Anonimo ha detto...

Perchè dopo l'arresto di Contrada le forze dell'Ordine riescono a catturare tutti i grandi boss mafiosi latitanti (che non sono solo Riina e Provenzano), mentre prima,nonostante una più massiccia presenza sul territorio di Poliziotti,carabinieri, Finanzieri ed Esercito,non si riusciva a farlo?

Anonimo ha detto...

Ma che succede nessuno fà più commenti?
Eppure ce ne sono novità per discutere. Come mai questo silenzio.