1929, “Anno VI” dell’Era fascista. 2010, 64° anno della Repubblica democratica italiana. Il Ponte sul fiume Simeri ha finito la sua storia. Le avvisaglie di cedimento negli ultimi due inverni sono diventati degli squarci irrimediabili. Il pilone centrale si è affossato. Non ha retto alla piena. Si aspetta il crollo spettacolare da un momento all’altro.
Una storia di resistenza, questa del ponte, costruito secondo tutti i crismi megalomani di Benito Mussolini. Con ancora in rilievo lo stemma del fascio e la data di fine dei lavori affisso nella parte bassa del ponte. Ma possente. Duraturo. Quasi per l’eternità. Ciò che forse il dittatore non aveva previsto è che nell’era “democratica” qualcuno avrebbe scavato a fondo il letto del fiume, troppo a fondo, così da fargli mancare la terra sotto i piedi rendendolo bersaglio facile delle intemperie. Nell’anno della grande piena del 1973 il ponte diede una lezione di ingegneria all’epoca moderna e democratica. Il fiume si trascinò come un giocattolo quello più a valle sulla statale 106, costruito molto tempo dopo, ma questo, più a monte, dell’era fascista, resistette. I suoi piloni non vennero minimamente scalfiti dai tronchi e dai massi che l’acqua gli scaraventò addosso. Oggi, invece, con cinque, sei, metri di sabbia in meno sul letto del fiume si avvia al declino. Al declino della sua sfortunata storia.
Chiuso. Riaperto. Chiuso ancora. Riaperto solo per i mezzi di piccole dimensioni. E infine off limits per tutti i veicoli, negli ultimi due anni, dall’Amministrazione provinciale di Catanzaro. In un balletto in cui si sono alternati ingegneri, architetti, uffici preposti e non, ma collaborativi, e pompose promesse di risanamento e messa in sicurezza.
Il ponte Simeri è, a buon diritto – se lo è guadagnato sul campo - la metafora di una Calabria che sta decadendo a pezzi. Che crolla. Sotto gli occhi di tutti. Senza che nessuno riesca a prendere i provvedimenti giusti. Opportuni. Necessari. Tempestivi. Di una Calabria che si perde in mille comunicati stampa, da parte degli organi amministrativi competenti. Che sa rassicurare. Che sa illudere. Ma che non sa darsi una mossa. Che aspetta impaziente la fine delle indagini per scoprire le responsabilità in capo a qualcuno. Magari individuandole pure, salvo poi archiviarle per decorrenza dei termini.
Il crollo del ponte Simeri non era un fatto imprevedibile, come la montagna di Maierato. No! Tutti sapevano della sabbia. Tutti hanno visto. Tutti sanno. E tutti tacciono.
Anno VI dell'Era fascista. 1929, l'anno di costruzione del ponte
8 commenti:
Amen.
Anche perchè non credo che per quest'ultima incresciosa vicenda pagherà mai qualcuno, a parte i cittadini.
Anche se, a pensarci bene, ora un ponte lo si dovrà ricostruire, quindi per qualcuno tutto ciò diventa un affare.
Domenico E.
E' pensare che sarebbe bastato costruire per tempo delle briglie a valle del ponte....
Un tecnico.
non e' vero che tutti tacciono....c'e' chi ha sempre denunciato,non ascoltato,anzi deriso...ora pero' io contribuente non sono disposto a pagare...x la solita storia di sempre,i furbi guadagnano e i fessi pagano ,no non ci sto' ...se siamo in tanti forse potremo vincere,almeno una volta dimostrare che se siamo in tanti ci dovranno ascoltare.....e qualcuno dovra' pagare;
ma gli amministratori comunali dove sono scappati?
GLI AMMINISTRATORI COMUNALI SONO IN GIRO CASA X CASA PER CERCARE VOTI PER LE PROSSIME ELEZIONI REGIONALI.PENSATE CHE A ZAGARISE LA MOGLIE DEL SINDACO VA" A PORTA A PORTA" X RACCOGLIERE LE FIRME PER LA LISTA...E MANDA IN GIRO UN VIGILE CON REGOLARE DIVISA E NELLE ORE DI LAVORO PER FARSI PROPAGANDA ELETTORALE. ECCO DOVE SONO GLI AMMINISTRATORI LOCALI A RACCATTARE VOTI PER POTER CONTINUARE A FARSI I PROPI COMODI, E SEMPRE IL SINDACO DI ZAGARISE FA USARE UN POLIFUNZIONALE PER FESTE ,COMPLEANNI,VEGLIONI PER TENERSI BUONI GLI ELETTORI, IL POLIFUNZIONALE NON è A NORMA.
CERTAMENTE CHE TUTTI SANNO CHI HA PRELEVATO LA SABBIA DA SOTTO IL PONTE, MA I VIGILI DOVE ERANO NON VEDONO NIENTE...COSA DOBBIAMO DEDURRE CHE I VIGILI IN CALABRIA VIGILANO SOLO IN CASA LORO. PER CASA LORO INTENDO CASA PROPIA, PERCHE' LEGGENDO I COMMENTI I VIGILI DI SELLIA MARINA NON VEDONO NIENTE, FIGURIAMOCI NON HANNO VISTO " RUSPE E PALE CHE CEMENTAVANO IL LOCALE AL MARE DELLA MOGLIE DEL COMANDANTE PALMIRO IMPERA, NON VEDONO QUELLO CHE DENUNCIA LA SIGNORA CARMINATI NADIA..C'è FURTO D'ACQUA E ALTRO IN QUEL CONDOMINIO, POZZO NERO NON A NORMA,SPARITO UN PASSAGGIO PEDONALE PREVISTO NELLA CONCESSIONE EDILIZIA, PRIVO DI CERTIFICATO DI ABITABILITA', HO LETTO GLI ART." UN RESIDENCE DI TROPPO" "POZZI NERI E SANITA'"...L'AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE DI SOVERIA MEGLIO NON PARLARNE...QUESTA E' LA CALABRIA..AVANTI IL PROSSIMO ..E RIVEDO VOLENTIERI TOTO'" VOTA ANTONIO VOTA ANTONIOOOO" E IO PAGO ..E IO PAGOOOOO.
giusto per rispondere al "tecnico"...inutile imbrigliarlo,bastava semplicemente che gli organi competenti,al momento delle denunce da parte di molti cittadini soveritani e non, avesse preso le giuste precauzioni fermando lo scempio sul letto del fiume!!!senza così spendere soldi.
tutti sanno, carabinieri,vigili,sindaci,assessori...TUTTI ma evidentemente nn parlano xchè si potrebbero scoprire tanti "scheletri nell'armadio" forse troppo per dei così piccoli paesi.
Anonimo.
Questa è la Prov. di CZ!
15 giorni fà andando verso la Basilicata ed entrando nel territorio Cosentino si vedevano Fiumi ancora vergini,mentre a Catanzaro ci sono Fiumi devastati da Imprese che approviggionano sempre materiale inerti dall'alveolo.
Adesso vi faccio un elenco dei Fiumi deturpati con la complicità degli amministratori locali e non;
Fiume Alli Quotidianamente scorticato e tutti tacciono;
Fiume URIA Lo stesso;
Fiume Scilotraco IDEM!....
Basta non ne possiamo più di questi amministratori da strapazzo e corrotti.
UNIAMOCI E CACCIAMOLI
SAREBBE ORA !!!!!!
TUTTI DOBBIAMO CACCIARLI
HANNO SOLO ROVINATO TUTTO,ORA BASTA!!!!
CI SONO NOVITà IN MERITO AL PONTE ???
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