Sergio Abramo è il nuovo presidente della So.Ri.Cal, società di risorse idriche calabresi. La nomina è avvenuta durante il normale avvicendamento dell’organigramma societario, a seguito delle ultime consultazioni elettorali che hanno fatto cambiare registro alla Regione Calabria. Agazio Loiero, del Pd, infatti, ha ceduto il posto di governatore a Giuseppe Scopelliti, leader del Pdl. E anche alla Sorical non poteva rimanere Giuseppe Camo, designato dall’ex presidente della regione Calabria. Si tratta di una grossa notizia. Di quelle che fanno tremare i palazzi. Sergio Abramo, ex sindaco di Catanzaro, lo ricorderanno i più, è stato da sempre uno dei più fieri oppositori della politica di speculazione intrapresa da Veolià e company nel corso di questi anni. E’ come aver incaricato un lupo guardiano di pecore. Con i dovuti distinguo, certo, perché gli uomini della So.Ri.Cal non sono proprio delle pecorelle indifese. Bene. Comunque, una bella notizia. Se non fosse per l’attenzione e l'alto senso civico con cui il consigliere regionale del Gruppo Misto ha sempre trattato la materia dell’acqua pubblica. Di seguito alcuni stralci di un suo vecchio comunicato trovato sul web: “E' semplicemente inaccettabile che ogni qualvolta vengono sollevate questioni di merito rispetto alle scelte e ai comportamenti di Sorical, da parte di consiglieri regionali i quali, com'é giusto che sia, si rivolgono al governo della Regione, perché è la Regione che ricopre il ruolo di socio pubblico di maggioranza, sia la stessa società mista ad arrogarsi il diritto di rispondere. Lo fa, com'é accaduto pochi giorni orsono, con comunicati impersonali, che pretendono di avere il crisma della verità assoluta, quando addirittura non tradiscono l'insofferenza tipica di chi, evidentemente, ritiene di essere legittimato ad agire senza dar conto a niente e a nessuno… Anche nel caso del mega finanziamento proveniente dalla Depfa Bank, le piccate puntualizzazioni giungono,ancora una volta, da Sorical, che si ritiene evidentemente in diritto di parlare anche in nome e per conto della Regione, nel tentativo mal riuscito di tranquillizzare i calabresi sulla convenienza dell'operazione finanziaria e sull'assenza di rischi per le tasche dei contribuenti. Ebbene i calabresi che già pagano salatissime bollette per l'acqua, talvolta ricevendo in cambio nulla, se non rubinetti a secco, e ancora più salate le pagheranno probabilmente in futuro. Che Depfa Bank sia un istituto bancario di rilevanza mondiale, non è certo Sorical a scoprirlo per prima; tuttavia è il Governo regionale che deve spiegare ai calabresi che pagano perché è stata scelta questa banca e non un'altra, visto che, proprio questa banca avrebbe avuto, come hanno scritto autorevoli quotidiani nazionali, un ruolo non secondario in operazioni, legittime quanto si vuole, ma azzardate e che rischiano di mettere in difficoltà molti enti locali italiani….Sorical afferma a tal proposito che tutta l'operazione è stata oggetto di rigorose verifiche. Chi ha fatto tali verifiche e soprattutto, in base a quali criteri sono state fatte? Con quali competenze? Quale ruolo ha avuto il socio di maggioranza pubblica, cioé la Regione, ovvero il Governo regionale, nella valutazione delle convenienze? Quali erano, se vi erano, le altre possibilità e perché sono state scartate? Le risposte a queste domande deve darle il Governo regionale e non Sorical, le cui affermazioni, sul piano istituzionale, valgono meno che nulla… A parte le questioni già poste con molta puntualità dal collega Borrello a proposito delle discrasie tra le previsioni di legge e la delibera di Giunta che le attua, c'é in più che la Regione anticipa ingenti somme a Sorical per l'attuazione del programma di investimenti e che Sorical, dal canto suo, le restituisce facendole gravare sulle tariffe idriche. Poi, però, Sorical firma con Depfa il contratto e ottiene dalla banca irlandese, insieme col resto, un'anticipazione sull'anticipazione già ottenuta dall'ente pubblico. Ma tutto questo costa dunque una seconda volta? - si chiede Abramo - se sì, la domanda è d'obbligo: ma quante volte devono pagare i calabresi? La risposta questa volta l'attendiamo da coloro che hanno ricevuto i voti dei cittadini per governare nel loro esclusivo interesse, non certo da un anonimo comunicato stampa, che avrà anche il suo peso sul mercato internazionale dei capitali ma che non porta un euro nelle tasche dei contribuenti. I quali, anzi, è molto probabile che debbano rimetterci”. .Appena designato alla guida del carrozzone Sorical ha detto che il suo obiettivo è “Realizzare un Piano industriale capace di riordinare il settore idrico calabrese e andare incontro alle esigenze dei Comuni, spesso in difficoltà nel pagamento dell'erogazione del servizio idrico”. Il nostro augurio, caro presidente, è che tenga fede ai quei valori che l’hanno portata in questi anni a difendere sempre gli interessi dei singoli cittadini e dei Comuni rispetto alle strategie speculative della multinazionale della So.Ri.Cal. Personalmente avrei un suggerimento: dato che la Veolià l’hanno cacciata anche dalla sua Patria, la Francia: perché deve rimanere in Italia? la mandi in un altro Paese! Grazie. |
2 commenti:
Che posso dire, che posso commentare, sono contento della nomina del dottor Sergio Abramo.
Auguri signor Presidente.
Speriamo bene.
L'importante è che si discosti da questo tipo di percorsi logico-politici: http://www.domenicofiniguerra.it/?p=1242
Domenico E.
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