9 giugno 2010

Boomerang Jannone

Fotomontaggio, ma non troppo, a cura del blogger

La prima sezione civile del Tribunale di Milano ha rigettato il ricorso promosso dall’ex Ros, Angelo Jannone, nei confronti di Gioacchino Genchi, Edoardo Montolli, Alberti editore, ed Emilio Grimaldi per diffamazione, e condannato il ricorrente anche al pagamento delle spese legali.
Bandolo della matassa, che sarebbe stata combinata ai danni dell’ufficiale dell’Arma dei carabinieri in congedo, è il libro: “Il caso Genchi. Storia di un uomo in balia dello Stato”, scritto da Edoardo Montolli e pubblicato da Aliberti Editore. Ed alcuni post del blogger Grimaldi che riprendono parti del testo intervista al consulente informatico delle Procure italiane. Il giudice, dopo aver osservato il ricorso ex art 700 del cpc e le motivazioni dell’ex Ros, che lamentavano “la falsa rappresentazione dell’esistenza di poteri occulti”, a lui riconducibili, ha dichiarato “infondate” le domande cautelari e contro i protagonisti della pubblicazione del libro e contro il gestore del blog: l’Url di emilio grimaldi. Dettagliata la disamina dell’insussistenza del funus boni iuris e del periculum in mora, paventati dall’ufficiale, all’interno del volume per il quale aveva chiesto l’eliminazione, nelle copie prossime alla stampa, delle pagine che lo riguardavano e l’inserzione di errata corrige in quelle stampate e ancora da distribuire.
“Il mero invito ad un atto di parte, (querela) – ha scritto il giudice - è inidoneo a colmare tale carenza probatoria e ciò appare ancora più vero laddove si consideri il complesso contesto storico in cui tutte le vicende sono maturate e relative a delicate indagini con procedimenti penali ancora pendenti”. Il “complesso” contesto storico, come lo chiama il magistrato, concerne l’attribuzione di “una sim in uso al ricorrente per contatti con Giuliano Tavaroli e Fabio Ghioni”, rispettivamente, responsabile della security e capo della sicurezza informatica di Telecom, entrambi sotto processo per spionaggio, durante l’ultimo mese di vita di Adamo Bove, capo della security governance di Tim, trovato morto giù da un cavalcavia il 21 luglio 2006. L’attribuzione al ricorrente, in concorso con il magistrato dott. Cisterna, della fuga di notizie relative al pentimento di Domenico Novella. L’accusa di aver vanificato, “utilizzando a proprio piacimento i Ros”, le indagini condotte dal procuratore di Palmi dott. Cordova nel 1992. E il tentativo di insinuare ai lettori il dubbio sull’effettività dell’insegnamento presso l’Università la Sapienza. Su tutti questi fatti il reclamante “ha omesso ogni valutazione in diritto circa la positiva ricorrenza del periculum in mora non essendo stato dedotto alcun pregiudizio irreparabile”. Mentre sulla richiesta di eliminazione di alcune parti del libro, avanzata dall'ex tenente, le parole del giudice sono musica per quelle orecchie sensibili alla libertà di stampa. “L’applicazione indiscussa ai libri della legislazione della stampa impone che la richiesta di eliminazione possa ritenersi ammissibile ex art R.D.L. 561/46 solo in ragione di una sentenza passata in giudicato. La norma, interpretata alla luce del fondamentale principio costituzionale di libera espressione del pensiero ex art 21 Cost., impedisce il sequestro di giornali, pubblicazioni o stampati, al fine di garantire che la libera diffusione della stampa non si trovi compromessa da provvedimenti interinali che possano risultare ingiustificati in sede di accertamento definitivo mentre la prevalenza dell’interesse alla circolazione delle idee a mezzo stampa su quello al sequestro cautelare opera su tutti i testi pubblicati e da pubblicarsi”.
Sulla domanda cautelare (cancellazione dei post e oscuramento del sito internet) proposta nei confronti di Emilio Grimaldi dall’ex Ros Jannone il provvedimento del giudice arricchisce e aggiorna la giurisprudenza sui blog, casi limite di corretta interpretazione della normativa in materia di manifestazione e di pubblicazione del proprio pensiero. Con all’orizzonte sempre l’articolo 21 della Costituzione. Sulla falsariga dell’infondatezza del ricorso presentato contro il libro su Genchi il magistrato ha esaminato: “Il generico rinvio alla querela depositata presso il Tribunale di Milano, quanto alla diffusione delle parti commentate da Grimaldi, consente di richiamare la motivazione che precede circa l’infondatezza della richiesta cautelare per difetto di presupposti di legge ed impone esclusivamente un esame della portata dei messaggi inviati da alcuni partecipanti al blog in questione dovendo trovare applicazione nel caso in specie, a garanzia della libertà di manifestazione del pensiero, il comma I e non il comma III dell’art. 21 Cost”. Questo perché “gli interventi sul blog non possono essere fatti rientrare nella libertà di stampa, neppure nel significato più esteso ricavabile dall’art. 1 della legge numero 62 del 2001 poiché “il semplice fatto che i messaggi e gli interventi siano visionabili da chiunque o almeno da coloro che siano registrati” rende assimilabile il blog esclusivamente ad un gruppo di discussione dove “qualsiasi utente o gli utenti registrati sono liberi di esprimere il proprio pensiero, rendendolo visionabile a tutti gli altri soggetti autorizzati ad accedere al forum, ma non per questo il forum resta sottoposto alle regole e agli obblighi cui è soggetta la stampa o può giovarsi delle guarentigie in tema di sequestro che l’art 21 comma 3 Cost. riserva soltanto alla stampa, sia pure latamente intesa, ma non genericamente a qualsiasi mezzo e strumento con cui è possibile manifestare il proprio pensiero (Cass. Sez. III pen. n. 10535/08). In buona sostanza “la genericità del ricorso anche con riguardo al contenuto dei commenti, ritenuti dallo Jannone lesivi ai sensi dell’art.595 III comma perché “recati con qualsiasi altro mezzo di pubblicità” ed esclusivamente elencati impedisce al Tribunale di valutare in concreto sia la sussistenza del fumus boni iuris che del periculum in mora”. Infine, “la diretta partecipazione del ricorrente, con gli interventi riportati sul blog per cui è causa, (di contenuto dissenziente relativamente alle parti del libro che lo riguardano ed al giudizio critico espresso dal Grimaldi) conferma l’assenza dei presupposti dell’invocata cautela ben potendo i soggetti che accedono al sito distinguere il giudizio personale riconducibile al gestore del sito dai passaggi tratti dal libro nonché le diverse posizioni dei partecipanti e che hanno alimentato le libera discussione conseguente alla pubblicazione dello scritto”. Ipse dixit.

16 commenti:

MICHINO. ha detto...

Emilio io sono uno dei tanti che commentano sul tuo umile blog..sono uno dei tanti che dovevo andare a raccogliere i bossoli del nostro agente 007( Angelo Jannone ) sono uno dei tanti che siamo stati offesi dalle amiche tramite voce di megaride che difendevano a spada tratta..sarà vero non so scrivere sbaglio i verbi e altro, ma credo nella giustizia.E Angela Pozzi che ci definiva bambocci, ma non scendiamo come loro in pettegolezzi...una cosa mi divide, il sottoscritto non è mai stato in galera...
COSA NE è STATO DEL CONSIGLIO CHE LE ERA STATO FATTO? FACCIO COPIA INCOLLA PER NON SBAGLIARE.

p.s. caro Grimaldi mi sono permesso inserire una immaginetta del suo post pay con chiede sostegno al suo blog...non si sa mai.
???????????????????????????? NO COMMENT
ALLA 007.

vincenzo ha detto...

Al dottor Jannone ci può commentare la notizia?
se non risponde la potrei giudicare male, non mi fraintenda " male " nel senso buono...
Lei di soldi ne ha guadagnati nella sua lunga carriera...il giornalista doveva chiedere a suo parere a noi di mandargli qualche monetina. Ci può rispondere la prego.

Anonimo ha detto...

michino, non si capisce niente di quello che scrivi

beatrice ha detto...

Ricorderete i commenti fatti su facebook di Angelo Jannone.........

Angelo Jannone

Catanzaro: chiesto da ex ros Jannone sequestro libro Genchi
www.libero-news.it
Palermo, 2 feb. (Adnkronos) - L'ex carabiniere dei Ros Angelo Jannone ha querelato il consulente informatico Gioacchino Genchi e...
03 febbraio alle ore 18.16 · Nascondi commenti (1) · Condividi · Contrassegna

Marina Salvadore 'UH!.. maòoonnaaa mia!... e mo' che dice chillo scemo d' "Emilio" ???? ;-))
03 febbraio alle ore 21.51 · Segnala

e mo' che dice il trio....Marina, Angelo, Angela.
............

Anonimo ha detto...

Lunga vita al blog. Finalmente un pò di giustizia, questa volta il Sig. Jannone ha ricevuto si un boomerang, ma al contrario,perchè invece che ritornargli davanti gli è tornato dal retro dritto dritto come un siluro, si, un bel "cetriolo salato"...Sig. Jannone brucia????

Vincenzo N.

michino caronte ha detto...

all'anonimo mi scuso se non mi ha capito....l'importante che ha capito chi doveva capire.
Dovresti leggere gli articoli e tutti i commenti sugli articoli scritti da Grimaldi..le varie risposte e attacchi ricevuti da Grimaldi tramite voce di miriade. LE minacce inviate a noi commentatori di questo blog..minacce sotto forma di codice alla 007.
Poi scusami perchè non metti il nome ? non rimanere nell'anonimato.
Leggi gli articoli di Grimaldi capirai il perchè non mi hai capito.

franco ha detto...

ho sbagliato d'inviare il commento.lo riscrivo
09 giugno 2010 21.35
franco ha detto...
ecco cosa scrive A. Jannone nel suo blog.
........Oggi si è tenuta udienza dinnanzi al giudice civile di Milano, a cui il mio avvocato ha richiesto rettifiche del libro di Genchi Gioacchino, con eliminazione delle pagine diffamatorie che mi riguardano (è stata anche presentata una querela nei confronti degli autori) e l'oscuramento delle pagine del blog di Emilio Grimaldi.
Come finirà non lo sò, il giudice deciderà, secondo intricatissime questioni procedurali.
Il punto non è questo.
All'uscita dalla stanza ho avvicinato l'avvocato Repici per salutarlo e per invitarlo, indipendentemente dalla specifica vicenda, ad un confronto democratico sulle questioni che, su posizioni certamente lontane e contrapposte si dibattono.
il professionista mi ha risposto disturbato "io non parlo con Lei" (il maiuscolo del Lei lo aggiungo io) ed al mio "mi spieghi perchè", non mi ha risposto. Ho quindi salutato la sua collega coodifensore di Genchi, di cui non ricordo il nome, che non mi ha risposto. Alla mia domanda sorridente "ho fatto qualcosa anche a Lei?" mi ha risposto ruvidamente "anche io difendo gli amici !" Ho capito. Sono reo di aver difeso il ROS e di aver difeso Sergio De Caprio dagli attacchi di Repici. Vietato difendere, vietato pensare, vietato esprimere opinioni.
Non è lei signor Jannone che ha sempre detto che lei discuterà solo in aule di tribunale..e poi pretende di discutere fuori dalle aule..e i commenti sul suo blog che le danno ragione " si sostituiscono ai giudici".

Anonimo ha detto...
Lei ha ragione. Di sicuro il suo articolo in difesa del Ros non è andato giù al signor Repici, anche per via della figuraccia che ha fatto riguardo ai nomi in codice, non sapendo che li aveva introdotti Dalla Chiesa.

Se possono, evitano accuratamente di prestarsi a confronti con persone che li criticano, mentre si arrogano il diritto di criticare chi vogliono senza pietà.

Per testimoniarle che lei non è il solo a scontrarsi con questo muro, io posso segnalarle un caso di "censura" che mi è capitato col signor Genchi, il quale non gradisce certi commenti sul suo blog.

Ecco il link:
Gioacchino Genchi, il censuratore

10 giugno 2010 09.03
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domenico ha detto...

Mitico Vincenzo...vedi i citrioli servono.
da mettere sempre nel posto giusto.
e lunga vita sia all'informazione e al blog di
Emilio Grimaldi.

Anonimo ha detto...

visto che di cetrioli e verdure varie ve ne intendete, mentre di norme e di italiano non ne capite nulla, andate a zappare la terra che forse è meglio

Anonimo ha detto...

caro anonimo.. noi zappiamo la terra, ci intendiamo di cetrioli e quelli più lunghi e grossi li riserviamo a quelli come te.
ci intendiamo di verdure che le mangiamo per cagare su quello che dici e scrivi.

Anonimo ha detto...

Gentili lettori,
capisco che la metafora dei cetrioli può suscitare pensieri più o meno genuini della morale comune, ma vi prego di non esagerare. E di commentare nel merito della decisione del Tribunale che ha messo una pietra miliare sulla libertà di stampa tradizionale e interinale.
Cordialità
emilio grimaldi

Anonimo ha detto...

era un commento per far capire di usare termini e parole consone, altrimenti il discorso si gira a boomerang proprio come è successo a Jannone, e come ho fatto io.

luca ha detto...

a noi gentilissima signora.........perchè è lei e solo lei che poteva scrivere così.
Sappiamo benissimo che è laureata, noi poveri analfabeti, bambocci ...così venivamo definiti da lei, ma al sottoscritto di quello che lei ha scritto " detto alla napoletana,una lingua che le piace...non me ne fotte niente" iamma iamma iamma.
l'importante che il giudice non abbia oscurato il blog e la libertà d'informazione, non me ne voglia Dottoressa come vede a me dei citrioli non m'interessano ma a qualcuno può darsi che piacciono.

enrix ha detto...

Ho letto l'ordinanza, ed a proposito della contestazione mossa da Jannone al “tentativo di insinuare nei lettori il dubbio sull’effettività dell’insegnamento presso l’Università la Sapienza” c'è il rigetto del giudice con una perla di diritto. Egli contesta che “la documentazione prodotta nel corso del giudizio dal ricorrente, relativamente all’insegnamento nel Master di Criminologia presso l’Università di Roma, non inficia tali considerazioni poiché concernente imprecisioni circa un fatto storico marginale nell’ambito del corposo contesto espositivo, realizzato in 983 pagine e relativo ad un numero decisamente non trascurabile di posizioni soggettive diverse da quelle riconducibili allo jannone.”
Che in sintesi significa: Si, è vero: evidentemente l’autore ha cappellato dicendo che Jannone si spaccia per insegnante all’Università la Sapienza, poiché Jannone ha prodotto i documenti che dimostrano il contrario. Tuttavia l’errore è marginale stante che il povero autore ha parlato di un mucchio di gente nel tomazzo di 983 pagine, e sbagliarsi qualche volta in quel contesto è normale.

Come dire, che adesso io potrò scrivere sul mio blog che quel giudice in realtà non è un giudice ma si spaccia da giudice, o che Grimaldi si spaccia per giornalista, o che Genchi si spaccia per perito ma in realtà mi pare di averlo visto vendere cocomeri sulla Nomentana, purchè lo scriva nel contesto di un articolo di un migliaio di pagine dove parlo anche di un mucchio di altra gente, fatto che giustificherebbe l'errore marginale.

Mecojoni.

Marco Curione ha detto...

Riporto qui di seguito la replica del Dott. Jannone:

La storia: ho querelato gli autori del libro " caso Genchi: storia di un uomo in balia dello stato" di Aliberti Editore.
In sede civile ho chiesto anche un provvedimento cautelare consistente in una errata corrige, per le parti che mi riguardano, false e diffamanti.
Il Giudice civile mi respinge il ricorso e mi condanna alle spese legali, con una discutibile motivazione, ma è solo un primo grado. L'editore, Aliberti, nel blog, ne da notizia, a mio parere in modo inelegante. Io non l'avrei fatto.
Ma come si dice: signori si nasce.
Invio un mio commento, ma non mi viene pubblicato.

E' questo:

Gentile Editore,
aldilà del fatto che trovo quantomeno inelegante che una parte pubblichi la notizia, sarebbe corretto per completezza dell’informazione che Lei spiegasse anche ai suoi lettori che:

1)il provvedimento del Giudice riguarda solo una richiesta di misura cautelare ed un primo grado, solo su questa specifica questione.Fortunatamente viviamo in una democrazia moderna fatta di 3 gradi di giudizio; E’ ancora pendente, invece
il procedimento penale per diffamazione ed il giudizio di merito civile.

2)il giudice ha ritenuto fondata nel merito almeno una questione, quella relativa alla docenza universitaria, anche se ha ritenuto – a mio avviso irrazionalmente – che trattavasi di un particolare trascurabile su un libro di 980 pagine!Il che autorizza a scrivere sul web qualunque falsità, vista la dimensione;

3)Il giudice nulla ha detto sulla falsa notizia riportata, smentita dai documenti presentati, secondo cui io sarei indagato per corruzione internazionale o corruzione.
Non mi dilungo e ripeto solo che, nella sostanza dei fatti, indipendentemente dalle intricate questioni procedurali, trovo ignobili i processi mediatici senza contraddittorio e, se me lo consente, inelegante una notizia riportata da una parte.
Spero che queste mie osservazioni ricevano la medesima enfasi che si è voluto frettolosamente dare alla notizia.

Grazie

Angelo Jannone

Anonimo ha detto...

A me Jannone sembra un megalomane onnipresente. Il titolo che ha dato al suo libro "Eroi Silenziosi" stride con il suo atteggiamento da attore di fiction. E poi, ciò di cui si lamenta è proprio ciò che ha incarnato per tutta la sua carriera. Un pò di coerenza, per favore!