4 ottobre 2013

La Torre dimezzata

L'ingresso del centro commerciale La Torre di Cropani Marina

Undici dipendenti del supermercato “Di Più Distribuzione Srl” del Centro commerciale La Torre di Cropani sono stati licenziati per “lo stato di crisi economica e finanziaria in cui versa la società”, lamenta l’azienda. Una crisi che non ha permesso soluzioni alternative, come la riassunzione presso gli altri punti vendita. A subentrare alla “Di Più” di Antonio Cordua, imprenditore di Rocca di Neto in provincia di Crotone, la “Nova Calabria srl” del figlio, Francesco. Una crisi con due pesi e due misure, evidentemente. Il primo lamenta fallimento il secondo non si risparmia ad investire. 
Undici famiglie lasciate in mezzo ad una strada. Così, dall’oggi al domani. “Senza possibilità di ricollocazione del personale in esubero in altri punti vendita perché anche questi interessati alla più generalizzata crisi economica e finanziaria societaria”, spiega l’amministratore unico. Una lettera recapitata nel mese di luglio scorso, in trattativa fino a pochi giorni fa ed esecutiva entro il prossimo 31 ottobre. La nuova società di Francesco Cordua e fratelli, Giovanni, Valerio ed Ermanno ha sede a Rutigliano, in Puglia, dove risiede anche Apulia Distribuzioni, primo fornitore del Di Più, inizialmente facente parte della Nova e che poi si sarebbe sganciata dai fratelli Cordua per motivi commerciali. 
Una storia di ordinaria disoccupazione, dunque, e una storia familiare, di fallimento (il buco si aggirerebbe ad un milione di euro) e di rinascita, con un abito nuovo di zecca. Di più: ricucito alla bisogna.


La proclamazione di sciopero per protesta dei dipendenti del punto vendita a partire 
dal 18 ottobre 2013

***

Riceviamo oggi, giovedì 7 novembre 2013, e prontamente pubblichiamo, il seguente stampa della società Di Più Distribuzione Srl:

La Di Più Distribuzione Srl(gestita dalla famiglia Cordua), proprietaria del supermercato di Cropani Marina sito all’interno del Centro Commerciale “La Torre”, sinora è rimasta silente davanti alle calunniose e diffamanti affermazioni rese direttamente ed indirettamente dai lavoratori del punto vendita nelle interviste avvenute sia mediante la stampa locale che a mezzo televisivo, solo perché speranzosa in una dignitosa retromarcia da parte degli stessi.Gli 11 lavoratori: Paolo Altilia, Antonio Borelli, Orlando Genovese, Annarita Gigliotti, Rosario Grano, Gina Iannone, Rosaria La Tassa, Salvatore Romeo, Carmelina Stirparo, Giovanna Viscomi, Lorenzo Vitale, già da mesi erano stati messi al corrente dell’operazione commerciale in corso e, davanti alle OO. SS. maggiormente rappresentative (CGIL, CISL, UIL) e firmatarie del contratto collettivo vigente, era stata proposta la possibilità della prosecuzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato ed alle stesse condizioni di quello precedente. Unico “sacrificio” richiesto alle 11 persone di cui sopra, a fronte dei numerosi sacrifici sostenuti dalla proprietà durante gli 11 anni di rapporto di lavoro per garantire la puntualità nei pagamenti, è stato quello di una dilazione di pagamento sulle spettanze economiche di fine rapporto per come previste dalla legge. Con enorme imbarazzo delle stesse OO. SS., però, i lavoratori hanno inspiegabilmente rifiutato la prosecuzione del rapporto lavorativo in capo alla nuova società subentrante che, contrariamente a quanto detto, è soggetto giuridico distinto (per persone e capitale) dalla Di Più Distribuzione Srl. Tale proposta, talaltro, è stata ripetutamente avanzata a tutti i lavoratori,da ultimo anche durante un incontro tenuto alla presenza del Sindaco di Cropani, ma seccamente respinta.Atteggiamento completamente diverso, invece, è stato tenuto dai dipendenti degli altri punti vendita (in totale 48 persone), assistiti dalle medesime rappresentanze sindacali, che hanno favorevolmente accolto la stessa proposta.Per quanto concerne poi le insinuazioni rese dagli ex-lavoratori ed anche dal rappresentante USB per la provincia di Catanzaro, sig. Iiritano,(che peraltro sino ad oggi non ha mai partecipato ad alcun tavolo di trattative non vantando alcun iscritto), divulgate televisivamente, secondo cui la proprietà abbia distratto somme di denaro dalle casse del supermercato per uso privato ed abbia “architettato” la chiusura del punto vendita di Cropani Marina per realizzare una "Truffa" ai danni dei lavoratori, si provvederà ad agire presso le opportune sedi giudiziarie penali e civili risultando le stesse ingiustamente e fortemente lesive dell’onore e del decoro della famiglia che sinora ha gestito l’attività commerciale con cuore e coscienza e le cui risorse finanziarie sono sempre state reimpiegate per il sostentamento e la prosecuzione dell'attività stessa.Una risposta, a questo punto, dovrebbero darla i lavoratori di Cropani Marina in protesta a tutti coloro che hanno “realmente perduto” - e non “deliberatamente rifiutato” – la certezza di un posto lavoro a tempo indeterminato.L’occasione ci è gradita per porgere distinti saluti.

Crotone, 07/11/2013     Di Più Distribuzione Srl


                                    ***

A stretto giro di posta riceviamo e pubblichiamo la replica dei lavoratori:

Sgomento e rabbia sono i sentimenti che pervadono i nostri animi alla lettura di quanto comunicato  dalla “Di più distribuzione” agli organi di stampa; ci guardiamo fra di noi perplessi chiedendoci a questo punto se i rappresentanti della “Di più distribuzione,” i signori Cordua, si siano resi conto che la nostra protesta era iniziata il 18 di ottobre, oramai 21 giorni fa.La risposta che leggiamo sugli organi di stampa in data 7 novembre ci appare alquanto tardiva e strumentale e ci pone dei dubbi se questa abbia lo scopo di garantire ai sigg. Cordua l’imminente riapertura del punto vendita di Cropani Marina e quindi l’urgente bisogno di smacchiare una vicenda scomoda che avrebbe potuto o potrà mettere in seria difficoltà il business di questa  famiglia.I nostri continui appelli alla famiglia Cordua, dapprima verbali e poi a mezzo stampa, non parlano d’affari da concretizzare ulteriormente sulla nostra pelle, tramite le querele a tutela dell’onore e del decoro della famiglia.Le nostre grida, mai ascoltate, parlavano e parlano di pane e difficoltà oggettiva nel portare avanti una già delicata situazione economica che vivono da tempo le nostre famiglie, il tutto causato dai continui ritardi e mancati pagamenti delle nostre spettanze: ci auguriamo, a questo punto, che ciò non sia stato architettato al solo scopo di indebolirci e quindi di costringerci ad accettare un assurdo contratto di passaggio alla nuova azienda “Nova Calabria”, sempre di proprietà della famiglia Cordua, ma giuridicamente intestata ai figli.Detto contratto, a nostro dire “capestro”, prevedeva la rinuncia ad alcuni anni di ferie, (roll)  ex festività arretrate mai retribuite e mai godute: perché questo? Come mai con i nostri ex colleghi che sono andati via prima di noi, questo tipo di trattamento non è stato riservato?Inoltre, come previsto nel contratto da voi proposto alla sigla sindacale Cgil, era riportata la seguente dicitura: “la cessionaria procederà all’assunzione del lavoratore ceduto, con attribuzione delle medesime mansioni, del livello di cessione e con mantenimento dell’anzianità convenzionale ma senza corresponsione degli scatti economici, immediatamente alla  cessazione del rapporto di lavoro con la di più distribuzione Srl.Questo, in parole spicciole, significa rinuncia agli scatti economici d’anzianità che, nel caso di molti di noi, significherebbe rinunciare ad almeno 3/4 scatti economici mensili ripartiti per i vari livelli d’assunzione, per i quali ci riserviamo di discuterne nelle relative sedi giudiziarie.Inoltre, per come previsto dalle vigenti norme sul trasferimento del ramo d’azienda, la cedente e la cessionaria avrebbero dovuto mantenere la corresponsabilità del debito verso i lavoratori, invece nel contratto da voi proposto la responsabilità restava esclusivamente alla “Di più distribuzione” (che non sappiamo che fine farà), svincolando la “Nova Calabria” da ogni responsabilità sul mancato pagamento delle spettanze arretrate dei lavoratori.La cosa ancor più grave, è stata l’assurda proposta di rateizzazione dei nostri crediti 13° e 14° mensilità, ferie, TFR e mensilità arretrate, che, per come previsto dal vostro accordo, sarebbero dovute essere dilazionate il comode rate in 24 mesi (due anni) proprio come si fa con le finanziarie.Vorremmo ricordare che le nostre famiglie sono monoreddito, quindi non avremmo mai e poi mai potuto accettare questo. La nostra riflessione verte su un concetto di base: se un cliente arriva alla cassa per pagare una spesa, avreste mai accettato un pagamento in 24 mesi in comode rate? Ricordiamo bene che, invece, non si è mai fatto credito ai nostri clienti !Per quanto sopra ci è sembrato corretto esternare il nostro dissenso alla vostra proposta,  chiedendovi più volte di rivedere queste assurde pretese e la vostra risposta è stata che “o accettate questo o il licenziamento” concordato successivamente con la sola sigla sindacale Cgil.Con la presente abbiamo voluto solo riportare in parte quella che è stata l’assurda vicenda di noi ex lavoratori della “Di più distribuzione S.r.l.” unità lavorativa di Cropani, anche se, quanto da noi scritto, non rende l’idea di quella che è stata la pressione piscologica subita per non aver potuto accettare il contratto propostoci ed inoltre nel cercare di farci passare per folli per non aver accettato.Restiamo comunque disponibili (come al solito) nel cercare una giusta soluzione alla vicenda in accordo con la sigla sindacale USB, che ormai da tempo si è fatta custode dei nostri pensieri e delle nostre disperazioni.Rimarcando a piene lettere che le nostre famiglie hanno bisogno di quei soldi che con tanta fatica abbiamo guadagnato e che voi ormai da tempo ingiustamente trattenute, comunichiamo la decisione disperata, di voler vendere le nostre fedi nuziali, domani, al fine di poter garantire un’entrata alle nostre famiglie. 

Cropani, lì 8 novembre 2013 Firmato: i dipendenti ex Carrefour - Di più distribuzione



158 commenti:

Anonimo ha detto...

dispiace sicuramente, però bisogna anche riflettere che in una frazione di 2000 persone è impossibile che coesistano tanti supermercati vedi md conad eurospin carrefour

Curnoski ha detto...

Ma il punto non è questo caro anonimo. Il punto è che appare quantomeno strana questa successione di padre in figlio. Uno in crisi nerissima e l'altro in vena di investimenti. Grande Emilio.

?????????????????? ha detto...

ma ci domandiamo come mai abbiamo tanti centri commerciali a distanza da un palmo della mano?
come fanno a far quadrare i bilanci?
e come mai falliscono o cambiano solo ragione sociale e nome e poi sono sempre gli stessi? auguri al nuovo gestore e che faccia in modo di riassumere le persone che senza colpe sono rimaste a casa.

Anonimo ha detto...

Sicuramente quello che dice il primo commento e vero, volendo però riflettere sulla dislocazione degli immobili come Conad ed Eurospin, a mio sapere non fanno parte del comune di Cropani ma facenti parti del territorio di Sellia Maria, forse una piu attenta analisi dagli organi comunali competenti muniti di umiltà di sinergia con i comuni limitrofi avrebbe evitato il pasticcio. Rimane comunque chiaro che il volano commerciale sia di Cropani Marina che Sellia resta il solo periodo estivo, vani ed inefficaci i tentativi politici amministrativi che mirano alla valorizzazione del Territorio nel periodo invernale. Quello che onestamente fa veramente rabbia in questo periodo storico che esistano figure legali e di consulenza che tutelino immoralmente questi tipi di gesti ignobili sempre progettati e pacchettizzati a discapito del dipendenti e dei piccoli fornitori locali.

Anonimo ha detto...

questo è un blog di comunisti di merda ,rompete sempre i c......i agli imprenditori però poi andate a piangere quando vi licenziano ,è vero c'è chi specula sulla crisi,c'è gente di m...a, però sono sempre gli imprenditori i bastardi,non pensate mai a tutti quelli che si fottono i soldi senza fare niente,fatevi un po l'esame di coscienza prima di rompere,oppure se siete bravi e soprattutto riuscite a rispettare la legge diventate voi imprenditori

Anonimo ha detto...

Sminuire il problema cercado di attribuire l'informazione alle visioni che si possono avere in orientamenti di destra o di sinistra significa fondamentalmente non affrontare in modo oggettivo la cosa, il vano tentativo di distogliere il lettore dal problema parlando di comunismo può essere solo frutto di personalità poco dotte. Grandi economisti ( di sicuro orientamento democratico ) come Ferrero scrive "La mia unica preoccupazione è che l’azienda sia sempre più solida e forte per garantire a tutti coloro che ci lavorano un posto sicuro, lo stesso Adam Smith scrive" La società non può sussistere tra coloro che sono sempre pronti a danneggiarsi e a farsi torto l'un l'altro. Credo che serva poco spiegare il contenuto delle due frasi. L'essere scurrili serve a ben poco in queste situazioni, non risolve il problema e distoglie l'attenzione. Storicamente le grandi società produttive sono state sostenute da grandi menti nel caso specifico ritengo che di grande ci sia stato solo il botto.

Anonimo ha detto...

succede a Squillace:

http://www.catanzaroinforma.it/pgn/newslettura.php?id=58347

"Una proprietà latitante che ha paura di sedersi al tavolo con la USB per spiegare come stanno procedendo le trattative di compra-vendita dell’azienda". Lo si legge in una nota stampa dello stesso sindacato Usb in merito ai lavoratori della Carrefour di Squillace. La Usb racconta: "Sono cominciate all’inizio dell’anno le trattative per cedere l’attività ad altra azienda e la Carrefour di Squillace viene venduta ad altri; in questa trattativa i primi a rimetterci sono stati i lavoratori che attualmente lavorano all’interno e che vivono tutte le incertezze della “svendita”. Perché di svendita si stratta: prima ancora di cedere la ditta, l’attuale proprietà, con l’avallo dei sindacati confederali, ha chiesto una sottoscrizione ai lavoratori per RINUNCIARE agli scatti di anzianità. Con il ricatto e lo spettro della chiusura, i lavoratori di Squillace hanno sottoscritto l’assurdo protocollo proposto anche dai sindacati Cgil e Uil! Ogni lavoratore ha rimesso, quindi, una parte del proprio stipendio per fare un “favore” ai padroni aziendali e sindacali. Solo la USB- si legge nella nota - ha immediatamente rigettato questo accordo “capestro”; non capiamo, infatti, perché debbano essere i lavoratori a subire le ripercussioni della compravendita di una azienda, se non per subordinare la cessione alla riduzione del costo del lavoro! Tutto va, come sempre, a scapito dei lavoratori! Noi non ci stiamo, chi vuole vedere è libero di vendere, ma chi acquista ha il dovere di sedersi ad un tavolo e proporre eventuali nuove condizioni di lavoro da valutare. Siamo certi di essere all’inizio di una vertenza difficile ed è per questo che bisogna partire dal rispetto dei propri diritti ed affrontare un percorso di lotta teso alla salvaguardia dei diritti e del salario ed in grado di rigettare al mittente i piani industriali fatti sulla carne di chi lavora. Il ricatto occupazionale che hanno messo sul piatto non ci spaventa - conclude la nota - e prima giornata di sciopero intera giornata il 28 settembre 2013".

m.c ha detto...

all'anonimo del 04 ottobre 2013 22:27 se questo è un blog di comunisti come hai fatto a saperlo e a commentare? come vedi nessuno ti ha cancellato il tuo commento , oltre a essere "comunisti" siamo in un paese democratico e vediamo quello che tu non vedi, essere imprenditore non vuole dire arricchirsi sulla pelle dei dipendenti e poi dargli 4 pedate in c...o sulla busta paga fare risultare una cifra e poi dargli di meno o forse non è vero mio carissimo imprenditore? però siete molto abili a fare trucchetti per avere aiuti dello stato.

Anonimo ha detto...

ho notato da come scrivete che siete tutti dottori, ma vorrei ribadire il mio concetto su questo supermercato se non ci sono clienti è possibile mantenere aperto un supermercato cosi grande?
dispiace per il personale!

Anonimo ha detto...

Rifletti pero almeno su una cosa, se e vero che in questo supermercato non ci sono clienti e quindi non ne vale la pena, come mai il papà e in crisi economica e i figli decidono di licenziare tutti e riaprire un supermercato che come dici tu non ha clienti ? La verità e che forse dietro a tutto ciò si cela qualche cosa di losco a discapito pero dei dipendenti che magari non stanno percependo neanche lo stipendio.

Anonimo ha detto...

Semplicemente una nuova società ha capacità di indebitamento e di conseguenza può partire da zero per quanto concerne a debiti o crediti cercando di limitare al minimo i danni. Per quanto riguarda il personale è stato lo stesso a decidere di buttare la spugna a causa del mancato pagamento di alcuni mesi di lavoro, o almeno così dicono gli stessi dipendenti giustificandosi del fatto che in alcuni giorni il supermercato è stato sfornito di alcuni prodotti: "eeh ki sacciu signò, a mia non mi paganu e tri misi".Complimenti, non siete nemmeno un minimo intelligenti da tutelarvi un posto di lavoro che in questo momento aimè, non avete idea quanto valga, oltre che agendo con cattiva pubblicità infierite il colpo di grazia a chi da almeno dieci anni vi ha dato da vivere.

Anonimo ha detto...

Resto allibito dalle tue affermazioni, quindi in poche parole il dipendente ( poco intelligente come dici tu ) allegramente deve affrontare la quotidianità di tre mensilità non pagate ? e come paga i suoi mutui , come paga le sue bollette, come fà a tirare avanti la famiglia, nella maggio parte dei casi non si ha la fortuna di avere un genitore che ti da un azienda in mano dopo tanti sacrifici. Inoltre quello che non è assolutamente chiaro è lo sfiancare i dipendenti lasciandoli senza stipendio, al contrario avere il denaro per poter pagare i licenziamenti ( come previsto dalla nuova normativa ) e riaprire un nuovo punto vendita, con quali soldi ? forse con quelli che doveva dare ai dipendenti esausti di avere a che fare con una proprietà che pensa solo ed esclusivamente ai propri interessi. La verità di tutta la vicenda, che si sta consumando sulle spalle dei lavoratori del Carrefour di Cropani, sta nel vedere vanificato il lavoro di una vita solo perche l'imprenditore con molta probabilità dovrà per l' ennesima volta approfittarne di alcune agevolazioni ( congegnate dallo stato per l'imprenditoria che ha voglia di fare ) statali non che normative a tutela dell'indebitamento. Mi auguro che da parte degli enti statali competenti ci sia un attento controllo sulla vicenda augurandomi che il tempo possa dare conforto morale e lavorativo alle 11 famiglie. Il resto resterà solo un vano tentativo di giustificare l'ennesimo sopruso consumato sulle spalle dei lavoratori.

Anonimo ha detto...

non so se ha avuto una grossa influenza, ma io che faccio la spesa al supermercato da sempre, ho verificato che mentre alla cassa e agli scaffali si è notato sempre un grosso impegno dei dipendenti, al reparto salumi e frutta la gestione lasciava a desiderare. considerato che il reparto carni era come se non ci fosse, molti hanno preferito fare la spesa dove poter avere una certa qualità in ogni reparto. di conseguenza la clientela si è ridotta

Anonimo ha detto...

vabbè io la carne non la prendo mai al supermercato , per quanto riguarda la frutta e i salumi non vedo tutta questa negligenza che dici.
(non sono ne il salumiere ne il fruttivendolo)resto sempre del parere
che tutti questi supermecati per una frazione di cropani di siano tanti.dovremmo ritornare come una volta dove piu o meno c'era una certa regolamentazione sulle aperture delle attività commerciali si eviterebbero cosi facici assunzioni e spiacevoli licenziamenti come sta succedendo adesso.

Anonimo ha detto...

non è che proprio non si lavorava, è che secondo me non si valorizzava ciò che si proponeva. in alcuni supermercati al banco salumi e formaggi ti invogliano, ti propongono, ti consigliano. lì sembrava che quasi ti facevano un favore. in ogni caso il punto non è questo, è che effettivamente i supermercati sono adeguati per l'estate (la popolazione triplica) ma troppi negli altri periodi dell'anno.

Anonimo ha detto...

Anche io vado a fare la spesa in questo supermercato e devo dire che se non fosse per le persone che ci lavorano non ci andrei,sono sempre molto accoglienti disponibili al dialogo e allo scherzo.Tutti noi lavoratori ci alziamo la mattina per andare puntuali a lavoro,per lo stipendio di fine mese che ci permette di pagare i mutui e dare da mangiare alla nostra famiglia.A chi ha definito poco intelligenti questi lavoratori,chiedo, senza soldi come fanno a dare da mangiare hai propri figli?.Il problema é solo 1 siamo davanti all'ennesimo imprenditore che vuole costruire le aziende con i soldi che deve dare ai propri dipendenti.

Anonimo ha detto...

Ottiva osservazione, anche io sono cliente del carrefour e devo dire la verità vado a fare la spesa li solo perchè i dipendenti sono tutti o quasi tutti sempre disponibili. Non nascondo pero che la cosa che mi da veramente fastidio e incontrare i proprietari della struttura del centro che di Cropani da quando hanno aperto il centro non si sono mai interessati e hanno pensato sempre ai propri interessi politici con l appoggio di alcuni personaggi politici della zona. Dopo aver letto quello che sta accadendo non penso di andare più al centro commerciale preferisco portare i miei soldi a perone oneste e giuste. Forse con questi piccoli gesti darò il mio piccolo contributo per una Calabria più giusta

Anonimo ha detto...

Anche questo é vero e per l'ennesima volta i proprietari del centro stanno dando una mano(con le loro amicizie politiche)hai proprietari del supermercato invece di tutelare i dipendenti che avanzano svariati mesi di stipendio,sappiamo tutti che i negozi del centro chiuderebbero se non ci fosse il supermercato che porta gente dentro con un conseguente fallimento dei proprietari e di tutti i negozi,per non parlare poi dei proprietari del supermercato che ormai sono presenti tutto il giorno nel supermercato,mi da un fastidio tremendo solo a guardarli con il loro falso sorriso perché penso che stanno mandando alla rovina 11 famiglie con la complicità dei proprietari del centro l'amministratore e qualche negoziante.Per me quest'imprenditore sta fregando i dipendenti e lo stato perché penso che i soldi ce l'ha ma non li vuole togliere anzi vuole intascarseli tutti lui.

Anonimo ha detto...

un solo supermercato ogni 10.000 abitanti sarebbe risolto il problema .è la politica dall'alto che non funziona

Anonimo ha detto...

Sicuramente meglio un imprenditore onesto ogni 20.000 qui in Calabria sono rari e poi come farebbero i politici a promettere i posti di lavoro ?

Anonimo ha detto...

Colgo l occasione, per ringraziare Emilio grimaldi per lo spaziono che ha dedicato alla nostra vicenda, grazie di cuore per la tua corretteza e onesta nel riportare le notizie. Ci tengo da dipendente del Carrefour informare tutti colore che sono coinvolti nella vicenda che allo stato attuale la societa che gestisce il supermercato deve ancora provvedere al pagamento di mezza tredicesima l intera quattordicesima meta agosto tutto settembre e fra pochi giorni maturerà il mese di ottobre. Questo e quanto per diritto di cronaca.

emilio grimaldi ha detto...

cronaca, solo cronaca. senza peli sulla lingua.
un abbraccio

Anonimo ha detto...

E chi sarebbe l'imprenditore onesto quello k deve pagare tt quelle mensilità arretrate e ha licenziato i dipendenti perché non vuole pagare le ferie e i permessi arretrati? Complimenti questa me la chiami onestà.

Anonimo ha detto...

imprenditori onesti in calabria? io non ne conosco nemmeno UNO

Anonimo ha detto...

potresti essere tu il primo ....dai su su fatti avanti diamoci da fare non aspettiamo sempre che gli altri investono (per poi farsi chiamare disonesti come dici tu) non aspettiamo la manna dal cielo creiamocelo il lavoro non aspettiamo a chi potrebbe darcelo.

Anonimo ha detto...

e chi aspetta chi ! Aspettiamo solo di essere pagati per il lavoro che è già stato fatto poi ognuno per la sua strada, il tempo darà i suoi frutti ! intanto l'imprenditore pensi a pagare......

Anonimo ha detto...

la nostra piccola economia sta in piedi per scommessa, le cose per gli imprenditori in questo momento non vanno affatto bene e di conseguenza l'operaio è in crisi quanto "lo squalo" che lo ha sempre giustamente retribuito. Succede a Cropani, ma già da diverso tempo in tutta Italia. Allora che si smetta di sognare e ipotizzare problemi diversi da quello che è il vero problema:" lo stato gonfia le aziende di tasse, il costo della vita è troppo alto, non ci sono posti di lavoro ed i pochi posti occupati sono sotto pagati o peggio in nero(per adeguarsi al volume d affari e non per speculare sul dipendente) ". Posto questo, ecco creato il mostro imprenditore avido speculativo e traditore. Finiamola con la cattiva informazione ed il pettegolezzo, perche è proprio di questo che stiamo parlando, si parla di licenziamenti quando invece i dipendenti del supermercato si sono messi in mobilità, di raggiri ed invece i titolari stanno semplicemente aprendo una nuova società rappresentanta dalla stessa persona che gestiva la vecchia da diversi anni, in bene o in male. Siete sicuri che hai dipendenti non sia stato chiesto di rimanere a lavorare con l'impegno da parte dei titolari di far fronte ai salari arretrati nel minor tempo possibile?! Ho pensate che loro stessi si metterano a gestire il supermercato?! Credo che avranno bisogno di altri dipendenti, secondo voi non saranno pagati ?! Ecco il punto del pensiero: la mobilita, la protesta (non lo sciopero che è un altra cosa), le cattive parole, il pettegolezzo....Ma dove volete che porti?!dove volete arrivare?! Bisogna essere collaborativi un'azienda non può esistere ne senza un imprenditore e ne senza il personale. È semplice, se sopravvive uno riesce anche l'altro. Poi, e finisco, il dipendente va in cassa integrazione, si mette in mobilità, insomma ha i suoi metodi, perche è tutelato; l imprenditore, datore di lavoro o come più preferite che fa!? ...rompe il "porcellino" oppure prende quella busta piena di banconote che ha nascosto sotto la cuccia del cane?! La verità è la causa più facile da individuare, in questo caso basterebbe accendere la televisione e rendersi conto della situazione in cui riversa l'economia Italiana...perche noi facciamo parte dell'Italia ....jamma belli!!!

Anonimo ha detto...

Carissimo " jamma belli!!! " ha mai misto un padre di famiglia piangere perche non può pagare un mutuo di casa e rischia il pignoramento ? ha mai guardato un uomo in faccia dopo che l'azienda per cui ha lavorato per 10 anni gli propone un contratto dove ce scritto che deve rinunciare agli scatti di anzianità e 5 anni di ferie arretrate che ha sempre chiesto e non gli sono mai state date dove il ricatto e solo o ci stai o vai a casa ? .
art. 2112 cod. civ. e poi (Cass.12.7.2002, n. 10193) e ancora (Cass. 17.7.2002, n. 10348) ecc ecc ne potrei menzionare in quantità ( industriale ). Il punto è che in ogni trasferimento d'azienda che si rispetti il cedente nel caso la Di Piu Distribuzione e il cessionario nel caso la Nova Calabria a giusta causa dovevano restare corresponsabili solidalmente nel debito verso il lavoratore ! si è chiesto se questo era stato previsto ? o magari con un'assurda proposta contrattuale la responsabilità doveva solo ricadere sulla Di Piu Distribuzione ?: nel caso specifico l'imprenditore ( Non Lavoratore ) ha fatto la sua scelta forse condizionato dal fatto che gestiva l'azienda di papà ! il Lavoratore non imprenditore non ha avuto la stessa fortuna/sfortuna di avere un padre che con tanto sacrificio ha creato un azienda su un già difficile territorio martoriato, quindi scelte condizionate dalla vita. Bene in questa assurda storia l'imprenditore cerca di difendere il proprio patrimonio in barba al debito verso il lavoratore e il Lavoratore cerca di difendere il credito che vanta verso l'imprenditore. E vero la crisi c'è ma ci sono anche imprenditori che sulla crisi cercano di costruire la propria fortuna !
Il tempo darà le giuste risposte ! La televisione la guardiamo tutti e tutti ci siamo resi conto che una difficile o non difficile condizione economica aziendale puo essere risolta con un bel concordato fallimentare.

Anonimo ha detto...

gli imprenditori sono sempre in difficoltà, ma li vedo sempre girare con gran belle macchine!

Anonimo ha detto...

La mia critica era appunto il modo in cui si sta svolgendo questa vicenda, da entrbe le parti, perchè come hai appena scritto si potevano trovare dei compromessi sia per come si chiudeva il rapporto con la vecchia società e sia come si sarebbe potuto mantenere e iniziare il rapporto con la nuova. Quelle che si evince invece è che le cose si sono svolte con il coltello tra i denti, di conseguenza gli stipendi sono rimasti arretrati, gli ex dipendenti in mobilità, il supermercato rimane aperto e prenderà altro personale. Non ti sembra che comunque non si è risolto nulla ed era meglio se entrambe le parti avessero agito con comprensione e rispetto l'una verso l'altra, cercando un punto d'incontro?!?! Tutto qui

Anonimo ha detto...

Forse lei non sa che si e cercato sempre di mediare la cosa su diversi tavoli non per ultimo oggi pom. Alla presenza del sindaco di Cropani. I coltelli li lasciamo sempre a casa che servono a tagliare il pane che sulle nostre tavole manca da un po, solo gesti amorevoli da parte dei nostri clienti.

Anonimo ha detto...

Si vede che siamo in italia....11 persone lottano per avere cio' che gli spetta,di diritto, e c è qualcuno che ha il coraggio di difendere chi non rispetta questo diritto....ma stiamo scherzando.....siamo tutti bravi col culo degli altri....forse chi difende queste persone non si è mai trovato con famiglia da mantenere bollette e mutui da pagare,senza na lira e con 3 stipendi di arretrati....pensate bene prima di parlare,specialmente voi che avete il portafoglio a "mantice" e il conto in banca bello carico.....cosi'è facile andare avanti....solidarieta' ai lavoratori,un abbraccio.....

Anonimo ha detto...

il pane manca sulle nostre tavole? ma che state dicendo...? io vedo tutti con dei cellulari da 500 euro in tasca, le pizzerie sono sempre piene, il PANE viene buttato nella spazzatura...e qualcuno mi viene a dire che non c'è il pane sulle nostre tavole. sono convinto che nel 90 percento delle famiglio è più il cibo che si butta che quello che si mangia.

Anonimo ha detto...

Mi spiace non mi considero un grande scrittore ma vedo che ce anche chi non sa leggere, il pane sulle nostre tavole si intende sulle tavole di quei lavoratori che come me ancora non sono stati retribuiti quindi soldi per il pane non ce ne sono, mi auguro di essere stato esaustiente, il fatto che lei veda persone in pizzeria e sicuramente dettato dal fatto che lei può andare in pizzeria, o guarda i clienti dalle finestre delle pizzerie, io non posso non sono stato retribuito se lo ero stato forse avrebbe visto anche me, il mio telefonino che ha 2 anni e stato pagato in comode rate in 24 mesi proprio come quelle che mi hanno proposto per pagarmi il mio tfr e le mie ferie arretrate. Per quanto riguarda il pane che si butta a casa mia quando si poteva il pane veniva conseravato per più giorni e consumato e non le nascondo che personalmente lo gradisco di più.

Anonimo ha detto...

io dico l'imprenditore potrà essere in difficoltà ,oggi non è facile tenere assunto un dipendente figuriamoci undici ,allora anche il dipendente per poter mantenere il suo posto potrebbe andare incontro al datore di lavoro. alla fine se non si trova una soluzione il datore di lavoro potrebbe chiudere e l'operaio sta a casa , ci perderebbero tutti e due non vale la pena trovare una soluzione che faccia lavorare tutti e due

Anonimo ha detto...

il 90% dei nostri cosìdetti "imprenditori" sono soltanto degli sfruttatori di manodopera schiavizzata. tengono i loro schiavetti al guinzaglio corto, senza alcun diritto, sottopagati, sfruttati e maltrattati così non solo psicologicamente

Anonimo ha detto...

Posso solo lontanamente immaginare la mente arguta che ha postato l'ultimo commento, vista la saggezza che sgorga da questa profonda riflessione. Magari avrai 14 anni, anche se a quell'eta conosco molti ragazzi che fanno dei ragionamenti brillanti. Se non hai 14 anni, mi spiace molto per te! Perche vuol dire che invece di studiare ti sei limitato ad ascoltare quello che si diceva nella piazza del paesino dal quale forse provieni. Certe cose non venivano dette nemmeno hai tempi dell'occupazione delle fabbriche. Vergogna

Anonimo ha detto...

La vergogna e di chi sfrutta i dipendenti per mesi e poi non li retribuisce scappando con la cassa ! Esprimere le proprie idee non è vergogna ma contrariamente a quello che dice lei è sinonimo di libertà, quella stessa libertà che impedisce a lei di guardare al di la del proprio naso.

Anonimo ha detto...

Non capisco questo accanimento nei confronti dei proprietari del centro commerciale. Non sono loro i titolari del supermercato e non spetta a loro il compito di assicurare lo stipendio ai dipendenti del supermercato. Il centro commerciale ha dato lavoro a molta gente e dovreste soltanto essere grati ai proprietari. Solidarietà per i dipendenti, dispiace per la loro situazione.

Anonimo ha detto...

e chi ha mai dato responsabilità al Centro Commerciale ? è solo un discorso di " IMMORALITÀ' " se sai che un tuo affittuario si è comportato così con 11 Famiglie riducendoli alla fame dopo aver fatto il proprio lavoro, e gli dai ancora delle possibilità nel tuo Centro Commerciale vuol dire che anche tu lo faresti. Il giudizio non lo daranno gli Ex Dipendenti ma lo darà la comunità di Cropani che a mio parere a già espresso il dissenso. Se poi vogliamo giustificare un atteggiamento chiaro rivolto solo ed esclusivamente ad avere più denaro in tasca, basta dirlo senza fare inutili parole.

Anonimo ha detto...

Un'azienda che non paga i propri dipendenti, sicuramentennon ha pagato la locazione dei locali, quindi sicuramente la proprietà ha subito dei danni di gran lunga maggiori, sia se parliamo di cifre e sia se parliamo di danni all'immagine. Di conseguenza la vittima non può essere carnefice quindi complice o tanto meno essere considerata tale, a rigor di logica. Non esiste solo il bianco e il nero, il pettegolezzo e le voci di piazza, queste sono partorite da bugie e cattiverie. Come si suol dire: "non fatevi riempire il culo di scarpe vecchie", lavarsi la bocca con le frottole per divulgarle è un'offesa a se stessi e alla propria intelligenza. Razionalità.

Anonimo ha detto...

chi avrà ragione ?
avranno rifiutato loro il concordato con la proprietà ? o saranno stati consigliati (e male) da qualcuno.
vedremo.

Anonimo ha detto...

Ribadisco, "poco intelligenti" ... By jamma belli

Anonimo ha detto...

Ma quale scarpe vecchie e frottole, difendere lindifendibbile e assurdo. Questi sono lavoratori che non sono stati pagati per il lavoro già fatto si e capito o no , o si legge solo quello che si vuole leggere ? La razionalità la cerchi nel suo modo di pensare !

Anonimo ha detto...

Caro " jamma belli", noto con interesse che legge il Blog, questo fa presagire un suo diretto interessamento alla cosa ! Comunque se per lei Intelligenti significa approfittarsene della cosa sguazzandoci dentro e magari facendo assumere qualche parente nella nuova società , le do una brutta notizia ! In Italia ci sono migliaia e e migliaia di persone a suo dire " Poco intelligenti " o magari voleva dire opportuniste, queste persone vengono dette anche " ONESTE " non so se conosce bene il significato di questa parola, cerchi sul internet tramite google " Onestà o essere onesto " cosi magari riuscirà a capire ( la vedo difficile).
Sanguisuga

USB ha detto...

exCarrefour – Cropani : tregua sindacale !!

dopo l’incontro di ieri in prefettura con la richiesta della USB di far sedere la proprietà ad un tavolo per stabilire il pagamento delle spettanze ai lavoratori.
Stamani alle ore 8,30 nella sede del comune di Cropani alla presenza del sindaco e degli agenti della digos di Catanzaro – per evitare il peggio - si è svolta una lunghissima trattativa sul pagamento delle spettanze.
La USB non ha ceduto sul piano dei diritti dei lavoratori che rivendicavano il pieno pagamento di TUTTI gli arretrati di 11 anni di lavoro - non l’accordo assurdo e capestro che ha portato al licenziamento quello di lasciare alla ditta ai “grandi “ imprenditori nostrani 5 anni di anzianità ferie, 13° 14° ed altri emolumenti.
La trattativa si è prolungata fino a tarda mattinata alla fine i “nostrani padroni” hanno ceduto con un “”accordicchio”” che come USB giudichiamo insufficiente , ma nell’interesse dei lavoratori senza stipendio da mesi per il momento abbiamo acconsentito.

La ditta si impegna subito a corrispondere un assegno di parte dei soldi dovuti - tra 15 giorni un’altra parte e tra trenta giorni ci siederemo nuovamente al tavolo delle trattative per verificare l’andamento dei pagamenti e la conclusione con i conti definitivi dovuti ai lavoratori.

Diciamo che, siamo con l’ascia di guerra sotterrata perché insoddisfatti “dell’accordicchio”, quindi la partita sindacale è solo rimandata di 30 giorni infatti abbiamo deciso unitamente ai lavoratori che a partire dall’inizio delle festività natalizie precisamente l’8 dicembre, riprenderemo la lotta con la richiesta del pagamento dei soldi dovuti prima che succeda come il periodo estivo dove gli incassi si sono triplicati ed i lavoratori NON sono stati retribuiti.
Lo shopping natalizio questa volta lo faremo fallire , le tredicesime in quel comprensorio dovranno spenderle in altri supermercati non certo alla nuova Simply.!!!!!

Sabato 9 novembre 2013
USB
Antonio Jiritano

Anonimo ha detto...

Ma l'usb tutela il lavoratori o punisce gli imprenditori ?! Dell'"accordocchio" non siete soddisfatti ...voi?! Far fallire lo shopping natalizio?! Dovreste levarvi dalle palle solo per le panzane che scrivete (tipo quella della messa in vendita delle fedi nuziali) e per i pericoli che fate correre ai lavoratori, (tipo qualche denuncia) quando l'unico obbiettivo per loro sarebbe solo ed esclusivamente quello di recuperare ciò che gli spetta. Voglio ricordare che l'attività è situata in un centro commerciale con "altri negozi".Se poi volete che vi si battano le mani come si fa al circo con gli animali ammaestrati fate pure. Ridicola politica spicciola, tipica della negativa propaganda politica. A quanto pare l'accordo è stato raggiunto e gli ex titolari sono intenzionati a onorare i debiti con l' ex personale. Quindi usb, il vostro ruolo?!?!?! Un cropanese

P.s. : il post dell'usb è scritto con i piedi.

Anonimo ha detto...

Da uno degli Ex Lavoratori del Carrefour di Cropani Centro Commerciale la Torre. Riconosco nell'USB l'unico sindacato che in questa brutta vicenda ha saputo stare al fianco del lavoratore e lottare fino in fondo per ottenere quello che di sacrosanto è rimasto in questo territorio martoriato, LA NOSTRA PAGA DI 4 MESI E MEZZO INGIUSTAMENTE E ANCORA TRATTENUTA DALL AZIENDA, quello che lei definisce un accordo ancora non si è concretizzato e visto che di fesserie in questa vicenda ne abbiamo sentite tante, non è corretto che lei giudichi la vicenda chiusa, nello specifico e giusto per farle capire " ANCORA I NOSTRI SOLDI LI HANNO LORO E NON NOI ". Concordo a pieno con i modi di fare degli USB, a mio parere se avessero seguito la vicenda da prima non ci saremmo trovati in queste condizioni. Le bestie ammaestrate stanno da altre parti si guardi in giro ce gente che difende l'indifendibile pur di tutelare i propri interessi economici, mi spiace che questo stupendo territorio non merita tutto questo. Un Cropanese senza soldi non per sua volontà

domenico dragone ha detto...

al Cropanese ......sarai senza soldi ma hai qualcosa che in tanti non hanno ( onestà e dignità) e ai signori che si definiscono imprenditori e mi scuso per quelli onesti dico che quando uno lavoratore lavora deve essere pagato, imprenditori e datori di lavoro vendetevi qualcosa ma pagate i vostri dipendenti -

Anonimo ha detto...

Per la cronaca, quella vera: non avete voluto ne i soldi e ne il lavoro. Per uno che doveva fare la guerra personale avete pagato tutti, perdendo di vista l'obiettivo principale(parole di uno di voi in un bar). Sig.Dragone mi meraviglio di lei : " vendetevi qualcosa ma pagate i vostri dipendenti" la forma è abbastanza dialettale e in politica non va bene. Quanto ai beni da vendersi, le assicuro che gli imprenditori hanno lavorato quanto i dipendenti per farsi un patrimonio peró se mi permette, rischiando qualcosina in più, compresa la situazione che si è creata ultimamente. La barca quando affonda, affonda per tutti, bisogna solo decidere se fare alla "schettino" e abbandonarla o cercare di recuperare il recuperabile. L'impresa la banca e la famiglia sono alla base della funzionalità sociale, in Italia non va esattamente così in questo momento, ma questa è educazione civica scolastica.

Anonimo ha detto...

quali sono i risultati ottenuti dai sindacati compreso usb ?

Anonimo ha detto...

La cosa più importante che ha ottenuto USB a mio parere e in parte anche questo blog e che si è riuscito a portare allo scoperto gente come voi che per denaro vi siete venduti la dignità umana . E ancora per difendere l indifendibile tirate fuori storie fantastiche su chi discute in un bar, auguro a voi è alle vostre famiglie lo stesso trattamento perché è proprio in queste famiglie che prolifera il fallimento del sistema italiano. Invece di ascoltare le parole in un bar e utilizzarle a vostro piacimento andate a rivedere quello che i vostri padri hanno costruito e come lo avete distrutto. Dignità umana solo pura dignità umana

Anonimo ha detto...

Da uno degli Ex Dipendenti. Visto che dice con tanta sicurezza che non ho voluto i soldi e ne il lavoro. Perche non me li da lei i miei arretrati e poi si fa rimborsare visto che è cosi amico della proprietà. Facciamo cosi ci incontriamo in piazza davanti a tutti e lei fa la sua buona azione... Attendo l appuntamento cosi avviso i miei colleghi che di battaglie personali non se ne fregano nulla ma hanno il solo problema si mandare avanti la famiglia... Oppure potrei lavorare per lei mi paga quattro mensilità e mezzo in anticipo e io fra quattro mesi e mozzo vengo a lavorare da lei..... Sei solo ridicolo

domenico dragone ha detto...

sono Domenico Dragone e rispondo volentieri anche se avrei preferito rispondere a uno che si firma con nome e cognome, quando dico che gli imprenditori si devono vendere qualcosa non lo dico a vanvera o al bar giocando a carte, sappi che il sottoscritto ha fatto un anno di cassa integrazione e tre di mobiltà, posso dire di avere percepito fino all'ultimo euro da parte del mio datore di lavoro" Koelliker Automobili di Milano" non ha esitato a mettere in vendita alcuni beni di valore tipo quadri e collezioni varie, alcuni immobili sono in vendita....se avrai letto qualche giornale alcuni imprenditori si sono suicidati o sono andati anche a fare rapine per dare il dovuto ai propri dipendenti, ecco perchè dico che ci sono imprenditori e imprenditori onesti e non.....immagina l'imprenditore che ai figli gli può dare da mangiare e quelli dei suoi dipendenti non mangiano pur sapendo che il datore di lavoro gli deve dare anche gli arretrati , la barca se affonda è dell'imprenditore e non aggiungo altro, credo che abbia capito quello che voglio dire, ma sono sempre a disposizione su qualsiasi chiarimento sul mio scritto, cordialità domenico dragone

Anonimo ha detto...

Non è una questione di amicizia che tra l'altro non c'è, è solo un'opinione diversa e tengo a precisare che chi scrive non è uno che sta meglio di voi, che il lavoro fino a 20 giorni fa lo avevate!!!! Io l'appuntamento te lo darei sul serio e sai perchè?! Certamente non per un sostegno economico, vista la premessa, ma date le argomentazioni degli ultimi post, noto con dispiacere che vi piace essere chiamati "poverini" e le campane che non suonano come vi piace fanno parte della gente cattiva, delle famiglie che rovinano il sistema italiano (addirittura). Sappiate che avete la compressione di tutti, ma non la giustificazione per determinati atteggiamenti, la corda per spezzarsi deve essere tirata da entrambi i lati. Parabola significa, ognuno ha le sue colpe. Per quanto riguarda il ridicolo, non sono io che mi sono incatenato alle serrande do un supermercato per rivendicare i miei diritti, ci sono altri metodi...diversi da quelli alla Mario Merola. Mi pare che il supermercato sia stato aperto e con altrp personale suppongo, quindi i vostri metodi quelli dei sindacati, o di chi vi ha consigliato, non abbiano dato buoni frutti. Non si disquisiva su chi ha ragione o meno si trattava invece di una vicenda, una reazione e un risultato finale. Solo che le cose si potevano risolvere più tranquillamente perche il caos, soprattutto in situazioni come questa non porta molte cose buone..per tutti.

Anonimo ha detto...

E' doveroso a questo punto ringraziare il Sig. Dragone che ha voluto darci a tutti uno spaccato di storia di quella che è stato un imprenditore onesto che non è scappato con la cassa nascondendosi dietro un Concordato fallimentare. Per quanto riguarda l'incontro quando vuole visto che non so perche vorrebbe incontrarmi, magari ci facciamo una bella foto e la mettiamo sul blog di Emilio. Non mi considero e non mi considererò mai un ridicolo al contrario, visto che la mia dignità e stata calpestata non ho nulla da perdere anche ad incatenarmi 8 dicembre se le cose non verranno sistemate per benino per me ed i miei colleghi. L'azione sindacale brucia a gente come voi che con i Lavoratori avete fatto il bello e cattivo tempo. Il resto lo lasceremo alla storia ed al giudizio della gente onesta.

Anonimo ha detto...

Cara popolazione di cropani marina e d'intorni! Perchè non facciamo così: NESSUNO DI NOI ANDRà A COMPRARE PIù AL SUPERMERCATO SIMPLY!
VOGLIAMO CHE I PRODOTTI FACCIANO LE RAGNATELE SUGLI SCAFFALI FINCHè I DIPENDENTI NON VENGONO PAGATI FINO ALL'ULTMIO CENTESIMO!!!!!
Caro Domenico Dragone, lei parla di imprenditori onesti ma le devo dire che qui io calabria sono rarissimi. qua la gente lavora per 400/500 euro al mese e si fa 10/12 ore di lavoro al giorno, viene trattato a pesci in faccia dai "PADRONI", senza diritti, a chiamata (nel senso che il giorno prima ti dicono se devi andare a lavorare il giorno dopo), senza la benchè minima sicurezza economica.
Quando ai cosidetti "imprenditori" gli affari andavano a gonfie vele gli stipendi dei dipendenti/schiavi sono sempre gli stessi. quando gli affari vanno male, prima li fanno lavorare e poi non li pagano affatto, mentre loro continuano a guidare le loro macchine da 50.000 euro

Anonimo ha detto...

sono favorevole alla proposta di chi mi precede, BOICOTTIAMO GLI IMPRENDITORI ( PRENDITORI) E MANDIAMOLI A CASA. quando non avranno più nulla si renderanno conto che il mondo gira e quello che si semina si raccoglie. Svegliamoci italiani

domenico dragone ha detto...

sono sempre pronto a fare foto e incatenarmi con voi, quando uno lavora deve essere pagato( vi pregherei di leggere tutti i commenti anche questi almeno avrete un quadro completo del perchè io scrivo e rispondo ( domenico dragone ha detto...
al Cropanese ......sarai senza soldi ma hai qualcosa che in tanti non hanno ( onestà e dignità) e ai signori che si definiscono imprenditori e mi scuso per quelli onesti dico che quando uno lavoratore lavora deve essere pagato, imprenditori e datori di lavoro vendetevi qualcosa ma pagate i vostri dipendenti -
10 novembre 2013 11:30

Anonimo ha detto...
Per la cronaca, quella vera: non avete voluto ne i soldi e ne il lavoro. Per uno che doveva fare la guerra personale avete pagato tutti, perdendo di vista l'obiettivo principale(parole di uno di voi in un bar). Sig.Dragone mi meraviglio di lei : " vendetevi qualcosa ma pagate i vostri dipendenti" la forma è abbastanza dialettale e in politica non va bene. Quanto ai beni da vendersi, le assicuro che gli imprenditori hanno lavorato quanto i dipendenti per farsi un patrimonio peró se mi permette, rischiando qualcosina in più, compresa la situazione che si è creata ultimamente. La barca quando affonda, affonda per tutti, bisogna solo decidere se fare alla "schettino" e abbandonarla o cercare di recuperare il recuperabile. L'impresa la banca e la famiglia sono alla base della funzionalità sociale, in Italia non va esattamente così in questo momento, ma questa è educazione civica scolastica.
10 novembre 2013 13:39
ultimamente gli operai non li trovi nelle fabbriche ma sui tetti , gli imprenditori si sono arricchiti anche grazie al lavoro svolto dai dipendenti , di solito il capitano lascia la nave per ultimo .....per favore ma come fate a paragonare un imprenditore al capitano schettino, in questo Super Mercato quando sono in ferie vengo spesso a fare la spesa , non ci verrò più e come me saranno in tanti , l'imprenditore siccome mangia credo che anche i dipendenti devono mangiare..e deve pagare i dipendenti anche a costo di vendersi un rene, io la penso cosi ma è pur sempre un mio pensiero personale, io sono andato via dalla calabria che avevo 15 anni , ora ne ho 58 ma da quello che vedo e leggo le cose non sono cambiate per nulla , ho letto anche che vi fanno firmare una busta paga e poi la cifra non è quella....questa è la mia vostra terra Calabria tanta amata e odiata, auguri a tutti. d.d

Anonimo ha detto...

vorrei ringraziare il signor Dragone
per i suoi commenti a favore dei dipendenti lavoratori che onestamente hanno lavorato e devono essere pagati grazie

Anonimo ha detto...

Domè qua in calabria l'improvvisato imprenditore pur di non pagare fa carte false altro che vendersi per pagare i suoi debiti, non si vende la macchina figuriamoci se si venderebbe un rene...

Anonimo ha detto...

Visto il periodo di profonda crisi e tutte le persone che non riusciamo a trovare lavoro,avete ancora il coraggio di lamentarvi? Vi hanno offerto di lavorare a tempo indeterminato e di prendere quello che avanzate in comode rate di 24 mesi e avete ancora il coraggio di parlare? Questa protesta è un'offesa a tutti coloro che non riescono a trovare nemmeno un lavoro part time!!!

Anonimo ha detto...

Concordo aggiungendo "chi lavora ha gli stessi diriti di chi ha lavorato ", che volete fate?! Boicottare?! così altre 11 persone perderanno il posto di lavoro ?! Complimenti per la decisione ponderata!!!!

Anonimo ha detto...

La paura fa 90..... e dite ai Vostri attuali titolari di pagare i vecchi dipendenti che ancora aspettano....... Cosi ne rimangono solo 11 da pagare e non 22.

Anonimo ha detto...

per il signor Dragone hai letto gli ultimi commenti, adesso siamo noi a non doverci lamentare , dicono che ci daranno il dovuto fra 24 mesi intanto mangiamo ( aria fritta ) e se noi non accettiamo n.b Questa protesta è un'offesa a tutti coloro che non riescono a trovare nemmeno un lavoro part time!!!
14 novembre 2013 17:02...... e noi che facciamo? lavoriamo e non veniamo pagati ... sono arrivati a scrivere che boicottiamo chi vorrebbe lavorare, roba dell'altro mondo , ma dite ai vostri xxxxxxx di pagarci .

Anonimo ha detto...

DA QUELLO CHE SI INTUISCE VOLEVATE TUTTO è SUBITO,ALLA FINE CI AVETE RIMESSO IL POSTO DI LAVORO.
NON ERA IL CASO DI MEDIARE CON LA PROPRIETA'? CHE POI ALLA FINE DA COME SI DICE SEMPRE SU QUESTO BLOG PAGHERA' GLI ARRETRATI.
SE è VERO CHE PAGHERA' GLI ARRETRATI CHE SCOPO AVREBBE AVUTO A LICENZIARVI?

Anonimo ha detto...

Basta con questo vittimismo, vi avrebbero pagato in 24 mesi e se "accettavate" il posto di lavoro avreste percepito il normale stipendio. In questa situazione vi ci siete messi soli soli ed è ora che la smettete, perche oltre a disturbare chi ancora lavora, state diventando una barzelletta. Parabola significa : risolvetevi il problema, ma in silenzio perche sono caxxi vostri ed ora avete rotto. Non si parla di altro che di questi quattro imbecilli che non sanno nemmeno con chi prendersela. Non sono ne un dipendete simply ne faccio parte dei vostri affari, in un blog si espongono le proprie opinioni e si leggono quelle degli altri e non tutti stanno dalla parte di quello che all'apparenza sembra il più debole e che potrebbe sembrare quello che ha ragione. Pure con santa ragione, siete stati affrettati istintivi e mal consigliati. Ora i nodi sono venuti al pettine e i discorsi,le trattative e le parole spese non sono più argomenti aziendali o di diritto del lavoro,ma pettegolezzi di strada e vi assicuro che avete fatto una figura di merda con tutti, perche ora tutti sanno la verità. Un amico

Anonimo ha detto...

MA PERCHE VI OSTINATE IN QUESTI POST, FORSE UN VANO TENTATIVO DI GIRARE LA FRITTATA ? NON SI E' CAPITO FINO A QUANDO QUESTA STORIA NON VERRA' GIUSTAMENTE RISOLTA ECONOMICAMENTE SARA' COMUNQUE COSI. E QUALE VERITA' DOVRA' SAPERE LA GENTE ? CHE NON SIAMO SCESI AD UN RICATTO BELLO E BUONO, SE FIRMI TIENI IL TUO POSTO DI LAVORO E CI RIMETTI UN MUCCHIO DI SOLTI ALTRIMENTI A CASA. IL VITTIMISMO LO STATE FACENDO VOI. La gente per capire non ha bisogno della mia o della tua visione delle cose, la gente ha già capito tutto quello che è successo e ha dato il suo giudizio. Cosi facendo offendete solo l'intelligenza del lettore.

Anonimo ha detto...

Caro sig.so caxxi vostri sarebbe così gentile a rispondere a questa domanda?:se a lei le avessero proposto di continuare a lavorare perdendo gli scatti d'anzianità maturati(100euro al mese),perdendo 5 anni di permessi-roll e ferie non retribuiti(nel mio caso 8.000 euro)e se nel caso la vecchia azienda per qualche motivo bloccasse i pagamenti dei famosi 24 mesi(che a norma di legge é illegale)avrebbe accettato di firmare questo ricatto? La informo inoltre che ognuno di noi aveva accettato di regalare le ore di straordinario fatte(nel mio caso solo gli ultimi tre anni sono oltre 6.000 euro).Mi dispiace che lei sia uno dei pochi a non aver capito che tra tutti noi 11 dipendenti ci sono in ballo oltre 270 mila euro e dobbiamo combattere ogni giorno ad affrontare la spese giornaliere e le banche che chiamano per le rate di mutuo non pagate solo perché un imprenditore non ha saputo gestire al meglio la propria azienda e le faccio presente che il punto vendita di Cropani ha chiuso in positivo il 2012 quindi i dipendenti hanno lavorato bene.Lo sciopero é un nostro diritto e se a lei non va bene pazienza ce ne faremo una ragione,abbiamo tanti nostri clienti che sono con noi e se i patti non verranno rispettati continueremo la nostra protesta fin quando non raggiungeremo il nostro scopo recuperare tutti i SOLDI CHE CI SIAMO GUADAGNATI.

domenico dragone ha detto...

ho commentato sul blog e continuo a dire che i lavoratori devono essere pagati, un buon imprenditore doveva mettere da parte i soldi che deve dare ai propri dipendenti , se non lo ha fatto è giusto che si vende qualche sua proprietà ....anche i figli dei dipendenti devono mangiare se poi è cattolico basterebbe leggersi i vari comandamenti compreso il Padre nostro
Preghiera Padre nostro
Padre Nostro che sei nei Cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno e sia fatta la tua volontà come in Cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male.
Amen.( commento che potrete leggere anche sulla pag.facebook di Emilio Grimaldi cordialità d.d

Anonimo ha detto...

Grazie Domenico per la tua solidarietà e vicinanza,sai bisogna vedere se quei 4 fratelli che hanno gestito fin ora l'azienda(anche se era a nome del padre e ora ne hanno fatto una tutta loro)sono cattolici i magari pensano che essere cattolici vuol dire fregare i dipendenti.
Grazie ancora un ex dipendente Carrefour.

Anonimo ha detto...

la verità è che in Calabria gli imprenditori, con la scusa che non si fanno molti guadagni e che il mercato è depresso, son liberi di fare ogni forma di ricatto ai dipendenti: accontentati dello stipendio, fai straordinari non riconosciuti, rinuncia ai giorni di ferie maturati, stai attento che se non fai quello che dico fuori ce ne sono a decine che ti possono sostituire. in Calabria il mondo del lavoro dipendente viaggia su due binari completamente opposti, il pubblico impiego gode di ogni diritto (anche quello di farsi i c. propri nell'orario di lavoro) i dipendenti del privato oltre che cornuti sono pure mazziati (se protestano vengono definiti rompiballe e litigiosi)

Anonimo ha detto...

avete ragione gli imprenditori sono tutti ricattatori.
vorrei vedere però se non ci fossero questi imprenditori in calabria cosa resterebbe?
ve lo dico io solo i parassiti statali i politici e sono peggio dei parassiti) e poi tutto il resto LA FAME MA FAME VERA.

Anonimo ha detto...

nessuno ha mai detto che tutti gli imprenditori sono dei ricattatori , di persone oneste ne abbiamo vero è che pagano gli stipendi e rispettano le classi operaie compreso i vari sindacati.
ma abbiamo anche quelli che non pagano i dipendenti , che fanno fare lavoro nero per non pagare e ci sono anche quelli che fanno firmare una busta paga con cifra x e al dipendente ne danno la metà.

Anonimo ha detto...

veramente io sostenevo esattamente che gli imprenditori in Calabria nella peggiore delle ipotesi sono sfruttatori e delinquenti, nella migliore ti pagano poco (sapendo benissimo che ti pagano poco anche se fanno finta di trattarti bene) poiché sanno che se vai via ne trovano altri e tu dovunque vai nei dintorni non trovi di meglio. e non dite che se la passano male che io di imprenditori senza il macchinone e la villa al mare non ne conosco.

Anonimo ha detto...

Si, è vero! Anche io ho visto un asino che vola! Tutti laureati in economia e commercio siete questi intelligentoni ! Ma il più bello è quello sulla religione cattolica, effettivamente si poteva "ingaggiare" anche il Papa visto che quello che è successo è anche un attentato alla Chiesa Cattolica.. bha

Anonimo ha detto...

gli ex dipendenti più che un Padre Nostro dovrebbero recitare un Atto di dolore che sicuramente conoscono visto che oltre ad essere economisti sono anche teologi

Anonimo ha detto...

gli ex dipendenti vogliono solo quello che gli spetta mio caro avvocato dell'imprenditore.
Noto che qualsiasi tocco di campana per voi ha lo stesso suono tranne che dare a Cesare quello che è di Cesare.

Anonimo ha detto...

Sapete cosa fanno gli imprenditori quando leggono i vostri commenti? Una bella e sana risata alla faccia della povertà. ...

Anonimo ha detto...

Credo che Se l'azienda da agli ex dipendenti tutto quello che gli spetta e dico TUTTO non hanno motivo di stare a protestare e quindi sarebbero tutti contenti,siccome credo che quest'imprenditoricchi vogliono fregare i dipendenti come volevano fregarli con quell'accordo che gli avevano proposto per rimanere con loro allora fanno bene a protestare impedendo al supermercato di lavorare perché gente così non merita di fare l'imprenditore,soprattutto nel nostro paese.Che vadano a lavorare invece di vivere nella ricchezza sulle spalle dei dipendenti.

Anonimo ha detto...

Purtroppo la maggior parte degli ex dipendenti sanno di aver fatto un grande sbaglio...!!! Qualcuno...li ha davvero consigliati male!!! Peccato per loro

Anonimo ha detto...

Quindi rileggendo i commenti, l'azienda doveva pagare 11500 € al mese per due anni, che dovrebbe fare circa 1000 per ex dipendente. E voi non avete accettato (nemmeno i 1000 € più il posto si lavoro) allora adesso si può sapere si che cosa vi lentate visto che la volontà di essere pagati l'avete vista, pretendevate che in un momento come questo il "l'imprenditore cattivo" prendeva il blocchetto degli assegni e su due piedi cacciava 270000 €, e allora tutta la manovra per riaprire a che cosa servivano?! Cioè, se aveva i soldi chi glie lo faceva fare si riaprire, fare altri debiti ecc ecc ?! Il vostro discorso non fila affatto.

Anonimo ha detto...

esprimo la mia più viva solidarietà nei confronti di queste persone che rischiano di perdere il loro lavoro...sono indignato soprattutto nei confronti delle autorità competenti..l'ispettorato del lavoro soprattutto ( da sempre inesistente e inutile organismo ) che va a fare verifiche soltanto a chi vuole creare problemi...mentre nulla fa contro le decine e decine di imprenditori che letteralmente sfuttano i dipendenti, lavoro nero o altro..sapete cosa fanno a San leonardo di cutro ( KR )? fanno fare richiesta di assegni familiari ai loro dipendenti e poi se li tengono loro oppure decurtano lo stipendio al dipendente compensandolo con gli ANF ( il chè è la stessa cosa )..oppure in un noto supermercato di Botricello? ( facente parte di una importante catena)..ufficialmente tutti in cassa integrazione e tutti partecipano ad un corso di formazione in azienda, ma in pratica stanno lavorando ( con tanto di straordinari non pagati ) e producendo per l'imprenditore, in più l'azienda tramite i loro aguzzini, ( drettori leccaluco e ispettori frustrati e senza scrupoli ) li fanno lavorare angustiandoli con minacce di licenziamento e illazioni varie ( mobbing violentissimo)..e l'ispettorato che fa?..nulla, nulla , nulla, Calabria schifosa, Calabresi schifosi. ( un Calabrese arrabbiato ).

Anonimo ha detto...

Be da Calabrese cominci a denunciare come hanno fatto questi 11 Ex lavoratori, se si vive nel silenzio si da adito a queste aziende di fare i propri comodi sulle spalle dei lavoratori e cosa ancor più vergognosa si trova ancora della gente in giro come in questo caso disposta a difendere questi personaggi solo per sguazzare e fare i porci comodi propri facendo assumere parenti e amici... Meditate Calabresi Meditate

Anonimo ha detto...

Rispondo al post delle 9:55,da quello che so i dipendenti non hanno accettato perché i 1000 euro che dici non erano garantiti dalla vecchia azienda e in caso non li ricevevano non potevano chiederli alla nuova azienda(che sono le stesse persone della vecchia azienda) in poche parole un raggiro che la nuova e vecchia azienda aveva messo in piedi per mettergliela nel c.... ai dipendenti.Ps impara a scrivere.

Anonimo ha detto...

VORREI RISPONDERE A QUESTO COMMENTO
Anonimo ha detto...
Sapete cosa fanno gli imprenditori quando leggono i vostri commenti? Una bella e sana risata alla faccia della povertà. ...
18 novembre 2013 20:30
SAPETE DOVE DOVREBBERO STARE QUESTI IMPRENDITORI?
IN GALERA
E NON CONTINUATE A FARNETICARE I DIPENDENTI DEVONO ESSERE PAGATI FINO ALL'ULTIMO EURO.

Anonimo ha detto...

Effettivamente rileggendo e correggendo mi è scappato qualche articolo e la forma può sembrare grammaticalmente scorretta, il concetto penso sia stato chiaro visto che lo hai capito anonimo delle 19:47, però ora ti chiedo: ad oggi quei 1.000 € al mese, sono garantiti!?!?! Oooi BABBU!!

Anonimo ha detto...

non c'è bisogno di saper leggere o scrivere quello che certo che se hai una famiglia sulle spalle non ti puoi permettere il lusso di rifiutare un lavoro anche sottopagato, perchè se ci guardiamo intorno non so quali prospettive abbiamo. da come si dice la società aveva un debito verso i dipendenti che si impegnava a onorare, da parte loro chiedevano qualche sacrificio. che sembra non ci sia stato oppure gli è stato consigliato di non fare.
il risultato è stato questo.
chi avrà torto? chi avrà ragione?
intanto hanno preso altri dipendenti e precedenti sono a casa.

Anonimo ha detto...

Ora che la situazione sembra più chiara,è innegabile che i dipendenti siano stati mal consigliati e abbiano agito frettolosamente senza guardare in faccia la realtà...! Oggi garanzie non ne da nessuno e rifiutare un lavoro a tempo indeterminato più percepire nel tempo ciò che avanzi e davvero incredibile!!! Avrei voluto essere io(e penso tanti altri)in questa situazione...!!!

Anonimo ha detto...

E se la vecchia azienda non avesse pagato i famosi 1000 euro(che poi non erano mille ma molto di meno)il dipendente a chi si sarebbe dovuto rivolgere me lo sai dire?e poi come fa la nuova azienda a pagare vecchi dipendenti se per loro é destinato solo il 2.5% dell'incassato attuale?ti rinfresco la matematica perché non la sai,su 100mila euro di incasso mensile(quel supermercato secondo me non incassa più di 100mila euro al mese)la somma destinata agli ex dipendenti é di 2.500 euro,come fai a pagarli tutti se devi dare 1000 euro a testa?ora vai davanti allo specchio e dici u babbu su eu 100 mila voti.

Anonimo ha detto...

Intanto venivate riassunti a tempo INDETERMINATO e prendevate lo stipendio,in più ogni mese vi arrivava una parte di ciò che avanzavate. Ora invece siete senza lavoro,niente stipendio e il vecchio lo prenderete sempre nello stesso modo... Chi è u Babbuuuu? Mi sa che più che lavorare avete preferito prendere i soldi "senza lavorare" tramite la mobilità,altrimenti la cosa è inspiegabile!!!

Anonimo ha detto...

M chici va in quel centro commerciale? È una catapecchia

Anonimo ha detto...

Il problema si pone nel momento in cui la vecchia azienda non paga più la parte che il dipendente avanza(che l'intenzione era quella)il dipendente a chi si sarebbe dovuto rivolgere se il contratto con la nuova azienda(sempre le stesse persone della vecchia)diceva che in caso di mancato pagamento il dipendente non doveva rivolgersi alla nuova azienda?leggiti sopra il comunicato dei dipendenti se non lo hai letto,se poi lo hai letto e non capisci mi dispiace per te ma l'inteliggenza non é di tutti.

Anonimo ha detto...

Quindi sarebbe tutto un processo all'intenzione ?! A bhe allora!! In più È PER LEGGE che gli ex dipendenti non si sarebbero potuti rivolgere alla nuova azienda per il credito che reclamano, semplicemente perchè sono un NUOVO SOGGETTO GIURIDICO, anche se i rappresentanti sono gli stessi della vecchia società. Non c'era bisogno di firmate proprio nessuna rinuncia. Mi sa di bufala!

Anonimo ha detto...

Cercate invece di non prendere in giro l'intelligenza delle persone!!! Cos'è cambiato non accettando il lavoro a tempo INDETERMINATO? Con il vecchio siete sempre nelle stesse condizioni... Non nascondetevi dietro a un dito,la verità è che avete preferito la mobilità al lavoro!!! Alla faccia di tutte le persone che farebbero di tutto per avere un lavoro anche a tempo DETERMINATO

Anonimo ha detto...

La legge prevede che le due società siano corresponsabili nel debito verso i dipendenti,la nuova azienda non voleva perché se si facevano le cose a norma di legge i dipendenti non avrebbero preferito la mobilità ma il lavoro e visto che il nuovo contratto era solo una presa per il c... Per i dipendenti allora meglio la mobilità.Toglimi una curiosità,perché non riesci a capire? lo fai, ci sei,o sei uno vicino all'azienda perché se così é,é inutile che perdo tempo con te a risponderti ti ignoro e scrivi quanto vuoi.

Anonimo ha detto...

sono veramente fantastici tutti questi che sostengono che i dipendenti dovevano rinunciare a tutto il dovuto (anche alla mobilità che è un diritto) poiché i nuovi proprietari, che sono i vecchi, gli offrono un lavoro. così tra pochi anni potranno di nuovo ricattarli su ferie, straordinari e tutto il resto. insomma è chiaro che qui in Calabria il dipendente lo deve sempre prendere ....

Anonimo ha detto...

In Calabria stanno chiudendo tutte le aziende e invece di chiedersi il perchè si fa il processo a chi dava lavoro...è giusto essere retribuiti del proprio lavoro ma è ingiusto accanirsi se il proprio titolare o ex cerca di far sopravvivere la propria azienda provando anche in qualche modo a fare fronte ai propri debiti. È vero che tutela se stesso, ma per riflesso anche chi lavora per lui o in questo caso chi lavorava...tutto il resto ha tutta la forma di un'azione di boicottaggio ...Per bruciore di culo

Anonimo ha detto...

Tanto di cappello agli imprenditori seri che cercano di far sopravvivere la propria azienda l'importante che non lo facciano sulle spalle dei dipendenti,soprattutto se i dipendenti tipo quelli di Cropani fanno il proprio lavoro in maniera impeccabile.Un serio imprenditore vende auto e case per far sopravvivere la propria azienda e di riflesso i dipendenti,non va a giocarsi i soldi guadagnati in borsa e altro perdendo tutto, e poi rifarsi sulle spalle dei dipendenti.

Anonimo ha detto...

l'imprenditore rischia in proprio e quando le cose vanno bene guadagna in proprio (si fa i soldi lui, non i dipendenti). non capisco perché invece se le cose vanno male, a perderci devono essere anche i dipendenti. perché state tranquilli che l'imprenditore i soldi per vivere in tempo di crisi li ha accumulati ed eccome.

Anonimo ha detto...

Augurandoci che adesso la maggistratura faccia luce su questa vicenda, non tralasciando che il debito verso questi ex dipendenti ammonta a quasi 250 mila euro fra liquidazioni stipendi e ferie. NON DEVE FINIRE COSÌ. In nome dell onestà umana !

Anonimo ha detto...

Cose da pazzi...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/02/catanzaro-supermercato-paga-gli-arretrati-ai-licenziati-ma-gli-assegni-sono-scoperti/

anche la stampa nazionale ne parla, ma dove sta la magistratura

Anonimo ha detto...

quindi senza posto di lavoro è senza arretrati ?
mi sa che sono stati consigliati male

Anonimo ha detto...

Sono una cliente del supermercato Simply di Cropani,dico agli ex dipendenti di finirla con queste falsità,perchè la gente è solidale,ma non scema. Non è vero niente che gli assegni erano scoperti in quanto questa mattina chiedendo spiegazioni,anche abbastanza seccata,su quello che avevo letto e che quindi era successo,mi veniva con grande disponibilità e nello stesso tempo delusione,fatta vedere addirittura la ricevuta del bonifico effettuato,che accerta la data di accredito di Lunedì 2/12/2013. Come si fa a dichiarare in pubblico falsità del genere?

Anonimo ha detto...

Miei cari dipendenti se il fatto del bonifico è vero,avete fatto davvero una pessima figura e perso la fiducia di tutti. Le falsità e le cattiverie non porteranno mai la comprensione di nessuno...

Anonimo ha detto...

CARO CLIENTE, DELLA COSA NE VADA A PARLARE CON IL DIRETTORE DELLA BANCA DI CROTONE CHE ANCHE IERI CI HA CONFERMATO CHE IL BONIFICO E' ARRIVATO MARTEDI. LE FALSITA' NON SIAMO NOI CHE LE SCRIVIAMO

Anonimo ha detto...

Cara cliente (anche se non credo che lei sia una cliente perché so che i nuovi titolari lunedi non erano in sede ed é impossibile che le abbiano fatto vedere la ricevuta del bonifico lunedi quindi non dica c...te)il bonifico non è stato accreditato sulla banca lunedì ma bensì martedì infatti mercoledì i dipendenti dopo essere andati per ben 2 volte a Crotone spendendo 40 euro di benzina e più di 200 km sono riusciti a cambiare l'assegno.Ora mi chiedo se i dipendenti non avessero fatto uscire la notizia sui giornali anche nazionali gli imprenditoricchi avrebbero coperto gli assegni?bene invito da ex cliente del supermercato(e non metterò più piede in quel supermercato fin quando ai dipendenti non verrà corrisposto tutto il debito)tutti i clienti a fare come me non entrate a fare la spesa li questi imprenditoricchi che rovinano l'Italia devono andare a lavorare e via dal mio paese (Cropani) perché il lavoro va retribuito non possono venire nel mio paese a prendere per il c... la gente.Chiedo ai dipendenti di continuare a scioperare fino al recupero delle spettanze arretrate.

Anonimo ha detto...

E così sia ! Fino alla fine. In nome e per conto di tutti quelle persone oneste che risiedono nel territorio di Cropani e in nome di tutti quegli operai che vivono momenti tristi e non hanno la forza di dire BASTA.

Di più Distribuzioni srl ha detto...

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa della Di Più

Ancora una volta la Di Più Distribuzione Srl si trova sotto l’attacco mediatico del responsabile USB di Catanzaro, Antonio Iiritano, il quale continua a lanciare accuse completamente infondate all’azienda che, sino a poco tempo fa ha gestito il supermercato di Cropani Marina sito all’interno del Centro Commerciale “La Torre”, nonché ad offendere reiteramente la dignità e il decoro della famiglia che ne sta a capo.
Il sig. Iiritano che – si ribadisce ancora una volta – non ha mai partecipato ad alcuna trattativa in merito alla vicenda (non vantando alcun iscritto in azienda), al momento è affiancato da alcuni degli ex-lavoratori del punto vendita di Cropani ed insieme cercano di buttare altro fumo negli occhi dell’opinione pubblica, evitando accuratamente di giustificare il proprio comportamento illogico e sconsiderato che li ha portati a rifiutare seccamente la prosecuzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, senza alcuna perdita delle indennità previste dalla legge.
Contro le false affermazioni sostenute da questi signori e comparse sulla stampa degli ultimi giorni, la Di Più Distribuzione comunica che gli assegni consegnati ai lavoratori sono regolarmente coperti, tanto da essere stati già incassati (difatti gli assegni, al momento dell’incasso, non erano né scaduti, nè protestabili!).
E’ ovvio che si è cercata una nuova scusa per sostenere che l’operazione aziendale sia stata una “truffa” a danno dei lavoratori.
Quanto poi alla notizia del dichiarato fallimento da parte della Di Più Distribuzione, si precisa che nulla di tutto ciò è vero.
Si tratta di affermazione gravissime e di tali falsità, pertanto, gli stessi signori che le hanno sostenute, ne dovranno rispondere nelle opportune sedi giudiziarie penali e civili.
Duole in realtà constatare che, al momento, l’unico fallimento è quello del buonsenso di alcuni ex-lavoratori e di qualche sindacalista autonomo, nonché di alcuna stampa di parte che, prima di pubblicare determinate notizie, non tiene conto della validità e della serietà della fonte.
A tal proposito, a mezzo del presente comunicato, diffidiamo tutta quella stampa che continua a pubblicare qualunque notizia venga propinata dai signori di cui sopra senza averne prima, quantomeno, accertato la veridicità, nonché valutato l’eventuale contenuto diffamatorio.
Distinti saluti

Crotone, 04/12/2013

Di Più Distribuzione Srl

Anonimo ha detto...

Come mai la di più distribuzione non vuole sedersi ad un tavolo con il sindacato USB per decidere come verranno pagate le spettanze ancora dovute dalla di più ai dipendenti visto che l'USB ha chiesto un incontro scritto e verbale alla di più?

Anonimo ha detto...

Sono la cliente che ha scritto il 04/12/2013 alle 16:16 e vorrei rispondere a quello scostumato che afferma che io dica ca..te. Ho potuto verificare la vostra falsità,anche su me stessa,in quanto non lunedì(come afferma questo maleducato...),ma mercoledì mattina 04/12 ho detto di aver parlato e visto che la data di accredito del bonifico era Lunedì. A questo punto mi dispiace di essere stata solidale con voi fino a Mercoledì mattina

Anonimo ha detto...

Cara cliente(anche se so che non é una cliente ma una vicino all'azienda per questo confermo e ripeto lei continua a dire solo c...te)come dice il post sopra scritto a caratteri cubitali vada a parlare con il direttore della banca le confermerà che il bonifico é arrivato martedì mattina dopo che i dipendenti avevano messo la notizia sui giornali.Gli imprenditoricchi avevano detto ai dipendenti di andare a cambiare gli assegni lunedi e lo hanno fatto per fare un dispetto ai dipendenti perché sapevano che soldi sul conto non cé ne erano cosi i dipendenti lunedi hanno perso tempo e soldi di benzina per andare a Crotone.Da quello che so di clienti che come me che non vanno più in quel supermercato cé ne sono tanti il paese é piccolo e la gente mormora il comportamento che questi imprenditoricchi hanno avuto verso i nostri concittadini é totalmente sbagliato in quel supermercato ormai entrano pochissime persone e spero che ne entreranno ancora meno fin quando gli imprenditoricchi non risolveranno con gli ex lavoratori.

Anonimo ha detto...


È evidente che qualcuno...che sa di aver sbagliato lui e di conseguenza a fatto sbagliare anche i suoi colleghi,facendoli rimanere senza lavoro in questo momento di crisi profonda,stia cercando di giustificare in modo ridicolo i danni causati! Mea culpa

Anonimo ha detto...

È evidente che qualcuno...che sa di aver sbagliato lui e di conseguenza a fatto sbagliare anche i suoi colleghi,facendoli rimanere senza lavoro in questo momento di crisi profonda,stia cercando di giustificare in modo ridicolo i danni causati! Mea culpa

Anonimo ha detto...

Mi vedo costretto per l'ennesima volta chiarire alla Di Piu Distribuzione che il contratto propostoci per il passaggio alla nuova azienda era a nostro dire assurdo perche prevedeva il taglio di una gran parte di ferie ed inoltre si doveva rinunciare agli scatti di azianita. Cosa ancor piu grave , per come previsto dalla normativa vigente non prevedeva la corresponsabilità del cedente e del cessionario sul debito nei confronti degli 11 ex lavoratori. Augurandomi che il continuo Vostro rimarcare (La rinuncia al posto di lavoro) non sia dettatao dalla carenza d'argomenti, detta situazione dovrà essere trattata necessariamente in sede giudiziaria. Invece di perdere del tempo a scrivere sempre le stesse cose, pensate a come pagare tutte le spettanze ( quelle dovute e non quelle non dovute ) agli ex lavoratori ricordandovi che trattasi di svariate migliaia di euro. Urge inoltre chiarire che il SINDACATO USB da sempre ha cercato di tutelare i nostri interessi ma voi vi siete sempre riffiutati di confrontarvi. Vi proponiamo un incontro con USB in pubblica piazza o meglio in televisione cosi da chiarire una volta e per sempre questa immorale vicenda. Augurandoci che l invito sia di Vostro gradimento, ci teniamo a chiarire che tutti ( E NON UNA PARTE COME VOI SCRIVETE) sono pronti a continuare la protesta con qualunque mezzo legale, stampa, televisioni, proteste di piazza ecc ecc. Ricordandovi che presto sarà Natale e che ancora non e stato saldato neanche AGOSTO.

Anonimo ha detto...

Ma cosa sai dei clienti,finiscila di fare queste guerre personali xchè noi clienti se i prezzi sono convenienti andiamo a fare la spesa alla Sympli altrimenti andiamo da altre parti,punto e basta.

Anonimo ha detto...

Ripeto visto che sei dura di comprendonio sono di Cropani e facevo la spesa in quel supermercato parlo con tante persone mie compaesane e contrariamente a te sono molto innervosite del fatto che questi imprenditoricchi vengono a fare fortuna nel nostro paese prendendo per il c... I dipendenti nostri compaesani prima era un piacere andare a fare la spesa in quel supermercato trovavi persone amiche sempre disponibili e cassiere di bella presenza ora solo capelloni e fax-simile di donne raccomandate.

Anonimo ha detto...

Penso che i dipendenti si sono fidati troppo del sindacato CGIL che alla fine si é capito era con l'azienda e non difendeva i dipendenti come deve fare un sindacato,di sicuro i dipendenti sono uniti dal primo giorno e hanno preso le decisioni di comune accordo senza che nessuno prevalesse sull'altro spero che se non ricevono in tempi brevi notizie riguardanti il recupero delle loro spettanze ricomincino a scioperare cosi da rovinare il natale anche al supermercato.

Anonimo ha detto...

In giro non si parla d'altro che delle cattive parole delle bugie e delle azioni di boicottaggio verso il simply e verso il centro commerciale tutto, vedi gli sms che circolavano e continuano a circolare, dove si invita la gente a non andare a fare la spesa. Qualunque azione di sciopero, manifestazione e protesta, presso il centro commerciale la torre non sarà più tollerata, poichè la società dipiù non fa più parte della struttura e per le vostre vicende personali altra gente che lavora, ci prova o comunque ha voglia di lavorare rischia di perdere i propri investimenti. Parabola significa, le vostre guerre andate a farle altrove, perchè al centro commerciale la torre troverete solo quei calci in culo che avanzate già da un paio di mesi. E stop che ne abbiamo le palle piene

Anonimo ha detto...

Da ex cliente dico che i titolari dell'attuale azienda(nova Calabria) sono gli stessi che gestivano la vecchia(di più distribuzione)e se i dipendenti decidono di tornare a manifestare ne hanno tutto il diritto,prima gli imprenditoricchi saldano il vecchio dopo fanno quello che vogliono con la nuova azienda e i nuovi dipendenti raccomandati.Quando si é sicuri di darli i calci in culo di solito si prendono sempre,proverbio la convinzione e quella che frega le persone.

Anonimo ha detto...

...."Calci in culo" ovviamente è una metafora

Anonimo ha detto...

Si " metafora", siamo già da tempo abituati a parole dette e poi rimangiate, il tempo è sempre galantuomo e con il tempo traspare sempre la personalità. A presto " IO NON HO PAURA "

Ex Carrefour di Cropani marina : Risposte lacunose e velate minacce ha detto...

riceviamo e pubblichiamo:

Abbiamo letto un comunicato diramato dai “capitalisti de noantri”, proprietari della ex Carrefour di Cropani marina che si sentono indignati dalle accuse della USB, personalizzando anche e tirando in causa un coordinatore nazionale che non ha il piacere di conoscerli (né ne avvrte la mancanza), in merito al comunicato sugli “assegni a vuoto”.
In primo luogo dobbiamo confermare ai manager della ex Carrefour, oggi Simply, sempre gli stessi, che i lavoratori sono stati effettivamente rimandati indietro dalla loro stessa banca perché gli assegni non avevano copertura finanziaria ed i fatti sono conclamati registrati e denunciati, quindi le chiacchiere stanno a zero!
Poi vorremmo sottolineare che la USB non offende nessuno, perché sono gli stessi comportamenti di questi signori a qualificarsi da soli non c’è alcun bisogno del nostro intervento.
Hanno preteso che gli ex lavoratori accettassero condizioni capestro per continuare ad arricchirsi alle loro spalle e, siccome non tutti si “appecoronano” alle scelte dei padroni, coloro che hanno rifiutato la loro meravigliosa offerta, sono stati licenziati, con l’aiuto dei sindacati “gialli”.
Altro dato che sfugge a questi “signori” è che la USB su 11 dipendenti interessati, vanta UNDICI iscritti; in tutti i casi, anche se fossero stati non iscritti, il sindacato USB tutela tutti i lavoratori.
L’unica cosa vera del loro comunicato, è che NON abbiamo mai partecipato ad alcuna trattativa: verissimo!
Non abbiamo mai partecipato perché questi signori si scelgono i sindacati che più gli aggradano e non certo che si pone come vera controparte, in conflittualità con le loro idee manageriali che sono quelle di spolpare fino all’osso i lavoratori.
Per quanto riguarda le minacce alla USB ed alla stampa e di adire le vie legali, i nostri comunicati sono firmati dall’organizzazione ed inviati da indirizzo e-mail ufficiale per cui, visto che ci assumiamo sempre tutta la responsabilità di quello che scriviamo, non abbiamo problemi, né queste minacce ci fermano.
Nelle more di ulteriori sviluppi, anche da parte della magistratura, interessata dai lavoratori, ci auguriamo che questi ultimi possano riavere i LORO soldi sudati in 11 anni di lavoro.
Catanzaro 7 dicembre 2013
p. USB Confederazione Calabria
Jiritano

Anonimo ha detto...

sul fatto che i clienti sono veramente pochi non ci sono dubbi, secondo me in molti sono solidali con gli ex dipendenti. io ci faccio la spesa ma se i proprietari non mantengono i patti non ci metto più piede. non tutti la pensano come l'anonimo che sostiene che si fa la spesa dove conviene. io da chi sfrutta i propri dipendenti non ci vado, in ogni caso. il paese DEVE tutelare i lavoratori.

Anonimo ha detto...

Ma se si incita al boicottaggio, se la società è diversa ma i rappresentanti sempre gli stessi e in tutti i modi si cerca di mettere i bastoni fra le ruote, me lo dite come faranno questi imprenditori a pagare gli arretrati agli ex dipendenti se il supermercato non lavora?! Dovreste essere i primi a spingere la gente ad andare a fare la spesa al simply per poter recuperare quello che vi spetta, oltretutto se l'attività funziona nessuno potrà negarvi niente, cosa invece che potrebbe succedere se non dovessero "incassare". In due parole, come fanno a pagavi se non incassano?! In più la gente inizia a capire/fraintendere che la vostra protesta posa fondamenta solo in situazioni personali e bruciore di culo per aver perso un posto di lavoro sicuro, lo stesso che ognuno di voi ha occupato per 11 anni, o ve ne siete scordati?! Non è che se voi ora avete tempo per dedicarvi ai vostri affari "il resto del mondo" deve stare li a compiangervi, soprattutto perche vi assicuro che in queste condizioni oggi in italia non siete soli, non che ció debba farvi rassegnare è solo per dire che l'economia nazionale è in ginocchio. A quanto pare l'accordo, quando era il tempo non lo avere voluto, un accordo che vi avrebbe preservato un posto di lavoro soprattutto, non tanto gli arretrati che a mio modesto parere sarebbero passati davvero in secondo piano, o le bollette e i mutui che conclamate non si sarebbero potuti pagare con un normale stipendio?! (non vuol dire perdere l'arretrato, ribadisco farlo passare in secondo piano). Le rappresentanze sindacali la politica ecc, non fanno altro che sfruttavi per fare pubblicità a se stessi o pensate che realmente glie ne fotta qualcosa. State raccogliendo la legna per il vostro stesso rogo. E su, dai aprite gli occhi ..

Anonimo ha detto...

Ormai difendere l'indifendibile credo proprio che sia diventato il suo mestiere. Il bruciore di culo probabilmente lo ha proprio lei che cerca di far vedere le cose in modo distorto. A queste persone non è stato pagato lo stipendio per mesi e questo succede a Cropani marina presso il centro commerciale "La Torre " e nello specifico lo stipendio non lo ha pagato ai suoi ex dipendenti la " Famiglia CORDUA" quella che gestisce tuttora il supermercato Simpy nello stesso centro commerciale, dove per giunto commercianti e gestori con la paura di perdere la gallina dalle uova doro che ha dato posti di lavoro ad amici e parenti, si prendono il lusso di difenderli. A poveri illusi venduti per un pugno di monete come fece anche " Giuda" ma la storia come finisce la conosce già. Inutile spiegare ulteriormente alla popolazione di Cropani, l'afflusso al supermercato Simply parla da solo. PAGATE I VOSTRI DEBITI le famiglie sono stufe di sopportare.

Anonimo ha detto...

La verità è che in un momento di profonda crisi come questa, la gente che preferisce rifiutare un lavoro a tempo indeterminato,oltre i soldi che avanza,per prendere la mobilità( l'80% dello stipendio SENZA LAVORARE!!!),si dovrebbe solo vergognare! Questa è il problema dell'Italia: tanti vogliono i soldi senza ne produrre e ne lavorare...

Anonimo ha detto...

E poi magari,questi signori,sono gli stessi che oggi vanno a protestare contro la Casta per gli sprechi! Falsi moralisti... Andate a lavorare

Anonimo ha detto...

La verità é che in Italia esistono persone come i fratelli cordua che giocano a fare gli imprenditori e,naturalmente non sapendolo fare pretendono che i dipendenti ci rimettano tutto per salvare il proprio culo.Cari fratelli cordua se non sapete come si fa l'imprenditore andate a lavorare(anche se secondo me non lo sapete fare neanche)cosi capite cosa significa fare i sacrifici per portare un pezzo di pane a casa a fine mese.

Anonimo ha detto...

La gente dovrebbe vergognarsi quando va a rubare oppure quando ne vuole trarre profitto non in modo onesto. Abbiamo prodotto e lavorato sempre e ne siamo orgogliosi. Non saranno i blog a darvi le risposte ma il tempo.

Anonimo ha detto...

Vani tentativi di distogliere l'attenzione dal problema reale " LA FAMIGLIA CORDUA " deve ancora pagare gli Ex dipendenti . DOVETE PAGARE perché questa è appropriazione indebita, non sono soldi Vostri. Non avete avuto neanche il coraggio di mandare le buste paga di Agosto Settembre Ottobre la quattordicesima e la tredicesima e poi mi fate i discorsi di onesta. Cercate solo di prendere tempo, e si vero FALSI MORALISTI. I clienti ormai hanno capito a chi portavano e sottolineo portavano i propri soldi.

Anonimo ha detto...

Anonimo dell' 8 dicembre 18.47, guardi che io non stavo difendendo nessuno, è solo che dall'esterno quello che ho scritto è quello che si vede, se ci si vuole confrontare. Se i propri affari diventano di dominio pubblico non ci si può aspettare che tutti stiano da una parte. Volevo solo capire ed esporre domande o conclusioni sia da una parte che dall'altra. Per quanto riguarda "Giuda", non sono io che ho voltato le spalle ai miei titolari senza voler in nessun modo trovare un accordo, dopo non so quanti anni di lavoro sempre puntualmente retribuito. Cordialità

Anonimo ha detto...

la gestione del supermercato nel centro commerciale è fallimentare; la notizia degli stipendi arretrati e delle richieste assurde ai dipendenti ha fatto il resto. se non c'è un cambio di rotta o un cambio di gestione il supermercato porterà al fallimento l'intero centro commerciale. l'estate è lontana.

Anonimo ha detto...

Mio caro, io non mi sono venduto come probabilmente ha fatto lei, al contrario non ho favorito atteggiamenti alquanto discutibili, non pagare degli stipendi e molto più grave di quanto lei vuole far credere perché offende la dignità umana, quella dignità che alcuni si sono fatti calpestare vendendosi al migliore offerente. Io cammino per strada senza lavoro ma a testa alta, ho rispettato fino a quando sono stato rispettato. Oggi tratto per come sono trattato. E la cosa peggiore per lei o chi per lei e che non mi fermerò mai di gridare quello che è stato fatto a me e ai colleghi. La sua Cordialità la riservi per i suoi amici a noi poco interessa averla da lei.

Anonimo ha detto...

Allora te lo dico in un'altro modo MIO CARO, io non ho alcun interesse in questa vicenda, non ho amici Interessati e di conseguenza non mi sono venduto a nessuno. Ho letto e ho scritto la mia al riguardo, dopo di che puoi andartene a quel paese tu, gli ex dipendenti e il simply. Non vi si può dire nulla notavo rileggendo tutti i post, tipico atteggiamento degli ignoranti e di chi non ha altri appigli ai quali aggrapparsi se non la ripetitiva aggressività verbale, ennesima prova di cattiva fede potrei pensare. Ribadisco, cordialità testa si caxxo

Anonimo ha detto...

Vista questa assurda vicenda da fuori,vorrei proprio sapere chi è stato questo "genio" che ha consigliato ai dipendenti che sarebbe stato meglio rifiutare un posto di lavoro a tempo determinato e ricevere gli arretrati a poco alla volta. Ai tempi d'oggi è incredibile

Anonimo ha detto...

La sua rabbia é la mia forza. Cordialità a lei.

Anonimo ha detto...

La mia rabbia?!? dovresti prenderti a schiaffi davanti allo specchio e vergognarti, rifiutare un posto di lavoro per quattro spiccioli che avanzi e mettere in difficoltà la tua famiglia ( se ce l'hai) o comunque quella dei tuoi colleghi, visto che i vostri atteggiamenti vi si sono ritorti solo contro....dovresti avercela tu la rabbia, verso te stesso. Ribadisco, testa di caxxo

Anonimo ha detto...

scusate ma ognuno è libero di prendere le decisione che ritiene più utili per sé e la propria famiglia. a me sembra che i dipendenti si sono dimostrati compatti a pretendere quanto loro spetta. sta benedetta scusa che di questi tempi rifiutare un lavoro a tempo indeterminato è una pazzia non vuol dire che la responsabilità è dei dipendenti, poiché è chiaro che questi hanno sempre fatto il proprio dovere di lavoratori (io facevo la spesa al Carrefour e li vedevo). se la cosa avesse riguardato il sottoscritto anch'io avrei preferito pretendere gli arretrati, andare in mobilità e in disoccupazione in modo da avere di che vivere e poi cercare un altro lavoro. piuttosto che rimanere alle dipendenza di chi non mi garantisce più l'affidabilità di avere lo stipendio per tutto il lavoro che si fa.

Anonimo ha detto...

Trovare tranquillamente un lavoro di questi periodi...?ahahahahahah magari!!!

Anonimo ha detto...

Sante e sagge parole ! Mi spiace solo che il suo é un vano tentativo di far raggionare chi non può raggionare perchè rischierebbe di dire il contrario di quello che ha fatto. Ringrazio a nome di tutti noi voi clienti o ex clienti che esprimete il vostro dissenso su questa storia immorale. Un ultimo pensiero al sig. Nervoso, stia rilassato e non si preoccupi la parte più interessante di questa vicenda deve ancora arrivare ! P.S. Il suo modo scurrile di scrivere e tipico della sua personalità contorta.

Anonimo ha detto...

Il mondo è davvero strano,io laureato con il massimo dei voti,cerco lavoro in tutti i modi e in tutti i posti e non lo trovo neanche a pagarlo! Poi invece vedi dei datori di lavoro in difficoltà,riproporre a tutti i propri dipendenti di continuare a lavorare con loro in una nuova attività,dandogli anche la maggior parte degli arretrati a poco alla volta e questi hanno la splendida idea di rifiutarlo! È vero che Dio da il pane a chi non ha i denti

Anonimo ha detto...

Purtroppo la realta è quella che conta è oggi la realtà dice senza arretrati è senza posto di lavoro , sono d'accordo col commento di prima due schiaffi me li darei

Anonimo ha detto...

Semplice e riduttivo il Vostro commento. Un posto di lavoro deve comunque essere retribuito per esserlo, questi signori li hanno fatti lavorare senza pagarli e per come ho potuto capire il tranello è di svariate migliaia di euro. Vergogna e questi dovrebbero essere imprenditori ? non meritano nulla. Gli ex dipendenti hanno fatto bene a non accettare . Solidarietà a tutti i lavoratori che non vengono retribuiti da mesi. Signori le vostre chiacchiere non fanno una piega !

Anonimo ha detto...

Forza Ragazzi Cropani è con Voi

Anonimo ha detto...

Ma quale Cropani è con voi... Come si fa a capire persone che preferiscono la mobilità a farsi riassumere a tempo indeterminato! Da non credere...

Anonimo ha detto...

ahah si continuate cropani è con voi! Ridicoli !

Anonimo ha detto...

hahaha ridi che alla Torre quasi non entra più nessuno e al supermercato i dipendenti si guardano in faccia.. FORZA RAGAZZI NON MOLLATE

Anonimo ha detto...

il problema non è solo i licenziamenti ma bensi il problema piu serio è puo sopportare un supermercato 11 dipendenti quando gli incassi non lo consentono?
purtroppo accumulando accumulando si è arrivati a questa conclusione

Anonimo ha detto...

Mah prima la gente entrava e gli incassi si vedeva che c'erano,il problema é dove hanno messo i soldi degli incassi gli imprenditoricchi?non è che qualcuno di loro se le giocati in borsa perdendo tutto mandando allo sfascio l'azienda?Beh io fin quando gli ex dipendenti non vengono pagati la spesa la vado a fare in un altro supermercato e invito tutti i miei concittadini.

Anonimo ha detto...

Questo supermercato in precedenza riusciva tranquillamente a contenere i costi di gestione, le scelte della proprietà lo hanno portato in queste condizioni. Bisognava riflettere prima dei licenziamenti, il cliente è comunque sempre affezionato a chi per anni lo ha servito nel pieno rispetto della gentilezza e cortesia. Lo scherzo del contratto che puniva gli ex dipendenti è stato deleterio.

Anonimo ha detto...

È proprio vero che bisognava riflettere prima di farsi licenziare preferendo la mobilità. Questa specie di Stato Italiano non dovrebbe dare un sostegno a chi rifiuta di essere riassunto,ma dovrebbe darlo a chi come me non riesce a trovare lavoro neanche pagandolo o chiedendo con le lacrime agl'occhi!!! Che schifo

Anonimo ha detto...

Parole sagge dette da una persona non saggia lo stato italiano non dovrebbe dare sonvenzioni o aiuti a quegli imprenditoricchi come i fratelli cordua che ricattano i dipendenti dicendogli o rinunciate a 5 anni delle vostre spettanze agli scatti di anzianità e se ci sono i soldi vi paghiamo in 2 anni o vi licenziamo,pazzo chi avrebbe accettato per un posto di lavoro con questi imprenditoricchi.In Italia è vero non c'è lavoro ma chi ha voglia di lavorare un posto lo trova sempre.

Anonimo ha detto...

è vero che si chiude? si può gestire un supermercato dove ormai quasi nessuno entra più? sembra proprio che Cropani Marina abbia deciso da che parte stare. i diritti dei lavoratori non si possono calpestare. a futura memoria

Anonimo ha detto...

si, a "futura memoria", stai tranquillo e sereno che ci sarà chi non se lo dimentica, tu intanto stampatelo bene in testa quello che è successo, tu e i tuoi amichetti scioperanti. spero di essere stato abbastanza chiaro.

Anonimo ha detto...

sei stato molto chiaro nell'ultimo commento, secondo te hanno fatto male a scioperare e non sottostare alle misere proposte e non dando gli arretrati e diminuendo pure lo stipendio ,sarà difficile dimenticare

Anonimo ha detto...

una banda di asini

Anonimo ha detto...

oggi sono stata al centro commerciale la torre a fare la spesa al simply, vedo che le cose sono migliorate parecchio, i dipendenti sono cortesi ed il supermercato è fornitissimo, anche di articoli che prima non c'erano e ha prezzi contenuti. Anche i negozi pare che siano stati rinnovati. Peccato per gli ex dipendenti che forse avrebbero potuto reinserirsi con la nuova gestione e per la cattiva pubblicità di cui è stato vittima l'intero complesso. Meno male che le cose ora vadano meglio, spero per tutti.