Papa Francesco
* In
attesa di prendere l’ascensore due anziani sacerdoti si guardano curiosi e circospetti.
Uno è vestito di nero e ha gli occhiali con le lenti molto spesse, a mo’ di tappo di bottiglia. L’altro, di poco più giovane, si gratta la fronte come se una preoccupazione lo stesse
mettendo in agitazione.
“Buongiorno.”
“Salve.”
“Ormai
sono cambiate le stagioni. Fa troppo caldo per essere gennaio.”
“Vero,
vengo dalla Calabria. E anche da noi fa caldo.”
“Io da molto più lontano. E da me, invece, mi dicono che l’estate non sembra proprio estate.”
“Io da molto più lontano. E da me, invece, mi dicono che l’estate non sembra proprio estate.”
“Come
si trova qui in Vaticano?”
“Bene.
Il mangiare è buono e anche la notte non mi posso lamentare. Non si sente
volare una mosca! E lei?”
“In
questi giorni mi sto rilassando. È come una vacanza per me.”
“In
un certo senso anche per me è una vacanza. Vado dove voglio e mi metto a
riposare quando mi pare, eccetto il fatto che ogni giorno è un terno al lotto. Chi
la vuole cotta, chi cruda... A me, per esempio, piace sempre ben cotta.”
“Anche
a me!”
“E
non è facile cuocerla bene. C’è sempre qualcuno che si mette in mezzo e ti
rovina la festa.”
“E
perché?”
“La
Chiesa è sempre più politicizzata. E certi preti dovrebbero veramente andare in
pensione o cambiare mestiere. Pensi che io ci volevo andare ma poi mi hanno bloccato
costringendomi a continuare a lavorare.”
“Io
dico la messa ogni giorno!”
“E’
il momento più bello della giornata, non crede? Ma poi arrivano quelli che mi pregano
perché faccia questo e quest’altro. E io non faccio niente!”
Sono
arrivati all’ingresso della Cappella Sistina già da un pezzo.
“Allora,
ci salutiamo!”
“Sì.
Pace e bene!”
“Anche
a lei!”
Lo
vede andare via e finalmente si accorge che è completamente vestito di bianco.
Anche la voce ora gli sembra più familiare. L’ha sentita un sacco di volte in
televisione.
“Ma è Papa Francesco!” sbotta, e lo rincorre per baciargli la mano. Non fa in tempo. Sua Santità ha già varcato la soglia.
“Ma è Papa Francesco!” sbotta, e lo rincorre per baciargli la mano. Non fa in tempo. Sua Santità ha già varcato la soglia.
* Dialogo liberamente tratto dall'incontro realmente avvenuto una settimana fa circa tra un anziano sacerdote calabrese e Papa Francesco.
1 commento:
bravo Emilio sempre attento, questa è una vera chicca.
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