16 febbraio 2015

La Shoah dell’Arte


di Silvio Vigliaturo

La mostra fa parte del progetto La Shoah dell’arte, organizzato dall’associazione ECAD – impegnata da anni in attività di ricerca, sperimentazione, approfondimento e divulgazione della Memoria – e patrocinato e promosso dal MIBACT. Il MACA ha aderito all’invito rivoltogli, così come hanno fatto numerose altre istituzioni museali pubbliche e private, a livello nazionale, dando vita a un progetto museologico e teatrale diffuso, fondato su di una serie di mostre, conferenze e spettacoli a tema, correlate e interdipendenti.
L’evento che il MACA ha dedicato alla Shoah dell’Arte è stato veramente sentito e  mi preme ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e collaborato affinché ciò avvenisse. Ringrazio personalmente il Sindaco Dr. Nicola Tenuta, la Giunta Comunale tutta, la Commissione Cultura, la preside del Liceo V. Julia di Acri, prof. Maria Rosa Pellegrino i professori tutti e un grazie particolare ai ragazzi che, in una performance con poesie, letture, canti e danze,  si sono adoperati mostrando carattere e volontà, come se fossero attori da sempre.
Non è finita qui: Giovedi 19 febbraio 2015 ci sarà un incontro importante, con un uomo che viene da lontano, erede di una delle dieci tribù ebraiche che fuggirono dall’Egitto, millenni fa. Sto parlando del Prof. Paolo Coen, docente di Storia dei linguaggi e delle tecniche artistiche all’Università della Calabria. Il titolo del suo intervento: Cittadini-testimoni, testimoni-cittadini: attivare la Memoria, da Primo Levi ad Amos Oz.
Paolo Coen sarà presente alle ore 11 nell’Aula Magna del Liceo V. Julia,  per una conferenza e uno scambio tra gli alunni e i professori. Insieme a Lui, avremo l’onore di ospitare la dott.ssa Angela Riggio, Dirigente dell'USR per la Calabria, nonché responsabile dell’organizzazione a livello scolastico e non, della giornata della Shoah (che negli ultimi anni, ha dato la gioia di veder premiati gli studenti calabresi, quali primi in classifica, dal Presidente della nostra Nazione).  Nel pomeriggio dello stesso giorno, al MACA, in onore degli ospiti, gli studenti del Liceo Julia riproporranno, come da progetto,  la performance realizzata in occasione della Giornata della Memoria.

L’evento continua ed è visitabile al MACA fino al 1 marzo. 

silvio vigliaturo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Paolo Coen
Cittadini-testimoni, testimoni-cittadini
Attivare la Memoria, da Primo Levi ad Amos Oz
Acri, Liceo Classico e Scientifico "V. Julia", Aula Magna, 19 Febbraio 2014, ore 11.00


La relazione, introdotta da Angela Riggio dell'USR per la Calabria e coordinata dal maestro Silvio Vigliaturo, s'indirizza a un pubblico di età compresa fra i 14 e i 18 anni. L'obiettivo consiste nell'affrontare insieme le implicazioni etiche, nei termini soprattutto della responsabilità individuale, sottese ai processi di discriminazione, deportazione e distruzione del popolo ebraico nella seconda guerra mondiale.

Lo strumento principale del nostro lavoro è la parola scritta. La parola in questo caso di tre persone, che corrispondono ad altrettanti punti di partenza, o di osservazione. Di un testimone oculare dei fatti; di un teologo cattolico; di uno scrittore israeliano sensibile alla Shoah. Tre dunque i libri. Il primo, ovvero il testimone, è Se questo è un uomo, di Primo Levi: se ne utilizza l'edizione ormai classica a cura di Alberto Cavaglion, Einaudi, Torino 2012. Il secondo, il teologo cattolico è Dov'era Dio? Il discorso di Auschwitz di Papa Benedetto XVI, nell'edizione della Piccola Biblioteca Mondadori, 2012. Il terzo e ultimo, lo scrittore israeliano, è Amos Oz, Una storia di amore e di tenebra, Feltrinelli, Milano 2009.

Tecnicamente è un incontro collettivo. Non dunque una conferenza, una relazione o quant'altro individuale. Una voce, quella dell'aula, di sicuro inizialmente incerta, ma che con lo scorrere dei minuti va rafforzandosi, per diventare infine fluida e coordinata. Il punto risiede infatti nel costruire un percorso, un piccolo viaggio, della durata di un'ora circa. Bene: in questo viaggio non sono affatto solo. Tutto al contrario. Il viaggio è realizzato in compagnia dell'intero pubblico. Perché ciò accada, il percorso deve essere guidato - ed io sarò infatti lì apposta a farlo. Ma deve anche consentire a ciascuno di vivere un'esperienza individuale. Esattamente come qualsiasi altro viaggio. A leggere, a incarnare in quel momento quelle tre persone è un gruppo di persone scelto a caso fra il pubblico. Ciascuna di quelle persone, al momento di leggere, diventa Primo Levi, diventa Benedetto XVI, diventa Amos Oz.

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Premessa
1 - Domandiamoci ad alta voce perché Auschwitz è importante per l'Uomo di oggi. Dal punto di vista di un'etica generale; dal punto di vista cattolico. Cfr. Johann Baptist Merz in Benedetto XVI, p. 58.

Vita degli Ebrei, la discriminazione prima di Hitler
2 - La vita di tutti i giorni, la vita di una comunità ebraica prima della seconda guerra mondiale attraverso la storia di una persona, Hertz Mussman, il nonno di Oz; cfr. Oz, pp. 201-203.
3 - La paura e la discriminazione; gli Ebrei che sono costretti a comportarsi come gatti; Oz, pp. 238-239.
4 - La riconsiderazione del sogno sionista: capire che il sogno precede la Shoah, non la segue. L'opzione Israele; p. 239, un piccolo pezzo, e soprattutto p. 240.

Cattura e distruzione
5 - La cattura e l'addio alla vita, le madri ebree a Fossoli; Levi, p. 9
6 - La distruzione delle comunità orientali; Oz, pp. 193-195.
7 - La distruzione dell'Uomo ad Auschwitz, attraverso il meccanismo dei 'sommersi e dei salvati'; Levi, pp. 75-77, poi saltare a pp. 77-78.
8 - Le implicazioni morali e teologiche dei 'sommersi e dei salvati'; Metz in Benedetto XVI, pp. 69-70.

I Giusti fra le Nazioni
9 - Auschwitz per un cristiano; Benedetto XVI, p. 12, prime righe, poi a seguire pp. 12-14.
10 - Bontà e giustizia. La concezione di Hertz Mussman; Oz, p. 203.
11 - I Giusti fra le Nazioni; la storia di Lorenzo; Levi, p. 104 e 106.
12 - Il rilancio per il futuro; Benedetto XVI, pp. 14-15.