30 luglio 2009

La Sorical sull'orlo di una crisi di nervi



La quarta commissione del consiglio regionale ha sospeso, lo scorso 19 febbraio, i decreti ingiuntivi nei confronti dei Comuni morosi da parte della Sorical Spa fino al 31 dicembre 2009. I debiti contratti dagli enti locali sono quelli dell’approvvigionamento idrico. Ma la Sorical - la Società di risorse idriche calabresi, una società mista, con un capitale spartito tra la Regione Calabria e la Veolià francese, e che ha in gestione tutte le opere idriche di captazione, accumulo, potabilizzazione, ed adduzione delle reti fino agli acquedotti comunali calabresi - è sull’orlo di una crisi di nervi. Si sta dando un gran da fare per recuperare i crediti che, per dominio pubblico, sono il doppio, se non addirittura il triplo, delle entrate nelle casse comunali, quale corrispettivo dell’effettivo servizio reso, questo a causa dei colabrodo cui sono ridotte le reti idriche locali. Circostanza, comunque, che alla Spa non importa un fico secco, e neanche alla Regione che, anziché investire nel risanamento delle condotte locali, preferisce rimpinguare le sue casse già grondanti di quattrini. L’ultimo treno pieno di soldi con destinazione Germaneto, la sede centrale della Sorical, è arrivato dalla banca irlandese Depfa. Un treno carico di 240 milioni di euro. In ogni modo la Sorical, come le massaie parsimoniose di un tempo, non abbandona niente, neanche gli avanzi. E sta letteralmente invadendo di lettere “minatorie” (si dice per dire, la minaccia è la sospensione della fornitura idrica all’ente) i Comuni rei di non aver pagato il dovuto. Alcuni rispondono piangendo e pregandoLa di avere pazienza che quanto prima salderanno il debito. Altri, invece, ribattono punto per punto le pretese della Sorical Spa, compresa la comunicazione di dati e cifre alla Corte dei Conti, che le Risorse idriche calabresi non sembrano gradire.
Ne sta nascendo un acceso carteggio tra la Sorical, da una parte, e i Comuni, dall’altra, che da ai cittadini uno spaccato sintomatico sulle modalità con cui la Calabria viene amministrata, e soprattutto da chi. Recentemente un Comune molto popoloso, che sembra non sia nemmeno in stato di morosità, ha risposto alla società amministrata da Maurizio De Re, con una raccomandata, anticipata via fax, in questi termini: “Riceviamo e con molto stupore leggiamo la Vs missiva in oggetto, nella quale, anziché argomentare a fronte di una ns legittima richiesta, alla luce di una precisa Delibera Cipe (117/08), la Sorical Spa risponde con minacce di tipo ritorsivo, evocando la sospensione della fornitura idrica per grave morosità. Crediamo che ci voglia molta fantasia nell’accusare di morosità (…) che ha riempito le casse della Sorical con oltre (…) non sussistono le condizioni di scadenza del credito che sole potrebbero essere poste a base di una situazione di inadempienza (…) Al fine di meglio informare i soggetti istituzionali che leggono la presente per conoscenza evidenziamo la nostra situazione finanziaria e solo ipoteticamente debitoria verso la Sorical Spa”. Il Comune, quindi, si prende la briga di calcolare il fatturato della Sorical, i pagamenti effettuati e l’importo da recuperare a seguito della delibera Cipe per indebiti adeguamenti. Risultato? È l'ente locale a essere in attivo, cioè che vanta ancora del credito nei confronti della Regione Calabria, azionista di maggioranza della Spa.
Per quanto riguarda – continua l’ente - il coinvolgimento della Corte dei Conti, da Voi lamentato, Vi ricordiamo che tutta la nostra attività è soggetta al controllo da parte della stessa Corte dei Conti, quindi l’invio per conoscenza, nel nostro caso, è un atto dovuto. Sulla nostra presunta responsabilità nell’esporre l’erario pubblico all’aggravio di costi ed interessi moratori il riferimento ci appare quanto meno fuori luogo, in quanto operato da una società, la Sorical Spa, che nel corso degli anni ha:
1. Aumentato ingiustificatamente il costo dell’acqua di un 5 per cento, tenendo in nessun conto il pubblico erario, anche se si era impegnata a non aumentare le tariffe nei primi cinque anni, oppure se avesse fatto ciò sarebbe dovuto avvenire a fronte del reale miglioramento della qualità del servizio;
2. Arbitrariamente addebitato interessi di mora a società e Comuni, il tutto a discapito della collettività;
3. Sbandierato utili d’esercizio mirabolanti a fronte di un continuo aggravio dei costi per l’intera utenza calabrese.
(…) La richiesta di interessi è a nostro parre iniqua in quanto la Sorical può sfruttare la sua posizione dominante nella gestione degli acquedotti regionali della Calabria, per imporre condizioni di pagamento gravose ai propri clienti-utenti per poi lucrare su interessi e quant’latro, in questo caso si potrebbe ravvisare anche un’ipotesi di illecito.
Dopo la nostra lettera stiamo ancora aspettando da parte Vs comunicazioni circa l’annullamento o l’emissione della nota di credito a storno di tale addebito di interessi morosi. E su questo punto saremo irremovibili. (…) L’occasione ci è gradita per porgere distinti saluti
”. Pare che a questa missiva la Sorical abbia replicato a sua volta, senza però entrare nel merito delle osservazioni e delle critiche mossegli dall’ente, ma esclusivamente con il ritornello: “Dovete pagare!”



Pubblichiamo di seguito i lavori della IV commissione che hanno sospeso l'emissione dei decreti ingiuntivi, da parte della Sorical, contro i Comuni morosi fino al 31 dicembre 2009. L’opportunità aiuta il lettore ad avere un’idea più chiara della problematica del servizio idrico calabrese, ammesso e non concesso che gli onorevoli consiglieri e assessori regionali ce l’abbiano:


IV^ Commissione
di giovedì 19 febbraio 2009
Presidenza del Presidente Antonio ACRI
L'avvio dei lavori è programmato per le ore 11,00


Ore 12,00 Proposta di Legge n.349/8^ di iniziativa della Giunta regionale recante: ' Modifica al comma 1 dell'articolo 14 della Legge regionale 11 maggio 2007, n.9 '

Il Presidente dà avvio ai lavori. Dopo aver ringraziato l'assessore per la sua disponibilità, espone le motivazioni che hanno spinto la Comissione a chiedere, nella seduta precedente, la presenza dell'assessore ai LL.PP

Ore 12,13 Si registra l'intervento dell'assessore ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato (ripercorre il programma elaborato dalla Regione per il recupero dei crediti nei confronti dei comuni in debito a titolo di spese anticipate per la gestione delle attività inerenti alla somministrazione di acqua per uso idropotabile)

Ore 12,30 Il presidente dà avvio alla discussione, rammenta alla commissione il carattere di urgenza rivestito dal provvedimento all'ordine del giorno, stante l'approssimarsi della scadenza dei termini utili per il pagamento del dovuto da parte dei comuni.

Intervengono i consiglieri:
Borrello ( sostiene che a fronte dell'incapacità della regione a recuperare i crediti, bisogna capire quali sono le ragioni che impediscono ai comuni di onorare il debito. Il vero problema, mai risolto, e sul quale bisognerebbe fare piena luce, è il rapporto Sorical - Regione Calabria. La convocazione dei comuni per conoscere queste motivazioni è elemento dal quale non si può prescindere);
Talarico (chiede copia della convenzione stipulata tra Sorical e Regione);
Assessore dei LL.PP.( per chiarimento, precisa che nella fattispecie: recupero crediti dal 1981 al 2003, la Sorical non svolge alcun ruolo);
Talarico (critica la procedura prevista dall'articolato che appare disorganico e poco efficace)
Borrello (chiede come mai non sia stata data applicazione all'art. 37 bis della legge regionale 12/97)
Incarnato (spiega, in risposta a Borrello, che il governo regionale ha inteso non aggravare la situazione debitoria dei comuni, tutti i provvedimenti sono andati nel senso di pervenire al raggiungimento dell'obiettivo senza inveire sulle amministrazioni comunali già, economicamente, deboli)
Salvatore Pacenza (reputa necessaria la trattazione della problematica, approfondendo tutti i temi correlati, per uscire definitivamente dalla giungla di inadempienze. In tema di dissesto idrogeologico, chiede che l'assessorato intervenga sui comuni per stabilire una strategia di interventi comuni)
Feraudo (sostiene sia necessario indagare per verificare se il debito non onorato da parte dei comuni sia dovuto alla mancata riscossione dei crediti nei confronti degli utenti, oppure se le somme, già riscosse, siano state distratte, dagli stessi comuni, per altre finalità)
Guerriero (reputa necessaria l'approvazione del provvedimento, invita ad un atteggiamento responsabile)
Ore 13,30 Talarico (preso atto della mancata applicazione della norma di riferimento che prevedeva la messa in mora dei comuni, propone una proroga al 30 settembre 2009)
Franco Pacenza (sostiene sia necessario aprire una discussione vera sul Sistema Integrato delle Acque ed attivare la norma prevista dalla finanziaria, nel frattempo bisogna coprire un vuoto legislativo, tenersi aggrappati al piano di rietro, prevedendo una proroga al 31 dicembre per il recupero dei crediti. Rammenta che la situzione potrebbe implodere stante anche la emissione, da parte del Commissario straordinario sui rifiuti, di decreti ingiuntivi avverso i comuni inadempienti)

Ore 14,00 Per replica interviene l'assessore Incarnato (relativamente all'emergenza sul dissesto idrogeologico comunica che il governo, contrariamente a quanto è stato fatto in passato, intende agire in tre tempi: 1 somma urgenza, 2 ripristino dei luoghi, 3 programmazione, attraverso l'utilizzazione dei fondi FAS)

Ore 14,15 Il presidente concorda sulla opportunità di semplificare la normativa e propone che già dalla prossima seduta, si convochi il presidente della Sorical si metta la Commissionie in condizione di iniziare un percorso legislativo finalizzato all'approvazione di una legge quadro.

Ore 14,30 La Commissione concorda sulla previsione di una proroga al 31 dicembre e, fino a quella data, il blocco dell'emissione dei decreti ingiuntivi
Il presidente pone ai voti il provvedimento
La Commissione esprime parere favorevole

Ore 14,35 La seduta è tolta.

3 commenti:

pietro ha detto...

diciamolo che la maggior parte delle colpe sono da chi ci governa,,,siamo sempre sprovvisti di cisterne..durante l'inverno acqua,neve, ecc..non riusciamo a fare dei recuperi anche per l'irrigazione...acque sporche..fontane che erogano acqua nei condomini...e i contatori non girano...appalti a enti strani...dopo anni si richiede la ricevuta all'onesto cittadino se hà pagato l'acqua...perdendo la ricevuta bisogna ripagare....quanto spreco...e siamo sempre a corto d'acqua e neanche in certe stagioni potabile....e se ogni regione si gestisce l'acqua?

enrico segrate ha detto...

Caro emilio vorrei propio sapere come fanno i comuni a essere debitori.
i cittadini pagano l'acqua...esistono contatori
l'acquedotto e tutta la rete è efficente?
funziona regolare..
è un colabrodo pieno di perdite o esistono allacci abusivi ?
a mio modesto parere esistono molti ma molti allacci abusivi..e qualcuno non vuole controllare
grazie emilio grimaldi come sempre ottimo articolo.

Anonimo ha detto...

Il classico giochetto:
- le somme, già riscosse dai Comuni, vengono distratte, dagli stessi comuni, per altre finalità
- fingono di litigare e intervengono dall'alto per ripianare i bilanci versando fiumi di denaro alla SoRiCal e strada facendo azzerarano i contenziosi con i Comuni
RISULTATO?svuotare le casse Regionali e Nazionali con maggior incisione...uè il clientelismo ora deve crescere...le Regionali si avvicinano....e si sà...l'occulto si finanzia così.
P.S. COMUNE DI CROANI: Può un Responsabile So.Ri.Cal. essere assessore al Bilancio dello stesso Comune al quale la stessa So.Ri.Cal chiede continuamente pagamenti minacciando la sospensione del servizio idrico?CONFLITTO D'INTERESSI?ETICA PROFESSIONALE-POLITICA? A Cropani è così....