6 novembre 2010

I Pilastri della Bcc a Ruggero. Speculazione edilizia?

La prima traversa di via delle Serre in località Ruggero di Sellia Marina, vignetta a cura del blogger Da story

Al Credito cooperativo li chiamano “Pilastri”, i regolamenti dell’impianto normativo di vigilanza. Pilastri per indicare la stabilità di una banca che ispira “la propria attività ai principi della mutualità e della solidarietà propri della tradizione del Movimento e non ha fini di lucro”. Il primo, quello basilare, introduce i requisiti minimi per fronteggiare i rischi tipici dell’attività finanziaria. E di pilastri per pilastri alla sede calabrese “della Sila Piccola” di Taverna ne stanno spuntando anche altri, di natura più materiale rispetto alla moralità e alla solidarietà a cui è ispirata. Sono quelli che ha visto la banca acquistare una villa di 500 metri quadrati, con annesso giardino di metri 1800 in corso di costruzione a Contrada Ruggero di Sellia Marina, prima traversa di via della Serre, a soli 66 mila euro. Un immobile ipotecato e poi sottoposto a vendita forzata, di proprietà di Dragone Francesco e consorte. Una vendita “senza incanto”, cioè quando le offerte non vengono espletate davanti al giudice ma solo depositate in cancelleria, per rimpinguare un mutuo bloccato per due assegni protestati. Ma questa è un’altra storia. La cronaca racconta di questo immobile del valore di 260 mila euro, stimato da un perito del Tribunale, aggiudicato dallo stesso creditore, la banca. Conflitto di interessi? Presunta speculazione edilizia? Sono le domande che si pone il diretto interessato e di cui presto verrà informata l’Autorità giudiziaria. Il Codacons*, l'associazione a difesa dei consumatori, grazie al sostegno del vicepresidente, Francesco di Lieto, è già sul piede di guerra contro il Golia di turno.
I pilastri della Bcc di Taverna lungo la prima traversa di via delle Serre di Ruggero sono in continuo aumento. L’Ufficio esecuzioni immobiliari del Tribunale di Catanzaro registra un’altra vendita “forzata”, ai danni sempre del Dragone. Un appartamento stimato in 77 mila euro e aggiudicato dal fratello di un consigliere del Credito che “non ha fini di lucro”. Consegnato grazie un’offerta indovinata, di 28 mila e dispari euro. Un’occasione irrinunciabile. Un immobile completo di tutto i confort e abitato dal figlio del Dragone. E che martedi prossimo, il 9 novembre, deve abbandonare. Sfratto esecutivo. Altrimenti interverranno le forze dell’Ordine. Di fianco ce n’è un altro, di pilastri della Bcc, un appartamento gemello nella stessa palazzina, assegnato a 26 mila euro. Solo due mila, quindi, gli euro di differenza tra l’uno, finito e abitabile, e l’altro in costruzione. Eppure per l’Ufficio delle Esecuzioni immobiliari è solo un suppellettile. E così via. Una mezza mansarda a soli 12 mila euro. E un altro immobile a 21 mila. Un totale stimato in 500 mila euro e spacciato dalle Esecuzioni immobiliari a soli 150 mila con la complicità del creditore, la Bcc.
Dunque, il mutuo bloccato. Derivante da due assegni emessi con la Bnl e inspiegabilmente protestati al Dragone nonostante avesse ricevuto un affidamento di 100 mila euro, poi tagliato a 50 mila. E che ammontavano a circa 2500 euro, al di sotto dei limiti del fido concessogli. Un protesto che ha significato per l’attività commerciale di Franco Dragone una spada di Damocle. Da cui sono spuntati puliti puliti i nuovi Pilastri del Credito cooperativo di Taverna nella prima traversa di via delle Serre a località Ruggero di Sellia Marina.

* il Codacons ha presentato un esposto al Prefetto di Catanzaro e una denuncia alla Procura della Repubblica

39 commenti:

giuseppe frengo ha detto...

C'è gente che con la "banca di Taverna" ha fatto prestiti di 20/30 mila euro, quindi nei limiti del credito al consumo, e gli hanno concesso prestiti con garanzie ipotecarie su immobili con conseguenti spese di perizie edili (per solidarietà fanno fare le perizie sempre ai soliti) e iscrizioni di ipoteche primarie di almeno il doppio dell'importo del prestito. Questo per i poveracci e/o imprenditori presilani che si rivolgono a queste "botteghe" del credito. Per non parlare delle assunzioni di personale, per non parlare delle carte revolving che hanno dato a povera gente ignorante in materia che vive in un territorio fra i più poveri della UE, per non parlare che un dipendente che lavorava in filiale a Petronà, anni fa mi disse che la filiale la mantenevano solo 3 clienti. SOLIDARIETA' ahahahahah...........da parte dei poveracci che hanno il c/c

carmine ha detto...

solidarietà al signor Dragone, di queste cose truffaldine ne sappiamo di cose, auguriamoci che finalmente si faccia luce e che questi disonesti vengono arrestati.
Al responsabili della Codacons fate di tutto per farli arrestare.

Anonimo ha detto...

Rimango sempre più inorridito da questi meccanismi assurdi e corrotti che purtroppo sono abitudine nel nostro territorio.Credo di non essere retorico o idealista quando propongo una rivoluzione degli animi e un invito all'impegno diretto per cambiare questo stato di cose.

riccardo ha detto...

i banchieri che sbagliano paghino per il loro comportamento irresponsabile o truffaldino. Così come deve pagare anche chi doveva vigilare sul loro operato e non l'ha fatto.
Al giornalista" bravo" bisogna andare fino in fondo.
Alla Codacons questa è truffa.
in galera i truffatori.

domenico ha detto...

BCC della Sila Piccola Taverna Scrl.....un bellissimo esempio di truffa, mi farebbe piacere vedere l'elenco di chi compra questi beni...amici ,parenti e disonesti. non sanno il vero valore degli immobili? complici e responsabile della banca deveno essere arrestati, che finalmente giustizia si fatta.

michino caronte ha detto...

ma sono stati affissi nei muri nel comune di Sellia Marina, la vendita.....
Prima sezione civile
Procedura esecutiva n. 85/07 R.G.Espr.
II Giudice dell'esecuzione, dott. Giuseppe Cava,
visti gli artt. 569 e ss. c.p.c. e vista la richiesta di vendita,
Dispone la vendita senza incanto del compendio pignorato
di seguito descritto:
lotto 1 "unità immobiliare sita in Sellia Marina c.da
Ruggero in catasto al fg. 17 part. 1357 sub 22" al
prezzo base di euro 11.368,32;
lotto 2 "unità immobiliare sita in Sellia Marina c.da
Ruggero in catasto al fg. 17 part.1357 sub 3" al
prezzo base di euro 18.338,43;
lotto 3 "unità immobiliare sita in Sellia Marina c.da
Ruggero in catasto al fg. 17 part.1357 sub 4" al
prezzo base di euro 11.368,32;
lotto 4 "unità immobiliare (sottotetto) sita in Sellia
marina c.da Ruggero in catasto al fg. 17 part.
1357 sub 6" al prezzo base di euro 7.409,13;
lotto 5 "unità immobiliare sita in Sellia marina c.da
Ruggero in catasto al fg. 17 part.1357 sub 23" al
prezzo base di euro 7.385,40;
lotto 6 "area di pertinenza di fabbricato sito in Sellia
Marina c.da Ruggero in catasto al fg. 17 part.
1357 sub 24" al prezzo base di euro 6.490,28;
lotto 7 "villa in corso di costruzione sita in Sellia
Marina c.da Ruggero in catasto al fg. 17 part.
1358" al prezzo base di euro 54.577,23;
fissa per la presentazione delle offerte d'acquisto il
termine del 15.06.2010 ore 12,00;
fissa per la deliberazione sull'offerta e per l'eventuale
gara tra gli offerenti, con rialzo minimo non
inferiore a euro 5.000,00, l'udienza del 16.06.2010
ore 9,30:
dispone che le offerte d'acquisto siano presentate
in busta chiusa unitamente ad un assegno
circolare intestato "Tribunale di Catanzaro -
Procedura n. 85/07" portante una somma pari
al decimo del prezzo proposto, da imputare a
cauzione;
L'immobile, meglio descritto nella relazione tecnica consultabile
in cancelleria, sarà venduto nello stato di
fatto e diritto in cui si trova, che si intenderà conosciuto
dall'aggiudicatario, anche con riferimento
alla situazione di conformità degli impianti e alla
situazione energetica:
L'aggiudicatario dovrà versare il prezzo d'acquisto,
dedotta la cauzione, entro il termine perentorio di
sessanta giorni dall'aggiudicazione; Le spese di
trasferimento saranno a carico della procedura
esecutiva; Dispone che il creditore procedente
provveda, entro il termine di quarantacinque giorni
prima della scadenza del temine fissato per la presentazione
delle offerte, alla notifica della presente
ordinanza ai creditori di cui all'art. 498 c.p.c. non
comparsi nonché alla pubblicazione della stessa e
della relazione di stima mediante inserimento nel
sito internet www.aste.eugenius.it e diffusione sul
quotidiano "Il Domani" oltre che affissione murale
nel comune ove l'immobile è ubicato, con avvertimento
che in ipotesi di mancato adempimento
delle formalità pubblicitarie la procedura sarà
dichiarata improcedibile per difetto di interesse ad
agire in executivis.
Manda alla cancelleria di provvedere all'avviso previsto
dagli artt.490 e 570 c.p.c..
Dispone che nelle suddette forme di pubblicità siano
omessi l'indicazione delle generalità del debitore e
di ogni altro dato personale idoneo a rivelare l'identità
del medesimo ovvero di terzi estranei alla
procedura.
Catanzaro, 10.02.2010
Il Giudice
Tribunale di Catanzaro
Cancelleria esecuzioni
Depositato oggi
Il Canceliere
www.aste.eugenius.it " comune di Sellia Marina

Speranzino. ha detto...

E.......se arrestassero "pure" i complici nel Palazzo di Giustizia ???

guglielmo ha detto...

ho letto con interesse;
http://issuu.com/gangaleg/docs/asteinfoappalti_edcalabria062010
.....la BCC della piccola Sila, i li definisco Ladroni, hanno fatto le dovute perizie di stima ?
quelli che hanno comprato, hanno verificato la situazione e il tipo di compravendita....

carmela ha detto...

io le affissioni nel comune di Sellia Marina non li ho visti.....a sto prezzo chi non avrebbe comprato.
vendita fatta a " Umma Umma"che la magistratura faccia il suo dovere.
in altre parti d'Italia ci sono stati arresti per questi tipi di truffa.

luca ha detto...

Acquistare all'asta da la possibilità di fare degli ottimi affari, ottenendo in media uno sconto del 20% sull'effettivo valore di mercato del bene.
---------------------------------------------
ma se il valore è di 500Mila Euro anche facendo lo sconto , cosa ne verrebbe fuori , ma i banchieri li sanno fare i conti?

nadia ha detto...

La perizia di stima
Il prezzo a base d'asta dell'immobile viene stabilito grazie alla perizia di stima, ecco perchè essa rappresenta, insieme all'ordinanza, un elemento fondamentale. La perizia non solo identifica il bene dal punto di vista planimetrico-catastale, ma permette di scoprire e valutare le condizioni di manutenzione e, non meno importante, svelare eventuali vizi inerenti l'immobile (ad esempio se è occupato o libero). E' chiaro quindi, che la competenza del perito incaricato dal giudice, gioca un ruolo importante per la corretta identificazione e valutazione del bene.

ma chi è era il perito? ha fatto i controlli?
ma ha fatto una perizia per i suoi amici...e quelli che lavorano in banca sicuramente hanno avvisato amici e parenti.....che schifo.

Danilo ha detto...

A quanto pare siamo alle solite...chi ha il potere, in questo caso le banche, si muovono in perfetta tranquillità senza che nessuno dica:"non si può".
Come possiamo constatare tutti i controlli che vengono fatti sulle banche e il loro operato sono del tutto inesistenti, perchè sono loro che detengono il potere.
Spero che i legali della Codacons si diano da fare, in modo tale che venga fatta luce su tutto ciò e che i colpevoli paghino per le loro malefatte.

Carlo ha detto...

I primi ladri d'Italia sono le banche, questo caso dimostra come riescono a fregare i soldi alla gente, senza dare spiegazioni alle autorità competenti sul loro operato (fanno quello che vogliono). Bisogna mettere un freno a questi soprusi...

Carmine ha detto...

Finalmente c'è qualcuno che ha il coraggio di denunciare tali disonesta... spero che i responsabili vengano arrestati!!!

Anonimo ha detto...

I crediti cooperativi sono delle botteghe messe in piedi solitamente da 4 pochi di buono (anche Denis Verdini ne aveva una a suo uso e consumo), sono l'anticamera degli strozzini veri!!! Il vero problema è che purtroppo ci sono leggi che permettono l'esistenza di questi istituti di credito. A Cosenza ne sono stati commissariati tre o quattro, tutti crediti cooperativi.

Anonimo ha detto...

Un immobile non va all'asta perchè vi sono un paio di assegni a vuoto ma semplicemente perchè non si pagano le rate (non una o due, ma quando il mutuo si smette di pagare).
Per quanto riguarda la BCC della Sila Piccola, io sono cliente e devo dire che ha aiutato la mia azienda.
La BCC è una banca locale che cresce insieme a chi si sa comportare bene, quindi credo che prima di dargli addosso bisognerebbe conoscere bene i fatti.

Dragone Francesco ha detto...

Caro Anonimo ciò che hai scritto è giusto.
Ma il problema è che così come emerge dall'articolo si nota un palese conflitto di interessi.
Come si spiega che la banca svende gli immobili per poi aggiudicarseli all'asta a 4 soldi???...tutto ciò ti sembra lecito?
Dragone Francesco

Marta Moraca ha detto...

È più che giusto informarsi prima di esprimere un giudizio.
Conoscendo personalmente la storia del Sig. Dragone Francesco ho deciso di capire cosa sia la BCC e quali siano i suoi fondamenti.
La BCC, così come citato dall’art. 2 dello Statuto, è una Società che nell’esercizio delle sue attività si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata (principi che tra l’altro sono riconosciuti dall’art. 45 della Costituzione Italiana). Ed è impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo.
Nella “Carta dei Valori” fra i vari principi annoverati, al punto 2 vi è specificato “l’impegno” del Credito Cooperativo che si concentra nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, con l’obiettivo di produrre utilità e vantaggi , è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e “fabbricare” fiducia.
Leggendo ciò, a mio parere, è indubbia la buona fede e validità di questo Istituto di Credito, se non fosse che il tutto non trova alcun riscontro nella BCC di Taverna, che ha agito in totale contrasto con i principi su cui è fondata.
Da qui nascono una serie di riflessioni; l’acquisto degli immobili da parte della stessa BCC di Taverna e di amici e parenti, non è speculazione privata???.....La BCC di Taverna con il suo agire in che modo ha prodotto utilità e soddisfatto i bisogni finanziari del CLIENTE Dragone Francesco, nonché SOCIO della banca stessa???

domenico dragone segrate -milano ha detto...

dare dei pezzi di merda a certi personaggi è come fargli un complimento.ognuno di noi potrebbe raccontare una storia, ci sono sempre le banche che fanno i cazzi loro....prima ti cercano, ti vogliono come clienti e appena possono cercano in tutti i modi di lavarsene le mani, cercare in tutti i modi di mettertelo persino in quel posto.
" un giorno mi presento alla banca di Verona, corso sempione Milano, prima ero cliente di un'altra banca, fanno di tutto per avermi come cliente, consegno tutto, libretti degli assegni,carte di credito, più un'altra carta la "DINERS" ci pensavano loro d'ufficio a disdire ....dopo un anno la " Diners" mi chiede dei soldi, spiego che ho consegnato il tutto alla banca, mi dicono che se non pago mi metteranno nei clienti che non pagano e mi minacciano come cattivo debitore, mi presento alla banca , racconto il tutto , loro mi dicono che è un mio problema che dovevo essere io a disdire e non loro, ho telefonato , fatto fax a Milano/Roma....decido di disdire la varie assicurazioni delle auto, assicurazioni delle mie case e in più tessera da socio ACI, Il responsabile della filale ACI di Cologno Monzese signor Simeti essendo la persona che mi aveva proposto anche la carta di credito "Diners". capisce la situazione e anche lui prova a chiamare la mia banca del perchè non ha inviato la tessera per disdire...dalla banca facevono orecchie da mercanti, cercando nella mia documentazione mia moglie trova una lettera firmata da me, con i timbri della banca e della persona che avevo consegnato il tutto. Mi precipito in questa banca e urlando spiegavo le mie ragioni, solo allora hanno scritto alla " Diners" solo allora mi hanno chiesto scusa, è così ho tolto il conto in quella banca.
mi volevano far protestare per circa 130 euro, che io non dovevo pagare.
Cosa sta passando un cittadino, vedersi pignorato x due assegni circa 5000 euro..quale banca sarà stata ? la BNL ?
E CHI HA COMPRATO ALL'ASTA?...

luisa ha detto...

se state parlando della BNL CHE dio ve la mandi buona..sono degli incapaci e non ammettono i loro errori...poi la banca di Taverna aiuta amici e parenti, informandoli degli affari....sempre sulle disgrazie altrui..alla Codacons andate fino in fondo, qualcuno deve pagare, qualcuno deve essere trasferito e qualcuno deve andare anche in galera
BNL O quella di Taverna non importa l'importante che venga resa giustizia..e che i magistrati indagono e vadono in fondo in questa vicenda.

Anonimo ha detto...

Sign codacons,
premesso che non sono avvocato ma se il sign dragone non è stato avvisato dalla banca per la possibilità dell'anno di aspettativa per il mutuo l'iter avviato dalla banca non è nullo? inoltre la banca qualora non abbia avvisato il proprio debitore di questa possibilità deve risarcire?
ovviamente non conoscendo la vicenda, le mie sono solo domande. CODACONS illuminaci.

Anonimo ha detto...

Possono chiedere lo stop del pagamento delle rate del mutuo fino a 18 mesi, senza nessun successivo aggravio, circa 5.000 nuclei familiari, dato che a disposizione ci sono 20 milioni di euro. Chi prima presentera’ la domanda, quindi, otterra’ il beneficio.

In particolare, per accedervi bisogna dimostrare di non essere in grado di provvedere al pagamento delle rate del mutuo. Bisogna avere il titolo di proprieta’ sull’immobile oggetto del contratto di mutuo; la titolarita’ di un mutuo di importo erogato non superiore a 250 mila euro, in ammortamento da almeno un anno e un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 30 mila euro. Sono previsti, tra gli altri, anche i casi di perdita di posto del lavoro, di morte o insorgenza di condizioni di non autosufficienza di uno dei componenti del nucleo familiare.

Si puo’ accedere al beneficio anche nel caso in cui ci sia un aumento della rata del mutuo, a tasso variabile, rispetto alla scadenza immediatamente precedente, direttamente derivante dalle fluttuazioni dei tassi di interesse, di almeno il 25% in caso di rate semestrali e di almeno il 20% in caso di rate mensili.

Il beneficiario deve, quindi, presentare domanda di sospensione alla banca presso la quale e’ in corso di ammortamento il relativo mutuo, secondo il modello disponibile sul sito: www.dt.tesoro.it/fondomutuiprimacasa.

Va, infine, ricordato che nel caso non si riesca piu’ a pagare la rata del mutuo, oltre al Piano Famiglie dell’Abi e al Fondo di solidarieta’, i mutuatari possono prendere in considerazione l’ipotesi di una surroga del proprio mutuo, ovvero lo spostamento del finanziamento verso una banca diversa e con differenti (e piu’ convenienti) condizioni
caro codacons se la banca non ha consigliato queste soluzioni al cliente tutto il processo può essere annullato sempre se siamo in uno stato di diritto

Anonimo ha detto...

Le banche, soprattutto quelle di un certo calibro, avevano però risposto piuttosto lentamente al provvedimento. Per non perdere liquidità avevano applicato meccanismi burocratici al rilento che hanno tormentato per mesi le famiglie italiane in bisogno di sostegno.

Superata la parte nera della bufera, però, spuntano spiragli di luce. Nuovi sondaggi infatti fanno sapere che ormai tutte le maggiori banche italiane hanno non solo applicato il decreto ma effettuato già i conguagli sulle rate pagate in eccedenza nel periodo di caos normativo. Ultimata la fase di rimborso le famiglie possono di nuovo tirare un sospiro di sollievo e sperare che il peggio sia ormai passato.

Gugliemo Cordopatre ha detto...

Va sottolineato che il signor Franco Dragone il quale ha emesso l'assegno non coperto da fondi, avrà una sanzione amministrativa che verrà applicata dagli organi competenti.
ma dall'articolo si capisce bene che se ci sono stati errori non sono da addebitare al Signor Dragone, in quanto aveva un regolare fido, semmai l'errore è stato fatto dal funzionario della banca, e lui che deve rispondere d'avanti alla magistratura del perchè di tale comportamento, se la banca è la BNL ...in quel periodo attraversare un momento difficile, ai dipendenti veniva concesso il prepensionamento con incentivi pur di lasciare il lavoro, posso pensare che alcuni dipendenti fregandosene della professionalità in un momento d'ira abbiano fatto apposta creare ai clienti i danni che lamenta il signor Dragone.
Al giornalista Grimaldi faccio i miei complimenti, questa storia avrà sicuramente del seguito, poi il conflitto d'interesse si nota a occhio nudo, e la banca di Taverna ha fatto il seguito.

Anonimo ha detto...

Titolo V
RIFORMA DELLA DISCIPLINA SANZIONATORIA
RELATIVA AGLI ASSEGNI BANCARI E POSTALI. decreto legislativo n. 507/1999..titolo V.

maria concetta ha detto...

Io ho lavorato in banca, ho auto l'incentivo per andarmene,mi meraviglio che non vedo anche nomi di avvocati...di solito la torta viene divisa dai soliti truffatori, banche con i suoi dipendenti amici, parenti e avvocati.....qui al nord questi tipi di personaggi una volta scoperti vanno a finire in galera...le aste vengono truccate e i vincitori guarda caso sono sempre loro.

zorro ha detto...

2010-05-13 09:49 VIBO VALENTIA - Giustizia: aste truccate a Vibo Valentia, arresti
(ANSA) - VIBO VALENTIA, 13 MAG - A Vibo Valentia la Polizia sta eseguendo 5 ordinanze di custodia cautelare su richiesta della Procura della Repubblica. Sono nell'ambito di un'inchiesta sulle aste giudiziarie, gestite da un'agenzia titolare della concessione del Ministero della Giustizia,che si svolgevano in modo irregolare. Il titolare dell'agenzia,la moglie e 3 suoi collaboratori sono accusati di associazione per delinquere per la corruzione in atti giudiziari, peculato e turbata liberta' degli incanti.

l.g ha detto...

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21 ott 2007 ... E meno male che aveva scelo la via del silenzio per rispetto alle istituzioni! Leggere sempre all'incontrario. Data: Dom, 21 Ott 2007 14:55: ...
www.youtube.com/watch?v=cWzqdKsMWIE - Copia cache----------------------
truffe
truffe vero signor Dragone? lei fa parte di questo sistema , oggi è toccato a Lei domani a al signor.......e loro continuano a truffare e fare soldi , ma si ricordi signor Dragone che esiste la giustizia terrena, quella divina e quella " fai da Te" poi ci meravigliamo quando sentiamo dire che Tizio ha sparato contro Caio...auguri

concetta / milano ha detto...

vorremmo qualche notizia da parte del vice presidente della Codacons...sempre se lo ritiene possibile, che porta avanti nelle dovute sedi questi disonesti truffaldini.

Anonimo ha detto...

qui su questo blog ci indignamo per tutto, per le banche, per la giustizia, ci indignamo dei politici truffatori,dei truffatori politici, delle truffe ai danni della regione e della comunità europea, ecc. ecc.
ci indignao da anni, scriviamo commenti su commenti, emilio grimaldi fa bene il suo lavoro indignandosi anche lui.....ma alla fine cosa succede? tutti continuano allegramente a truffare ed ad arraffare soldi rubati ai poveri cristi.
a questo punto mi chiedo e chiedo a tutti voi...a cosa serve tutto questo indegnarsi e questo sfogarsi su questo e altri blog. ditemi a cosa serve tutto questo in questa terra di truffatori chiamata calabria.

giuseppe frengo ha detto...

Se Franco Dragone era un pregiudicato avrei voluto vedere se sti 4 maghi del credito gli avessero mandato in sofferenza un fido per poi organizzargli sta vigliaccata, avrei voluto proprio vedere.

maria concetta ha detto...

In questa terra chiamata Calabria, la gente onesta chiede che venga fatta giustizia, noi crediamo in una vera giustizia, non quella fai da te, fatta con le armi in pugno, uccidendo il rivale.
Deve essere lo Stato a garantire che giustizia sia fatta, il caso Dragone è una goccia dentro il mare.
auguro alla famiglia Dragone che venga a galla al più presto la verità.

francesco di lieto ha detto...

caro Emilio, non avevo voglia di intervenire su questo argomento, non perché non sono dalla parte di Franco Dragone e della sua famiglia, ma perché sono profondamente coinvolto ed esposto in questa vicenda che un mio intervento sarebbe davvero pleonastico.
Ciò che mi spinge a scrivere è il commento di un anonimo, il quale, rivolgendosi ai lettori del blog, chiede: “a cosa serve tutto questo indignarsi”.
Ritengo che la domanda sia provocatoria; è vero dinnanzi a delle “ingiustizie” bisogna soprattutto agire, tuttavia non penso che “indignarsi davanti a un monitor” (come diceva qualcuno), scambiarsi informazioni, esperienze di vita e … non serva a nulla.
Grazie anche al Tuo blog si inizia a creare una rete, persone stanche si subire delle piccole e grandi ingiustizie quotidiane che provano, con i loro interventi, a denunciare ed a non far sentire ancora più sole le “vittime” del sistema.
Caro anonimo, se non riusciamo ad agire per tentare di cambiare è perché, evidentemente, non siamo in tanti e quei pochi, non sono tutti sufficientemente convinti o esasperati per poter agire.
E’ quindi anche un problema di informazione, o meglio, di disinformazione.
La speranza è che crescano le fonti di informazione, le più diversificate possibili, per evitare che qualcuno venga a spiegarci cosa pensiamo.
La speranza sono quegli interventi che offrono informazioni alla famiglia Dragone, che spiegano come difendersi dalla Banca … anche se, magari, non sono corretti.
Sapere che ci sono tanti Cittadini pronti a dedicare il proprio tempo a spulciare norme e sentenze soltanto per essere di aiuto ad “uno di noi” … ci conferma che non siamo soli ... e non è poco.
Non sottovaluterei un movimento di incavolati ed informati ... magari domani potrebbero decidere (anche utilizzando i blog) di boicottare personaggi e società che adottano comportamenti immorali.
francesco di lieto

nadia carminati segrate /milano ha detto...

non voglio dire di più, solo poche righe per dire " grazie a Francesco Di lieto" il nostro e chiedo scusa in anticipo se lo paragono a " Robin Hood " rubava ai ricchi per dare ai poveri.....Francesco difende le persone oneste che subiscono ....
grazie Francesco, grazie Emilio Grimaldi.

Anonimo ha detto...

Esempio dell'avidità umana

Anonimo ha detto...

caro francesco di liete, sono il lettore indignato
ovvio che la mia era una provocazione, ma purtroppo mi sto accorgendo di cominciare a vivere una certa "depressione istituzionale", cioè una insofferenza anche verso chi si indigna perchè vorrebbe cambiare qualcosa in questa calabria ma poi si ritrova in mano con un pugno di mosche.
adesso sicuramente mi chiederai :" e tu che fai per cambiare le cose?"
io ti rispondo :"niente, perchè ho capito che troppe persone stanno bene in questa terra di raccomandati e di ladroni e quelli che vorrebbere cambiarla non hanno nessuna chance di fare qualcosa di positivo."
Lo so questo non è una argomentazione valida, ma è quello che sento nel profondo del mio animo.
buona indignazione a tutti

Anonimo ha detto...

lo sanno tetti che sono degli usurai autorizzati

Anonimo ha detto...

In questi ultimi giorni mi è capitato di seguire quest’assurda storia e volendoci vedere più chiaro mi sono voluto documentare per capire se si trattava del solito debitore che cerca di sottrarsi dal suo dovere o se invece si trattava di una delle più frequenti azioni di prepotenza di una banca anzi di un credito cooperativo, come osano impropriamente definirsi.
E’ bastata una piccola ricerca e qualche informazione raccolta qua e la per comprendere immediatamente che si tratta effettivamente di un’azione, a dir poco, abominevole perpetrata dal credito cooperativo denominato “Cooperativa della Sila Piccola”.
Una serie di illeciti e/o comunque una serie di stranezze che ruotano attorno ad un’appropriazione di beni di una piccola impresa di zona che cerca con il suo lavoro di mandare avanti la propria famiglia dando lavoro anche a terzi che viene messa in ginocchio.
Gli elementi che saltano subito evidenti sono:
• la valutazione di un tecnico, che dovrebbe essere imparziale, che prende visione di alcuni fabbricati sottovalutandoli a favore della banca;
• la vendita all’asta dei beni facendoli pagare notevolmente al disotto del vero valore;
• l’acquisto di detti fabbricati da parte di parenti di impiegati e amici della stessa banca e di un legale che conoscendo, o si presume la legge, concorre in un illecito ;
• l’acquisto di uno dei fabbricati da parte della stessa banca per un valore ridicolo;
• il mancato rispetto delle più elementari norme che regolano le vendite all’asta.
Il credito cooperativo, sembrerebbe, non sia nuovo a queste pratiche per favorire amici e parenti a danno di semplici cittadini o di piccole imprese della zona che si sono visti negli anni usurpare dal parte di questi, quei pochi beni di cui erano in possesso.
L’esame della documentazione, ormai di pubblico domini come previsto dalla legge stessa, fa notare chiaramente che si tratta di un puro accanimento ai danni del signor Dragone macchiatosi di chi lo sa quale sgarbo nei confronti della banca o del suo direttore.
Cari lettori, a quanto sembra il tutto scaturisce da un credito, con la BNL, di due assegni di 2.500,00 euro che per un commerciante si tratta di coprire in mezza giornata di lavoro e sacrificio.
Mi chiedo allora, di chi fidarsi?
La speranza che la magistratura faccia luce su questa assurda vicenda e chi sa se con un pò di professionalità e serietà non si possa svolgere un’indagine seria e profonda che faccia venire alla luce altri misfatti che tanti cittadini, un pò per ignoranza e/o per paura, non hanno mai denunciato.

carmine ha detto...

per Francesco Dragone, prova a andare nello studio dell'avvocato che ha comprato........digli se lui era al corrente di tutto, prova a dirgli di difenderti...così per non andare contro ai suoi amici, ti farà perdere pure la causa.
qui sono tutti truffaldini, saprei io come farli andare via......muore Sansone che tutti i truffatori.