29 maggio 2011

I calabresi pagheranno l'acqua direttamente alla So.Ri.Cal. E' legge

Le diverse fasi della legge numero 34 del 2010

Quanto prima i cittadini calabresi pagheranno la bolletta dell’acqua direttamente alla So.Ri.Cal, società di risorse idriche calabresi. Al momento la società mista, 53.5 per cento della Regione e 46.5 di Veolia, ha in gestione solo il sistema acquedottistico regionale, in qualità di fornitore all’ingrosso dell’acqua per usi civili e potabili, e la fornisce ai Comuni calabresi. Ma non è lontano il tempo in cui il cittadino si interfaccerà singolarmente e senza intermediari con i tecnici all’uopo addestrati dalla multinazionale francese. Lo annuncia la legge numero 34 del 2010 della Regione Calabria, recentemente deliberata dalla Giunta. La norma descrive il “Piano operativo inerente le azioni di natura organizzativa/finanziaria da intraprendere in ordine all’esposizione debitoria dei Comuni per l’espletamento del servizio di approvvigionamento”. È solo “un’ipotesi per il pregresso e per il futuro”, spiega l’incipit del comma 5 dell’articolo 47. Un’ipotesi molto fondata. Già il 3 marzo scorso, nell’incontro tra i sindacati, la Sorical e l’Anci, l’associazione dei Comuni, tutte le parti sono convenute a “chiedere all’Illustrissimo Presidente della Regione Calabria la costituzione di un tavolo di lavoro per esaminare la possibilità di sollevare i Comuni calabresi dalla onerosa gestione della bollettazione e riscossione dei predetti canoni per fornitura idropotabile al dettaglio, affidando a terzi il relativo servizio e le conseguenti responsabilità. Al riguardo, So.Ri.Cal. S.p.A. ha espressamente offerto la propria disponibilità a supportare – con il proprio know how – la risoluzione della predetta criticità di sistema, mettendo a disposizione le proprie risorse tecniche, gestionali, di coordinamento e supervisione”. Un’ipotesi che sta sotto una tesi ben articolata. E non è la dimostrazione del teorema di Pitagora il problema, è molto di più. Quadrare il cerchio del Servizio idrico integrato regionale che fa acqua da tutte le parti. Presenta “criticità di riflesso”, dice il Piano.

Avanzamento della legge Galli
Un Sovrambito e cinque Ambiti territoriali ottimali, corrispondenti alle cinque province. Questo l’obiettivo della legge Galli, numero 36 del 1994. Nel Sovrambito opera la So.Ri.Cal. che “fornisce l’acqua all’ingrosso, per usi civili e potabili, alla quasi totalità dei Comuni calabresi” dal 1 novembre 2004. Gli Ato, invece, sono deputati alla gestione dei segmenti di distribuzione, fognatura e depurazione, di competenza dei Comuni. Criticità di riflesso caratterizzano la So.Ri.Cal e “consistenti ritardi” si registrano negli Ato.

Fondi Por e Fas 2007/2013
Per dare piena soddisfazione alla legge è necessario rendere “un’effettiva industrializzazione” al sistema. “Una priorità assoluta” per “le regioni dell’Obiettivo Convergenza (contesto nel quale ricade la Regione Calabria)” ai fini della collocazione “degli strumenti operativi (Por e Par Fas 2007/2013)”.

Il Piano e le banche, la risoluzione delle criticità
Alla Regione spetta il ruolo di “regia” e “governo” dell’intero processo ai fini della rimozione delle criticità che riguardano “sostanzialmente l’elaborazione di uno specifico progetto per rendere i crediti esigibili anche incassabili”. Fase 1: accertamento delle somme a credito, esigibilità e qualità del credito. Fase 2: individuazione di un pool di banche disponibili a concedere mutui sui singoli crediti. Fase 3: costruzione del sistema delle garanzie per il perfezionamento dei mutui. Quindi individuazione di un “produttore di risparmio” per gli Enti Locali. Fase 4: organizzazione delle procedure di pagamento delle singole rate di mutui. Obiettivo: rientro dai crediti vantati da SoRiCal nei confronti degli Enti Locali per consentire alla società di dare continuità alla propria operatività gestionale e di attuare gli investimenti di settore.

Il produttore di risparmio: la SoRiCal
“A generare i risparmi potrebbe provvedere un’apposita struttura – una NewCo regionale – o la stessa SoRiCal”, mette per iscritto la legge. Quale la garanzia degli EELL di far fronte al pagamento? La dilazione di pagamento concessa e la cessione dei servizi di bollettazione, riscossione ed emersione dell’evasione, molto presumibilmente al know how della SoRiCal. Lei sa come fare. Lo sa.

Anche su Mezzoeuro

4 commenti:

Rosario Lombardo ha detto...

A proposito di referendum sull’acqua pubblica.

Il 12 e i 13 giugno io, naturalmente, andrò a votare. E voterò si a tutti i referendum siano essi 3 o 4, non importa. Penso che i “referendum” abbiano un’importanza maggiore, per significato ed implicazioni, dell’elezioni amministrative recenti, specie in Calabria e alla luce dei risultati delle stesse consultazioni.
Detto questo, l’unanimismo di facciata che c’è sul SI sull’acqua pubblica, in certi ambienti politici nostrani, non mi convince. A pelle. È una sensazione suffragata, anche, dalla lettura dei “tuoi” articoli Esimio Emilio Grimaldi e dalla constatazione che la distinzione tra pubblico e privato spesso è superata nella realtà dalla coabitazione o commistione dell’uno e dell’altro. Mi augurerei una diffusione capillare di questi articoli e ho segnalato gli stessi dove mi è stato possibile.
Esimio Emilio il “tuo” lavoro è prezioso per questa nostra Calabria e per districarsi nel pantano della politica che la (s)governa.
Con stima
Rosario Lombardo.

emilio grimaldi ha detto...

Gentile Rosario Lombardo,
il tuo commento mi ha commosso.
Grazie.

Anonimo ha detto...

attenzione, ho avuto modo di leggere le domande del referendum. Rispondete si anche se la domanda come viene posta non vi convince. Sono poste male apposta.

claudio ha detto...

e salteranno tutte le municipalizzate che s occupano di acqua? la sorical avrà voglia d spendere soldi per sistemate le reti colabrodo nei comuni? e la depurazione? e le acqua piovane?