26 gennaio 2024

Il Brainstorming della legalità in Enzo Bubbo


 

Semi di legalità di Enzo Bubbo, pubblicato da Officine editoriali da Cleto, è un testo che sviluppa la legalità come competenza sulla scia dell’ormai universalmente condiviso e consolidato concetto di Lifelong Learning, cioè dell’apprendimento continuo, che inizia a scuola e dura tutta la vita. La legalità vista non come contenuto di conoscenza, ma come processo cognitivo in una società in continuo divenire. La stessa stesura, che si snoda in dodici storie, in sei rapporti normativi e statistici, in dodici campi sociali, in un acrostico e infine in un alfabeto, risente del “processo”, delle emozioni, di ciò che l’oggetto trasmette. Una sorta di Brainstorming (assalto mentale) alla portata di tutti.

4 gennaio 2024

È ancora Lì, la consolatio della scrittura

 


La storia de È ancora la mia Lì di Gabriele Soriani (Officine editoriali da Cleto) è la dimostrazione lampante che gli avvocati non dovrebbero mettersi a scrivere romanzi. Non ne hanno la competenza, né l’attitudine. Saranno sicuramente bravi a difendere i loro clienti sotto tanti profili: civile, penale, sportivo e dell’amministrazione della giustizia in generale. Potranno certamente dimostrare anche quelle qualità umane che distinguono i veri uomini dagli altri, meno onesti e meno buoni. Tuttavia, la scrittura è un’altra cosa. La scrittura è quella dimensione dell’uomo che trasporta la vita dell’autore verso una dimensione più pubblica, più universale, che vale per tutti. E nel farlo lo scrittore raggiunge una parte di se stesso che non pensava di avere. In altri termini, la scrittura rappresenta la scoperta di se nel mondo e del mondo in se stesso. Soriani, avvocato vibonese, non fa niente di tutto ciò. Espone la sua vita, della moglie, dei figli, della malattia, delle gioie e dei dolori senza nessuna mediazione. Mi perdoni l’autore, ma per fargli capire ciò di cui sto dicendo è come se lui in qualità di avvocato si mettesse davanti ad un giudice a sostenere l’innocenza del suo assistito senza filtrare le sue dichiarazioni con gli strumenti normativi e i codici dei procedimenti giudiziari di cui dovrebbe essere a conoscenza.   

14 agosto 2023

Io amerò, tu amerai, noi “Amareno”. Il romanzo storico di Massimo Grimaldi parte da Belcastro e raggiunge le cime del Nord Europa

 


A Belcastro, terra di confine tra il mare e la montagna, tra manovalanza e modernità, tra filosofi, poeti e patrioti e uomini d’onore, vivono delle storie che accarezzano il cuore e illuminano la speranza di un mondo migliore. Una di queste è Amareno di Massimo Grimaldi.

15 gennaio 2023

Uomini e lupi, l'insolita storia calabrese di Riccardo Crstiano


 

Nella breve biografia in quarta di copertina della Compagnia del lupo di Riccardo Cristiano edito da Officine editoriale da Cleto, si fa riferimento ad “una vicenda personale”, da cui poi sarebbe scaturita la storia e le avventure che poi ha rielaborato nel libro. Questo è l’unico fatto vero, anche se non documentato, il resto è tutto frutto della sua fantasia.

16 maggio 2022

Se sei calabrese non puoi non leggere Malacura di Ercole Cavaliere

 


Se sei un calabrese in buona salute, leggilo. Se sei ammalato leggilo lo stesso. Se poi sei del Nord d’Italia: emiliano, lombardo, o più a Nord in Europa: olandese, lussemburghese, svizzero (sono i posti di cui racconta) non ti fare condizionare dalla lontananza, ciononostante leggilo. Ti appassionerà la denuncia e la protesta di uno spirito greco e di un cuore passionale. Il libro è Malacura di Ercole Cavaliere, edito da Officine editoriali da Cleto.

24 ottobre 2021

Un dito di io ovvero la fenomenologia della coscienza

 



Quando ho scelto il titolo da dare al libro che vi sto per presentare avevo le mani sulla tastiera e, come mi capita spesso quando mi concentro a pensare o a scrivere qualcosa, con le dita della mano sinistra iniziavo ad attorcigliarmi delicatamente e testardamente i capelli alternando queste manovre con talune carezze al mento, mentre la destra stava comodamente riposta sulle lettere morte. I miei pensieri erano in procinto di essere estromessi dall’interiorità, catapultati fuori e lontano dal luogo dove prima vivevano. L’immagine statica della testa e delle mani, così lontane e anche così vicine, mi ha sorpreso come un’esperienza primigenia e ha permesso di soffermarmi sul contesto primitivo della relazione tra mente e parola mettendomi in guardia dall’ambiguità della situazione, che le opere degli uomini potrebbero essere scambiate per l’intera esistenza degli esseri viventi. E nello stesso istante, che mai sarei riuscito a rivelare in una sola azione tutto il mio essere, il mio Io. Al massimo un dito. Ecco perché gli ho dato questo nome.