Giuseppe Amelio è creativo

Giuseppe Amelio, caricatura a cura del blogger Da story È da un po’ di tempo che la brezza marina non si sente più. Al suo posto un olezzo non proprio incoraggiante per cittadini e turisti. Di fogna a cielo aperto. E il sindaco di Sellia Marina, Giuseppe Amelio, corre ai ripari. Ordinanza di allaccio alla rete fognaria. È l’ultima richiesta di aiuto del primo cittadino in una terra di nessuno. Anzi, del più furbo. Di chi si sveglia leone la mattina. Per tanto tempo è stato così. Ora non si può cambiare tutto con la bacchetta magica. E nemmeno con una firma in calce ad un atto normativo. Ma il sindaco ci prova. Non ha dato - o potuto dare - ascolto alle richieste dei cittadini negli ultimi sei anni. Ma ci prova, adesso. D’autorità. Sguinzagliando i vigili in caso di inottemperanza. Fa sorridere ricordare quando qualche anno addietro, in occasione dell’ennesima fuoriuscita di liquami maleodoranti nel canale Chiaro, il sindaco invitava i cittadini limitrofi a scaricare alternativamente l’acqua del bagno per individuare i presunti responsabili. Fa sorridere ricordare la foto in pompa magna della giunta al gran completo, all’indomani della rielezione al Palazzo comunale, sull’impianto di sollevamento di località Chiaro - sempre quello - appena ripristinato. Dalla sera alla mattina il neo assessore all’Ambiente, Giuseppe Mercurio, escogitò l’opera infrastrutturale per tappare finalmente il buco della fogna e dare una boccata d’ossigeno al turismo selliese. Foto sorridenti. Di politici soddisfatti. E, puntuale, l’anno successivo si dimostrò un clamoroso buco nell’acqua. È il caso. Fa sorridere pensare a quante volte i residenti hanno fatto richiesta di allaccio fognario. Uffici comunali impegnati a protocollare. Vigili mandati per sopralluoghi. Iter lunghi e fermi. Ostruiti dall’insufficienza della condotta comunale e da cittadini inalberati che non volevano si passasse dalle loro proprietà. Ha sempre vinto il tirare a campare. Sindaco complessato dalla sua stessa autorità. Poi è arrivato il condono. Il salvacondotto per la civiltà. Tremila e cinquecento. Una manna dal cielo per le casse comunali. Complesso risolto a suo tempo. Ora non ce la fa più. Di suo pugno scrive e Ordina. Entro trenta giorni. È possibile fare anche ricorso al Tar, com'è consuetudine per queste tipologie di atti. Avendo accertato che “in alcune parti del territorio comunale, nelle condotte delle acque bianche, vengono immessi reflui di acque nere e che tale fatto comporta, oltre all’inquinamento del ricettore finale dei reflui, considerevoli disagi per gli abitanti data la presenza di odori sgradevoli e pericoli per la salute pubblica”. E avendo considerato che “al fine di migliorare le gestione e la qualità dell’ambiente ed in attuazione della normativa in materia di acque reflue l’Amministrazione Comunale attua le verifiche finalizzate a: a) verificare se le utenze civili e/o produttive sono allacciate alla pubblica fognatura; b) verificare se le utenze già allacciate hanno provveduto alla separazione delle acque bianche da quelle nere allo scopo di identificare eventuali difformità nonché situazioni di particolari criticità necessitanti di revisione”. E, ancora, considerata “la necessità di eliminare i gravi pericoli che minacciano la salute pubblica derivanti dagli scarichi fognari non allacciati e/o non in regola. ORDINA 1. L’allaccio, secondo la normativa vigente, di tutti gli scarichi fognari, con esclusione degli speciali e nocivi, alla rete fognaria comunale. 2. La separazione delle acque bianche dalle acque nere negli scarichi esistenti entro 30 giorni dalla presente”. "Sellia Marina è creativa", suggerisce una campagna promozionale del Comune. No! solo il sindaco. Una richiesta di allaccio fognario protocollata nel 2002 e ancora non soddisfatta Da story