21 settembre 2009

La Chiesa di Botricello superiore. La scommessa di Salvatore Aiello



Botricello superiore, dieci famiglie, una Chiesa. Il Comune di Botricello, costituito solo nel 1956, trae origine da quel paesello sulla collinetta sovrastante. Oggi è a forte rischio idrogeologico. I tecnici indicano la sigla R4, zona franosa profonda. Al momento stanno facendo dei lavori di “mitigazione rischio frane strada provinciale”. Forse non bastano. Il pericolo maggiore è il crollo dell'intero agglomerato urbano. Ma c’è un progetto. Un’idea. Un segno di speranza per tutti i botricellesi che sono molto legati alla loro origine. Pur essendo una comunità, che si è formata dall’insieme dei cittadini provenienti dai paesi vicini che vi si sono recati per trovare lavoro e più fortuna nella zona marina, ci tiene alla prima pietra della sua storia. Questo progetto parte dalla Chiesa di S. Francesco di Paola. È qui che ha iniziato a prendere vita e forma la cittadina di Botricello. Sorge su un terreno donato dall’antica famiglia Iannone nel XIX secolo. Costruita dai marchesi De Riso divenne il caposaldo della costituenda Botricello per i braccianti che lavoravano le terre dei signorotti di allora. Nei primi decenni del secolo scorso lo sviluppo urbanistico prese la direzione della statale 106 ma il quartiere non fu mai dimenticato. Nel 1982 la Chiesa fu ristrutturata grazie all’opera del parroco don Titta Scalise. Ma nel 2001 un’ordinanza del sindaco la dichiarò inagibile. Ristrutturare la Chiesa per riavere tutto l’antico centro storico. Una scommessa. È il sogno dei botricellesi. È il pallino fisso dell’architetto Salvatore Aiello, capogruppo di opposizione al consiglio comunale. Ha presentato un progetto alla Curia dell’arcidiocesi di Crotone –S.Severina, insieme a Gennarino Ruffo, anche lui architetto, e al geometra Francesco Antonio Sisca. Gli interventi di rifacimento riguardano: “la realizzazione di un corridoio/intercapedine sul lato nord ed ovest” per contrastare l’umidità sulla muratura dell’edificio; “il consolidamento della fondazione del muro di facciata e perimetrale”; e “il recupero della copertura in legno e del manto di tegole, della soffitta plafone, realizzazione della pavimentazione, il recupero degli stucchi e delle nicchie all’interno della Chiesa”. L’obiettivo a lungo termine è “un incentivo trainante non indifferente per porre mano e risolvere le problematiche che interessano lo stesso centro abitato”. I cittadini si augurano che questo progetto possa avere più fortuna di quello presentato nel 2004, quando l’ufficio tecnico comunale presentò la richiesta di finanziamento alla Regione Calabria in ritardo rispetto ai tempi stabiliti. E quindi non fu sovvenzionato. Una dimenticanza di cui si scusarono pubblicamente il sindaco di allora, Giovanni Puccio, e il responsabile dell’ufficio, Vincenzo Sgrò. Oggi i tempi sono giusti. Fusse che fusse la vorta bbona, direbbe Nino Manfredi. Una Chiesa per riavere tutto il paese. Una scommessa. Una speranza. Si può fare. Manca solo il visto della Regione Calabria.


L'interno della Chiesa quando era ancora "agibile". Al centro mons. Domenico Graziani

4 commenti:

Anonimo ha detto...

è il pallino fisso dell'architetto Aiello???...però Emilio che notizione!!! chiedi all'Architetto Aiello di fare opposizione costruttiva e di presentarsi ogniqualvolta è invitato a prendere decisioni importanti...ops no lui non può esserci ad agosto..è in ferie!!!
a Botricello abbiamo molti problemi più gravi che la chiesa di Botricello Superiore...ma per favore...

Anonimo ha detto...

Gentile anonimo,
certamente a Botricello ci sono tanti altri problemi, ma lasciar intendere che questo "non sia un problema" fa capire che il suo intervento è solo frutto di un provincialismo dettato da partito preso. Ne dà contezza il fatto che che i miei precedenti articoli su Botricello, Depuratore e Parco giochi, non hanno ricevuto la medesima attenzione da lei e da altri. Ma come, il Depuratore che sta la spiaggia, che compromette la salubrità del mare, la salute dei bagnanti e mina al turismo, forse che non è un problema "grave"? O forse è solo una questione che non bisogna affrontare per altri subliminali motivi? La questione della Chiesa e di tutto l'antico centro storico, secondo le testimonianze che ho raccolto, è di un certo interesse per i botricellesi, probabilmente non lo è per lei. Chissà! Chissà!

distinti saluti
emilio grimaldi

domenico dragone segrate- milano - ha detto...

all'anonimo...non voglio ripetermi..per di più
con un anonimo..il sottoscritto è solo nato a botricello...ripeto solo nato..per qualcuno che
pùò pensare che è frutto di mie fantasie si pùò andare aal'anagrafe a controllare...nato a botricello 11/03/1955.domenico dragone...
sono fiero di essere nato a botricello..voglio che migliori sempre di più...non digerisco gli anonimi..per ma li definisco " personaggi "
non conosco nessuno a botricello..ma mi fa piacere sentire cosa sta facendo l'architetto Aiello..ma mi domando cosa ha fatto il comune
per il parco giochi..per il mare..e per pilastro in mezzo la strada...e voglio pensare ch appena sarà possibile la giunta comunale farà qualcosa di positivo...e quando sarà il signor Grimaldi
ci darà notizie....grazie a tutti quelli che come me credono allo sviluppo di questo paese..
e grazie anche all'architetto Aiello.

Anonimo ha detto...

E' vero a Botricello ci sono tanti problemoni....Io non sono del posto, ma ho scelto di abitarci e viverci. Però cari botricellesi imparate ad essere meno pieni di voi stessi, imparate un pò di cultura, c'è gente di 30 anni semianafabeta,tanto per dirne una. Recuperare una chiesa di due o tre secoli fa, è un dovere per la memoria storica della vostra città, per voi stessi, imparate il senso dell'appartenenza, sinceramente vi manca. Ben venga un recupero di qualsiasi cosa, imparate ad apprezzare, piuttosto che criticare.