19 giugno 2009

La zona "franca" del Radar di Sellia Marina



Ha la finalità di “individuare eventuali unità navali tendenti a perpetrare il reato di ingresso clandestino nel territorio italiano”, così recita la nota di installazione della Maridipart di Taranto. È prevista, ai suoi lati, l’interdizione del transito, della sosta e di qualsiasi altra attività ricadente nella zona demaniale marittima a partire dal limite della stradina di accesso alla spiaggia in località “Carbonello” verso Sud, per un fronte totale di metri 665” per la salvaguardia della salute pubblica, così indica l’ordinanza N° 30 della Capitaneria di Porto di Crotone. Ma è una zona "franca", del tutto insufficienti gli avvisi di protezione dalle onde elettromagnetiche.
È il Radar della Marina Militare, in funzione dal 1 luglio 1998. Appena installato, sono state immediatamente disposte le misure di protezione necessarie, grandi e piccoli cartelli, che ponevano l'alt: “Vietato oltrepassare”, con tanto di recinzione. Ma oggi, con la stagione estiva già inoltrata, nessuno, degli organi preposti, si è preso la briga di ripristinare quello che, soprattutto il mare di quest’inverno, ha inghiottito: recinzione e cartellonistica. Una zona franca, questa. Dove tutto, compresa la balneabilità degli avventori, è lasciata al caso. Per raggiungere la riva è necessario oltrepassare una stradina ormai ridotta a un cumulo di inerti e di tubi di ferro attorcigliati e arrugginiti. Una spiaggia isolata, e lontano dai servizi. E anche per questo ugualmente desiderata dai vacanzieri in cerca di un angolo di paradiso.


Ciò che rimane della recinzione sulla spiaggia

Eppure, anche sulla distanza di sicurezza dal radar, di circa cento metri di distanza dall’impianto di emissione delle onde, individuata dalla Stazione C di Sellia Marina, dove è ubicato, il dibattito non sembra concluso.
Giancarlo Spadanuda, ingegnere catanzarese, studioso di elettromagnetismo, e consulente tecnico-scientifico della Magistratura, ha indicato come misura realmente cautelativa quella di cinque/sei chilometri. “I radar – ha dichiarato - sono i più nocivi fra tutte le sorgenti artificiali. Gli innumerevoli studi scientifici indipendenti, hanno definitivamente accertato l’estrema dannosità dei campi elettromagnetici, CEM, sulla salute delle persone, degli animali e persino sulle piante; i danni interessano tutto il corpo umano, nessun organo escluso (cataratta da microonde, ansia, depressione, impotenza, ischemia, leucemia,ecc...). I radar militari hanno una potenza anche di 5 milioni di watt (una lampadina domestica ne ha appena 40-100), e frequenze elevatissime, anche di 40 miliardi di hertz, cioè cicli al secondo (la frequenza della corrente, nelle nostre case è di appena 50 hertz); i suddetti numeri sono di gran lunga superiori a quelli riscontrati in stazioni radio base ed elettrodotti, pur essi pericolosi; quindi i radar sono, in assoluto, i più nocivi fra tutte le sorgenti artificiali”.


Uno dei pochi cartelli rimasti in piedi

3 commenti:

grazia ha detto...

allora là dove manca la presenza degli organi preposti a tutelare l'ambiente e la salute dell'uomo, ci affidiamo al buon senso del singolo cittadino!..lanciamo la campagna zona aut..ogni cittadino si munisca dicartellone da apporre alla o sulla suddetta spiagga!...il problema risiede a monte...ma intanto curiamolo alla foce!..bravo emilio x averlo segnalato.........................grazia.

Anonimo ha detto...

solo un appunto: quella foto dell'edificio diroccato dovrebbe essere corredata dalla precisazione che trattasi di edificio privato, non pubblico. Bisognerebbe, quindi, dichiararne la demolizione urgente per danno ecologico e far pagare le spese ai proprietari. Là la base Loren C non c'entra.
Domenico

LUCA ha detto...

QUANDO ESISTEVA LA BASE "AMERICANA" MI RICORDO DA RAGAZZO PER ANDARE AL MARE NELLA ZONA RUGGERO...UN PO' DI ANNI FA...C'ERANO SEMPRE I CARABINIERI CHE CONTROLLAVANO LA ZONA E TRASCRIVEVANO LE TARGHE DELL'AUTO CHE TRANSITAVANO ....LA ZONA ERA BEN TENUTA E PULITA...ORA GRAZIE AL TUO SERVIZIO VEDO DEGRADO E SPORCIZIA.....SI PARLAVA SPESSO DELL'ANTENNA E DELLA BASE AMERICANA E OGNUNO IMMAGINAVA A PROPIO PIACERE COSA CI FOSSE DIETRO IL FILO SPINATO....