21 settembre 2009

Callipo propone l'invio dell'esercito in Calabria. Dichiarazione shock dopo le navi dei veleni e la morte del piccolo Domenico



di Pippo Callipo

La delinquenza organizzata e diffusa in Calabria ferisce la democrazia, condiziona la qualità della vita e uccide i nostri bambini. Non se ne può più!
Lo Stato si ponga il problema dell’ordine pubblico in una regione che fa ancora parte della Repubblica italiana, nonostante di lei non si trovi traccia in alcuna delle agende politiche ed istituzionali del Paese. Neanche dinanzi alla presenza di navi dei veleni il Governo batte colpo.
A mio avviso, in Calabria è tempo di inviare l’esercito.
Porsi la questione dell’ordine pubblico e del controllo del territorio, nell’ultima regione d’Europa, è, a questo punto, un passaggio doveroso, direi quasi obbligato, se non si vuole sancire che vi è un pezzo dell’Italia in cui ogni giorno può accadere di tutto, persino che un bambino di 11 anni sia assassinato durante una partita di calcetto.
Il territorio è sguarnito sulle coste e nell'entroterra. Qui non si tratta solo di fare attenzione alla solitudine di chi fa impresa, che solo di rado ormai suscita moti di indignazione, ma di garantire la deambulazione dei cittadini nelle nostre città.
La Calabria è una regione isolata geograficamente, cui sono state sottratte risorse fondamentali per lo sviluppo, lasciata senza speranza e senza futuro.
La terribile sensazione di uno Stato che non c’è, che si avverte non solo nei borghi dell’entroterra o nelle periferie, ma in tanti quartieri delle città meridionali, non si risolve con gli attestati di solidarietà, né con le cannoniere dell’Ottocento, ma con una presenza in carne ed ossa dello Stato, solo così si può incoraggiare la società civile a vincere la rassegnazione.
Ma è chiaro che, se neppure dopo la morte di un bambino succede niente, se neanche l’indignazione ha più cittadinanza, è come se lo Stato in Calabria avesse gettato la spugna e tutto ciò deve spaventarci.

5 commenti:

domenico ha detto...

signor callipo qualcosa si deve fare..che venga
l'esercito..ma bisogna da subito fare qualcosa
per la gente onesta che vive in calabria..o quella che per lavoro si trova fuori dal territorio ma che un domani vuole tornare..
grazie come sempre al giornalista grimaldi..

Anonimo ha detto...

Guerra tra procure: nessun complotto, Gip archivia.Callipo, ricominciamo da qui, Lei che ha visibilità chiede a gran voce che fine hanno fatto le inchieste di Salerno dato che sia il dott.de Magistris che gli inquirenti Salernitani sono stati prosciolti legalmente da tutti i pseudo-reati inventati e cuciti su misura dai poteri forti, cominciamo a spazzare via tutti quelli che hanno affossato questa terra, ora è il momento, gente civile, non collusa, onesta, COMINCIAMO A TIRARE FUORI LE PALLE.

Anonimo ha detto...

Ora vediamo quali saranno i commenti da sinistra a questa affermazione di Callipo, visto che quando lo propone qualcuno a destra, subito si grida alla militarizzazione.
Pienamente d'accordo con chiunque proponga una maggiore presenza dell'esercito, purchè strategicamente ben impiegato e non per fare le belle statuine.
Domenico.

david ha detto...

...domenico , callipo non rappresenta la sinistra,almeno per quanto ne so IO!

Anonimo ha detto...

Non rappresenta la sinistra, ma è certamente lontano dal PdL e più vicino all'IdV (che ne sponsorizza la candidatura), ultimo alleato del PD. Da quì la mia curiosità.
Domenico.