15 settembre 2009

Il Bisciornale



Mi ha fatto veramente sorridere l’articolo scritto da Redazione de il Giornale sulla festa organizzati dai grillini del Lazio per gli onorevoli, appena eletti, Luigi De Magistris e Sonia Alfano: “Onorevoli on the beach” a Fregene. L’ho trovato un tentativo alquanto audace di scambiare lucciole, quelle naturali e sane della festa, per lanterne, quelle artificiali fatte con le escort che passano da un letto a un altro dei capi di Stato invitati dal Biscione a Palazzo Grazioli. Un modo per intorbidire la bagarre intorno al premier appioppandola, senza arte e né parte, agli oppositori. Un modo per ristabilire l’autentica maschera di Berlusconi con il motto: “così fan tutti”, “ma io faccio meglio e di più”, avrebbe aggiunto. È come se in un rapporto di coppia colui che tradisce si sente la coscienza sollevata dal fatto che il partner cornuto ha preso un caffè con un amico(a). “Vedi, anche lui si dà agli appuntamenti”, direbbe.
E allora è bene mettere i punti sulle "i", così come ha fatto l’articolista per dare a Berlusconi quello che è di Berlusconi e a De Magistris, Borsellino, Genchi ed Alfano quello che è di De Magistris, Borsellino, Genchi e Alfano. Così facendo pensiamo di restituire al premier quei meriti che non può spartire con nessuno della sua compagine politica, e nemmeno dell’opposizione. Di Berlusconi ce n’è uno solo.
La festa, targata Italia de Valori. Belle ragazze à gogo, musica, cocktail, trenini”, così parlò il Giornale. Il Giornale parla così perché secondo lui quelli che accusano devono essere “brutti” per essere credibili, “non devono ascoltare musica” perché la musica può intorbidire la mente dagli alti valori, “non possono bere cocktail” perché annebbia il cervello, e non possono fare “trenini” perché i trenini li fanno solo i bambini non le persone adulte e mature. Il paradigma morale e culturale de il Giornale è un rispolvero, anche manipolato, del Medioevo.
Il rendiconto del Bisciornale non finisce qui. Descrive il “trenino”, e dice: “Sì, a un certo punto la festicciola ha visto il classico trenino, con una insolita composizione: Luigi De Magistris appiccicato a Sonia Alfano seguita da Salvatore Borsellino e Gioacchino Genchi, quello del famoso «archivio segreto» su centinaia di migliaia di italiani, informazioni raccolte nell’attività di consulente per diverse procure della Repubblica”. In tre righe la redazione (non si sa chi lo ha scritto esattamente, lo hanno firmato così per dare una valenza (s)personale in più) liquida tre persone che hanno rappresentato la punta di diamante della cultura democratica nel nostro paese. De Magistris nell’aver avuto il coraggio di andare avanti in inchieste scottanti, Sonia Alfano nell’essersi sempre distinta per onestà e forte senso della giustizia, Salvatore Borsellino nell’essere il testimone di uno Stato che tutti vorrebbero, tranne gli addetti ai lavori e Gioacchino Genchi nell’ aver conservato la “verità” degli ultimi trent’anni di storia italiana, cosa non gradita a chi questa verità non vuole che venga fuori. Ora, vederli “fare il trenino” per il Giornale “non va bene”. Ma perché mai? Ma perché non possono festeggiare, devono stare a casa a lavorare, a studiare, non si possono permettere il lusso di vedersi tutti insieme per divertirsi, ecc, ecc. Il costume morale del quotidiano berlusconiano supera di qualche punto la bassa considerazione che si ha del senso etico e sociale dell’Età di Mezzo.
Dulcis in fundo: Beppe Grillo. La sua apparizione sugli schermi del locale è stata commentata come quella di “un santone”. Mentre, magari, quella del premier a Porta a Porta sarà “divina”. E poi giù a picchiare di fioretto e a ridicolizzare i “gridi di battaglia contro il sistema piduista, il bavaglio all’informazione libera (quella del blog di Grillo, magari un po’ di Repubblica e Unità, poi è soltanto voce del padrone), l’Idv unica vera opposizione, il grande inciucio alle porte e via grilleggiando. Il trenino, appresso a Genchi, proseguiva con altri onorevoli dipietristi vicini all’area grillina, come Franco Barbato. Tutti insieme appassionatamente scatenati in pista, in mezzo alle molte (belle) grilline del Meet up laziale «I grilli del Pigneto», organizzatori del festone sulla spiaggia. Ma allora le feste e le danze non si fanno solo nella maggioranza”. Probabilmente la Redazione si è dimenticata di rilasciare un consiglio all’Opposizione di Idv, di Grillo e Genchi. Lo faccio io, al suo posto, se organizzate qualche festa fatela con ragazze brutte, grasse, con i baffi e con i peli sotto le ascelle. Le donne belle non possono essere anche sante. Inducono in tentazione. Così parlò il Bisciornale.

1 commento:

luchino ha detto...

a mio modesto parere il signor Feltri passando a dirigere il gionale del Signor Berlusconi ha perso credibilità...ma ha gonfiato il propio portafoglio..i suoi vecchi servizi giornalistici
è acqua passata..si sta ridicolizzando alla maniera del fido...Emilio Fede..d'altronde il dottor Fede deve molto al Signor Berlusconi,
forse non tutti ricordano da dove arrivava dopo aver lasciato la rai..arrivava da tele A...una piccola tv privata..che dire quando vengono assunti nel gruppo biscione devono dare anima e corpo..morire per il loro RE..ridicolizzare gli avversari..intanto il loro RE prende tutto..
in quei tempi le ragazzine del popolo erano costrette ha passare la prima notte col RE...
pensate che la regina era contenta del comportamento del suo consorte
cosa raccontava alla propia regina...questa notte
siamo riuniti con i cavalieri alla tavola rotonda...confondendo il tavolo con il letto..
e i giullari di corte ? cosa devono raccontare..
cosa ci racconta il direttore di rete 4.......
cosa ci racconta il direttore del giornale...
meditate gente...meditate..questa per loro è informazione..