26 settembre 2009

Mare Nero



Il mare è nero. Il giorno dopo l’alluvione che ha colpito tutta la Calabria il mar Ionio ha cambiato colore. A pitturarlo in questo modo è stata la terra trasportata dai fiumi in piena. Ma non solo. E lui, come da gran signore, sta restituendo tutto. A parte le canne che prosperano lungo gli alvei dei torrenti, sono le bombole del gas, le lavatrici, i frigoriferi, le buste della spazzature, le bottiglie di plastica che fanno rabbia a vedere sulla battigia. Rifiuti abbandonati nei corsi d’acqua che sono stati trascinati dalla corrente fino alla foce. E che ora le pesanti onde zeppe di terra stanno adagiando sul bagnasciuga. Da Botricello a Simeri Crichi, stesse scene di un mare inquieto. Arrabbiato. Tante le situazioni di fiumi, di canali, che si sono fatti largo sull’arenile per raggiungerlo. Una potenza devastante. Tubazioni telefoniche, elettriche, alberi sradicati, interi tratti stradali, tutto è stato scaraventato con una forza violentissima. Un mare che rigurgita tutto. E che riconsegna al mittente, a chi ha prodotto, costruito, certe volte senza rispetto delle regole. Quelle che si danno gli uomini perché temono il risveglio della natura. Quelle che normano per esempio la stessa distanza dal mare. Norme di sicurezza. Demanio pubblico e non edificabile. Il mare non guarda in faccia a nessuno. Un gran signore il mare.

Chiuso al traffico il ponte sul Simeri.
Il sindaco di Botricello emette l’ordinanza di non potabilità dell’acqua.

E mentre le piogge continuano insistenti sulla provincia di Catanzaro arrivano le prime conferme degli allarmi annunciati ieri dal BLOG. Il sindaco di Botricello, Giovanni Camastra, ha emesso l’ordinanza di non potabilità dell’acqua. Forse delle infiltrazioni nella condotta comunale. I tecnici sono al lavoro. Mentre il ponte sul fiume Simeri è stato chiuso al traffico dal personale della Provincia. Il dislivello registrato ieri, a seguito del nubifragio, non era certo una garanzia di sicurezza. Meno un centimetro. Il rischio è che possa crollare da un momento all’altro. Il temporale, dunque, non demorde. Scene di distruzione di case, di aziende, di locali, si sono registrate in tutto l’alto ionio catanzarese. Ingenti i danni economici. Ma cominciano ad affiorare i primi interrogativi sulla tragedia. Si poteva evitare? Chi doveva pulire i canali di scolo ingolfati di rifiuti lungo la statale 106? Chi doveva pulire le fiumare per rendere maggiormente fruibili i corsi d’acqua?


Il ponte sul fiume Simeri

Di seguito il comunicato stampa dei consiglieri di opposizione, Crispino Antonio Giulino, Giuseppe Grande, Donato Ippolito e Luca Tundo, al Consiglio comunale di Soveria Simeri sul Ponte

Ci risiamo. E’ bastata una pioggia sostenuta, non un'alluvione, per far sì che il ponte della provinciale n.15 sul fiume Simeri subisse nuovi e più consistenti danni alla sua struttura. Infatti ieri sera personale della Provincia ha provveduto a chiudere il transito, già a traffico limitato (potevano circolare solo mezzi leggeri) a causa di un nuovo e più importante danno ad un altro pilone che regge la struttura. Un’opera solidissima costruita negli anni 20 del secolo scorso che, è bene ricordarlo, solo la mano incosciente e priva di scrupoli dell’uomo poteva mettere in pericolo, attraverso una sciagurata opera di svuotamento del suo alveo che ha provocato un abbassamento del livello del letto del fiume tanto da mettere in serio pericolo l’equilibrio del ponte. Sono passati dieci mesi da quando, in seguito a una pioggia appena più prolungata del solito il ponte subì le prime serie lesioni. Da allora niente è stato fatto per la sua messa in sicurezza e il ripristino della normale viabilità, solo monitoraggio tecnico e tanti, tanti rilievi, manco si fosse trattato del ponte sullo stretto di Messina. Eppure ricordiamo che in una assemblea popolare il Sindaco di Soveria Simeri, Amedeo Mormile, che è anche un potente Consigliere Provinciale di centrodestra, promise pubblicamente alla popolazione un pronto intervento della Provincia per riparare il manufatto. Disse che la Provincia aveva già messo a disposizione le somme necessarie per il ripristino e che in tempi rapidi , solo pochi mesi, e si sarebbe provveduto a riparare il danno. A distanza di dieci mesi niente di concreto è stato fatto, con il risultato che con ogni probabilità il rischio di crollo del ponte è diventato reale. A questo punto è lecito chiedersi che fine hanno fatto i fondi che erano stati sbandierati come certi e sicuri e perchè in dieci mesi di tempo la Provincia non è riuscita a partorire un modesto progetto per la messa in sicurezza del ponte? Qualora invece ci fosse il progetto e ci fossero i fondi, la sostanza non cambia: perché i lavori non sono stati cantierati? Non siamo tecnici, ma ci sembra che per realizzare le opere di cui avrebbe bisogno il ponte non ci vogliono grandi progetti e immense somme, forse sarebbero bastati qualche centinaio di migliaia di euro e la volontà politica per concretizzare lavori necessari e inderogabili. La verità è che ci troviamo di fronte a un’Amministrazione Comunale che nonostante sia direttamente rappresenta alla Provincia dal proprio Sindaco, non ha l’autorevolezza necessaria per far rispettare gli impegni presi, o forse non è sufficientemente attenta alle esigenze dei propri cittadini, e ad una Amministrazione Provinciale che non mantiene gli impegni nemmeno con i propri consiglieri di maggioranza. Come si dice: parlano bene e razzolano male. E intanto a subire i disagi sono solo e sempre i poveri cittadini che, come in questo caso, saranno costretti, chissà per quanto tempo ancora, a fare un largo giro per raggiungere la Città di Catanzaro, con un notevole spreco di tempo e danaro.

5 commenti:

carmelo ha detto...

perchè non ammettere che lei signor grimaldi
ha sempre messo a conoscenza dello stato dei luoghi del nostro territorio..perchè non dire che le problematiche dei comuni della nostra costa sono sempre stati nel suo blog...perchè non dire che lei ha sempre ben descritto le varie
discariche a cielo aperto...questi sono i risultati...chi ha occhi per vedere vede..
.qualcuno invece piange, per gli errori commessi dagli amministratori locali......

donato ha detto...

a questi amministratori non interessa il bene comune bensì quello personale...di questo scempio
il giornalista ne ha sempre parlato...come ha sempre chiesto di vederci chiaro..a volte anche deriso,qualcuno diceva che poteva fare l'elettricista..nobile professione..io invece potrei dire che ha dei poteri soprannaturali
ha parlato dei mali delle nostre acque..( morie di pesci )ha parlato di bidoni radioattivie,
un pentito parla delle navi fatte affondare.
fa un servizio descrivendo cosa succede in un giorno normale di pioggia nella località finocchiaro, mette in guardia della pericolosità
e come sempre non viene ascoltato..quante volte
abbiamo commentato e invitato a questi signori
del comune di sellia marina di farsi un giro nel territorio....a loro interessa l'orario dei locali sul lungomare...che dire mi sta venendo il vomito...non ce la faccio più a scrivere,,,,,,

Anonimo ha detto...

rieccoci...dovremo di nuovo fare il lungo giro dalla 106 per andare a CZ,chi ci risarcira'per l'aggravio economico?e del tempo? e di tutti i vari disagi? questa non e' calamita'...e' incapacita' amministrativa,danno erariale oltre che danno sociale..chissa se qualcuno ha preso qualche mazzetta per non vedere ......se ne andassero a casa....

Anonimo ha detto...

a sellia marina è successo di tutto, tutta l'incuria,l'abbandono, l'abusivismo, il degrado generale cui è abbandonato il nostro paese ormai da anni, lo ha fatto emergere tutto la natura implacabile, ed è emerso nella sua pienezza. Ognuno ha quello che si merita!

guglielmo ha detto...

Emilio come hai fatto a sapere d'anticipo quello che sarebbe successo nella località finocchiaro ?
qui si tratta di culo....o hai sotto delle palle di cristallo............
delle amministrazioni comunali hai avuto qualche riscontro ? o sono solo capaci di parlare soltanto quando hai parlato di parentopoli...