21 novembre 2009

"Le strisce blu sono illegittime". Il Codacons chiede che il Comune faccia marcia indietro

La città di Catanzaro vista con gli occhi degli automobilisti

“Il Comune faccia marcia indietro sulla strisce blu!” Questo è l’appello lanciato dal Codacons che, nel chiedere rispetto per i cittadini, pretende che siano restituite alla sosta gratuita le aree del centro di Catanzaro attualmente deputate alla sosta a pagamento. “Il vigente codice della strada, all’art. 7, consente ai Comuni di realizzare parcheggi a pagamento – ricorda Francesco Di Lieto, vicepresidente del Codacons - a condizione che vengano contemporaneamente realizzati, nelle immediate vicinanze, parcheggi gratuiti”. Purtroppo nel Comune di Catanzaro le strisce bianche (ovvero quelle gratuite) sono oramai solo un miraggio. Né può tollerarsi che i parcheggi gratuiti siano individuati in zone periferiche. “L'equilibrio tra parcheggi gratuiti ed a pagamento - spiegano dal Codacons - deve esistere all'interno di singole zone o quartieri. Ma non è solo un problema di equilibrio tra le aree di sosta quello sollevato dal Codacons. “Infatti, - incalza Di Lieto - la normativa vigente prevede che le aree destinate al parcheggio a pagamento debbano essere “ubicate fuori dalla carreggiata”, ossia fuori dalla strada destinata al transito degli autoveicoli. Di conseguenza la quasi totalità delle strisce blu del capoluogo di regione sono da considerarsi illegittime. Innumerevoli spazi destinati a parcheggio a pagamento sono predisposti, infatti, all'interno della carreggiata, con evidente restringimento della medesima e con il conseguente pericolo per gli utenti della strada, soprattutto per i pedoni. A parere dell’associazione il Comune ha l’obbligo di “chiarire le ragioni per le quali, ad esempio, la zona nelle immediate vicinanze dell’ospedale Pugliese-Ciaccio in questi giorni viene, pressoché totalmente, “dipinta di blu”. Non vogliamo pensare che il Comune – prosegue - abbia deciso di lucrare sulla sofferenza, ma così facendo, di fatto, si sacrificano sull’altare dei bisogni delle casse comunali, le necessità dei familiari dei poveri ricoverati nonché le legittime aspettative dei residenti, già penalizzati per la cronica mancanza di posti auto. Sarebbe stato opportuno - conclude Di Lieto - prima procedere alla realizzazione di aree per la sosta gratuita e, solo successivamente, individuare aree, limitate, per quella a pagamento”.

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