28 novembre 2009

Storia di un cane che muore due volte

Alcuni randagi presenti nel canile della Pet service di Torre Melissa

Domenico Dragone e Marta Moraca sono due ragazzi come tanti. E come tanti sono amanti degli animali. Quando lo scorso venerdi 13 novembre si sono imbattuti in un cane randagio dolorante e impossibilitato a camminare sul ciglio della strada di località Ruggero di Sellia Marina non ci hanno pensato due volte a fermarsi con la macchina per prestargli soccorso. Di media taglia era stato da poco investito e lasciato lì a morire. Loro, invece, gli si avvicinano e cercano di capire in che condizioni sta. Si rendono subito conto che non c’è tempo da perdere. Avvisano tutte le forze dell’ordine, carabinieri, polizia di Stato, vigili del fuoco, guardie ecozoofile, e la polizia urbana del Comune competente per territorio. Qualcuno gli consiglia di mettersi in contatto con un veterinario di Sellia Marina che presta servizio anche all’Asp di Catanzaro, azienda sanitaria provinciale. Lui replica dicendo che non può spostarsi da casa perché febbricitante ma che è disponibile a visitare il cane nel suo ambulatorio. Intanto, nemmeno la polizia urbana si fa viva. Decidono di trasportarlo dal veterinario. Questi gli presta le prime cure, delle flebo e un antiemorragico procurato dagli stessi ragazzi. Il cane, un meticcio adulto di color bianco, riporta un femore rotto e un’importante emorragia interna. Nello studio del medico è presente anche un carabiniere, anche lui amante degli animali, che si da fare per trovare una soluzione per salvare il cane anche perché il veterinario auspica un intervento d’urgenza che lui non è nelle condizioni di poter fare “da solo”, e che non può nemmeno ospitarlo fino al giorno dopo. Il militare, allora, mette in contatto i ragazzi con il comandante della polizia urbana, Palmiro Impera. Questi gli dice che il Comune ha stipulato una convenzione di accalappiamento con la Pet service di Torre Melissa, e quindi li invita a informare la società crotonese dell’accaduto. Chiamano, e viene loro consigliato di tradurlo personalmente al canile di Torre Melissa. Sicuri di dare il proprio contributo per mettere in salvo il cane randagio i due ragazzi, a loro spese, affrontano il viaggio alla volta del paese della provincia di Crotone, 140 chilometri, andata e ritorno. Quelli della Pet service gli vanno incontro sulla statale 106, a poche centinaia di metri dal canile. La sera stessa si fanno di nuovo vivi per chiedere informazioni sullo stato di salute del meticcio. Dall’altra parte della cornetta arrivano rassicurazioni sul fatto che il cane presenta solo la frattura al femore e che l’emorragia interna “è passata”. Il giorno dopo idem. Il lunedi successivo le cose cambiano. Le guardie ecozoofile di Catanzaro chiedono notizie e informano la coppia che il cane è morto proprio per quell’emorragia interna che gli operatori della Pet avevano inizialmente scongiurato.
“Come mai il Comune di Sellia Marina non si è interessato ad assistere il cane quando noi l’abbiamo informato?”. “Come mai la polizia urbana non è intervenuta facendosi carico delle cure e del trasporto al canile di Torre Melissa?”. “Come mai ci hanno invitato a chiamare il canile se sanno, dato che hanno stipulato una convenzione con la Pet, che la società non effettua interventi d’urgenza così come ci aveva avvertito il veterinario?”. “E come mai la Pet prima ci ha riferito che il cane stava bene e poi che era morto “improvvisamente”? Sono le domande dei ragazzi che hanno fatto tutto il possibile per salvare il randagio da una morte certa, rimettendoci anche di tasca propria. Che ci sono quasi riusciti fino al rimbalzo di responsabilità da un ente a un altro. Enti preposti che, tra l’altro, dovrebbero fare tesoro dello spirito e del tenore dell’articolo 544 ter del codice penale, che prevede l’arresto, dai tre mesi fino a un anno, per “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche”.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Le forze dell ordine pubblico???Io direi le debolezze dell ordine pubblico...Si fanno grandi di fronte a futili cose ma quando cè da far valere i propri DOVERI e agire per quanto le loro mansioni concernono tutti si lavano le mani...complimenti....

Anonimo ha detto...

la Polizia Urbana di Sellia Marina non ha accompagnato il cane ferito al canile ?
forse era impegnata a giocare a fare i castelli di sabbbia e gabbioni di contenimento sul demanio marittimo a protezione dei locali di famiglia.

p.s. però, non lo dite a nessuno che magari ancora qualcuno non se ne è accorto...

p.s. 2 e non dite nemmeno che i locali sono di proprietà dei vigili. solo della moglie di qualche vigile.

Anonimo ha detto...

ma se non hanno rispetto per i cittadini,cosa volete che gliene importi di una povera bestiola?povero cane!

Anonimo ha detto...

http://www.chiliamacisegua.org/category/petizioni

http://www.altratrapani.it/index.php?option=com_content&task=view&id=117&Itemid=103

questo è il mio commento!abbiate la pazienza di leggere,vi chiedo di sprecare solo un'ora del vostro prezioso tempo,e MEDITATE MEDITATE MEDITATE GENTE!Gli ANIMALI sono delle creature meravigliose,sono ESSERI VIVENTI E COME TUTTI GLI ESSERI VIVENTI MERITANO RISPETTO,AMORE,RISPETTO,AMORE,AMORE E RISPETTO!GLI ANIMALI NON SONO DEI RIFIUTI,HANNO ANCHE LORO DEI DIRITTI,HANNO ANCHE LORO IL DIRITTO ALLA VITA!FRANCESCA!

Anonimo ha detto...

...il comandante....di cosa?
l'ennesima ed imbarazzante....ma soprattutto inqualificabile...decisione di assumere incompetenti ed incapaci.....

Domenico Dragone ha detto...

Io mi permetto di dire solo due cose, che fanno veramente male:
quella sera nn abbiamo avuto l'aiuto da parte di nessuno, il che vuol dire che la gente ha proprio l'indifferenza totale su gli altri esseri viventi; il cane ha avuto una sofferenza di 1 ora e mezza, agonizzava sul bordo della strada e chi l'ha investito non ha avuto la coscienza e il coraggio di soccorrerlo per paura o disinteresse, e pensare che sarebbe bastata anche una telefonata anonima ai vigili o ai carabinieri.
Solo l'inadeguatezza del comune di Sellia ha ucciso il cane, dopo aver veramente fatto il possibile per farlo vivere, bastava solamente avere avuto un po' piu di accortezza nell' indirizzarci ad una clinica attrezzata dove il cane poteva essere curato adeguatamente, anche se il tutto andava eseguito dallo stesso comune, invece la totale indifferenza!!!
Speriamo che almeno quello che è successo serva per evitare che in futuro possono ripetersi episodi di questo tipo...
Domenico Dragone

francesca ha detto...

vorrei essere anche io ottimista e sperare ma alla luce degli avvenimenti tragici:neonati gettati nel cassonetto, detenuti fatti morire di inedia, omicidi e strani suicidi e non per ultimi, povere bestiole costrette a mangiarsi tra di loro per la fame nei canili comunali ecc. tutto questo a cosa deve farci sperare?ho prelevato tre cani dal canile, almeno a loro ho potuto offrire amore e cibo, ma gli altri?francesca

giuseppe curcio ha detto...

in risposta a questo commento di un audace anonimo:
****28 novembre 2009 0.11
Anonimo ha detto...
la Polizia Urbana di Sellia Marina non ha accompagnato il cane ferito al canile ?
forse era impegnata a giocare a fare i castelli di sabbbia e gabbioni di contenimento sul demanio marittimo a protezione dei locali di famiglia. ****

cosa sentono le mie orecchie!!!
lavori su demanio?? autorizzati da chi?'
il piano spiaggia prevede cio'?
ma non era ancora da autorizzare e ufficializzare?!!??!
strano proprio a sellia mare....altrove no eh!!!
bisognerebbe capire di piu: sono fatti con i soldi della regione ad uso proprio e poi la costa ormai erosa la lasciamo perdere, vero??'
bisogna fare un salto da quelle parti!!!
grimaldi.....faccia un giretto li'!!!
bravo anonimo

pietro ha detto...

e lodiamo questo sindaco...questo sindaco che vede o non vede..per non patlare dei suoi assessori e company...stiamo ancore aspettando delle risposte della protezione civile sull'amianto...il dottor Giancotti persona molto vigile su questi argomenti pensa che i cittadini dimenticano...cosa fa la protezione civile..
per il piano spiggia l'avvoltoio di turno si parla del vice sindaco e dell'assessore all'urbanistica...cocs ci riserveranno ?

Anonimo ha detto...

Si, fai un giretto al Jamaika, da chi deve controllare e dai proprietari !

antonio ha detto...

e la luna busso..al comandate di sellia marina
se ne andò e la luna bussò.....lascia stare a palmiro la luna domandò..e qualcuno busso alle porte del comune bussò..fatti fare un prelievo la luna domandò.e io risposi nò nò nò nòo...
e l'amianto no no non o no..
A domenico e a marta siete stati meravigliosi..
per noi che amiamo gli animali...gli animali si trovano in ogni luogo..anche nel comune..forse pensavano che con l'arrivo del cane ammalato dovevano uscire tutti i cani del comune..sarebbe stato difficile l'osso è difficile mollarlo....

Domenico e Marta ha detto...

Il nostro intento non era quello di sollevare polemiche rivolte ad un vigile o abusi commessi a Sellia Marina...ma mettere a conoscenza una triste realtà, di totale indefferenza e incapacità di chi avrebbe dovuto coordinare il soccorso e recupero del povero cane ferito...eppure il Comune riceve contributi per svolgere tali mansioni....ma nel momento del bisogno?!!!??..........
Forse per il Comune di Sellia la vita di un cane non è così importante?????....i suoi funzionari dovrebbero sapere che come disse il grande GANDHI: "LA CIVILTà DI UN POPOLO SI MISURA DAL RISPETTO CHE ESSO NUTRE NEI CONFRONTI DEGLI ANIMALI"....