27 gennaio 2010

Bagnato indagato per Poseidone


Domenico Bagnato, commissario prefettizio di Rosarno, Comune sciolto per infiltrazioni mafiose e teatro della rivolta degli immigrati lo scorso 8 gennaio e del loro trasferimento forzato in altre sedi, è indagato nel procedimento Poseidone in qualità di ex commissario per l’Emergenza ambientale. L’inchiesta, iniziata dall'allora pm Luigi De Magistris, e conclusa il 13 gennaio da Giuseppe Borrelli, pubblico ministero della Procura di Catanzaro, verte sulla malversazione dei finanziamenti dell’Unione europea destinati alla depurazione delle acque in Calabria.
Le aspre polemiche, quindi, sulle precarie condizioni di vita degli immigrati, che vivevano ammucchiati in vecchi casolari abbandonati, sulla presunta strumentalizzazione della ‘ndrangheta della contro rivolta dei rosarnesi, e sul ritardo dello Stato nell’intervenire, si arricchisce di un nuovo motivo, dell’ “opportunità” della Prefettura di Reggio Calabria di mantenere Bagnato, quale commissario di un Comune sciolto per mafia, inquisito in un procedimento giudiziario. Poseidone. Avocato, come si ricorderà, all’attuale europarlamentare Luigi De Magistris dal suo capo, Mariano Lombardi, perché il pubblico ministero evitò di informarlo in merito all’avviso di garanzia che aveva firmato all’indirizzo di Giancarlo Pittelli, senatore dell’allora Forza Italia, in quanto nel suo studio vi lavorava il figlio della convivente di Lombardi, Pierpaolo Greco.
Insieme a Bagnato risultano indagate altre 38 persone. Tra cui, Giuseppe Chiaravalloti, ex presidente della Regione Calabria, Domenico Basile ex assessore regionale all’Ambiente, Giovambattista Papello, ex subcommissario per l’Emergenza ambientale. Tutti, a vario titolo, finiti sotto la lente della magistratura, per associazione per delinquere, concussione, falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici, omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale, favoreggiamento personale, truffa, tentata turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio. Sulla richiesta di rinvio a giudizio si pronuncerà il giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro, Maria Rosaria Di Girolamo.
In modo indiretto Domenico Bagnato, sempre nella sua veste di Commissario per l’emergenza ambientale, rientra anche in un’altra inchiesta. Quella della Procura di Crotone, denominata Energiopoli, e aperta dal sostituto Pierpaolo Bruni, in quanto il suo segretario, Antonio Principe, avrebbe preteso, secondo l’accusa, delle mazzette ai fini del buon esito della pratica per la costruzione della centrale a turbogas di Scandale.

Bagnato: “Indagato non vuol dire condannato"

Domenico Bagnato Da story

Come commenta la sua posizione di indagato in Poseidone e nello stesso tempo commissario prefettizio di un Comune, quale Rosarno, sciolto per infiltrazioni mafiose?
Essere indagato in un processo non vuol dire essere condannato in un processo. Io mi auguro che anche lei non sia indagato in qualche processo per diffamazione, o per altre cose. Nel caso in cui fosse indagato continuerebbe a svolgere la sua funzione di giornalista?
Si, però lei è indagato in quanto commissario per l’emergenza ambientale?
Essere commissario per l’emergenza ambientale non vuol dire essere a capo di un’associazione per delinquere. È un commissario nominato dal Governo per svolgere un certo tipo di attività per l’inazione o le inattività degli organi amministrativi regionali competenti. l’ho fatto per un anno e mezzo e spero di averlo fatto con coscienza, con lealtà, con serietà e con onestà. Un magistrato ritiene che io abbia commesso un abuso d’ufficio. È un corso un procedimento nel quale avrò modo di difendermi nelle sedi opportune. Per i quali non ho necessità di fare bandi nei dire se sono innocente o non sono innocente. E sarà un magistrato giudicante a stabilire se io ho commesso o meno un abuso d’ufficio. Se l’ho commesso sarò il primo a dimettermi nel momento in cui accadrà. Mi dimetterei come già mi sono dimesso come commissario per l’emergenza ambientale nel momento in cui ho visto che non c’erano più le condizioni perché io potessi con la mia onestà, la mia preparazione, o la mia impreparazione, a seconda dei casi, andare avanti. E l’ho fatto senza chiedere niente a nessuno. Con estrema chiarezza e onestà nei confronti soprattutto dello Stato e delle persone alle quali dovevo dare delle risposte.
Grazie, è stato chiarissimo. Le volevo chiedere solo un commento.
E più commento di questo!
Appunto grazie. Un’ultima cosa. Mi sembra che lei sia coinvolto indirettamente anche in Energiopoli.
Le devo fare, però, delle precisazioni….(Tu. tu. tu. tu. Cade la linea, credito insufficiente….. Nota del blogger)

3 commenti:

domenico dragone ha detto...

Questo articolo poteva scriverlo solo un vero giornalista , e lei Grimaldi lo è..
Come in tutti i campi ci vogliono le raccomandazioni o altro per andare avanti o solo per fare bene il propio lavoro.
Buon lavoro Signor Grimaldi le auguro il successo che merita per l'onestà e il coraggio .

Anonimo ha detto...

Grazie, caro Domenico

Anonimo ha detto...

Signor GRIMALDI ,complimenti a LEI , per come sa' fare informazione .!