15 gennaio 2010

"Diario inconscio" …parlando al telefono

Mario Calveri e, a lato, il figlio, Alessandro, al taglio del nastro della mostra

“Diario inconscio, pensieri grafici dettati dall’inconscio” è il titolo della mostra che si è tenuta nei giorni scorsi al Palazzo Fazzari di Catanzaro. Una serie di disegni che l’artista, Mario Calveri, di Cropani, aveva seppellito in cantina. E che il figlio, Alessandro, ha rispolverato all’insaputa del padre.
Pezzi di carta che Mario, nel tempo, aveva scarabocchiato parlando al telefono. Messi in una cartella con su scritto: “Diario Inconscio”, forse pensava che non avessero tanto valore. E, invece, ne sono venuti fuori dei disegni straordinari che Alessandro ha prontamente ordinato in una mostra.
Volti sofferenti in “alta tensione” (è il nome che gli ha dato ndb), profili astratti in “la cravatta è d’obbligo”, donne ammirate da sguardi maschili e “sottomessi”, pezzi di ricordi e “traumi”, sentori del mare in “rumori di conchiglia”. Addirittura un disegno per ricordarsi di richiamare un amico. Pensieri inconsci, spiega l’artista, …parlando al telefono.
“Mi sono sentito emozionato e allo stesso tempo felice e orgoglioso di mio figlio”, ha dichiarato il padre quando, incredulo, ha ricevuto per posta l’invito a partecipare. “Mi sono emozionato e allo stesso tempo sono felice e orgoglioso di mio figlio”, ha continuato.
La mostra ha riscosso un certo successo. E, per rendere maggiormente fruibili i disegni dell'artista, Alessandro sta lavorando a un sito web sulle sue opere.

"Sottomessi" di Mario Calveri

1 commento:

michino ha detto...

Un grazie particolare lo devo fare al figlio di questo grande artista.a Te Emilio che dire grazie,
grazie a te questi episodi vissuti ritornano alla mente, vengono riscoperti e valorizzati per quello che si meritano.
bravo Grimaldi.