29 marzo 2010

La 106 falcia Tommaso, un giovane di 27 anni

L'Opel Corsa su cui viaggiava Tommaso Monterossi

Aveva in braccio un cagnolino. È stato il cucciolo a salvarla. A lei. Alla fidanzata di 22 anni. Per lui, invece, Tommaso Monterossi, di 27, alla guida della sua Opel Corsa, non c’è stato niente da fare. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Catanzaro, Pugliese Ciaccio, è spirato durante la notte. Gli è andato addosso una Mercedes Classe C sulla statale 106 a Cropani. Probabilmente un sorpasso azzardato. Forse. Gli è andato addosso con una potenza devastante. L’aribag si è gonfiato. Ma non è bastato. Quasi illese le occupanti dell’altra auto, madre, di origine cecoslovacca, e figlie. Le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni.
Ancora non è stata decisa la data e il luogo del funerale. Ma certamente non prima di martedi prossimo. Increduli e senza più lacrime i familiari distribuiti fra Catanzaro, dove Tommaso abitava insieme ai genitori, Botricello, dove risiedono alcuni zii e la nonna, e Belcastro, il paese originario dei nonni.
I lampioni della statale 106 al momento dell’impatto erano spenti. Erano le 20 e 45 circa di sabato scorso. Buio pesto. Ma i pali della luce erano spenti. All’Anas e alle Amministrazioni locali non è bastata la morte di una signora appena due mesi fa, falciata da un Suv, per convincerli che forse è il caso di spendere qualche euro a sera per la sicurezza della 106. Venti lampioni in tutto conta questo tratto, da Cropani Marina a Botricello, due chilometri di lunghezza. E racconta almeno due vite spezzate ogni anno. Una media approssimativa. Un’illuminazione adeguata non raggiungerebbe nemmeno lo stipendio di un operaio comune. Stride ragionare con i se. Se fossero stati accesi. Stride e fa male.

1 commento:

nadia carminati ha detto...

lei dottor Grimaldi tramite il suo blog ha sempre dato risalto a questi problemi, ha sempre denunciato la scarsa visibilità dello stato dei luoghi, persino aveva fatto delle scommesse per l'illuminazione della rotonda vicino al palazzo dei nobili, scommessa che è servita a spronare e sollecitare a accendere quei lampioni per la sicurezza dei cittadini e automobilisti vista e appurata la scarsa illuminazione .Forse se erano accesi anche lì i lampioni l'incidente poteva essere evitato, ho detto forse perchè d'incidenti su questa strada sono all'ordine del giorno, vero è che sui cigli delle strade ci sono lapidi e fiori,io non sono Calabrese vengo solo per le ferie e mi creda quando percorro la "106" vedendo foto e fiori di questi giovani che hanno perso la vita mi viene un magone e una tristezza che non so spiegare.
Grazie per tutto quello che scrive, anche se sono notizie tristi, d'altronde questo è il mestiere del giornalista.