In fuga per Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria. Vignetta a cura del blogger
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Recita l’articolo uno della Costituzione italiana. Il principio basilare di tutto il sistema delle leggi e dei decreti che il Parlamento italiano poi vara e sancisce. Il lavoro! A trovarlo! Di questi tempi, però, di fervente campagna elettorale, alcuni candidati al prossimo rinnovo del Consiglio e della Giunta della Regione Calabria per un voto - con famiglia al seguito, certo - promettono di dare piena soddisfazione al fondamento della Carta Costituzionale ancora prima dell’acquisizione della potestà legislativa e amministrativa. Stanno girando casa per casa, degli indecisi, e stanno promettendo un bel posto fisso. Non una vera e propria promessa, in caso di vittoria elettorale. No! loro sono sicuri di vincere. Ma uno scambio. Per esserlo ancora di più. Voto uguale lavoro, dunque. Voto che, d’altronde, secondo i calcoli nel mare dei consensi, vale doppio in quanto “rubato” ai candidati delle altre sponde.
Se poi si aggiunge il fatto che alcuni “amici” di questi candidati, della provincia di Catanzaro, hanno lavorato in Procura per sgominare lobby, impegnate in passato nell’attività prolifica del voto di scambio, allora ci si rende conto che in Calabria “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”, secondo il principio fisico di Antoine Lavoisier. Compreso il malaffare. Se prima erano i cittadini che suggerivano ai politici i progetti da finanziare per far assumere i familiari e i compagni di entrambi - Saladino docet - ora sono i candidati che assumono gli elettori ancora prima di sedere a Palazzo Campanella. Saladino è rielaborato nell’intimo.
2 commenti:
è un libero scambio...........
i colpi bassi in politica sono ammessi l'importante non colpire loro.
Poi in Calabria gli incontri di box si fanno direttamente nelle aule di giustizia.
Ci sono dei candidati che con il loro pacchetto di voti sono andati a destra e a sinistra e poi si sono fermati a destra altri invece continuano a stazionare a sinistra.
Alla faccia della trasparenza e dell'etica nella politica. Tutta la campagna ruota intorno a questo argomento il posto di lavoro.Anche con poche tutele senza contributi per pochi euro.Ora però dovrebbe essere diverso l'alternativa alle promesse c'è, sarebbe da stupidi sprecare l'unico cambiamento possibile.Diamo un voto consapevole non facciamoci accarezzare dalle false promesse.Riprendiamoci la Calabria e mandiamoli a casa.
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