Codice Mercury

Giuseppe Mercurio Da story Da sempre legato ad Alleanza nazionale, oggi politicamente si sente più vicino alla Lega “per come intende l’amministrazione del territorio”. Auspica una rivoluzione culturale per educare il senso civico dei cittadini. “L’importante è partire”, chiede. Un nastro di inizio che a Sellia Marina è stato sempre annunciato ma mai tagliato fino in fondo. Franco nell’ammettere tutte le difficoltà che comporta la gestione di una cittadina con più di dieci chilometri di costa. Assordanti le dimenticanze in merito alla bonifica dell’ex Stazione militare degli americani e alla pulizia di alcuni tratti di spiaggia. “Io non ho la verità in tasca, ma di natura sono caparbio”, dice di lui. Milioni di euro. Questo il biglietto vincente per farla rinascere. L’Ente li attende dalla Regione Calabria, la stessa che, in qualità di Commissario per l’emergenza ambientale, fornì di un’insufficiente condotta fognaria le strade principali del paese. E che ora sta chiedendo i conti. Intervista a tutto campo all’assessore all’Ambiente di Sellia Marina, Giuseppe Mercurio. Quando pensa all’Ambiente di Sellia Marina. Qual è la prima cosa che le viene in mente? Penso che non si lavora a regime. Penso ai rifiuti e agli ingombranti che si fa difficoltà a tenere sotto controllo soprattutto in determinati periodi. Da parte della ditta o del Comune? Sostanzialmente dovrebbe essere il Comune, ma partiamo dal presupposto che il Comune di Sellia Marina è un Comune molto vasto, ed è difficile da tenere tutto sotto controllo. Noi abbiamo fatto una riunione preventiva con i carabinieri, la Finanza e i vigili urbani prima dell’estate scorsa. Anche se dobbiamo dire che è stato svolto un lavoro quasi buono perché c’era la ditta che svolgeva il servizio di raccolta degli rsu e per gli ingombranti si passava addirittura da casa senza far pagare nulla al cittadino. Veramente, questo servizio non si paga nella maggior parte dei Comuni. Che io sappia sì. E no. Nel circondario, per esempio, non si paga. Anche perché la bonifica delle discariche, che potrebbero favorire la difficoltà di smaltimento degli ingombranti, costa molto di più della raccolta porta a porta. Mi pare che a Catanzaro si paghi. Ma al di là di questo, si dovrebbe educare di più il senso civico di noi cittadini. E poi, ritornando alla domanda iniziale, penso al mare che è una risorsa che andrebbe valorizzata di più. Quest’anno, per esempio, abbiamo dato ordine di non far sradicare l’erbetta dell’arenile. Avvalendomi dei suggerimenti di alcuni di voi che io prima ignoravo, non sapevo che avrebbe messo al riparo dall’erosione. Dove non c’era vegetazione, invece, è stato un dramma per via delle alluvioni. I fiumi hanno portato di tutto. Quindi, pensa ai rifiuti, al mare, e a? All’ambiente, al verde che comunque facciamo molta difficoltà a fare. Dovremmo valorizzarlo di più. E come? C’è poca coscienza pubblica. E come si fa a formarla? Avvisando. Informando. Non abbiamo ricevuto una sola denuncia che sia di abbandono di un ingombrante o di un’infrazione che è stata commessa sul territorio. Le faccio un esempio: il parco giochi in pineta. Ogni anno spendiamo un sacco di soldi per ripristinare l’impianto elettrico. E non siamo riusciti mai a scoprire chi fosse stato. Mica è colpa dell’assessore se lo rovinano così. Questo è mancanza di senso civico. E come si fa a crearlo? Nella scuola… Certo, ma l’Amministrazione dovrebbe controllare di più. Forse il personale è insufficiente? Sono pochi, ma di più rispetto a prima grazie alle assunzioni che abbiamo fatto. Recuperare il passato, non vuole essere una giustificazione, è impensabile. Però ci stiamo muovendo. E per il periodo estivo dobbiamo trovare una soluzione, magari coinvolgendo anche qualche associazione ambientalista. A proposito le annuncio che stiamo cercando di fare una convenzione con una società per la connessione wireless per tutti i cittadini e le aziende. Me lo dice perché, in qualità di assessore all’Ambiente, anche lei è interessato? Sì, ma non solo. Perché come Amministrazione possiamo sistemare delle telecamere nei posti strategici per sorvegliare le aree a rischio. Quali le aree a rischio? Scilotraco, dove c’è il depuratore. Contrada Rocca, Chiaro. E la discarica di Sellia Marina per esempio. Salvo che se uno sa che c’è la telecamera la copre e poi scarica ugualmente. Però potrebbe essere un deterrente Nell’ultima delibera di giunta in materia ambientale, dello scorso 30 novembre, si legge della volontà di “implementare” la raccolta differenziata con nuovi sistemi di raccolta, quali ad esempio la raccolta “porta a porta” delle diverse tipologie di rifiuto. Ci può spiegare come interverrà l’Amministrazione comunale? Noi stiamo lavorando ad un bando finalizzato al ciclo completo dei rifiuti. Dall’umido agli ingombranti. Una ditta per? Una ditta per tutto. Nelle intenzioni, ancora lo dovete pubblicare. No, lo stiamo limando. Perché stiamo cercando di addebitare alla ditta appaltatrice lo smaltimento nella discarica per incentivarla a fare meglio la raccolta. Cioè? Anziché pagare la discarica paghiamo direttamente la ditta per indurla ditta a ottimizzare il servizio. Questo lo possiamo fare adesso perché fino a poco tempo fa avevamo meno potere di controllo. Perché? Perché, per esempio, Ambiente e Servizi ci diceva che sul territorio aveva smaltito tre mila chili di carta e io, materialmente, potevo supporre che questi rifiuti non c’erano. E alla ditta cosa serviva questa carta? Per le royalty che gli riconoscevano. E il Comune come mai ha accettato questo conteggio di Ambiente e servizi? No, ho fatto solo un esempio. Con il nuovo bando tutto sarà maggiormente controllato. Quindi, mi è parso di capire, non contatterete più Ambiente e servizi? No, ci sarà un bando pubblico e se avrà i requisiti necessari per partecipare al bando lo potrà fare. Cosa cambierà con il nuovo bando pubblico? Che una sola ditta si occuperà del ciclo completo dei rifiuti. Dagli rsu agli ingombranti. Senza combattere più con più società. Avete pensato di usare le compostiere per la raccolta dell’umido? Anche questo discorso dovremo cercare di inserirlo nel bando. Saranno una rivoluzione le compostiere. Non crede? Soprattutto nei piccoli paesi dove quasi tutti i cittadini hanno un appezzamento di terra dove utilizzare il compost che producono con i loro stessi rifiuti. A Sellia superiore lo stanno già facendo. Infatti, farà scendere molto i costi del servizio. So di Sellia, ma lì la realtà è diversa. Molto più piccola e concentrata. Io penso che l’importante sia iniziare. Darete le compostiere alle famiglie? È una idea molto buona. Ma dobbiamo iniziare. Anche per la raccolta porta a porta dobbiamo iniziare. Con la compostiera si raccoglierà poi solo il differenziato porta a porta. L’altra volta vedevo Alle falde del Kilimangiaro. Che è una trasmissione che io non dovrei nemmeno guardare perché su Rai tre. Perché, è di destra? E quelli di destra non la guardano? Si, diciamo che ciò non mi provoca degli sconvolgimenti. Dicevano che anche la carta va differenziata diversamente a seconda dei tipi. Sono stato contattato da più ditte, dobbiamo valutare con calma. Io credo che il primo intervento che dobbiamo fare è cambiare la mentalità. Incidere sul nostro modo di pensare. A cominciare dal mio. Se io faccio l’investimento e poi non ho fatto a monte un lavoro, che sia di volantinaggio, che sia di persone competenti da far entrare nelle case per dare un minimo di cognizione su come va fatta la differenziata, è un lavoro perso. Quando li toglierete i cassonetti dalle strade? Non lo so, non glielo so dire. Certo è che prima dobbiamo fare un periodo di pubblicità. Se avete quasi ultimato il bando, fra qualche mese… Credo che se ne parlerà nel 2012, ma non ancora senza i cassonetti. Bisognerà vedere come saremo, o come risponderà la cittadinanza. Anche se ci vorrà del tempo sarà un tempo investito bene. Passiamo alla discarica. All’isola ecologica. Come funzionerà? Innanzitutto non è il sito dell’ex discarica comunale. Ma sorgerà affianco, cioè dietro. Sarà un centro di prima accoglienza di ingombranti e di differenziata. Per cui se prima i rifiuti ingombranti venivano confluiti nella discarica San Simone poi andranno a finire nell’isola ecologica? Si, ma nel pieno rispetto delle normative. Accoglienza di cosa per l’esattezza? Verranno implementate delle piattaforme. Dei container. E poi vado oltre. Dica. Questo potrebbe servire per agevolare chi abbandona i rifiuti sul territorio con la giustificazione di non avere un sito. E potremmo creare eventualmente anche un’unità lavorativa. Il cittadino arriva e trova un impiegato che lo guida nello stoccaggio. Parliamo di ingombranti, plastica, vetro, ferro e carta. Se uno viene con l’eternit, ecco questo non si può smaltirlo lì. Sarà come il sito che si trova a Santa Maria di Catanzaro gestito da Ambiente e servizi? Si, poi da lì, dalla prima accoglienza i rifiuti prendono le strade del vero smaltimento. E con l’umido? L’umido no. Si potrebbe pensare ad una compostiera grande. Se ci saranno i requisiti in riferimento al bando sulla differenziata. La preoccupazione dei cittadini deriva da alcuni dati di fatto. Le “isole ecologiche” del circondario non godono di una buona reputazione. Quasi tutte sono state attenzionate dalla Magistratura per inquinamento ambientale. Addirittura a Soveria Simeri nell’isola ecologica i carabinieri vi hanno trovato finanche delle macchine poste sottosequestro. La preoccupazione è una cosa ma il cercare di far passarla per un’altra è diverso. Da parte dell’Amministrazione è un obbligo rispondere a queste critiche. Se sono costruttive sì. Ma chi viene criticato difficilmente considererà “costruttiva” la critica. Farete un controllo sull’isola? Si, penso di sì. Mentre per quanto riguarda l’ex discarica, attualmente, adibita allo stoccaggio degli ingombranti, avete mai pensato di bonificarla? Noi abbiamo scritto tre anni fa alla Regione per farla bonificare. Attualmente il bando è bloccato ma siamo nell’elenco. Noi il nostro compito lo abbiamo svolto. Ora spetta all’Ente intermedio portare avanti l’iter. Quando è stato bloccato? A dicembre. Quindi è stato Scopelliti a bloccarlo? Si, ma non so perché. Se per caso lo vogliono rivedere. Era stato attivato dall’ex assessore Greco. Greco di sinistra lo ha fatto e ora la destra di Scopelliti lo ha bloccato. Ah ah ah. Allora facciamo un appello perché lo riprenda in mano. Non pensa che ci sia il rischio che per evitare i controlli riandranno sempre a scaricare a San Simone? Mi auguro di no e anche che la Regione riesca a mettere in piedi una campagna per lo smaltimento dell’amianto che un problema che affligge tantissimo il nostro territorio. Funzionano i depuratori? Non sono come si cerca di farli passare. L’ultima che ci andai allo scarico, mese di giugno scorso, usciva una schiuma bianchissima. Anche questo è stato un fallimento del Commissario per l’emergenza ambientale. Un fallimento della destra di Chiaravalloti. Chi è il suo politico ideale? Non ne ho. Se le dico Chiaravalloti? No. Dato che è di destra mi dica un politico che ammira e che è il suo punto di riferimento. Fini? No. Berlusconi? No. Almeno uno. Attualmente no. Lo è stato Fini fino ad un certo punto. Allora adesso è berlusconiano. No. E sono solo due di destra… È finita l’epoca dei giovani che ragionavano secondo alcuni ideali. Anche se adesso mi ritrovo nella Lega. In che senso? Come concezione di amministrare. È favorevole al federalismo? Si, perché noi non siamo secondi a nessuno come capacità di svolgere determinate cose. Però c’è la ‘ndrangheta, c’è il clientelismo, che sono delle grosse palle al piede. Queste cose vanno viste insieme alla cultura. Ma per combatterle ci vogliono risorse, aiuti dallo Stato centrale. Io non mi fermo all’omicidio apparente. Oppure penso che ci possa essere qualcosa, un rifiuto alla malavita in generale, ad uno scambio di favori, ad un no alla delinquenza. Sono sicuramente cose brutte. A quel punto ci vuole l’aiuto dello Stato. Non crede? Sinceramente non ho avuto modo di andare nei dettagli del federalismo. Ritorniamo all’Ambiente. Il Canale Chiaro? Due anni fa siete intervenuti alla condotta vicino alla ferrovia, ma la puzza c’è sempre. Il cattivo odore dipende da una pompa di sollevamento vicino al depuratore di Uria, se non viene manutentato ecco che si sente. Se n’è accorto il sindaco verso il finire del mese di agosto scorso e siamo intervenuti. Possibile? Si è sempre sentita. Glielo posso assicurare. Mentre il canale vero e proprio. È sempre nero. Bisogna attivare la video ispezione da sotto il canale. Quest’anno sarà un impegno fondamentale. Quando lo farete? Da aprile in poi. Se troverete gli scarichi abusivi? Li denunceremo. Non dovranno esserci figli e figliastri. Certo che saremo vigili a valutare responsabilità dirette o indirette, ma chi sbaglia deve pagare. Quanti chilometri di allacciamento alla fogna mancano? Siamo al 92 per cento. Come rete fognaria sul territorio. Durante l’estate scorsa siamo stati convocati dalla Regione Calabria. e ci hanno detto che con cento milioni di euro che erano investiti nel golfo di Squillace non era possibile vedere ancora la cacca al mare. Io gli ho risposto che per cercare di risolvere tutti i problemi fognari di Sellia Marina ci sarebbero voluti altri 18 milioni di euro. Anche perché molto linee sono sottodimensionate. Gli ricordai che quando era sindaco lo Stumbo andarono a parlare con la ditta che faceva i lavori per fargli presente che i tubi con diametro di solo 15 centimetri erano davvero insufficienti soprattutto nelle condotte principali. E gli risposero che quelle erano le indicazioni dell’appalto. L’impatto con l’ingegnere della Regione fu brusco. Poi siamo stati riconvocati e abbiamo presentato un progetto preliminare. State attendendo una risposta? Sì, non solo, il nostro progetto ora è anche sotto l’esame della Commissione Europea. Quindi la rete mancante non è solo di 8 per cento, se consideriamo anche quella che andrebbe sostituita. Si, certo. Di quelle vecchie parliamo. Quanti cittadini hanno ottemperato all’ordinanza del sindaco di obbligo all’allacciamento? Parecchi. Quanti? Non glielo so dire in termini numerici, ma c’è stata una buona risposta da parte della cittadinanza. L’ex stazione degli americani abbandonata. Cosa ne pensa? So che è diventata una stalla, non so come mai e a che titolo qualcuno la usi così. Perché non intervenite e chiedete al ministero che cosa farne? Dal punto di vista urbanistico ancora è in buone condizioni. Non so se noi possiamo intervenire. E come no? L’Amministrazione sul territorio è responsabile su tutto ciò che succede nel suo Comune. Vedremo. Potrebbe essere utilizzata anche come un campo scuola. Poi c’è il progetto del Porto canale alla foce del Simeri e chiaramente poi dovrà essere presa una decisione. Il locale ricoperto di amianto sulla spiaggia, sequestrato dalla magistratura, è ancora nelle stesse condizioni. Sì, è ancora sotto sequestro e non possiamo metterci le mani. Lì andrebbe bonificata anche la spiaggia, ci sono speroni in ferro che fuoriescono dall’arenile. Non l’ho notato. Ma la pulizia l’avete fatta? Si, fino al radar escluso. Appunto, gli speroni e i pozzetti in cemento alla deriva sono prima. … Per il radar, una telefonata alla Capitaneria di Porto per la distanza di sicurezza dalle onde elettromagnetiche andrebbe fatta. No? Cinque anni fa il sindaco mi disse che avrebbe contattato l’Arpacal, ma non è stato mai fatto. Ma non funziona. Sì, che funziona. Ci sono i militari h 24 e c’è anche un video su youtube dove si vede che gira… Prima c’era anche la rete e l’ordinanza di divieto di transito. Ora non c’è niente. Chi ruba al mare poi questo se lo riprende. Cosa pensa dell’abusivismo edilizio, come e in che misura devasta la risorsa dell’ambiente e del territorio selliese? Certo che lo rovinano. È una cosa che non va. Sono stato in Spagna e lì ci sono costruzioni a due passi dal mare. Ci sono delle scelte che bisogna fare. Per il turismo a Sellia Marina sono dell’idea che bisogna sempre dialogare con associazioni di categoria per approntare un linea comune. Gira voce che lei, personalmente, stia costruendo opere senza la corretta autorizzazione dell’ente di cui fa parte. Vuole chiarirci questa vicenda? Io non so chi sono questi giovani ribelli, ma mi viene difficile confrontarmi con chi non ha un viso e non ha un nome. Sanno dove abito, se vogliono chiarimenti io sono a disposizione. Penso che questo serva a Sellia Marina per crescere non il modo come loro intraprendono il modo di fare. Ma sta costruendo abusivamente? Ci sono gli atti sopra. Non è vero. Il 24 dicembre scorso per coscienza il sindaco ha mandato i vigili che hanno controllato. Cosa pensa di proporre e di fare da qui alla fine del suo mandato? Mi auguro di portare a regime le cose di cui abbiamo parlato. Si può fare? Una cosa che a me non manca è la caparbietà. Io farò il possibile per far partire. Poi mi auguro che possano andare avanti da sole. in collaborazione con l'Anarchist mind di Giovanni Parrotta