Il candidato ideale calabrese si alza presto. È andato a letto tardi. Avrebbe bisogno di dormire ancora, ma sa che ogni minuto in più sotto le coperte è un’ora di ritardo per la campagna. Il candidato è mattiniero.
Il candidato ideale fa colazione al bar. E la offre a tutti i presenti. Anche a chi gli ha già detto che il voto non glielo dà. Il candidato pensa sempre in positivo. È ottimista.
Il candidato ideale ascolta. Ascolta tutti. Annuisce. Si mostra prodigo di consigli. E promette il miracolo. Il candidato è un amico.
Il candidato ideale è sempre il primo a salutare. Sorride. S’informa sulle condizioni di salute, tua e della tua famiglia. Di lavoro. Sulla tua vita sentimentale. Il candidato è un confessore.
Il candidato ideale a mezzogiorno ha la batteria del cellulare scarica. Si eclissa in un angolino e la cambia con quella di riserva. Il candidato aiuta il Pil.
Il candidato ideale pranza al ristorante. Passa il tempo a girare per i tavoli. Chiede dei piatti ai clienti. E in caso è lui a litigare con il cuoco se il cibo non è buono o fresco. Il candidato è un vigile.
Il candidato ideale va a prendere il caffè sul corso. Dal quartiere si sposta verso il cuore pulsante della città. Osserva gli altri, candidati come lui. Confronta la sua giacca gessata con le altre. La sua barba strafatta con le basette altrui. Le sue scarpe. La sua pancia. La sua coscienza. Il candidato è un guardone.
Il candidato ideale è un paciere davanti alle ingiustizie. Parla con le forze dell’Ordine se è possibile togliere una multa a un povero cristo. Con il magistrato se non ha portato avanti un’indagine. Con il medico se non ha consigliato il farmaco giusto. Con il datore di lavoro per far riassumere un vagabondo. Il candidato è un negoziatore.
Il candidato ideale cena a casa sua. Dopo il lavoro di tutta una giornata finalmente mangia. Tutto in un colpo solo perché a colazione e a pranzo, in realtà, ha solo fatto finta di mangiare. Tra le mura domestiche si trasforma. Con i genitori e con i parenti. Che non lo stanno aiutando a dovere. Il candidato è una iena con i suoi.
Il candidato ideale è un uomo di mondo. Si rifà la barba. Si cambia i vestiti. E va nei locali. Il candidato è un compagnone.
Il candidato ideale la sera si prepara per il giorno dopo. Sono ormai le tre di notte. Ma sa che ogni minuto perso con il sonno è un’ora rubata al suo sposo, la città. Il candidato si sente come una sposa promessa.
Il candidato ideale calabrese è cattolico. Vuole sposarsi subito per non suscitare scandali. Ci tiene al decoro della famiglia. Il candidato ideale è incinto.
7 commenti:
il vero candidato anche se sposato rincorre Miss Italia e va in giro sempre accompagnato da gonnelle ( le donne portano voti).
Anche se è in consiglio comunale va a specchiarsi e mettersi a posto la capigliatura, lui che in ogni occasione invita i soliti amici a mangiare e come si mangia con i soldi delle casse comunali.
lui che è indagato per discarica abusiva a cielo aperto , lui che da da lavorare ai suoi parenti, mi sembra di riconoscere il Sindaco di Zagarise che per raccattare quattro voti va persino alla BIT di Milano, ma chi pagherà il conto?
bellissimo, rispecchia perfettamente i politici locali. fantastco articolo emilio.
Dott. Grimaldi,
Lei ha superato se stesso in questo articolo, descrivendo realmente quello che succede in questo periodo elettorale, nei paesi come il mio...
Incredibile è quasi, quanto oggi e ieri, ho osservato nei promessi sposi..ben 4 in un paese, il mio, di neanche 2000 anime...ah dimenticavo tutti e 4 cattolici anche quelli atei.
Bellissimo articolo davvero. Grazie.
mi sembra di riconoscere la giunta amelio 1 e 2...aramys e parte di quella biamonte
bell'articolo umoristico emilio, ma perchè nn ti candidi tu per dimostrare che si può fare anche una politica diversa invece di fare del facie umorismo che nn cambia nulla
parto gemellare!
Tutti candidati sì, ma non tutti uguali...
Ccish Bbum Tichitidà
http://www.bisignanoinrete.com/?p=3995
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