La Procura di Catanzaro
Paese che
vai paese giustizia che trovi. A Catanzaro, per esempio, trovi che la So.Ri.Cal
taglia l’acqua ai Comuni se questi non pagano, e lo può fare. Ma se è la So.Ri.Cal. a non pagare non fa niente. La
Procura della Repubblica del capoluogo calabrese è un pullulare di magistrati,
più o meno garantisti. Alberto Cianfarini,
invece, è un tipo intransigente. Ci mette un po’ per decidere il da farsi. Anche
cinque anni. Ma alla fine decide.
È dell’altro giorno la sua richiesta di archiviazione della querela presentata nel 2007 da Maurizio Reale, amministratore unico della società Delta Sistemi, che aveva un contratto con la Regione Calabria di forniture di materiale informatico. All’Ente intermedio, nella gestione delle Opere idropotabili, subentra la So.Ri.Cal, società di risorse idriche calabresi. E il rapporto di lavoro continua. Per ben due anni. Dal 2004 al 2006. Il debito si accumula, ma nessuno paga. Né la Regione perché aveva ceduto il servizio, né la società Veolià, il socio privato, perché… perché? Non si è mai saputo il perché. Anzi, nel contempo ci sarebbero stati dei tentativi di chiudere il contenzioso da parte del direttore operativo, Sergio de Marco. A prezzi stracciati. 50 mila euro a fronte di un debito di 350 mila. Il Reale non accetta e la cosa va avanti. Procura di Catanzaro. Procura di Vibo Valentia. Querela che svanisce. Che poi miracolosamente riappare. Luigi de Magistris che viene cacciato. E l’Alberto. Il Tribunale vibonese aveva ravvisato il reato. La minaccia. In capo alla So.Ri.Cal. Gli atti vengono trasferiti nel capoluogo. Ed ecco la comparsa del Cianfarini. Dopo un’attenta visione degli atti esce allo scoperto. Al massimo una “fattispecie più propriamente inquadrabile nel disposto di cui all’articolo 1218 del codice civile”. Prestazione d’opera e risarcimento del danno.
Adesso il querelante ha dieci giorni di tempo per presentare opposizione.
È dell’altro giorno la sua richiesta di archiviazione della querela presentata nel 2007 da Maurizio Reale, amministratore unico della società Delta Sistemi, che aveva un contratto con la Regione Calabria di forniture di materiale informatico. All’Ente intermedio, nella gestione delle Opere idropotabili, subentra la So.Ri.Cal, società di risorse idriche calabresi. E il rapporto di lavoro continua. Per ben due anni. Dal 2004 al 2006. Il debito si accumula, ma nessuno paga. Né la Regione perché aveva ceduto il servizio, né la società Veolià, il socio privato, perché… perché? Non si è mai saputo il perché. Anzi, nel contempo ci sarebbero stati dei tentativi di chiudere il contenzioso da parte del direttore operativo, Sergio de Marco. A prezzi stracciati. 50 mila euro a fronte di un debito di 350 mila. Il Reale non accetta e la cosa va avanti. Procura di Catanzaro. Procura di Vibo Valentia. Querela che svanisce. Che poi miracolosamente riappare. Luigi de Magistris che viene cacciato. E l’Alberto. Il Tribunale vibonese aveva ravvisato il reato. La minaccia. In capo alla So.Ri.Cal. Gli atti vengono trasferiti nel capoluogo. Ed ecco la comparsa del Cianfarini. Dopo un’attenta visione degli atti esce allo scoperto. Al massimo una “fattispecie più propriamente inquadrabile nel disposto di cui all’articolo 1218 del codice civile”. Prestazione d’opera e risarcimento del danno.
Adesso il querelante ha dieci giorni di tempo per presentare opposizione.
Inutile
raccontare le conseguenze finanziarie patite dall’amministratore della Delta. Superfluo
rimembrare le gesta eroiche dei francesi in questi ultimi anni.
Mors tua vita mea. Il motto della So.Ri.Cal.
Mors tua vita mea. Il motto della So.Ri.Cal.
1 commento:
A questo indirizzo http://dl.dropbox.com/u/11209211/2011.12.05%20Relazione%20Corte%20dei%20Conti.pdf
potete scaricare la relazione ufficiale dellla Corte dei Conti sulla Gestione delle Risorse Idriche in Calabria.
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