28 marzo 2012

Biomasse sulla discarica di Alli. La proposta shock di Sergio Abramo


“Una centrale a biomasse sulla discarica di Alli”. E’ la soluzione ai problemi di ordine ambientale, economico e occupazionale, proposta da Sergio Abramo, durante il confronto pubblico insieme agli altri candidati a sindaco di Catanzaro, Salvatore Scalzo e Pino Celi, che si è svolto questa sera al Caffè letterario.
Una cosa buttata lì nell’ambito di un argomentativo discorso sui cinque obiettivi da raggiungere nei primi cento giorni dall’esito elettorale. Eh sì. Tra “le royalty che ci dovranno gli altri Comuni” e gli “incassi che arriveranno dalla centrale” si potranno prendere più piccioni con una sola fava. Ambiente, economia ed occupazione. E così l’ex sindaco - dopo aver coordinato l’iter di autorizzazione della discarica di Alli (aperta a cavallo tra i due ultimi millenni, sotto la sua giurisdizione, nel 1999 ndb), recentemente sottoposta a sequestro per l’inchiesta Pecunia non olet della Procura, per il reato di inquinamento ambientale e di frode fiscale - l’ha detto. Ma ha detto anche che “si dovrà già dal giorno dopo iniziare con una massiccia raccolta differenziata porta a porta”.  Mentre “l’indifferenziata” dovrà essere smaltita provvisoriamente in punti ancora da individuare “vista la complessità del conferimento alla discarica di Pianopoli”. Ecco, dunque, il regalo che Abramo ha già in serbo per i suoi cittadini.
Un confronto aperto. Equilibrato. Ma non sono mancati i toni accesi. Come quello sul condizionamento del voto. Sono volate parole grosse. Come “minacce” e “mafia”. Alle insinuazioni di Scalzo ha replicato Abramo chiedendo nomi e cognomi. La risposta del candidato del centrosinistra: Sergio Costanzo, consigliere uscente. Che avrebbe minacciato un dipendente di “Catanzaro e servizi” durante una trasmissione televisiva. Secca la replica del presidente della So.Ri.Cal (società di risorse idriche calabresi). “A Catanzaro non ci sono mai state queste cose. Catanzaro è una città pulita”. Una considerazione, la sua, fischiatissima dal pubblico presente. Che poi ha corretto: “Non ci sono stati mai dei grossi condizionamenti. Forse qualcuno. Ma si tratta di casi che devono essere presi singolarmente”. Un dibattito che si è chiuso con il modello 740. Scalzo, mille e 200 euro, in qualità di ricercatore universitario. Celi, 50/60 mila euro, come imprenditore. E Abramo, il cui guadagno oscilla tra i 300 e i 400 mila euro.
Il prossimo sindaco ha la fortuna di dare anche un volto di natura economica ai sogni dei catanzaresi. Sogni o incubi?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

mizzica come somiglia a paperino

Anonimo ha detto...

E’ paperino

tuttu a postu ha detto...

Abramo è troppo fuori standard, anche se ha un concetto in mente, non lo esprime bene, ha problemi e carenze dialettiche. Celi, e da dove lo hanno preso? Scalzo almeno non è perverso e maligno e sa pure usare dei termini in italiano. ma penso che ai catanzaresi non gliene fotte nulla. Abramu è l'unicu cchi paga a Catanzaru.........(Presa diretta, per non dimenticare) bleaaaaahhhhhhhh

Anonimo ha detto...

Paperino...sindaco di paperopoli

Anonimo ha detto...

io proporrei la biomassa sotto casa sua. e risolviamo il tutto.

Anonimo ha detto...

Se Abramo e' Paperino...Scalzo chi e'..Qui..Quo...o Qua?? E Celi?? Ma chi lo conosce??