Divide le province di Crotone
e Catanzaro. Ma li unisce anche. Indifferibilmente.
È il fiume Tacina. Che si estende per
58 chilometri dall’Altopiano della Sila Piccola fino a sfociare nel golfo di Squillace.
Inserito nella mappa dei Sic (siti di interesse comunitario) vomita di tutto.
Bottiglie di plastica. Scaldabagni. Pneumatici. Tutto ciò che raccoglie lungo
il cammino.
Sono le bombole del gas a primeggiare tra i rifiuti. Ve ne sono a centinaia. Disseminate. Arrugginiscono e si disperdono nel mare cristallino dello Jonio. Una spiaggia selvaggia. Dove il cemento non è arrivato in modo massiccio, fatti salvi i villaggi turistici di Belcastro e Cutro a poca distanza dalla foce pomposamente reclamizzati.
Sono le bombole del gas a primeggiare tra i rifiuti. Ve ne sono a centinaia. Disseminate. Arrugginiscono e si disperdono nel mare cristallino dello Jonio. Una spiaggia selvaggia. Dove il cemento non è arrivato in modo massiccio, fatti salvi i villaggi turistici di Belcastro e Cutro a poca distanza dalla foce pomposamente reclamizzati.
Pini e arbusti contengono la costa e incastrano la
spazzatura. Mentre la sabbia cerca di nascondere. Il mare pure s’impegna. Restituisce
con gli interessi.
1 commento:
un video che fa riflettere, le varie amministrazioni comunali , non vedono?
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