Una settimana da ricordare. Questa che va dal 20 al 27 gennaio. La settimana del "ricchione" dato da Maurizio Sarri all’allenatore dell’Inter. Delle manifestazioni sulle unioni civili. E delle brache sulle opere dei nostri sommi artisti. Una settimana all’insegna del fallo, senza ombre di dubbio alcuno. Tattico, nel caso della partita Napoli – Inter. Democratico, nel caso dei diritti degli omosessuali. E vergognoso quello di Matteo Renzi folgorato dalle brache sicuramente più decorose delle decapitazioni di Hassan Rouhani, presidente dell’Iran, nel suo paese. Una settimana da non dimenticare.
Primo. Sarri ha sbagliato. Ma Roberto Mancini non può infierire sulla cosa se lui quella cosa l’ha già fatta prima. Il fallo ha condizionato anche il risultato. Non ha vinto nessuno, come non ha perso nessuno. Ha vinto solo la morbosità di Sarri verso Mancini e quella di Mancini verso gli altri, etero e non.
Secondo. Sono favorevole alle unioni. Ma, ahimè, non sono favorevole alle adozioni di bambini da parte degli omosessuali. Purtroppo, è così, per me. Già è complicata un’educazione basata sull’amore e le conseguenziali isterie tra un uomo e una donna, figuriamoci tra due dello stesso sesso! So anche un’altra cosa. Che l’umanità è orientata a progredire. Che arriverà il tempo per adottare tutti chiunque. Che un domani, anche non molto lontano, i bambini si compreranno davvero al mercato, come scherzavano i nostri genitori con i fratellini più grandi. E li potranno comprare tutti. Ma io, mi dispiace per chi non la pensa come me, non sono d’accordo. L’umanità va avanti. Ma questo avanti è qualcosa di oscuro. Lo è stato quando Meucci ha inventato il telefono, lo è adesso che è più importante il numero degli apprezzamenti su Facebook che una serata con gli amici.
Terzo. Le brache di Renzi a Rouhani sono la maschera della
nostra Italietta alla civiltà che avanza. I falli onomatopeici degli omosessuali riempiono le strade, mentre quelli senza pretese della storia dell’arte universale vengono coperti per assecondare la morale degli assassini.
Abbiamo fallato.
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