7 settembre 2009

In fumo 10 mila quintali di plastica a Catanzaro



Dieci mila quintali di plastica sono andati in fumo fin dalle prime ore di questa a notte a Catanzaro. L’equivalente di circa un milione di cassette usate per il mercato della frutta. Si trovavano all’interno di un capannone della Big Services, una ditta che si occupa della disinfestazione dei contenitori di plastica con sede nel quartiere Santa Maria. Un incendio, pare di natura dolosa, accompagnato da un’altissima colonna di fumo nero visibile da un lato all’altro della provincia, da Botricello a Lamezia Terme. Al momento gli organi competenti ancora non si sono pronunciati sulla gravità dell’episodio. Tuttavia, alcune principali agenzie giornalistiche già escludono che “vi sarebbero danni ambientali”. Come se 10 mila quintali di sostanze pericolose si potessero cancellare con la bacchetta magica. La plastica infatti, se incendiata, sprigiona numerosi agglomerati tossici, quali gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), le diossine, i policlorodibenzofurani, i policlorobifenili (PCB) e i ritardanti di fiamma bromurati. Sostanze che, se a continuo contatto con l’uomo, possono provocare anche la formazione di tumori.
La macchina dei soccorsi è intervenuta immediatamente, già dalle prime segnalazioni, intorno all’una di notte. Ed è proseguita per tutta la notte e per buona parte della giornata. Vigili del fuoco, un canadair, guardie ecozofile, polizia provinciale, carabinieri, tutti in azione nel tentativo di spegnere un incendio che se pur circoscritto al capannone li ha impegnati per molte ore. Sul posto anche l’Arpacal, l’agenzia regionale di protezione ambientale, che ha provveduto alla misurazione ed alla raccolta di polveri usando campionatori ad alto volume per contaminanti organici (IPA e diossine) e misuratori istantanei per polveri. I risultati, riferiscono dall’agenzia, saranno resi noti nei prossimi giorni. C’è anche da dire che a causa del fortissimo vento è possibile che le sostanze tossiche si siano disperse non tanto e solo nelle vicinanze ma anche a chilometri di distanza.



Di seguito il comunicato stampa diffuso dall'avvocato della società Big Services, Pietro Pitari, sull'episodio:

Quale difensore della Società Big Services Srl ritengo opportuno e necessario, per tutelare il buon nome della mia assistita, di rettificare quanto avventatamente è stato riportato nelle notizie comunicate on-line in merito al grave fatto che si è verificato tra la notte del 6 ed il giorno del 7 settembre u.s. e, che ha determinato l'incendio del capannone utilizzato dalla Big Services. Innanzitutto appare avventato e semplicistico affermare la natura dell'incendio come doloso. Ed infatti, solo un serio ed approfondito accertamento per come necessariamente ed inevitabilmente faranno le competenti AA.GG. ed i loro tecnici, potrà stabilire la causa dell'incendio ed il grado di volontà dello stesso. Ancora più grave è il contenuto diffamatorio appare l'affermazione che ''il gestore dell'attività è un imprenditore cutrese già noto alle forze dell'ordine'. E' sicuramente un'ingrata oltre che infondata l'informazione che colpevolizza uno dei soci della mia assistita, originario di Cutro, noto e conosciuto oltre che stimato e onesto imprenditore commerciale. Di tanto la stampa e chi è abilitato a fornire le notizie dovrà prendere atto ed evitare di lasciarsi a commenti ed affermazioni che sono di ingiusta prevenzione e di gratuita diffamazione.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma il telegiornale regionale non ha commentato, tanto meno accennato a tutto ciò. Trovo che sia gravissimo non informare i civili di tale fumo con "diossina" e menziono solo un elemento...
Mi chiedo come mai?
Mi sembra un incidente di notevole entità, questa calabria sta diventando DIOSSINA da tutte le parti. Non si può accettare tutto questo. Ancora una volta si tace.....Rosalba

domenico ha detto...

Mi meraviglio come alcune testate giornalistiche
senza neanche fare gli accertamenti asseriscono
che non ci sono danni ambientali...questi giornalisti dovrebbero prendere qualche bottiglia di plastica incendiarle e stargli solo vicino...e se propio vogliono inebriarsi il cervello basta aspirare un pò di fumo...

LUCA ha detto...

CARO EMILIO HO VISTO PIU' VOLTE IL VIDEO....
HO NOTATO CHE I VIGILI NON AVEVANO NEANCHE LE MASCHERINE....UNA COSA MOLTO GRAVE..E STO PARLANDO DI MASCHERINE CHE QUI AL NORD VENGONO USATE DAI CITTADINI SOLO PER LO SMOG..I VIGILI
DEVONO USARE QUELLE CON I FILTRI..MA CHE ESEMPIO DANNO...COME FANNO A DIRE CHE IL FUMO NON FA MALE..BRAVO EMILIO

francesca ha detto...

come sempre accade in calabria anche l'inchiesta in merito andrà in fumo finché non sarà incenerito anche l'ultimo abitante di questa regione ormai senza speranza . Che vergogna. francesca

serafino ha detto...

ma il fumo delle sigarette fanno male?
e questo fumo........