17 settembre 2009

L'anarchia sul fiume Simeri



Sabbia e cemento. Sabbia e denari. Sabbia e anarchia. Sul fiume Simeri, ricadente nel territorio di Soveria Simeri, la sabbia vale oro. E non c’è ponte che tenga. Sul fiume Simeri regna l’anarchia. I soveritani ancora ricordano l’alluvione del 1973 quando i flutti minacciosi del fiume scavalcavano l’impalcato del ponte e quando i tronchi degli alberi, trascinati giù a valle dalla Sila, si precipitavano furiosamente sui piloni. Quando si spezzavano. Ma il ponte resistette. Il ponte resse l’urto. Nel mese di gennaio scorso, invece, il ponte ha cominciato a cedere. Le burrasche e le piogge sono state meno violente di 36 anni prima, tuttavia, il pilone centrale ha dato i primi segni di cedimento. Off limits per due mesi finché l’ufficio competente della Provincia non lo ha riaperto, seppure limitandone il transito ai veicoli con una larghezza inferiore ai due metri e mezzo e con un’altezza non superiore a due. I cittadini di Soveria Simeri sono stati costretti a raddoppiare la distanza per recarsi a Catanzaro. Ai piloni, quest’anno, è mancata la terra sotto i piedi. Almeno di qualche metro.
La ditta che si aggiudicò il progetto di risanamento e di pulizia dell’alveo del fiume tra gli anni 2007 e 2008 si è fatta prendere un po’ la mano. I tubi dell’acqua del consorzio rappresentavano un limite invalicabile del letto del fiume, secondo il progetto concessionario. Nel corso dei lavori, però, è stato abbondantemente sorpassato. Sul pilone centrale, nei tempi che furono, qualcuno ci scrisse qualcosa, una cosa volgare. Ma ci riuscì proprio grazie al letto del fiume che arrivava fino a lassù. Oggi ci vorrebbe una scala. Ai piloni è mancata la terra sotto i piedi quest’anno. E c’è mancato poco che qualcuno non ci finisse sotto le macerie se l’alluvione fosse stata più violenta.
Milioni di metri cubi di sabbia grezza. Quella che viene poi lavorata per costruire le case. Sono un bel po’ di denari, dicono quelli se ne intendono. A lato, sulla via alzaia del fiume c’è un crinale di terra. Una montagna. Non è stata madre natura a formarla. Quasi certamente è la sabbia di scarto dei lavori, a ridosso di un altro tubo dell’acqua del Consorzio che serve per irrigare i campi coltivati. Sul Simeri l’anarchia è sovrana. Più a monte è stato addirittura modificato il corso del fiume. Per centinaia di metri sono stati depositati rifiuti edilizi, molto probabilmente provenienti da lavori su tratti stradali. Lastre intere d’asfalto e di cemento che hanno spostato il flusso del torrente. Ignoti. Non si può risalire agli autori. Tuttavia è molto improbabile che siano stati dei semplici privati cittadini. Le opere sulle strade comunali e provinciali le fanno le ditte aggiudicatrici di appalti di gara ad evidenza pubblica. Il deposito autorizzato per lo smaltimento più vicino si trova a Lamezia Terme. Buttarli nel fosso del torrente ha significato un sicuro ritorno economico, di ben 80 chilometri di benzina al giorno, di operai e di spese varie. Denari. Tanti denari guadagnati che hanno, però, minato al regime e alla salubrità del fiume Simeri. Per ricostruire il Ponte e bonificare il fiume ce ne vogliono ancora, e di più. La Provincia, a cui è passata la competenza dei corsi dei d’acqua dalla Regione Calabria, non li ha. Ancora soldi, dunque, quando ne sarebbero bastati molti di meno per effettuare i relativi controlli in tempi utili. Il Comune di Soveria Simeri, che sarebbe dovuto essere il primo Ente a verificare la bontà dell’intervento di pulizia ricadente nel suo territorio, sembra “non aver visto niente”. Sabbia e cemento. Sabbia e denari. Sabbia e anarchia sul Simeri.


La montagna di terra "scartata" dalla ditta a ridosso del tubo delle acque di irrigazione


Lastre di asfalto e di cemento abbandonate sul corso originario del fiume Simeri

9 commenti:

Masino ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
domenico ha detto...

cosa non si fa per il DIO denaro................
bravo emilio...

luchino ha detto...

e gli enti preposti al controllo del territorio dove erano...bravo emilio

Anonimo ha detto...

Ad una riunione fatta a Soveria Simeri,nel febbraio scorso sono state dette cose molto interessanti sulla " cava " del fiume Simeri.Tanti sapevano,chi doveva controllare non lo ha fatto,come sempre nei nostri comuni,ma il ponte non dovrebbero pagarlo quelli che "preposti" non hanno vigilato e naturalmente le ditte che hanno guadagnato !!!!?
ci sentiamo,grazie Emilio

Anonimo ha detto...

vuoi altre foto di asfalto nel fiume Simeri?
le hanno scaricate gli operai che in quei giorni hanno fatto dei lavori sulla strada di Corticello.Forse per creare un argine ???!!!
forse qualche proprietario li vicino sa come sono andate le cose....

Anonimo ha detto...

Certo, gentile anonimo,
mandamele sulla mia posta elettronica:
emiliogrimaldi6@gmail.com
grazie
emilio grimaldi

franco ha detto...

chi sa quando potremmo ripassarci sopra

Antonio Bilotta ha detto...

Interessante reportage, premonitore di quello che avrebbe aggravato sulla successiva alluvione. Dal video si evince il fenomeno di erosione lungo gli argini e di scavo in prossimità delle pile da parte del fiume che per effetto di una modifica a monte dell'assetto altimetrico dell'alveo ha conseguito un incremento della velocità della corrente....
Saluti

Anonimo ha detto...

OMERTA' a Simeri Crichi sull'argomento. Certe questioni e certi nomi non possono essere trattati, specie con il clima che si respira in seguito alle indagini che riguardano direttamente il nostro territorio ed alcune persone più che vicine ad una lista elettorale.