26 novembre 2009

"Mare di Soveria Simeri", qualcosa si muove

I lavori in corso di recinzione dell'ex base Loran C

Qualcosa si muove al “mare di Soveria Simeri”, cosiddetto ma appartenente al Comune di Sellia Marina . La Capitaneria di Porto di Crotone, su proposta della Marina militare, ha affidato a una ditta i lavori di recinzione del sito che un tempo ospitava la famosa Antenna degli americani, facente parte del sistema Loran C, in collegamento con l’isola di Lampedusa. Smantellata l’anno scorso è stata sostituita con altre due di dimensioni più piccole, sempre di ausilio alla radionavigazione.
Muretto e staccionata tutt’intorno dunque, con buona pace degli allevatori di bovini e di equini che ancora persistono a utilizzare tutta la “zona militare” come pascolo. I lavori dovrebbero terminare al massimo fra dieci giorni, ci assicurano alcuni operai, maltempo permettendo. Nessun coinvolgendo, in questo appalto, del radar che, a differenza di quanto scritto anche da questo blog, dovrebbe appartenere non alla Marina bensì al ministero della Difesa. Tuttavia, è anche vero che l’ordinanza di “interdizione al pubblico transito, della sosta e di qualsiasi altra attività ricadente nella zona demaniale marittima a partire dal limite della stradina di accesso alla spiaggia in località “Carbonello” verso Sud, per un fronte totale di metri 665” è stata emessa, per competenza, dalla stessa Capitaneria di Crotone in data 18 giugno 1998 causa forza maggiore l’installazione del radar della presumibile Difesa “atto ad individuare eventuali unità navali tendenti a perpetrare il reato di ingresso clandestino nel territorio italiano di cittadini stranieri”. “Per procedere a porre in essere tutte le misure necessarie a salvaguardia e tutela della pubblica incolumità”, riteneva ancora l’organo di controllo della costa ionica. Una recinzione che, stando alle usuali intenzioni del dicastero della Difesa o della Marina, dovrebbe coinvolgere anche un raggio di cento metri della spiaggia. Dovrebbe perché, in seguito alle mareggiate degli anni passati, non è rimasto più niente, se non dei grossi piloni in ferro conficcati nell’arenile. E né alla ditta è stato commissionato, stando alle loro testimonianze, di provvedere a porre “in sicurezza” anche la spiaggia. In compenso, però, la Capitaneria ha installato dei cartelli nuovi di zecca. Dello stesso tenore dei precedenti: “E’ vietato l’accesso ai sensi dell’ordinanza numero 30 del 1998”. Sulla vicenda, della distanza dal radar, se i lettori dell’Url-blog ricorderanno, è intervenuto più volte Giancarlo Spadanuda, esperto di elettromagnetismo, che paventava la necessità di allungare tale distanza fino a circa cinque chilometri.
Rimangono ancora pressoché immutate le condizioni di abbandono in cui versa la costa. Ridotta a una discarica di inerti e di amianto. Mentre, per quanto concerne la vecchia stazione militare degli americani voci (sono solo voci) la indicano come prossima a una ristrutturazione per destinarla ad abitazione dei militari della Guardia Costiera di Crotone.

La nuova cartellonistica sulla spiaggia


L'ordinanza della Capitaneria di Porto di Crotone numero 30 del 18 giugno 1998

4 commenti:

domenico ha detto...

speriamo che non siano solo voci.che vengano veramente ristrutturate e date come alloggi...
penso che una volta abitate qualcosa si muoverà
anche a una sistemazione dei stati dei luoghi..oggi abbandonati..c'è veramente uno stato di degrado in tutte le vicinanze.
e i cavalli ?

giuseppe ha detto...

ma i cavalli?
giusto li faranno alla brace!!!
ma quale mare di soveria......trattasi della ns sellia marina.
soveria simeri non ha sbocco a mare da circa 50 anni

Anonimo ha detto...

Sulla carta è di Sellia, ma nella realtà è di Soveria!

Anonimo ha detto...

già!
sai come il mare è diventato sulla carta di sellia?? chiedi, chiedi...
e comunque, sellia o soveria che sia, non è una spiaggia ove poter stare, e su questo pare siamo tutti daccordo! per cui, grazie Emilio, tienici aggiornati e continuiamo a smuovere le acque!