Divertimento o disturbo della quiete pubblica? A Sellia Marina impazza la voglia matta. Il sindaco come Pilato

Il lungomare di Sellia Marina

Divertimento o inquinamento acustico? Attività commerciale o disturbo della quiete pubblica? Entrambi gli interessi godono di diritti. Il bilanciamento è un dilemma che da sempre attanaglia la cittadina di Sellia Marina. Dipende da come si vede il bicchiere. Quest’anno sembra che il Comune lo veda mezzo pieno, a svantaggio dei poveri cristi che hanno bisogno di riposare e di dormire.
Il telefono della Compagnia dei carabinieri diventa rosso tutte le notti. L’orario clou è dalle 3 fino alle 5 del mattino. Dalla telefonata fino all’intervento passa in genere mezz’ora. Poi un’altra mezz’ora senza rumori molesti, e di nuovo si ricomincia con il tran tran della musica altissima e delle chiamate di emergenza per disturbo della quiete pubblica. Alle prime luci dell’alba finisce tutto. Per poi ricominciare la notte successiva. Di più non possono fare, gli operatori della pubblica sicurezza. Perché se l’anno scorso il sindaco, Giuseppe Amelio, ha emesso un’ordinanza di limite delle “distribuzioni sonore” alle 2 e 30, quest’anno questo limite è stato “posticipato” alle 4. L’atto amministrativo che regola gli “orari dei pubblici esercizi e degli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande” è dell’11 maggio, in tempo utile per l’avvento della stagione e anche per l’approssimarsi delle elezioni amministrative, poi svoltesi nella prima decade di giugno (sarà stato un messaggio indiretto per accattivarsi la simpatia, e i voti, dei pubblici esercizi?).
Al titolo III del provvedimento, dopo aver indicato l’orario di apertura, le 9 del mattino, fino alle 4 (sempre di mattina, ma del giorno dopo), l’orario di chiusura, all’articolo nove, ordina: “Le attività autorizzate di piano bar, concertini musicali e trattenimenti musicali vari sia dal vivo che con l’ausilio di mezzi sonori, che si tengono all’interno di pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e all’interno di circoli ricreativi privati possono essere svolte negli orari di apertura dei rispettivi esercizi nel rispetto delle norme sull’inquinamento acustico”. Dunque fino alle quattro del mattino i locali possono somministrare musica a volontà (anzi alcuni, grazie a speciali deroghe del sindaco, anche fino alle cinque). Sempre nel rispetto delle regole dell’inquinamento acustico, certo. Ritorna la storia del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, ma fino alle quattro e alle cinque del mattino, quest’anno, diciamo, è pieno, altrimenti il primo cittadino avrebbe dato ascolto alle lamentele dei cittadini, così come ha fatto l’anno scorso. Almeno per bilanciarlo il bicchiere... Ma lui, come Pilato, se ne è lavato le mani.

Riportiamo di seguito il testo di una denuncia presentata presso la Compagnia dei carabinieri già il 27 giugno 2009. Una denuncia che, a sentire l'autore e i suoi familiari, non ha raggiunto gli effetti sperati.

Con la presente il sottoscritto ***
Sporge formale denuncia
Nei confronti del gestore e/o proprietario***. A sostegno dell’odierna denuncia si adducono i seguenti motivi:
Da diversi anni il suddetto lido è adibito a discoteca con attività notturna che si protrae fino alle 5.00 del mattino. Detta attività viene esercitata in completo spregio alle regole che disciplinano le emissioni sonore dei locali notturni, causando gravi danni ai soggetti residenti nelle vicinanze che si vedono ingiustamente privati del diritto al riposo. Nella specie il sottoscritto denuncia la lesione del proprio diritto alla salute, compromesso dallo stress dovuto alla impossibilità di addormentarsi, causa il fortissimo e molesto rumore proveniente***. In diverse occasioni, da ultimo nella notte fra il 26 e il 27 giugno il sottoscritto ha dovuto contattare il 112 al fine di far intervenire le forze dell’ordine.
Ed invero, solo a seguito dell’intervento dei carabinieri il gestore e/o proprietario *** riduceva il rumore. Non di rado, tuttavia, anche dopo il controllo delle forze dell’ordine riprendono le moleste emissioni sonore che vanno avanti fino alle cinque del mattino.
La rilevanza del danno è aggravata anche dalla circostanza che sia il sottoscritto sia il proprio genitore*** versano in uno stato di salute tale da non consentire il disturbo continuo al riposo.
Pertanto, essendo di palmare evidenza il nesso di causalità tra la illecita condotta del gestore e/o proprietario del lido*** e l’evento dannoso si invita codesto Comando a voler esercitare ogni utile azione (anche sollecitando l’emissione di un’ordinanza da parte del sindaco pro tempore) tesa ad impedire la reiterazione del descritto comportamento.
Sellia Marina, 27.06.2009
Segue il timbro della stazione dei carabinieri di Sellia Marina